3dnextech

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Fabbricazione di macchinari industriali

Fabbricazione Digitale e Manifattura Additiva | Digital Fabrication and Additive Manufacturing

Chi siamo

3DNextech è una startup innovativa, specializzata nello sviluppo di tecnologie e prodotti per la manifattura additiva e la stampa 3D. 3DNextech ha scelto di avere sede in Italia, dove si svolgano tutte le fasi di ricerca, progettazione e produzione. La nostra missione è dare un contributo importante alla nuova rivoluzione tecnologica che cambierà il concetto di “produzione di massa” con quello di “personalizzazione di massa”. Il primo prodotto che abbiamo lanciato è il 3DFinisher, che realizza la nobilitazione di oggetti in ABS, ASA e acetato di cellulosa in modo veloce e affidabile. Con questo dispositivo, miriamo a ottimizzare le fasi di post-produzione della stampa 3D e di altri processi di fabbricazione. L'ottima finitura fornita dal 3DFinisher rende gli oggetti impermeabili, lisci, più resistenti, lavabili e verniciabili. Queste proprietà aprono nuove possibilità di applicazione della stampa 3D in diversi settori industriali. _____________________________________________________________________________________ 3DNextech is an innovative startup, specialized in the development of technologies and products for additive manufacturing and 3D printing. 3DNextech chose to be based in Italy, where all the phases of research, design and production take place. Our mission is to give an important contribution to the new technological revolution that will switch the concept of “mass production” with that of “mass personalization”. The first product we launched is the 3DFinisher, which achieves the smoothing of ABS, ASA and cellulose acetate objects in a fast and reliable way. With this device, we aim at optimizing the post-production phases of 3D printing and of other fabrication processes. The excellent finishing provided by the 3DFinisher makes the objects smooth, harder, washable and paintable. These properties open new possibilities of application of 3D printing in different industry branches.

Settore
Fabbricazione di macchinari industriali
Dimensioni dell’azienda
2-10 dipendenti
Sede principale
Livorno
Tipo
Società privata non quotata
Data di fondazione
2015
Settori di competenza
3D smoothing, 3D printing, 3DFinisher, Additive manufacturing, Stampa 3D, Postprocessing e Manifattura additiva

Località

Dipendenti presso 3dnextech

Aggiornamenti

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    Aiuto le aziende a ottimizzare i processi produttivi con tecnologie Deep Tech sostenibili | CEO & Founder di 3dnextech | TEDx & Keynote Speaker

    L'industria del futuro non produce. Materializza. Fonde insieme produzione e logistica e apre a scenari sostenibili ed efficienti. Ho appena finito di analizzare il World Energy Outlook 2024 dell'International Energy Agency (IEA). È un rapporto denso, ma fondamentale per chiunque operi nel settore industriale o tecnologico. Ecco perché dal mio punto di vista. L'industria è responsabile di un quarto delle emissioni globali di CO2. Ma c'è un altro elemento critico che spesso trascuriamo: il trasporto delle merci. Secondo il rapporto, il settore dei trasporti ha generato oltre 8 gigatonnellat di CO2 nel 2023, circa il 21% delle emissioni globali legate all'energia. Una parte significativa proviene dal trasporto merci, specialmente quello pesante su strada e marittimo. È sorprendente, ma le emissioni legate alla supply chain possono essere quasi comparabili a quelle della produzione stessa dei beni. L'IEA propone tre scenari futuri. Quello basato sulle politiche attuali prevede solo una leggera diminuzione delle emissioni industriali entro il 2050. Gli altri due, più ambiziosi, prevedono riduzioni del 90-95%. La differenza è abissale e richiede un ripensamento radicale non solo della produzione, ma dell'intera catena del valore. Come possiamo colmare questo divario? Il ruolo delle startup deeptech in questo scenario è fondamentale. Stanno emergendo soluzioni che fino a pochi anni fa sembravano fantascienza: ↳ Sistemi di produzione on-demand che eliminano la necessità di magazzini e lunghi trasporti; ↳ Materiali che catturano CO2 dall'aria; ↳ Sistemi di stoccaggio energetico quantistici. Nel 2023, gli investimenti in tecnologie pulite hanno raggiunto quasi 2 trilioni di dollari. Ma per affrontare la sfida, questo numero dovrà crescere esponenzialmente, fluendo verso startup innovative che ripensano l'intera catena del valore. La sfida è titanica, ma le opportunità sono altrettanto monumentali. Le aziende e le startup che guideranno questa transizione non solo contribuiranno a salvare il pianeta, ma creeranno interi nuovi paradigmi industriali. Io ne sono convinto e con 3dnextech sono in prima linea. Le nostre tecnologie permettono di produrre solo dove serve e quando serve, eliminando la logistica tradizionale e rendendola semplice come inviare un'email. Il World Energy Outlook 2024 ci offre una roadmap, ma sta a noi, spingerci oltre i suoi confini. Non dobbiamo vedere questa transizione come un costo, ma come la più grande opportunità di innovazione della storia umana. È il momento di osare, di sognare in grande e di agire ancora più in grande, ripensando non solo come produciamo, ma come muoviamo ciò che produciamo. Per approfondire e continuare questa discussione, premi "Segui" sul mio profilo Andrea Fonte del report e immagine: IEA (2024), World Energy Outlook 2024, IEA, Paris. Licenza: CC BY 4.0 #venturecapital #startups #future #innovation #technology  

