Andrea Poletti & Associati

𝐈𝐧𝐯𝐞𝐬𝐭𝐢𝐫𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐨𝐫𝐬𝐞 𝐮𝐦𝐚𝐧𝐞: 𝐦𝐞𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐞𝐧𝐢𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐮𝐫𝐚𝐫𝐞 Immaginate di scoprire un buco nella vostra barca solo quando ormai siete già a largo. Non sarebbe meglio controllare prima di partire? Lo stesso principio vale per le risorse umane: aspettare che un dipendente rassegni le dimissioni per poi cercare di trattenerlo è come cercare di riparare la barca in mezzo al mare. Investire nel benessere e nella crescita dei dipendenti fin dall'inizio non solo migliora il clima aziendale, ma evita anche i costi, spesso sottovalutati, legati alla sostituzione di una persona. Tra il recruiting, l'onboarding e il tempo necessario affinché il nuovo arrivato sia operativo, si stima che il costo di sostituzione possa arrivare fino al 150% del salario annuale della persona uscente. Per questo motivo, è cruciale creare un ambiente di lavoro stimolante e supportare i nostri talenti attraverso formazione continua, opportunità di crescita e un ascolto attento delle loro esigenze. Non aspettiamo che siano pronti a partire per mostrare quanto teniamo a loro: investiamo nelle persone prima che se ne vadano. Noi di Andrea Poletti & Associati crediamo fermamente che la chiave del successo aziendale risieda proprio in questa filosofia. Siete d'accordo? #RisorseUmane #Retention #CulturaAziendale #Investimento

Il CCNL, oltre a definire i diritti e i doveri dei lavoratori, introduce anche meccanismi per valorizzare l'esperienza accumulata nel tempo. Uno degli strumenti principali per farlo è lo scatto di anzianità. Lo scatto di anzianità è un aumento retributivo periodico previsto dal contratto per i dipendenti che maturano una certa anzianità di servizio all'interno dell'azienda. Questo meccanismo ha l’obiettivo di riconoscere e premiare la fedeltà e l’esperienza del lavoratore. Gli importi degli scatti variano a seconda del livello contrattuale e del CCNL di riferimento. È importante che i lavoratori siano consapevoli di questi incrementi automatici, poiché contribuiscono alla crescita del reddito nel corso del tempo.

𝐋'𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐚𝐦𝐛𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐢𝐧𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐯𝐨 𝐞 𝐦𝐞𝐫𝐢𝐭𝐨𝐜𝐫𝐚𝐭𝐢𝐜𝐨 Nel mondo del lavoro odierno, promuovere un ambiente di lavoro inclusivo e meritocratico non è solo un imperativo morale, ma anche un vantaggio strategico. L'integrazione di questi principi può migliorare significativamente il coinvolgimento dei dipendenti, la produttività e il successo complessivo dell'organizzazione. Un luogo di lavoro inclusivo assicura che ogni dipendente si senta valorizzato, rispettato e ascoltato, indipendentemente dal suo background, genere, età o nazionalità. L'inclusione va oltre la semplice rappresentazione; riguarda la creazione di un ambiente in cui tutti i dipendenti si sentano parte del gruppo e possano contribuire al massimo delle loro potenzialità. Secondo un rapporto di McKinsey, i team inclusivi possono performare fino al 30% meglio rispetto ai team non inclusivi. Come la tua organizzazione sta promuovendo una cultura inclusiva e meritocratica? Quali strategie hai trovato più efficaci per garantire che tutte le voci siano ascoltate e valorizzate? #EmployeeExperience #Inclusione #Meritocrazia #HR #CulturaDelLavoro #DiversitàEInclusione #Engagement #Produttività Link all’articolo: https://lnkd.in/dWi2QtJs

