La realtà non esiste, è diventata virtuale!

La realtà non esiste, è diventata virtuale!

Molti esperimenti insegnano a diffidare delle nostre sensazioni immediate e delle nostre percezioni perchè le illusioni sono sempre in agguato. Per scoprire l’illusorietà della realtà e del mondo materiale che ci circonda basterebbe sollevare il velo di Maya. Nella teologia induista Maya ha il compito di far apparire normale la vita materiale ma cosa potrebbe fare oggi con una realtà ibrida nella quale sta diventando complicato distinguere il reale dal virtuale?

E se ciò che vediamo con la nostra vista non fosse altro che un film girato con i nostri occhi?

E se il nostro occhio fosse una macchina fotografica perfetta con la pupilla che assolve al compito del diaframma, il cristallino quello della lente e la retina funziona come pellicola?

Fin dall’antichità il tema della realtà come pura illusione ha attraversato filoni di pensiero filosofico, magico e scientifico.

La fisica quantistica ha permesso di fare sperimentazioni che sembrano suggerire che alcune realtà potrebbero esistere solo all’interno della nostra coscienza o coincidere con essa. Una realtà questa, ben raccontata dal film Matrix nel quale i protagonisti imprigionati nella matrice, vivendo come in un sogno, non sono in grado di distinguere il mondo dei sogni (il loro, quello del Matrix) da quello della realtà. Il reale per loro non è altro che una serie di percezioni determinate da impulsi e segnali elettrici interpretati dal loro cervello, almeno fino a quando qualcuno non decide di  sperimentare la famosa pillola rossa che porta a vedere il Matrix per quello che è, lui stesso pura illusione.

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