Ecolibrì: transizione ecologica attraverso l’autoproduzione e l’energia a Km 0
Regione Lombardia ha lanciato nel 2021 il programma Tech Fast, un finanziamento a fondo perduto dedicato a quei progetti innovativi delle PMI e startup lombarde con il potenziale per dare una spinta propulsiva all’innovazione tecnologica.
Il Consorzio per il Trasferimento Tecnologico C2T e Find Your Doctor hanno supportato sei PMI e una startup nella presentazione delle domande di finanziamento e nel reperimento dei fondi necessari al progetto. La possibilità di accedere ai finanziamenti a fondo perduto è infatti un elemento cruciale nel favorire percorsi di innovazione virtuosi, che hanno ricadute non solo sulle nuove tecnologie, ma anche sulla società.
È questo il caso di Ecolibrì srl , spin-off di ACE cablaggi , azienda che da oltre 50 anni produce cablaggi elettrici. Costituita nel 2016, Ecolibrì ha puntato su un approccio pionieristico alla produzione di energia rinnovabile - eolica in particolare - creando attorno alla propria visione una rete di esperienze che va dall'Europa all'Africa. Abbiamo parlato con Donatella Scarpa (CEO) e Oliver Donzelli (PM), che ci hanno raccontato come la progettazione di una nuova turbina eolica ad asse verticale abbia aggregato competenze e saperi molto diversi.
Ecolibrì lavora nel campo dell’energia eolica già da molti anni, qual è l’essenza della vostra attività?
Oliver Donzelli - Il nucleo delle nostre attività è nella progettazione di turbine eoliche ad asse verticale, con la prospettiva di arrivare successivamente alla loro produzione e commercializzazione. Lavoriamo nel campo del “mini-eolico”, ovvero con turbine di circa 10 m di altezza, molto silenziose e poco impattanti. L’elemento innovativo di queste turbine è proprio che hanno un ridotto impatto ambientale rispetto a quelle che siamo abituati a vedere, il che favorisce l’istallazione in aree dove una grande turbina non potrebbe andare. Questo permette di sfruttare la forza del vento in modo molto più distribuito, ovvero anche in quelle zone dove sarebbe impensabile andare a installare una turbina eolica per questioni tecniche, infrastrutturali o di costo.
Si tratta quindi di un processo di innovazione tecnologica che punta ad avere ricadute sociali?
Donatella Scarpa - Ultimamente si parla tantissimo delle rinnovabili, ma ci vuole un vero cambio di paradigma, anche da parte dei governi. Noi crediamo che la vera transizione ecologica passi anche dall’autoproduzione e dall’utilizzo di energia a Km 0. La considero un’innovazione mentale, oltre che tecnologica, ed è perfettamente in linea con le politiche in cantiere, e qui mi riferisco all’istituzione delle comunità energetiche e alla creazione di modalità alternative di accesso alle fonti di energia anche per le comunità che vivono in zone marginali.
È così che è nata l’idea di una turbina di questo tipo?
Donatella Scarpa - Ho avuto l’idea in Moldavia anni fa. Ho attraversato molte zone rurali in cui il governo di allora non era ancora riuscito a creare una rete di distribuzione dell’energia, a causa degli elevati costi per le infrastrutture, e cercava delle soluzioni alternative. Ascoltando queste esigenze abbiamo iniziato a pensare a una soluzione e così è nata Ecolibrì come spin-off della nostra azienda storica, A.C.E. Srl. Otto anni fa eravamo dei pionieri, non esisteva nemmeno una certificazione che ci permettesse di montare il prototipo per testarlo. Oggi anche grazie ai fondi Tech Fast siamo alla revisione tre del prototipo, a cui abbiamo lavorato fianco a fianco con il dipartimento di Ingegneria Aerospaziale del Politecnico di Milano e con tecnici da tutto il mondo.
Come si sono create queste relazioni internazionali e che impatto hanno avuto sul progetto?
Oliver Donzelli - Si è trattato di un mix tra opportunità e necessità. Visto che in Italia non potevamo testare il prototipo abbiamo cercato altri paesi disposti a ospitarci, così abbiamo portato le nostre turbine in Tanzania, Swaziland, Mozambico, Sud Africa. Iniziati i primi test abbiamo capito che nella progettazione nulla è scontato, anzi, ce ne siamo accorti alla prima manutenzione: la componente da riparare si trovava in cima alla turbina a 10 metri d’altezza e trovare un carrello elevatore nella zona dove ci trovavamo era impossibile. Da qui è nata un’ulteriore innovazione: spostare tutto ciò che può avere necessità di manutenzione alla base del palo, per renderlo accessibile senza strumentazione specifica.
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Quanto pensate che siano utili i fondi per l'R&D come il Tech Fast per le aziende che hanno un progetto sfidante?
Donatella Scarpa - Tantissimo, per fortuna che Regione Lombardia ha una visione aperta in questo senso; infatti, noi teniamo il Tech Fast come un oracolo. Sono sicura che alla fine il prototipo lo avremmo sviluppato lo stesso, ma sarebbero stati necessari notevoli investimenti e forse da soli non avremmo avuto la forza di sviluppare tutte nuove le componenti che ci servivano. Avere questi finanziamenti permette anche a chi non è una multinazionale di fare cose di valore.
In che modo pensate che la collaborazione con il Consorzio C2T e Find Your Doctor abbia portato valore al progetto?
Donatella Scarpa - Oltre all’aver facilitato l’accesso ai fondi – lo sappiamo benissimo che la burocrazia in Italia è tutt’altro che banale e servono le giuste competenze – siamo contenti perché questa partnership ci dà la possibilità di raccontare quello che stiamo facendo. Queste cose di solito rimangono sempre in mezzo alle frange dell’azienda, e invece per noi è un orgoglio raccontare di aver collaborato con il prof. Croce del Politecnico di Milano, con altre aziende sul territorio italiano, ma anche con tantissimi tecnici e ricercatori di tutto il mondo che ci hanno supportato in questi anni. A volte li facciamo venire tutti qui e lavoriamo insieme, ed è sempre un arricchimento. È come se questo progetto fosse un catalizzatore che aggrega persone con la nostra stessa visione pionieristica e ne siamo grati!
Ecolibrì è stata presente all’evento online INNOVAZIONE POSSIBILE in cui PMI e startup lombarde hanno raccontato come hanno concretizzato i loro progetti innovativi utilizzando in modo virtuoso il programma Tech Fast di Regione Lombardia. QUI la registrazione dell’evento.
Hanno lavorato con Ecolibrì: Gianluca Mustillo (Responsabile Commerciale e Innovation Manager) e Silvia Alessandra Giussani (Responsabile Area Supporto alla Crescita) del Consorzio per il Trasferimento Tecnologico C2T, che hanno sostenuto l’azienda nell’individuazione, presentazione, gestione e rendicontazione dei bandi Tech Fast.
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Intervista realizzata da Maria Giulia Pezzi, PhD
Learning & Development Manager in Find Your Doctor
Dopo il dottorato di ricerca in Antropologia ha iniziato a lavorare in impresa occupandosi di innovazione, cultura aziendale e impatto sociale. In Find Your Doctor si occupa di implementare strategie e programmi di formazione, a partire dall’analisi dei bisogni delle aziende. Supporta in particolare i manager nella redazione di piani di sviluppo per i loro team e nella costruzione di career path e succession plan.