💜 Invalidante, misteriosa, poco conosciuta: la fibromialgia parla con la voce del dolore, che si manifesta in molteplici sfumature, fino a sconvolgere il sonno e la routine quotidiana, lasciando il benessere in un angolo. Ma non siamo invisibili. Indossa il fiocco viola e fai sentire la tua voce. 👉 Scopri di più: https://lnkd.in/ds-n8KQ2 💪 Tu sei più forte della fibromialgia!💜 #tuseipiùfortedellafibromialgia #fibromialgia #dolorecronico #diagnosiprecoce #diagnostico #fibromyalgiawarriors #fibromyalgiasupport #fibromyalgiafighter #nessunoescluso #reumatologia #Piemonte #OMS
Chi siamo
La mission dell’AO Ordine Mauriziano di Torino è quella di garantire ai cittadini un’assistenza sanitaria di qualità in continuo miglioramento, curando in particolare lo sviluppo degli interventi finalizzati al contrasto del dolore e delle sofferenze evitabili.
- Sito Web
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https://www.mauriziano.it
Link esterno per Azienda Ospedaliera Mauriziano di Torino
- Settore
- Ospedali e strutture sanitarie
- Dimensioni dell’azienda
- 1001 - 5000 dipendenti
- Sede principale
- Turin
- Tipo
- Società quotata
- Data di fondazione
- 1575
Località
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Principale
Turin, IT
Dipendenti presso Azienda Ospedaliera Mauriziano di Torino
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Alberto Sandri
Head of Thoracic Surgery at Azienda Ospedaliera Mauriziano di Torino
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Sergio Risso
Project Manager presso Azienda Ospedaliera Mauriziano di Torino
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Carla Jachino
PhD Ingegnere edile | Esperta nella gestione del patrimonio immobiliare sanitario
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Guglielmo Mario Actis Dato
Staff Cardiovascular Surgeon
Aggiornamenti
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All'Azienda Ospedaliera Mauriziano di Torino il sospetto di cardiopatia ischemica, la più diffusa e mortale tra le malattie del cuore. quella che colpisce le coronarie e le rende incapaci di far giungere sangue e ossigeno al cuore, si affronta con un nuovo esame di Medicina Nucleare, più rapido, completo e sicuro e che permette ai pazienti di ricevere una diagnosi più precisa e funzionale al percorso di cura cardiologico. L’esame si esegue con la PET iniettando per via endovenosa una quantità di radiofarmaco e rilevando la sua distribuzione nell’organismo e in particolare nel cuore e nell’apparato cardiocircolatorio, prima a riposo e poi sotto sforzo. Il farmaco oggi a disposizione della Medicina Nucleare del Mauriziano utilizza il Rubidio-82, atomo radioattivo che dimezza la propria radioattività in appena 75 secondi e che al termine dell’esame consente al paziente di tornare completamente “pulito” e non più radioattivo riprendendo la propria attività quotidiana senza alcun tipo di limitazione. Il nuovo esame realizzato al Mauriziano con la PET rappresenta l’evoluzione della classica scintigrafia cardiaca, eseguita con il Tecnezio-99 e che di norma fa intercorrere una settimana di distanza tra la prova a riposo e quella sotto sforzo. «Oltre alla maggiore qualità delle immagini e alla conseguente maggiore precisione della diagnosi, questo esame offre una maggiore radioprotezione a operatori e paziente permettendo a quest’ultimo di doversi recare una sola volta in ospedale e di esaurire in meno di un’ora una procedura che diversamente lo terrebbe in ballo per almeno una settimana», affermano il dottor Osvaldo Elia, direttore della Medicina Nucleare e il dottor Michele Stasi, direttore della Fisica sanitaria dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano. «Una diagnosi tanto accurata permette al cardiologo una rivascolarizzazione più appropriata del paziente, fondamentale per fronteggiare al meglio una patologia come la cardiopatia ischemica, malattia