Il nuovo volume "TUIR. Gli Articoli commentati"​, edito da SEAC. Il valore di un commentario tributario

Il nuovo volume "TUIR. Gli Articoli commentati", edito da SEAC. Il valore di un commentario tributario

Per comprendere l’utilità di una pubblicazione come questa, abbiamo incontrato due autori del pool di professionisti e docenti che hanno contribuito all’opera: e in particolare il professor Lorenzo del Federico, Professore ordinario di diritto tributario nell’Università di Chieti –Pescara, visiting professor presso l’Università di Parigi – UPEC, l’Università della Cantabria e l’IBFD di Amsterdam, e avvocato cassazionista, ed Alessio Scaglia, avvocato del Foro di Trento. Assegnista di ricerca e docente esercitatore per il corso di diritto tributario presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento e docente di diritto tributario presso la SSPL dell’Università di Trento e Verona.

 

Professor del Federico, qual è il valore di analizzare in modo organico il Testo unico, ora che siamo alle soglie (sempre che lo siamo davvero) di una riforma fiscale? In che modo questa pubblicazione può aiutare a comprendere meccanismi e distorsioni del nostro sistema fiscale e tributario?

«L’analisi organica del testo unico offre un contributo importante sul piano della certezza del sistema tributario. Spesso gli operatori debbono confrontarsi con norme disorganiche, introdotte da interventi legislativi estemporanei e contingenti, che si accompagnano alle c.d. manovre finanziarie di fine anno. Le imposte sui redditi hanno subito moltissime modifiche, negli ultimi anni tendenti a scardinare l’impianto della progressività dell’Irpef. La maggior parte degli interventi ha avuto una matrice politica, rispondendo a pulsioni elettoralistiche. Il sistema tributario è stato scardinato e disarticolato, sino a giungere ad una incredibile confusione legislativa. È chiaro che il commento organico del TUIR favorisce un recupero della chiarezza e comprensibilità del sistema.»

 

Sarà possibile secondo lei rimettere davvero mano al sistema di detrazioni/tax expenditures, in ottica di una revisione organica?

«La revisione dei regimi di favore è ormai improcrastinabile. Mediante l’introduzione di detrazioni, agevolazioni, crediti d’imposta ecc. si è creato un contesto di confusione, privilegi e vantaggi privo di razionalità e quindi di dubbia legittimità costituzionale. Certamente il legislatore dovrà intervenire per ripristinare la funzionalità dell’imposizione tributaria, magari, attraverso una rimodulazione delle aliquote ed una revisione generale della tassazione dei redditi, più armoniosa e senza penalizzazioni. Il modello potrebbe essere quello nord europeo della c.d. Dual Income Tax.»

 

Professor del Federico, aver allargato i confini per accedere al regime forfetario, su cui si è molto parlato anche a livello di dibattito politico, è in linea con questo tipo di ottica?

«I regimi forfettari e sostitutivi sono diventati il vero punto debole dell’Irpef, giacché, lungi dal concretizzare una vera e propria flat tax, hanno del tutto stravolto l’impianto dell’Irpef, disattendendo il principio costituzionale della progressività. Questi regimi comportano gravi discriminazioni nei confronti dei contribuenti che non hanno diritto al trattamento di favore, finendo addirittura con l’incidere sull’applicabilità dell’Iva. Le discriminazioni si manifestano non solo nei confronti del reddito di lavoro dipendente, ma anche all’interno delle categorie dei redditi d’impresa e di lavoro autonomo, favorendo realtà piccole a strutture organizzate e causando quindi un “nanismo” tale da inficiare la competitività.»

 

Avvocato Scaglia, visto il suo ruolo organizzativo nella creazione del volume, vuole raccontarci con quale ottica è stato scritto il testo, e come è nato il progetto?

«L’idea di poter realizzare questo progetto è nata dalla considerazione che consimili opere sono, per gli operatori del diritto, di fondamentale importanza. Questo commentario, caratterizzato da un taglio pratico, non è scevro da riflessioni teoriche sugli istituti affrontati: la struttura prevede che, a seguito dell’illustrazione della norma, siano sempre evidenziate eventuali questioni di legittimità costituzionale o di potenziale conflitto con la normativa di rango sovrannazionale e, per quanto concerne la giurisprudenza domestica, gli orientamenti più recenti ed eventuali pronunce contrastanti. Questi elementi, unitamente all’indicazione della prassi consentono a tutti i soggetti che si trovano a lavorare con il diritto tributario una visione d’insieme della materia. Infine, è presente un richiamo anche ad eventuali regimi fiscali disciplinati in norme esterne rispetto al TUIR (si pensi, ad esempio, al tema del regime forfetario o al regime fiscale degli Enti del Terzo Settore).»

 

Avvocato Scaglia, alla stesura di questo testo hanno partecipato 25 autori: quale tipo di apporto hanno dato le diverse professionalità intervenute? E come si è svolto il vostro lavoro di coordinamento con loro?

«Il nostro intento è stato creare un’opera che potesse divenire uno strumento per gli operatori che si trovano a fare applicazione di tali norme. Abbiamo quindi coinvolto una pluralità di soggetti che potesse apportare, grazie alla loro professionalità, un valore aggiunto. Gli autori provengono da diversi settori professionali, uniti dall’ambito operativo del diritto tributario: la ripartizione delle norme da commentare è stata fatta cercando di privilegiare le specifiche competenze di ciascun autore, per valorizzare al massimo i contenuti di ogni commento. Ciascuno di essi, che vorrei poter ringraziare anche in questa sede, ha svolto un lavoro eccezionale: arrivare alla pubblicazione di quest’opera è stato faticoso per tutti ma l’esperienza e le capacità di ciascuno degli Autori ha contributo a percorrere questa strada insieme e raggiungere sinergicamente l’obiettivo che ci eravamo preposti. Coordinare tutti e per un lungo periodo è stato sicuramente impegnativo ma al contempo assolutamente formativo. Il lavoro di coordinamento si è basato, e non poteva essere diversamente, sul confronto dialettico in merito ai contenuti dei vari commenti. Infine, a proposito di coordinamento, un ringraziamento deve essere rivolto anche a Seac che ci ha supportato in modo significativo in merito all’attività di revisione, con particolare riferimento alle novità apportate dalla recente Legge di Bilancio per l’anno 2023.»

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altri articoli di Gruppo SEAC

Altre pagine consultate