𝐄𝐜𝐜𝐨 𝐜𝐨𝐬’𝐞̀ 𝐢𝐥: “𝐂𝐨𝐝𝐞 𝐒𝐰𝐢𝐭𝐜𝐡𝐢𝐧𝐠” - anche detto: cambiamento di codice, è un fenomeno che molte persone vivono quotidianamente sul lavoro. Si tratta dell'adattamento che una persona sente di dover fare, nascondendo parti della propria identità per sentirsi accettata e per evitare discriminazioni o ripercussioni sulla carriera. Questo cambiamento può avvenire per diversi motivi: il desiderio di non essere stereotipati, il disagio nel mostrare la propria vera identità, la paura di essere trattati diversamente o di subire ripercussioni da parte di colleghi e management. Il #codeswitching può manifestarsi nell'evitare di parlare apertamente della propria vita personale o nell'uso di un linguaggio diverso rispetto a contesti più privati. Questo costante adattamento può essere mentalmente estenuante, influendo negativamente sul #benesserepsicologico e sulla #soddisfazionelavorativa. È fondamentale ricordare che ogni persona merita di essere sé stessa anche al lavoro. Creare un ambiente di lavoro accogliente e non giudicante, dove ogni individuo è trattato con rispetto e #professionalità, è essenziale per il benessere di tutti. Incoraggiamo tutti a riflettere su questi aspetti e a lavorare insieme per costruire un luogo di lavoro inclusivo e rispettoso.

𝐌𝐚𝐧𝐭𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞 𝐢 𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨𝐫𝐢 𝐭𝐚𝐥𝐞𝐧𝐭𝐢: 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐞𝐠𝐢𝐞 𝐯𝐢𝐧𝐜𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐭𝐞𝐧𝐭𝐢𝐨𝐧 𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐚𝐥𝐞 In un'epoca in cui i dipendenti rappresentano il vero patrimonio di un'azienda, la #retention diventa cruciale. Oggi, il #turnover non è solo un fenomeno normale ma spesso riflette problemi più profondi: dal clima aziendale alle opportunità di crescita. Le ragioni dietro le dimissioni sono sempre più emozionali che economiche, sottolineando la necessità di condizioni di lavoro che ispirino e valorizzino. Quali sono le strategie vincenti per trattenere i collaboratori? Dalla definizione chiara di piani di crescita al mantenimento di un clima interno positivo, passando all’utilizzo di survey e interviste per ascoltare e agire sul feedback. Investire nella flessibilità organizzativa, inclusi smart working e tecnologie adeguate, è fondamentale. E non dimentichiamo l'importanza della formazione continua, che alimenta la motivazione e favorisce lo sviluppo personale e professionale. Per un'azienda, trattenere i talenti non è solo un imperativo etico ma anche strategico. È il momento di creare un ambiente dove i dipendenti si sentano valorizzati e motivati a crescere, contribuendo così al #successo e alla #stabilità dell'intera organizzazione. Link all'articolo: https://lnkd.in/eDcb6jSx

𝐋’𝐄𝐦𝐩𝐥𝐨𝐲𝐞𝐞 𝐄𝐱𝐩𝐞𝐫𝐢𝐞𝐧𝐜𝐞 𝐧𝐞𝐥 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐢𝐛𝐫𝐢𝐝𝐨 Il mondo del lavoro ha subito una trasformazione radicale negli ultimi anni, portando alla diffusione del modello di lavoro ibrido, che combina il lavoro in ufficio e da remoto. Questo nuovo paradigma ha sollevato sfide e opportunità uniche per le aziende, specialmente quando si tratta di migliorare l'employee experience. Ma come possono le organizzazioni navigare in questo nuovo contesto e garantire che i loro dipendenti rimangano impegnati e produttivi? 𝐂𝐫𝐞𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐚𝐥𝐞 𝐢𝐧𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐯𝐚 - In un ambiente di lavoro ibrido, è fondamentale coltivare una cultura aziendale che sia inclusiva e accogliente per tutti i dipendenti, indipendentemente da dove lavorano. 𝐅𝐥𝐞𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐚𝐮𝐭𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐚 - Uno dei maggiori vantaggi del lavoro ibrido è la flessibilità che offre ai dipendenti. Le aziende possono migliorare l'employee experience permettendo maggiore autonomia attraverso orari flessibili e lavoro basato sui risultati. 𝐈𝐧𝐯𝐞𝐬𝐭𝐢𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐞 𝐭𝐞𝐜𝐧𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐞 𝐚𝐝𝐞𝐠𝐮𝐚𝐭𝐞 - Per garantire che i dipendenti possano lavorare efficacemente sia da remoto che in ufficio, è essenziale fornire loro gli strumenti giusti. 𝐒𝐯𝐢𝐥𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐞 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 - Investire nello sviluppo professionale dei dipendenti è cruciale per mantenere l'engagement e promuovere la crescita attraverso la Formazione Continua. 𝐁𝐞𝐧𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐢𝐩𝐞𝐧𝐝𝐞𝐧𝐭𝐢 - Incoraggiare i dipendenti a trovare un equilibrio sano tra lavoro e vita privata, evitando il burnout. Il lavoro ibrido rappresenta il futuro del mondo del lavoro, e migliorare l'employee experience in questo contesto è fondamentale per il successo a lungo termine delle aziende. Creando una cultura inclusiva, offrendo flessibilità, investendo in tecnologie adeguate, promuovendo lo sviluppo professionale e prioritizzando il benessere dei dipendenti, le organizzazioni possono garantire che i loro team rimangano impegnati, produttivi e soddisfatti, indipendentemente da dove lavorano. #EmployeeExperience #LavoroIbrido #HR #GestioneRisorseUmane #BenessereDeiDipendenti #Produttività