cardiovascolare più diffusa che in Italia conta ogni anno circa 220mila decessi», sottolinea il dottor Giuseppe Musumeci, direttore della Cardiologia dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano. Il Mauriziano è il primo ospedale del Nord Italia ad adottare questo tipo di esame e, per andare incontro a una richiesta molto sentita su tutto il territorio regionale, ogni settimana gli dedicherà l’intero sabato, dalle ore 8 alle 16, con l’obiettivo di quadruplicare il numero di pazienti a oggi trattati. «È molto importante poter offrire ai nostri pazienti nuovi ed efficaci percorsi di cura – sottolinea Franca Dall’Occo, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano -. Il contributo che gli specialisti della Medicina Nucleare e della Cardiologia potranno offrire alla cura di una malattia tanto importante sottolinea ancora una volta l’attenzione continua che il nostro ospedale dedica ogni giorno ai propri pazienti». Maria Carmen Azzolina Stefano Passi #CardiopatiaIschemica #MedicinaNucleare
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Cresce l'attività della Chirurgia Toracica robotica dell'Azienda Ospedaliera Mauriziano di Torino. Nel corso del 2024 l’équipe diretta dal dottor Alberto Sandri ha eseguito oltre 50 interventi robotici, un risultato che va aggiunto agli interventi di chirurgia tradizionale con la qualità dell’accesso chirurgico “full robotic”: «Dal punto di vista tecnologico, Il robot si occupa di tutto, abbinando la massima precisione alla mininvasività del gesto chirurgico, sempre sotto il controllo del chirurgo che opera solo ed esclusivamente dalla consolle - spiega il dottor Sandri -. Utilizziamo il robot al massimo delle sue potenzialità e per interventi di alta complessità, soprattutto il tumore del polmone e le sue resezioni complesse come quelle segmentarie». La Chirurgia Toracica del Mauriziano si dedica al trattamento delle patologie degli organi del torace di interesse chirurgico con una vocazione prevalentemente oncologica. «L’attività del nostro reparto – prosegue il dottor Sandri - è dedicata al trattamento chirurgico delle neoplasie del polmone, del mediastino e della parete toracica. Ci muoviamo in un contesto multidisciplinare specialistico poiché siamo parte integrante del GIC Tumori Toraco-Polmonari dell’Ospedale Mauriziano, che offre percorsi dedicati per i pazienti affetti da neoplasie del distretto toracico». La gestione multidisciplinare del paziente affetto da neoplasia del distretto toracico è fondamentale per garantire un servizio di elevata qualità di cura modellato su ciascun paziente. «Inoltre – prosegue il dottor Sandri -, la possibilità di poter eseguire tutti gli esami necessari all’interno dell’Ospedale tramite il CAS (Centro Accoglienza e Servizi) garantisce tempi ridotti di presa in carico specialistica, diagnosi, stadiazione della neoplasia, valutazione funzionale respiratoria e di trattamento nonché di coordinamento e integrazione dei diversi trattamenti (chirurgia, chemioterapia pre e post-operatoria, radioterapia, fisioterapia)». L’équipe di Chirurgia Toracica del Mauriziano è diretta dal dottor Sandri dal 1° marzo 2023, comprende le dottoresse Lorena Costardi e Diana Sporici, conta su sei letti di degenza e mette a disposizione del paziente trattamenti innovativi che, oltre alla parte strettamente chirurgica, tengono conto del suo benessere fisico e psicologico: «Lavoriamo sul recupero funzionale precoce tramite chirurgia mininvasiva associata a programma personalizzato di fisioterapia pre e post-operatoria con la possibilità di counselling psicologico», puntualizzano i tre chirurghi. Un’attenzione che si ritrova nell’adozione del sistema ERAS, il percorso da attuare nella fase pre e post-operatoria del paziente che coinvolge più figure professionali (chirurghi, anestesisti, fisiatri e fisioterapisti, dietologi e dietisti,, psicologi, infermieri e OSS) e contempla accessi chirurgici mininvasivi. Maria Carmen Azzolina Graziella Costamagna #chirurgiatoracica #chirurgiarobotica