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    Il team di 3dnextech continua a crescere! 📈 Da qualche giorno Lucas Vatinel fa parte del nostro gruppo R&D. Francese, ingegnere meccanico, Lucas si è laureato all'ENSTA Bretagne. È specializzato in architettura navale, e si è appassionato di innovazione “immergendosi” nella progettazione e prototipazione di strutture marine innovative. Come ama raccontare lui stesso, dopo essere sbarcato in Italia, è approdato nel mondo della manifattura additiva e salito a bordo della nave 3dnextech (diciamo che le metafore a tema sono la sua seconda più grande passione, dopo la tecnologia) 🚢 Bienvenue Lucas! ⚓️🇫🇷

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    Il team di 3dnextech continua a crescere! 📈 Da qualche giorno Lucas Vatinel fa parte del nostro gruppo R&D. Francese, ingegnere meccanico, Lucas si è laureato all'ENSTA Bretagne. È specializzato in architettura navale, e si è appassionato di innovazione “immergendosi” nella progettazione e prototipazione di strutture marine innovative. Come ama raccontare lui stesso, dopo essere sbarcato in Italia, è approdato nel mondo della manifattura additiva e salito a bordo della nave 3dnextech (diciamo che le metafore a tema sono la sua seconda più grande passione, dopo la tecnologia) 🚢 Bienvenue Lucas! ⚓️🇫🇷

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    Aiuto le aziende a ottimizzare i processi produttivi con tecnologie Deep Tech sostenibili | CEO & Founder di 3dnextech | TEDx & Keynote Speaker

    Intelligenza Artificiale: una corrente che rischia di travolgerci o un'onda da cavalcare con maestria? Questa la provocazione che ho voluto lanciare all'evento “L’intelligenza artificiale per la competitività delle imprese del turismo e del diporto” organizzato da Confindustria Toscana Centro e Costa e Assocom Elba a Portoferraio. Ho avuto infatti, il piacere di condividere il mio punto di vista su un tema così cruciale come l'impatto dell'AI sulla nostra vita professionale e personale, con una platea ricca ed interessata al confronto su un tema così cruciale. Tiziano Nocentini, Franca Rosso e Nedo Bertini hanno aperto i lavori e subito dopo il confronto tra noi imprenditori ha fatto emergere la vera essenza della sfida che ci attende. Non parliamo solo di algoritmi, anzi. Parliamo di reinventare l'esperienza umana del viaggio e del mare in un'epoca di intelligenze artificiali. Mentre ascoltavo gli interventi dei colleghi imprenditori, una cosa è nuovamente emersa con chiarezza: l'AI non è più il futuro, è il presente. E sta ridefinendo le regole del gioco anche in settori cruciali per la costa e le isole come il turismo e la nautica. 1️⃣ Personalizzazione spinta: l'IA sta permettendo di creare esperienze su misura per ogni singolo cliente, anticipando desideri prima ancora che vengano espressi. 2️⃣ Efficienza operativa: dalla gestione delle prenotazioni alla manutenzione predittiva delle imbarcazioni, l'IA sta ottimizzando processi che un tempo richiedevano ore di lavoro manuale. 3️⃣ Sostenibilità: algoritmi avanzati stanno aiutando a ridurre sprechi e consumi, rendendo il turismo e la nautica più eco-friendly. Claudio Pacini e Federico Trippi ci hanno mostrato applicazioni concrete che rivoluzionano il concetto di ricettività e nautica da diporto. Ma la vera rivelazione è stato il case study di Giulia Arduini. Nel raccontarci l'esperienza del Country Hotel Residence Pilade, Giulia ha infatti dimostrato che l'AI non è appannaggio solo dei colossi tech, ma uno strumento che anche le PMI possono e devono padroneggiare. La domanda che ci siamo posti non è "se" adottare l'AI, ma "come" farlo in modo che amplifichi, anziché sostituire, quel tocco umano che rende unica un'esperienza turistica o nautica. Gianluca Angusti ha poi chiuso i lavori con una riflessione che ha colpito tutti: l'AI non è un destino ineluttabile, ma una scelta. Una scelta che richiede visione, coraggio e, soprattutto, un profondo senso di responsabilità. Uscendo dalla Sala Congressi De Laugier, con lo sguardo che si perdeva sul mare di Portoferraio, ho avuto due certezze: 1️⃣ L'AI può calcolare rotte perfette, ma siamo noi a dover decidere la destinazione. 2️⃣ Ogni territorio, per quanto piccolo, può diventare un faro di creatività e progresso se nutriamo le connessioni giuste. Con: Confindustria Livorno Massa Carrara Confindustria Firenze #artificialintelligence #business #innovation #future #entrepreneurship