𝐏𝐢𝐮̀ 𝐬𝐨𝐫𝐫𝐢𝐬𝐢 𝐢𝐧 𝐮𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐨: 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐢 𝐟𝐫𝐢𝐧𝐠𝐞 𝐛𝐞𝐧𝐞𝐟𝐢𝐭𝐬 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐛𝐞𝐧𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 (𝐞 𝐚𝐥𝐜𝐮𝐧𝐢 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐭𝐚𝐬𝐬𝐞!) Ti sei mai chiesto come alcune aziende riescono a mantenere i loro dipendenti così felici e motivati? Oltre a un buon stipendio, molte aziende stanno puntando su fringe benefits e piani di welfare aziendale che fanno davvero la differenza. E la ciliegina sulla torta? Molti di questi benefit sono pure esenti da tasse fino a un certo limite, specialmente se hai figli a carico! 𝐂𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐢 #fringebenefits? Prima di tutto, facciamo un po' di chiarezza: i fringe benefits sono quei vantaggi o servizi che un'azienda offre ai suoi dipendenti oltre al salario. Questi possono includere l'abbonamento a palestre, buoni pasto, auto aziendale, e molto altro. Il bello è che rendono la vita quotidiana dei dipendenti più comoda e piacevole, contribuendo a un ambiente di lavoro più sereno. 𝐖𝐞𝐥𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐚𝐥𝐞: 𝐮𝐧 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐬𝐭𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐬𝐮𝐥 𝐛𝐞𝐧𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 - Il welfare aziendale va un passo oltre, proponendo piani integrativi come assicurazioni sanitarie, fondi pensione integrativi, e iniziative per il benessere psicofisico dei dipendenti. È una sorta di pacchetto benessere personalizzato che aiuta i dipendenti a sentirsi più sicuri e curati. 𝐔𝐧 𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐭𝐚𝐬𝐬𝐞: 𝐯𝐚𝐧𝐭𝐚𝐠𝐠𝐢 𝐟𝐢𝐬𝐜𝐚𝐥𝐢 𝐝𝐞𝐢 𝐰𝐞𝐥𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐚𝐥𝐢 - E ora, parliamo di tasse, un argomento che può sembrare noioso, ma che nasconde delle opportunità interessanti. Secondo la normativa attuale, l'erogazione di fringe benefits e welfare aziendale è non soggetta a trattenute fino a 2.000 euro per chi ha figli a carico e fino a 1.000 euro per chi non ne ha. Questo significa che i dipendenti possono godere di questi benefit aggiuntivi senza preoccuparsi di un impatto significativo sulle loro tasse. 𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐟𝐮𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐚𝐭𝐢𝐜𝐚? Immaginiamo che un'azienda offra un pacchetto di welfare che include un abbonamento alla palestra, una polizza sanitaria e un fondo per l'istruzione dei figli. Se il valore totale di questi servizi non supera i 2.000 euro per un dipendente con figli a carico, questi benefit saranno completamente esenti da tasse. Incorporare fringe benefits e piani di welfare aziendale non solo migliora la qualità della vita dei dipendenti ma li aiuta anche a gestire meglio le loro finanze grazie ai vantaggi fiscali associati. E ricordiamoci, un dipendente felice è un dipendente produttivo!

