Facebook modifica il suo algoritmo

Facebook modifica il suo algoritmo

Tempo di permanenza fa la differenza

Non è detto che un utente abbia particolare interesse per ciò che commenta più spesso su Facebook, anzi, molto spesso le tematiche più care a ciascuno di noi provocano reazioni silenti– ad esempio, potremmo passare del tempo a leggere e rileggere una notizia, un aggiornamento di stato o guardare una foto, senza aggiungere like né condivisioni o commenti al contenuto stesso.

E questo di certo non poteva essere sfuggito a Facebook che ha recentemente annunciato l'implementazione del suo algoritmo con il tempo di permanenza. 

Google Bounce Rate e Aggiornamento Facebook, simili per caso?

Inutile dire che questa novità mi fa un po' pensare che ci sia una certa somiglianza con uno dei parametri più importanti di Google, ovvero il Bounce Rate, la percentuale di rimbalzo. Da tempo ormai Big G. si era reso conto che quando un utente atterra su una pagina e poco dopo "rimbalza" significa che il risultato o non è pertinente con la sua ricerca o è poco coinvolgente/interessante.

Così è semplice concludere che quel sito/pagina o contenuto non meriti "rilevanza" per il motore di ricerca, idem avrà osservato Facebook, dove ogni nostra interazione è pubblica! Con questo voglio dire che se noto una notizia o un aggiornamento che mi piace, interessa, ma non voglio commentarlo o lasciare traccia del mio interesse posso solo leggerlo e rileggerlo senza fare altro e questo dato va per forza tenuto in considerazione anche dai Social che ormai si avvicinano sempre di più ai motori di ricerca, pur essendo di secoli lontani da un'evoluzione tanto complessa.


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