Tumore del collo dell'utero: ottimi risultati per l'immunoterapia

Tumore del collo dell'utero: ottimi risultati per l'immunoterapia

L’aggiunta dell’immunoterapia al trattamento standard con chemio-radioterapia offre miglioramenti significativi nella sopravvivenza delle donne con una diagnosi di cancro cervicale localmente avanzato e ad alto rischio. È questo il risultato incoraggiante di uno studio multicentrico di fase III pubblicato su Lancet (link nel primo commento). La ricerca è stata ideata e coordinata da Domenica Lorusso, oggi responsabile della Ginecologica oncologica presso l’Humanitas San Pio X di Milano, mentre era responsabile UOC Programmazione ricerca clinica al Policlinico Gemelli di Roma.

Epidemiologia del cancro cervicale

Il tumore della cervice è il quarto più comune nelle donne in tutto il mondo e la quarta causa di morte per cancro nelle donne tra i 35 e i 54 anni. È inoltre il secondo tumore ginecologico per frequenza tra le donne, dopo quello dell’endometrio, con circa 2.500 nuove diagnosi stimate nel 2022. In fase iniziale è generalmente asintomatico oppure presenta sintomi comuni a molte malattie dell’apparato genitale femminile: ciò porta frequentemente a diagnosi tardive.

Meno 30% rischio di progressione

Il protocollo dello studio ha previsto la somministrazione di pembrolizumab, un inibitore dei check-point immunitari, insieme al ciclo standard di radioterapia e chemioterapia concomitante seguito da un trattamento di mantenimento con il solo pembrolizumab. Il trattamento combinato con immunoterapia, se paragonato a quello standard più placebo, ha ridotto del 30 per cento il rischio di progressione della malattia o di morte. Questo beneficio è stato consistente in tutti i sottogruppi di pazienti, sebbene sia più pronunciato nei casi di malattia in fase più avanzata.

Immunoterapia come prima linea

«Si tratta di un traguardo importante, dal momento che il trattamento convenzionale in uso dal 1999 ha un’efficacia limitata soprattutto per le pazienti con la forma localmente avanzata della malattia», ha spiegato Lorusso. «Indagini precedenti avevano già mostrato miglioramenti con l'uso di pembrolizumab, sia da solo che in combinazione con regimi chemioterapici, ma solo in pazienti con cancro cervicale metastatico o in recidiva. Questa è la prima volta che testiamo il trattamento in prima linea per le nuove diagnosi di tumori localmente avanzati». Lo studio ha coinvolto 1060 pazienti con una nuova diagnosi di cancro alla cervice ad alto rischio e localmente avanzato, arruolate in 176 centri di 30 Paesi nel mondo tra giugno 2020 e dicembre 2022.

Come funziona pembrolizumab

Gli effetti del trattamento si sono visti a partire già dalla prima valutazione radiografica e sono proseguiti nel tempo. Per questo i ricercatori credono che la differenza tra i due gruppi in termini di efficacia, e quindi il miglioramento conferito da pembrolizumab, possa aumentare man mano che prosegue il follow-up. Il farmaco è un anticorpo monoclonale che inibisce l’attivazione di una proteina di superficie delle cellule T, chiamata PD-1. Questa funziona come un freno: quando viene stimolata indebolisce l’azione delle cellule T e quindi di tutta la risposta immunitaria, favorendo la proliferazione del tumore. Inibendola, pembrolizumab interferisce quindi con uno dei meccanismi che il tumore utilizza per proteggersi dall'attacco del sistema immunitario.

Vaccinazione e pap-test

Ricordiamo infine che il cancro della cervice è causato nel 97 per cento dei casi da un’infezione da papillomavirus umano (HPV), che si trasmette per via sessuale. Questo tumore si può pertanto prevenire con la vaccinazione contro l’HPV offerta gratuitamente a uomini e donne dai 12 ai 26 anni di età e con gli esami di screening con pap-test o HPV-DNA test.

 

 

Chiara De Marchi

🧬Biologa 🗣️Divulgatrice Scientifica 🎥Scientific Content Creator & Photographer ❌TEDx speaker 2024

10 mesi

Sono inibitori del checkpoint che potenziano la risposta immunitaria contro il tumore (immunoterapia attiva). L’avevo studiato in farmaci peptidici 😊

Andrea Porta

medical writer e giornalista medico freelance | salute, pharma, alimentazione | comunicazione al paziente e al clinico, medical writing, storytelling, disease awareness, medicina narrativa, contenuti digital e Seo

10 mesi

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