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    Aiuto le aziende a ottimizzare i processi produttivi con tecnologie Deep Tech sostenibili | CEO & Founder di 3dnextech | TEDx & Keynote Speaker

    Il respiro dell'innovazione: Quando la natura diventa la tua sala riunioni C'è un momento, sospeso tra cielo e terra, in cui tutto diventa chiaro. Non è in una sala riunioni con vista sullo skyline. Non è durante un pitch deck perfettamente coreografato. Non è nemmeno nel silenzio di un laboratorio all'avanguardia. Per me, è quando i miei polmoni bruciano per l'aria rarefatta di montagna. Quando i miei muscoli tremano dopo l'ennesima onda cavalcata. Quando il vento mi sussurra segreti che nessun algoritmo potrà mai decifrare. Noi, che lavoriamo alla frontiera dell'innovazione, passiamo le nostre giornate a immaginare, progettare, costruire ciò che non esiste ancora. Eppure, paradossalmente, è nel ritorno a ciò che ci appassiona e ci ricentra che troviamo le risposte più avanzate. L'innovazione non è un processo lineare. Non segue roadmap o diagrammi di Gantt. È caotica, imprevedibile, spesso frustrante. Proprio come un sentiero di montagna che scompare nella nebbia, o un'onda che frange prima del previsto. Ma è in questi momenti di apparente sconfitta che la magia accade. Quando accetti che non puoi controllare ogni variabile, impari ad adattarti. Quando comprendi che alcuni ostacoli non si piegheranno ai tuoi desideri, scopri nuove vie per superarli. È qui che nasce la vera innovazione: non dalla dominazione, ma dalla danza con l'imprevisto. Staccare dalla routine lavorativa non è una fuga dal lavoro. È il lavoro nella sua forma più pura. Ogni sfida affrontata è una lezione di resilienza. Ogni momento di concentrazione è un esercizio di focus. Ogni nuova prospettiva è un corso accelerato di visione strategica. Nei momenti di quiete dopo lo sforzo, quando il corpo è esausto ma la mente è incredibilmente lucida, emergono le intuizioni più brillanti. Soluzioni a problemi che sembravano insormontabili si manifestano con inattesa chiarezza. Integrare momenti di disconnessione e riconnessione nella nostra routine non è un lusso, è una responsabilità. Perché ogni volta che usciamo dalla nostra zona di comfort professionale per abbracciare ciò che ci appassiona, non stiamo solo ricaricando le nostre batterie. Stiamo ricalibrando la nostra bussola morale, ricordandoci perché innoviamo in primo luogo: per creare un futuro in armonia con il mondo, non in contrasto con esso. La prossima volta che ti sentirai bloccato su un problema insormontabile, non cercare la risposta in un altro meeting. Esci dalla tua routine. Respira. Muoviti. Esplora. La soluzione potrebbe essere in attesa sulla cima di una montagna, nell'onda perfetta, in una mossa sulla scacchiera, o semplicemente nel silenzio di un momento tutto tuo. Perché, alla fine, l'innovazione più profonda non nasce dalla tecnologia, ma dalla nostra connessione con ciò che ci rende umani. E tu, dove trovi il tuo respiro di innovazione? Per approfondire e continuare questa discussione, premi "Segui" sul mio profilo Andrea #DeepTechInnovation #NaturalLeadership #MindfulEntrepreneurship