𝐏𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐦𝐚𝐭𝐞𝐫𝐧𝐢𝐭𝐚̀ 𝐧𝐨𝐧 𝐟𝐚 𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨? Il rapporto tra mondo del lavoro e #gendergap è articolato e sono numerosi gli aspetti da tenere in considerazione per cercare di fare maggiore chiarezza. Utile il rapporto "Le Equilibriste" presentato annualmente da #SaveTheChildren che aiuta a farsi un’idea di quanto sia complesso il tema.   Solo per citare un dato, eliminare le penalità legate ai figli sia per le nuove che per le madri esistenti aumenterebbe l'occupazione femminile di 14 punti percentuali già entro il 2030. Paradossale, poi, pensare che il gap di partecipazione al mondo del lavoro legato ai figli, agisca in due direzioni opposte: se le madri lavorano meno delle non madri, ciò non avviene per gli uomini, dove, anzi, sono i padri ad essere più occupati dei non padri. A dimettersi sono infatti principalmente le madri, al primo figlio, entro il suo primo anno di vita. Sicuramente ad incidere è il tema del salario: le madri lavorano in aziende con minore produttività, vendite, capitale e stipendi dopo il rientro dalla maternità, facile quindi comprendere perché la scelta del taglio di uno stipendio in famiglia ricada nella quasi totalità dei casi su quello della madre. Il rapporto analizza in modo approfondito numerose variabili e lascia l’amaro in bocca: l’uscita di #competenze dal mondo del lavoro determina una perdita per tutta la società, lavorare su forme di conciliazione e sul maggiore coinvolgimento dell’altra metà del cielo non sarebbe per tutti una situazione win-win? Link all’articolo: https://lnkd.in/dFZeCmpu

𝐃𝐢𝐧𝐚𝐦𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐢 𝐂𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 𝐞 𝐒𝐭𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐧𝐞𝐥 𝐒𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐃𝐢𝐬𝐭𝐫𝐢𝐛𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐌𝐨𝐝𝐞𝐫𝐧𝐚 𝐞 𝐎𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐚 Il recente rapporto sul mercato del lavoro nel settore della distribuzione, sviluppato da Pwc e Adapt e presentato al Cnel, rivela un aumento significativo degli occupati, che sono cresciuti del 7% tra il 2018 e il 2022, raggiungendo un totale di 440mila persone. Questa crescita è supportata da un investimento medio annuo in formazione di 1,4 milioni di euro per azienda, con 22,4 ore dedicate a corsi di specializzazione per addetto. La distribuzione moderna e organizzata dimostra una forte inclinazione verso la stabilità contrattuale, con l'86% dei contratti a tempo indeterminato. Inoltre, si segnala una significativa presenza femminile, pari al 58% degli addetti, e una crescente adozione di contratti part-time, che ora rappresentano il 44% del totale. Carlo Alberto Buttarelli, presidente di Federdistribuzione, enfatizza l'importanza dello sviluppo continuo delle imprese del settore, che non solo mantengono la tenuta occupazionale anche durante la pandemia, ma sono in grado di sviluppare nuovi modelli e ruoli. La resilienza del settore e la capacità di adattarsi alle nuove tecnologie, come dimostrato dalla mantenuta occupazione nonostante l'introduzione delle casse automatiche, sono state fondamentali. Il settore affronta le sfide del mercato del lavoro con un approccio proattivo, evidenziando la necessità di un dialogo continuativo con le istituzioni e i sindacati per migliorare le condizioni lavorative e stimolare ulteriormente la crescita. La riduzione del cuneo fiscale e l'implementazione di politiche più efficaci per le assunzioni sono tra le priorità per migliorare ulteriormente la competitività delle imprese. Questi risultati e strategie delineano un quadro di un settore dinamico e fondamentale per l'economia, impegnato a promuovere la crescita professionale e personale dei suoi addetti. #SettoreDistribuzione #CrescitaOccupazionale #InnovazioneLavorativa #HR Link all’articolo: https://lnkd.in/d9dTtv6X

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