VIA CRUCIS AL TEMPIETTO - Roma
COMUNICATO STAMPA
con preghiera (è nella natura della cosa)
di pubblicazione.
BASILICA DI SAN NICOLA IN CARCERE
Via del Teatro di Marcello, 46 - ROMA
Venerdì 14 Aprile 2017 ore 18
Quattordici cantate brevi
ispirate alla
Via Crucis
per voci e strumenti
Testo e musica: Isabella Foschini
Assistenza musicale: Ede Ivan
Si tratta di un coro processionale, con numero libero di cantori e strumenti. L’impostazione generale è quella di far muovere e cantare un gruppo di persone, uomini, donne, bambini, non identificabili nel tempo storico e quindi vestite con semplici tuniche, simili ma non identiche tra loro, di colore neutro, che diano la sensazione un po’ di pellegrini, un po’ di turba di popolo, in uno spazio che è immaginato.
L’ambientazione può essere, ma non necessa-riamente, una chiesa.
Il coro procede con scansione legata al testo che è sempre cantato e di volta in volta, quando la voce è attribuita ad un personaggio della Passione, un componente del coro si munisce di un segno distintivo che ne renda comprensibile l’identificazione (mantello, velo, flagello) salvo poi eliminarlo appena il ruolo cessa, per tornare a diventare membro del coro. Solo Gesù Cristo mantiene la sua identità fin quasi alla fine, ma dopo la deposizione dalla Croce diventerà anch’egli membro del coro processionale.
Trattandosi di espressione a sfondo religioso i partecipanti non sono scelti per le loro capacità canore o recitative, o virtuosistiche: l’adesione è del tutto spontanea e la preparazione è rimessa all’assiduità delle prove, secondo le possibilità di ognuno.
Gli strumenti hanno tendenzialmente una collocazione fissa, mentre il coro si muove nello spazio disponibile, e le voci degli strumenti accompagnano i cantori quando questi sono nelle loro vicinanze.
Il testo, diviso in 14 cantate secondo la suddivisione tradizionale della Via Crucis, si basa su passi dei Vangeli, che sono resi in frasi melodiche.
La musica è stata composta liberamente, partendo cioè dalla creazione spontanea di voce senza l’ausilio strumentale, e poi trascrivendo il motivo su spartito. E’ stato infine individuato lo strumento di accompagnamento delle diverse parti, mantenendo però il carattere di semplicità, senza aggiunte o abbellimenti.
L’accompagnamento musicale ha funzione essenzialmente di supporto e sottolineatura del canto, non di commento o arricchimento descrittivo, cosicché i momenti più drammatici sono affidati tutti alla voce pura, senza accompagnamento. Solo dopo la sepoltura, quando il coro è ormai sparito, è lasciato al suono il compito di chiudere la rappresentazione scandendone la fine.