Un piccolo volante, un grande Uomo. Gianpiero "MOMO" Moretti.
Oggi ho trovato un ottimo articolo di Luigi De Falco, pubblicato tempo addietro su Outsidernews, riguardante uno dei più grandi gentlemen driver della storia dell'automobilismo mondiale Gianpiero Moretti conosciuto ai più come il fondatore di una delle più innovative aziende italiane del secondo dopoguerra la MOMO.
Ho avuto la fortuna di conoscerlo da bambino quando frequentava il ristorante gestito dai miei genitori a Milano e vorrei riproporre all'attenzione di tutti la figura di un uomo che seppure nato benestante (anzi come oggi si direbbe "figlio di papà!) ha avuto la forza ed il coraggio di non occuparsi delle attività di famiglia (una nota casa farmaceutica per capirci, mica pizza e fichi!) per inseguire la sua grande passione e cioè il mondo delle corse automobilistiche.
Non avendo potuto fare il pilota professionista a causa della contrarietà dei propri genitori ha iniziato una propria parallela carriera di "gentlemen driver" che lo ha portato a mietere successi in Italia, Europa, Giappone e USA.
Tanto per dare un idea del suo profilo come pilota automobilistico stiamo parlando di una persona che, mentre nel frattempo si dedicava a costruire da zero un'azienda oggi conosciuta in tutto il mondo e vanto dell'innovazione e dello stile italiano, ha conseguito una serie di risultati sportivi tali da far invidia ai migliori piloti professionisti, in Italia e nel mondo:
- A 58 anni e dopo 14 partecipazioni, insieme a Baldi, Luyendyk e Theys conquista il trionfo assoluto alla Rolex 24 (la 24 ore di Daytona) su Ferrari 333 SP. Nello stesso anno sempre al volante della Ferrari 333 SP vince la 12 ore di Sebring e la 6 ore di Watkins Glen. Primo pilota nella storia a vincere le tre gare di durata più importanti degli USA nello stesso anno e primo pilota a vincerle con una Ferrari.
- Vincitore nel 1996 della 6h di Watkins Glen e della 3h di Road Atlanta in coppia con Max Papis su Ferrari 333 SP. Arriva secondo alla 24 ore di Daytona, in cui Max Papis fu autore di una spettacolare rimonta che lo portò a poco più di un minuto di distacco dal primo dopo 24 ore di gara. In questa gara Max Papis diventò "MAD Max" ed è tutt'ora il suo nickname negli Stati Uniti.
- Vincitore nel 1994 della 2h di Indianapolis, della 3h di Watkins Glen e della 2h di Lime Rock in coppia con Eliseo Salazar su Ferrari 333 SP.
- Vincitore nel 1982 della 1000km di Spa Gr.5 e della 9h di Kyalami in coppia con Mauro Baldi su Porsche 935.
- Vincitore del Giro d'Italia Automobilistico nel 1979 con la Porsche 935 in squadra con Schon e Redaelli.
- Vincitore della Coppa Intereuropa e della 6h di Silverstone in coppia con Vittorio Brambilla su Porsche 934.
- Primo pilota nella storia a vincere una gara in Giappone con una Ferrari. Fuji Golden Race 1970, vittoria ottenuta con la Ferrari 512S.
- Vincitore della Targa Florio nella categoria GT 2.0 in coppia con Ostini su Porsche 911t.
- Vincitore nel 1970 della cronoscalata Trieste-Monte Opicina con la Ferrari 512S alla spaventosa media di 150km/h (record assoluto della corsa che vanta partecipanti del calibro di Jonathan Williams, Andrea De Adamich, Cesare Fiorio ed il grandissimo Tazio Nuvolari).
Mi fermo con i successi sportivi perchè la lista è impressionante e molto più lunga. Il suo palmares completo può comunque essere consultato qui.
Quello che mi interessa sottolineare è che Moretti ha avuto il coraggio e la forza nella propria vita di remare anche controcorrente pur di assecondare la propria passione e cioè quella di vivere il mondo delle corse da protagonista (e che protagonista!) nonostante in molti gli consigliassero di intraprendere altre strade magari meno pericolose e più facilmente percorribili per uno con il suo status sociale e le sue conoscenze.
Se infatti è ovvio che il coraggio non può mancarti quando affronti la sopraelevata di Daytona ad oltre 320 km/h è però vero che la forza d'animo e la perseveranza dimostrati durante tutta la sua vita hanno pochi eguali al mondo.
Per capire di quale pasta fosse fatto basti dire che dopo aver ricevuto diversi dinieghi da parte di Luca Cordero di Montezemolo e di Jean Tod (ai tempi Presidente e Direttore Sportivo della Ferrari) alle sue richieste di poter avere una Ferrari nuova e competitiva per poter affrontare le gare del circuito americano IMSA, Moretti non si scoraggiò affatto e si rivolse direttamente al figlio del "Drake" l'ing. Piero Ferrari al fine di veder finalmente soddisfatte le sue pressanti richieste. Bene, il prodotto di questa "testardaggine" fu la Ferrari 333 SP e cioè una delle Ferrari più vincenti di tutta la storia del cavallino rampante rimasta in attività per ben 8 anni tra il 1995 ed il 2002.
Mi fermo qui segnalando che se qualcuno volesse approfondire la conoscenza di Gianpiero Moretti può farlo visitando i seguenti siti: Italian Kart Challenge ed il suo profilo su Wikipedia
Quello che però che voglio portarmi dietro è l'insegnamento di questo grande imprenditore, pilota ma soprattutto Uomo: arrendersi mai, perseverare sempre ed inseguire le proprie passioni! Il successo, se arriverà, sarà solamente una conseguenza del lavoro svolto.
"With all the money I have spent at Daytona, I could have bought 1.000 Rolexes easily. But I wanted to win this race" (Gianpiero Moretti at Daytona International Speedway - 1998).
Ciao Gianpiero.
Event Manager presso Organizzazione eventi-kart e motorsport
9 anniGrazie Giuliano... Molto gentile ... A nome di Matteo Moretti e Andrea Pagano