UN PIZZICO DEL CONTRARIO

UN PIZZICO DEL CONTRARIO

Un ramo di pazzia abbellisce l’albero della saggezza

(Alessandro Morandotti)

 

Per una strana legge naturale, ciò che viene portato all’eccesso si tramuta nel suo contrario. Gli antichi greci chiamavano questa tendenza “enantiodromia”, mentre la cultura orientale l’ha sintetizzata con l’immagine del Tao: il troppo bianco si tramuta in nero, e il troppo nero si tramuta in bianco. Se eccedi in un qualcosa finisci per realizzare l’esatto contrario. 

Se eccedi in qualcosa, finisci per realizzare l’esatto contrario

Così, dare la massima fiducia a qualcuno apre la porta alla più cocente delusione. Fare solo ciò che più riesce, conduce lentamente all’incapacità. Uno Stato che aumenta il numero di leggi per regolare la sua vita, si condanna all’immobilismo. Chi per fede deve astenersi dal giudizio e amare i nemici, giudica con maggiore acredine. Un genitore che protegge troppo i figli dagli urti della vita, li rende deboli.

Per immunizzarsi da questa tendenza naturale è quindi necessario mettere “un pizzico del contrario” in tutto ciò che si fa; esattamente come nel Tao un po’ di bianco all’interno del nero permette ad esso di restare tale, e un po’ di nero all’interno del bianco garantisce a quest’ultimo la sua identità.

Metti sempre un “pizzico del contrario” nella tua vita.

In tal senso, accettare di fare esperienze un po’ frustranti e faticose, aumenta le proprie capacità. Uscire un po’ dalle strade già conosciute e più rassicuranti, garantisce a se stessi di fare cose che risulteranno ancora più piacevoli. Sottrarsi un po’ dall’essere di aiuto all’altro, fa sì che l’aiuto sia davvero tale. Delegare un po’ ai propri collaboratori, permette di controllare meglio. Allontanarsi per un po’ di tempo dalla persona amata, fa sentire più vicini. Guardare con un pizzico di cinismo alla vita, è la migliore medicina per restare un inguaribile ottimista.

 

AUTOSTIMA

Lavora quindi così per accrescere la tua autostima. In prima battuta domandati “Cosa mi riesce fare meglio?”. Se hai problemi di autostima potresti rispondere: “Poco o niente”. Benissimo, quindi significa che hai sviluppato una grande capacità di autosvalutare ciò che fai. Ti riesce bene parlare di te in modo avvilente; una capacità che forse non ti porta risultati entusiasmanti nella vita, ma il punto è un altro. A questa tua abilità spontanea va aggiunto un “pizzico del contrario” che in questo caso significa aggiungere una piccola valutazione positiva su te stesso.

Non appena la prossima volta qualcuno ti domanderà: “Che cosa sai fare?”, puoi rispondere così: “Cosa so fare? Poco o niente” (qua ti suggerisco di introdurre un sorriso, in modo tale da suggerire l’idea che stai utilizzando l’autoironia) “però in una cosa sono bravo…” e qui aggiungi una tua piccola abilità. Potresti essere molto bravo a: coltivare le piante, prenderti cura della famiglia, scrivere, oppure sei uno che lavora sodo, che organizza bene gli eventi, o sei abile nella capacità di risolvere problemi sul lavoro, oppure sai suonare uno strumento musicale o sai far star bene le persone quando ti stanno accanto. Aggiungi sempre “un pizzico del contrario”.

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