QUANDO IL CUORE CI PARLA
Anche la medicina allopatica sta ormai sempre più riconoscendo che le malattie fisiche sono manifestazione di un disequilibrio interiore.
In questi giorni mi è tornato in mano un articolo de LA STAMPA Salute dello scorso marzo che dice: “Il numero di uomini colpiti da attacco di cuore è andato costantemente diminuendo negli ultimi vent’anni, così come la mortalità per malattie cardiache. Non lo stesso si può dire per le donne, in particolare quelle giovani, sempre più colpite dalle patologie cardiache.”
E’ idea comune, anche tra le donne stesse, che esse abbiano una sorta di lascia passare che le rende quasi immuni da questa tipologia di malattia ma non è così. Purtroppo le statistiche dicono anche che le donne sono anche meno curate rispetto le malattie cardiovascolari sia per quanto riguarda la prevenzione che la cura post-evento traumatico.
Rispetto a tutto questo la mia riflessione è andata subito a quanto siamo attente alla nostra salute? Quanto ascoltiamo il nostro cuore prima che si metta ad urlare attraverso la manifestazione della malattia?
La mia opinione è che la medicina allopatica sia assolutamente da seguire, credo anche che fare consapevolezza su di sé e sui propri comportamenti, pensieri, azioni aiuti la medicina a guarire il corpo con il sostegno della mente e dello spirito.
Seguendo proprio l’idea che il cuore ci parla: quanto spesso ci misuriamo la pressione?
Consideriamo il sistema circolatorio nello specifico: il sangue è il liquido che nel nostro corpo simboleggia la vita, attraverso poche gocce di sangue i medici riescono a osservare una moltitudine di parametri relativi alla nostra salute, il suo scorrere può essere paragonato alla nostra vitalità, al nostro essere; i vasi sanguigni possono essere paragonati ai limiti che noi ci poniamo, le resistenze al nostro sviluppo.
Qual è in genere la tua pressione?
Bassa? I testi in cui la malattia viene collegata alla psiche dicono che questo sintomo è da collegare alla mancanza di sollecitazione dei nostri confini, evitiamo le nostre resistenze. Un po’ come dire stiamo nella zona di confort che ci siamo creati, rinunciando al nostro essere.
Alta? Le ricerche scientifiche dicono che la pressione sanguigna si muove in alto e in basso anche solo immaginando una situazione futura, un’azione specifica. Se la pressione è alta gli stessi testi citati nel paragrafo sopra dicono che ci possono essere conflitti inespressi.
Quanto ascolti il tuo cuore? Quanto testa e cuore, ragione e sentimento sono in equilibrio nella tua vita? La tua mente riesce a farti esprimere ciò che il cuore sente?
Porci queste domande aiuta la nostra crescita, e la nostra salute.
Motto: Ascolta il cuore ed esprimi ciò che ti dice.
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