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    Quanto inciderà l’intelligenza artificiale nei processi aziendali, nella quotidianità delle persone sul lavoro e nel determinare la competitività delle imprese stesse? ✨ Ne ha parlato oggi, incontrando diverse aziende del territorio a Portoferraio, sull’Isola d’Elba, il nostro CEO Andrea Arienti – anche in veste di presidente della Sezione terziario innovativo e coordinatore startup della sezione Livorno-Massa Carrara di Confindustria Toscana Centro e Costa (Confindustria Firenze/Confindustria Livorno Massa Carrara). La risposta, in breve: tanto. Come ha ricordato Andrea, quando parliamo di AI parliamo di una vera e propria rivoluzione. Come in ogni rivoluzione, rischi e opportunità coesistono, ma per le aziende le opportunità sono difficili da ignorare, se si vuole restare competitivi. In 3dnextech crediamo fortemente nel valore di queste risorse. L’AI ci offre la possibilità di “liberare” intelligenza umana e creatività: un fattore determinante per consentire l’ideazione e lo sviluppo di nuove tecnologie 🦾

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    Con il nostro Damiano Giuntini siamo a BIMU, in Fiera a Milano, tra i principali appuntamenti in Italia per l’industria manifatturiera 🏭 Qui abbiamo incontrato AITA, l’Associazione italiana tecnologie additive, che festeggia il suo decennale con un’importante area espositiva che in questi giorni è animata da incontri e tavoli di confronto tra i massimi esperti italiani dell’additive manufacturing, oltre a produttori, centri di servizio, università e rappresentanti del mondo della ricerca e startup. Il padiglione vuole offrire visibilità a macchine, materiali, software, prodotti, soluzioni per il collaudo e il post-processing e servizi correlati all’additive manufacturing, la cui presenza risulta sempre più diffusa in tutti i principali comparti del manifatturiero, dall’aerospaziale all’automobilistico, biomedicale e molti altri. 

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    Il DNA dell'innovazione: oltre il mito del founder spregiudicato Cosa rende veramente speciali i fondatori delle startup di maggior successo? La risposta potrebbe sorprendervi. Quando si parla di startup, circolano molti miti. Uno dei più persistenti è l'idea che per avere successo su larga scala bisogna essere spietati, pronti a calpestare chiunque si metta sulla propria strada. Ma dopo anni passati immerso nell'ecosistema dell'innovazione, posso dirvi con certezza che questa ricetta è sicuramente fallimentare. La vera essenza di un founder di successo non sta nella sua capacità di sfruttare gli altri, ma nella sua ossessione per creare valore, reale, duraturo, autentico. Ecco cosa ho imparato: 1️⃣ La passione è il vero carburante I founder più brillanti non sono motivati principalmente dal denaro o dallo status. Ciò che li spinge è una passione autentica per risolvere problemi reali. Sono come esploratori che hanno intravisto una nuova terra promessa e non possono fare a meno di volerla raggiungere. 2️⃣ L'empatia è un superpotere Contrariamente allo stereotipo del CEO spietato, i migliori fondatori hanno una profonda comprensione ed empatia per i loro utenti. Sono ossessionati dal capire i loro bisogni, le loro frustrazioni, i loro desideri inespressi. Questa connessione è ciò che permette loro di creare prodotti davvero rivoluzionari. 3️⃣ La resilienza batte l'aggressività Il percorso di una startup è costellato di ostacoli. Chi ha successo non è chi rade al suolo tutto ciò che trova sulla sua strada, ma chi ha la resilienza per rialzarsi dopo ogni caduta, imparare dagli errori e continuare a spingere in avanti. 4️⃣ La visione a lungo termine prevale sull'avidità a breve I veri innovatori non cercano la scorciatoia per fare cassa velocemente. Sono guidati da una visione a lungo termine di come vogliono cambiare il mondo. Questa prospettiva li porta a prendere decisioni che possono sembrare controintuitive nel breve periodo, ma che pongono le basi per un successo duraturo. 5️⃣ Il team è tutto Nessuna grande impresa è mai stata costruita da un solo individuo (almeno fino ad oggi). I fondatori di maggior successo comprendono l'importanza di circondarsi di persone brillanti e di creare una cultura che permetta a tutti di dare il meglio di sé. L'ironia è che proprio questa mentalità, focalizzata sulla creazione di valore autentico piuttosto che sullo sfruttamento, è ciò che alla fine porta ai risultati più straordinari. Le aziende che cambiano il mondo non nascono dalla ricerca spasmodica del profitto, ma dalla volontà di risolvere problemi in modi innovativi e su scala sempre più ampia. E tu, cosa ne pensi? Quali sono le qualità che secondo te contraddistinguono veramente i grandi innovatori? Se ti fa piacere, condividi le tue riflessioni nei commenti. Se ti è piaciuto questo contenuto, condividilo con la tua rete e seguimi Andrea per saperne di più. #innovation #startup #leadership #entrepreneurship #venturecapital

