Di Mindset e cambiamento: come sfruttare al massimo le opportunità della digital transformation

Di Mindset e cambiamento: come sfruttare al massimo le opportunità della digital transformation

Il mondo è in continua evoluzione. Lo è sempre stato e così continuerà a essere e davanti ai continui cambiamenti a cui gli esseri umani vanno incontro riecheggiano le parole di Charles Darwin: solo i più forti sopravvivono, solo coloro che riescono ad adattarsi al cambiamento riescono ad evolversi con esso. E oggi il cambiamento sotto l’occhio di tutti è quello portato dal digitale, un cambiamento continuo e di rottura che rimette in gioco qualsiasi logica pre-esistente, azzera le distanze spazio-temporali e impone un continuo riallineamento con nuovi punti di riferimento sempre meno duraturi e sempre più mutevoli.

All’interno dell’articolo Di forma mentis e Digital Mindset: raggiungere il successo modificando i propri schemi mentali abbiamo parlato di cosa si intenda con Digital Mindset: una persona che possiede questa digital soft skill è curiosa rispetto a ciò che riguarda la tecnologia digitale e cerca di utilizzarla a propriovantaggio. Questo tipo di mindset abbraccia le sfide che la tecnologia digitale pone, perché queste sono viste come possibilità per migliorarsi. Chi possiede un digital mindset si sente a proprio agio con la tecnologia digitale, è informato a riguardo ed è in grado di integrare questa conoscenza e, l’utilizzo di ciò che è digitale, nella sua vita sia personale che professionale.

Il Digital Mindset: uno stile, quasi, di vita

Senza una mentalità aperta al cambiamento, e spinta dalla curiosità, sarebbe impossibile vivere appieno l’epoca in cui ci troviamo. Un’epoca che non ci richiede soltanto di possedere un digital mindset, e dunque una spiccata apertura al cambiamento, ma anche che questa sia rapida e reattiva, così come lo sono le innovazioni portate dalla rivoluzione digitale che, in tempi sempre più brevi, sta trasformando ogni aspetto della nostra vita.

Del resto il cambiamento nelle nostre abitudini è sotto l’occhio tutti. Lo smartphone, per esempio, è diventato un elemento imprescindibile nelle nostre vite: dimenticarlo a casa vuol dire tornare indietro per recuperarlo, mentre se magari si dimenticano le chiavi o il portafoglio qualcuno potrebbe pensarci su due volte prima di riprendere la via di casa.

Un’immagine che racconta bene il cambiamento che la società contemporanea ha vissuto con l’ingresso degli smartphone nel mercato è quella restituitaci dalle ultime due elezioni papali: quasi nessuno tra i fedeli presenti in Piazza San Pietro per l’elezione di Papa Benedetto XVI nel 2005 teneva tra le mani un telefono cellulare, probabilmente lo aveva in tasca o nella borsa ma non sentiva la necessità di averlo in mano. Nel 2013, invece, la scena è totalmente diversa: per l’elezione di Papa Francesco ciascuno dei presenti teneva in mano il proprio smartphone. Per quale motivo? Ovviamente per immortalare il momento attraverso una foto o un video, magari da condividere con i propri amici tramite WhatsApp o con il resto del mondo tramite Facebook o Twitter. E oggi che scena ci troveremmo davanti? Probabilmente tutti i presenti starebbero condividendo una Instagram Stories o un Live Video!

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La verità è sempre più temporanea

In un mondo digitalizzato che corre a mille all’ora, inoltre, dobbiamo accettare il fatto che la verità sia temporanea. Cosa vuol dire? Che ciò che crediamo sia certo oggi, potrebbe non esserlo più non tra 50 anni ma tra qualche mese. Non solo la verità è ancor più temporanea in un mondo digitale, ma anche i cicli di innovazione si accorciano per effetto della spinta fornita dalla digitalizzazione.

Blockbuster, per esempio, era il leader incontrastato del mercato del video a noleggio, almeno fino all’arrivo di Netflix, società che oggi associamo a una piattaforma per lo streaming online di film e serie tv, ma che al momento della nascita non era altro che una delle tante società che imitavano il modello che aveva reso celebre Blockbuster. A differenza del primo, Netflix offriva un servizio di noleggio via posta, ma soprattutto a differenza di Blockbuster ha saputo cogliere l’opportunità offerta dalla digitalizzazione reinventandosi attraverso una piattaforma per la fruizione online dei contenuti video.

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Netflix è ormai diventato il simbolo, insieme a Spotify, del nuovo modo di fruire i contenuti dell’industria cinematografica e musicale in quest’epoca dominata dal digitale, offrendo la possibilità di portare sempre con sé (grazie a quei device dai quali non ci separiamo mai) i prodotti cinematografici, televisivi o musicali preferiti: ma, soprattutto, ha saputo reinventarsi in un arco di tempo brevissimo.

Tutto ciò a che fare con lo sviluppo di un digital mindset? La risposta è assolutamente si! L’apertura al cambiamento rappresenta l’elemento di base per abbracciare appieno la moltitudine di opportunità che il digitale offre. Perché per sfruttare al massimo le possibilità che la rivoluzione digitale offre a tutti noi occorre tenere la mente aperta e libera da preconcetti: occorre sviluppare un digital mindset che, alla luce delle informazioni che ognuno di noi è in grado di assimilare e delle inferenze che è possibile fare su di esse, permetta di agire in modo consapevole all’interno di un perimetro sempre più mutevole, ma estremamente stimolante per chi è disposto a mettersi in gioco.

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