ITALIA, REFERENDUM DEL 04 DICEMBRE
Carissimi Italiani,
Ci siamo! Mancano circa 10 giorni al referendum.
Confido che abbiamo capito tutti, che andare a votare è fondamentale, almeno questa volta.
Non votando non si dimostra alcuna contrarietà alla proposta di riforma costituzionale, bensì semplicemente ci si astiene. Il referendum sarà valido comunque, indipendentemente da quanti di noi esprimeranno la propria volontà. Stavolta non esiste nessun quorum (numero minimo indispensabile per la validità), cioè anche solo dieci voti potranno decidere del nostro futuro.
Detto questo, vorrei condividere con tutti quanti il mio parere, l’idea che mi sono fatto in proposito.
Premetto che non sono un esperto in fatto di politica, anzi, direi piuttosto che mi sono quasi sempre disinteressato alla politica. Questa volta ritengo però, di dovermi informare e di contribuire col mio pensiero ad appoggiare lo schieramento cui mi sento più vicino.
La questione è che l’Italia necessita veramente di una riforma radicale. Non possiamo continuare ad avere un numero così cospicuo di parlamentari, che sembrano non fare altro che scambiarsi poltrone e favori, lasciando il paese in una preoccupante situazione di immobilità e lontano/dissimile dall’evoluzione di altre democrazie moderne.
Non può esistere che una causa rimanga insoluta di udienza in udienza fino a giungere alla decadenza dei termini e cadere in prescrizione. Ma che giustizia è? Deputati che cambiano bandiera in corso d’opera rimanendo in carica con governi diversi e persino opposti. Magari pur essendo prescritti, ma protetti da immunità.
Rivedere le procedure, il numero dei parlamentari, snellire le procedure e iter per legiferare, rivedere la legge elettorale (attualmente una catastrofe) e tanto altro, è diventato una priorità assoluta per riconquistare credibilità sulla scena politico economica internazionale.
Ciò nonostante sono per il NO.
Questa riforma è incompleta. Persino tra le file di chi la presenta non vi è unanimità (cosa abbastanza normale, si direbbe, per come le cose sono sempre andate negli ultimi 70 anni. Dimostrato anche dal fatto di aver avuto più di 60 diversi governi nel dopo guerra).
Allora il governo cerca ora il benestare del popolo, illudendoci con tematiche popolari, anche giuste come espresso nella mia premessa, ma senza sostanza.
Ci stanno chiedendo il permesso di mettere mano alla nostra costituzione, ma senza spiegarci il metodo che intenderanno attuare. Ci fanno vedere gli strumenti, ma non come intendono adoperarli. Come un macellaio che dimostra di dover acquistare dei coltelli nuovi e di migliore qualità, omettendo però di informarci che vorrebbe usarli per poi pugnalarci meglio.
Io ce l’avrei un’idea per ridurre drasticamente il numero dei parlamentari, senza però togliere senso e funzionalità al bicameralismo e senza regalare immunità a nessuno (la giustizia è e deve rimanere uguale per tutti).
L’Italia ha 20 regioni e 107 provincie/città maggiori. Se avessimo 2 Senatori (uno della fazione al governo ed uno dell’opposizione) per ogni regione e 2 Deputati (come per i Senatori) per ogni provincia, avremmo 40 Senatori e 214 Deputati. In totale 254 parlamentari in piena democrazia non sarebbero sufficienti? 254 contro gli attuali 975 parlamentari, da aggiungerci i portaborse, assistenti, auto blu, scorte, non sarebbe un risparmio enorme?
Comunque ribadisco che non sono pronto a condannare il mio paese ad essere gestito dalla volontà di pochi, che mi promettono di lavorare per migliorare il mio futuro, usando favolette della buna notte e facendo leva su temi reali, ma nascondendovi delle trappole meschine. Proposte da un Governo, ben il terzo, non eletto dalla volontà del popolo.
IO VOTO NO
Tanti Saluti e buon voto a tutti
Rui Paolo
Staff SDET
8 anniGrande Rui, bella analisi. Ovviamente voterò no anche io