Madre Natura o Tata Scienza?
Spesso, i bambini di 3 o 4 anni preferiscono stare coi nonni o con la tata che non con un genitore, magari la stessa mamma. Non si sta parlando di amore, ovviamente, ma di convenienza perché nonni e tate sono solitamente più disponibili o di manica larga col bambino e certamente più inclini a viziarli. La mamma, invece, deve lavorare e quando torna a casa è quella che dà le regole e che impone la disciplina. Così dev'essere, certo, ma un bambino fa fatica a capirlo. E da quello che vedo, pare che nemmeno noi adulti abbiamo capito la lezione.
Mi si accappona la pelle quando sento parlare politici, giornalisti e commentatori vari, con tono enfatico, di "guerra al Coronavirus" o di "combattere questo mortale nemico". Il COVID19, come tantissimi altri virus, fa parte della Natura. Non è un nemico: c'è, esiste, e se esiste significa che dev'esserci, puoi scommetterci le braghe. Purtroppo, da qualche anno a questa parte, si sta cercando di ergere un muro tra la specie umana ed il resto della Natura, dove la prima ritiene di doversi proteggere dalla seconda, e lo si vede soprattutto nel campo della salute.
Mamme affannate a spargere dappertutto disinfettanti che promettono l'eliminazione del 99,9% dei batteri (come mi piacerebbe conoscere quello 0,1% di insolenti batteri-Rambo che osano resistere) da ogni superficie su cui i loro piccoli - Dio non voglia! - potrebbero mettere la bocca e beccarsi... cosa?! Un po' di cagarella? Le malattie esantematiche (morbillo, rosolia, ecc.), che una volta rappresentavano un passaggio obbligato per il rafforzamento del sistema immunitario dei bambini, sono improvvisamente diventate il nemico mondiale numero uno e vanno eradicaten: kaputt!
Una volta, la medicina curava le malattie causate dalla Natura con la Natura stessa (le erbe, per intenderci). Oggi, la medicina ufficiale si sta trasformando sempre più in un'ingegneria medica che si oppone al disegno della Natura, creando una barriera sempre più spessa tra l'Uomo e sua Madre. Molti esultano per i grandi progressi di una Scienza che salva la vita di tante persone. Certo, ma a che prezzo? E se un briciolo di pensiero critico è rimasto in chi si getta ciecamente ed osannante fra le braccia della Tata Scienza, che promette cure e benessere per tutti, malgrado gli sforzi della malvagia Madre Natura di seminare malattia e morte dappertutto, che provi a fare un piccolo esercizio di proiezione mentale: dove la vede arrivare, da qui a 20-30 anni, questa umanità che sempre più si separa da tutto ciò che la circonda?
Là fuori, dove ci sono bestie feroci, calamità naturali, virus e bacilli vari (ohibò!), ecc., e noi, chiusi dentro città asettiche, dove nessuno prende più nemmeno un raffreddore, coperte da enormi cupoloni di vetro o protette da qualche campo magnetico che mantengono la temperatura ideale (dai 20 ai 25 gradi... un minimo di escursione termica ci sta, che diamine!) tutto l'anno... imprigionati dalle nostre stesse paturnie e fobie. Da dominatori del Creato e degli elementi, scegliamo consapevolmente di diventarne schiavi.
Il problema non è la Scienza, ovviamente, così come non lo sono le tate e i nonni. Lo diventa, però, quando è la gente a chiederle di trovare il modo per farla vivere in una realtà rassicurante, dove nessuna malattia può debilitarla o ucciderla, dove tutto è sempre sotto controllo. Questo vogliono le persone, cioè le caramelle che la mamma nega loro quando ne hanno già avute troppe e che tate e nonni sono sempre disponibili a darci. Siamo stati viziati da una Scienza che però è poi anche mercato, trasformandoci in avidi e pavidi consumatori... schiavi della nostra brama di sicurezza e dei nostri egoismi.
Madre Natura è senza dubbio assai severa e rigida, ma è grazie ad essa che siamo diventati più forti, più resistenti e alla fine anche più sani. Non passa giorno in cui non ci metta sotto torchio, ma è il suo modo per aiutarci ad evolverci ed essere sempre più in sintonia con essa, sentendoci appagati in questa "relazione" che, per quanto difficile, talvolta al limite della sopportazione, è l'unica veramente possibile per noi.
Ci dimentichiamo che siamo Natura e rinnegare la Natura è rinnegare noi stessi. Per questo stiamo vivendo questa situazione, questo conflitto. In effetti, amiamo nostra Madre, ma poi scegliamo la Tata o i nonni, perché loro ci fanno divertire di più e non ci puniscono... ma alla fine, chi ci prepara veramente ad essere all'altezza della Realtà che viviamo?
Questa cosiddetta pandemia, questo male del secolo (per ora... il secolo è ancora molto lungo), non è il nostro nemico. Noi lo siamo, con le nostre paure e le nostre insicurezze, di cui la più grande è quella di dover dolorosamente constatare che non abbiamo e non potremo mai avere tutto sotto controllo. E, al tempo stesso, senza aver ancora capito che quel controllo lo potremo avere solo conoscendo le reali intenzioni della Natura ed il percorso che Essa ha preparato per noi da sempre. Allo stesso modo in cui un bambino, crescendo, capisce le reali intenzioni della madre quando gli negava ciò che voleva, quando lo voleva e quanto ne voleva.
Crescere non è facile, ma non esistono alternative. Non siamo più quei bambocci che facevano i capricci per un cioccolatino. La Scienza, a cui dobbiamo tutto il nostro rispetto, se non altro per quei giganti che hanno dedicato e perfino dato la loro vita affinchè l'umanità avesse un futuro migliore, deve fare il suo lavoro, che è quello di rendere più agiata e sicura la nostra esistenza... ma non certo di guidarla e tantomeno di deciderla. La scelta non è fra vivere o morire, fra godersela o soffrire; la scelta è fra vivere dentro o fuori la Gabbia di una sicurezza fragile e posticcia, costantemente messa alla prova da minacce sempre più insidiose.
La storia dimostra che la Realtà in cui viviamo è e sarà sempre un passo avanti di qualsiasi rimedio o soluzione l'uomo sia in grado di escogitare. Cosa scegliamo di fare, allora? Continuare a rincorrere gli ostacoli e le sfide che tale Realtà ci propinerà con sempre maggiore virulenza o scegliamo di crescere e di capire dove sta cercando di portarci? Perché se la Tata Scienza sa dimostrare di essere creativa, vogliamo parlare di Madre Natura?
Non c'è partita.