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    🦿 Il settore biomedicale è tra i più interessanti per quanto riguarda l’uso dei polimeri, soprattutto rispetto alle potenzialità di processi produttivi intelligenti e sostenibili come la manifattura additiva. Alcune delle foto nel carosello qui sotto possono darvi un’idea di quanto possa essere vantaggioso utilizzare materiali plastici nella realizzazione di numerosi apparecchi e dispositivi sanitari: i polimeri sono leggeri e abbastanza resistenti da rappresentare una scelta assolutamente preferenziale in molte applicazioni. Ma non è tutto. Da un lato, infatti, questi materiali possono essere un’ottima scelta anche rispetto alla loro biocompatibilità: molti polimeri, come il polietilene e il polipropilene, possono essere progettati per interagire in modo favorevole con i tessuti biologici, riducendo il rischio di reazioni avverse. La loro porosità può invece favorire la crescita cellulare e l'integrazione nei tessuti 🧬 Dall’altro lato la manifattura additiva può essere un vero game-changer: in un settore in cui la necessità di adattare ogni dispositivo ai bisogni del singolo paziente è ovviamente inderogabile, la stampa 3D (associata a processi di finitura avanzati) offre la possibilità di abbattere drasticamente i costi di produzione, economici e ambientali 💰🌱 Può essere una protesi su misura o un allineatore dentale, pezzi unici per definizione. Realizzati non producendo uno stampo, e poi l’oggetto, in uno stabilimento appositamente attrezzato, e poi trasportarlo, ma stampando l’oggetto a partire da un progetto digitale e rifinendolo lì dove serve. Insomma, una grande trasformazione, che offre grandi opportunità.

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    Quando un fotone non basta più: l'approccio ibrido che sta cambiando le regole del gioco nella fabbricazione additiva di precisione. Da poco è stato pubblicato un interessante articolo scientifico che ci mostra come poter creare oggetti tridimensionali complessi con una precisione mai vista prima, e di farlo in tempi record. Un team di ricercatori dell'École polytechnique fédérale de Lausanne, EPFL, composto da Buse Ünlü , María Isabel Álvarez Castaño , Antoine Boniface (ams OSRAM ) , Ye Pu e Christophe Moser , ha combinato la potenza di due tecniche di polimerizzazione in una sola: la "Single-photon-assisted two-photon polymerization" (SATPP). Ma perché è così interessante? 1️⃣ Velocità senza compromessi: La polimerizzazione a singolo fotone è rapida ma poco precisa. Quella a due fotoni offre dettagli microscopici ma è lenta. SATPP combina il meglio di entrambe. 2️⃣ Precisione sub-micrometrica: Grazie a questa tecnica ibrida, è possibile ottenere strutture con dettagli inferiori al micrometro, aprendo nuove frontiere nel micro-manufacturing. 3️⃣ Efficienza energetica: Il team ha dimostrato una riduzione del 28,6% della potenza del laser a femtosecondi (da 28 mW a 20 mW) e un dimezzamento del tempo di esposizione (da 100 ms a 50 ms) per ottenere la stessa struttura 3D rispetto alla polimerizzazione eseguita solo con il laser a femtosecondi. 4️⃣ Miglioramento assiale : Grazie all'innovativa configurazione a foglio luminoso, la dimensione del voxel (il "pixel" 3D) sull'asse verticale è stata ridotta del 63%, permettendo una risoluzione 2,7 volte superiore rispetto alle tecniche tradizionali. Come funziona esattamente? Il segreto sta nell'uso di un laser blu continuo, configurato come un sottile foglio di luce, per "pre-sensibilizzare" la resina, seguito da un laser a femtosecondi per la polimerizzazione vera e propria. Questa combinazione permette di abbassare la soglia di polimerizzazione e accelerare la crescita del voxel, il tutto mantenendo una precisione sub-micrometrica. Il team ha anche sviluppato un modello teorico che spiega il meccanismo di pre-sensibilizzazione attraverso l'esaurimento dell'ossigeno e la polimerizzazione latente di fondo, fornendo una comprensione profonda del processo. Le implicazioni sono significative per la produzione di componenti polimerici complessi. Questa tecnologia potrebbe rivoluzionare la creazione di micro-strutture per varie applicazioni industriali e scientifiche. Certo, ci sono ancora sfide da superare. L'ottimizzazione dei parametri e la scalabilità industriale sono solo alcune delle questioni aperte. Ma una cosa è certa: siamo di fronte a un cambio di paradigma non trascurabile per la manifattura additiva di precisione. Se ti è piaciuto questo contenuto rispostalo per condividerlo con la tua rete e seguimi Andrea per saperne di più. #startup #innovation #technology #additivemanufacturing #sustainability

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