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🔊👂🏻 Gli acufeni, suoni persistenti nelle orecchie, possono essere causati da spasmi muscolari o alterazioni nel sistema nervoso centrale, comuni nella fibromialgia. Con COSCIENZA, rendi visibile questa realtà! 💜 Se pensi di avere questi sintomi, consulta il tuo medico di fiducia. 🌟 💪 Tu sei più forte della fibromialgia!💜 #tuseipiùfortedellafibromialgia #fibromialgia #dolorecronico #diagnosiprecoce #diagnostico #fibromyalgiawarriors #fibromyalgiasupport #fibromyalgiafighter #nessunoescluso #reumatologia #Piemonte #OMS #sintomi #coscienza
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Un progetto volto al benessere degli infermieri dell'Azienda Ospedaliera Mauriziano di Torino e realizzato attraverso il Reiki, antica arte giapponese che aiuta a ritrovare il benessere psicofisico e il rilassamento attraverso i flussi energetici. Lo ha promosso la Direzione delle professioni sanitarie dell’Ospedale dopo la pubblicazione dello studio “BENE (BEnessere degli Infermieri e staffiNg sicuro negli ospEdali)”, realizzato dall’Università di Genova con il sostegno dalla FNOPI (Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche) sulla rivista istituzionale della Federazione “L’Infermiere”. Uno studio multicentrico che ha coinvolto 3209 infermieri dei reparti di degenza di 38 presidi ospedalieri italiani. A oggi è ampiamente dimostrato come il benessere dei professionisti sanitari impatti su qualità e sicurezza delle cure che vengono erogate ai pazienti. Nonostante questa consapevolezza, dati pubblicati di recente rivelano che gli infermieri esprimono elevati livelli di stress ed esaurimento emotivo. Il progetto del Mauriziano ha quindi la finalità di utilizzare la tecnica del Reiki per contribuire a un miglioramento del benessere dei professionisti coinvolti: saranno 50 che, su base volontaria, si sottoporranno alla pratica del Reiki nel periodo compreso tra marzo e maggio di quest’anno. Gli infermieri che parteciperanno al progetto sono stati individuati a seguito di una manifestazione di interesse rilevata attraverso la compilazione di un questionario. Per il trattamento Reiki si utilizzano le mani, appoggiate delicatamente su alcuni punti del corpo, dove restano ferme per alcuni minuti, per poi spostarsi nella zona successiva. I trattamenti prevedono quattro sedute a cadenza settimanale e consecutiva . Il gruppo degli operatori (nella foto) che eseguiranno le sedute di Reiki è composto da: Silvia Bagnato, Erika Borotti, Barbara Colella, Stefania Delle Rose, Daniela Esposito, fabrizio martin, Neha Cristina Mentone, Paola Mollo Mollo e Venusca Mungo. Maria Carmen Azzolina Graziella Costamagna #Reiki #Infermieri #Benessere
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La prima scuola italiana ERAS - ITALIA “Visiting Nurse Fellow” ha aperto i suoi lavori venerdì 17 gennaio all'ospedale Mauriziano di Torino con la prima giornata di formazione dedicata ai suoi allievi. La Scuola nasce all’interno della Società scientifica ERAS - Italia POIS e vede la collaborazione tra Azienda Ospedaliera Mauriziano di Torino (capofila), Candiolo Cancer Institute IRCCS e Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle Cuneo. Si tratta di un percorso innovativo caratterizzato da momenti di didattica frontale alternati a stage nelle Chirurgie dei tre ospedali coinvolti e che vede la partecipazione di infermieri provenienti da molte regioni italiane, un aspetto che consentirà di creare rete. L’ERAS rappresenta una rivoluzione nel percorso operatorio ed è riconosciuto come best practice a livello nazionale e piemontese. Luca Gianotti, presidente nazionale di ERAS, Italia ha sottolineato il ruolo fondamentale degli infermieri nel garantire il successo di questo approccio attraverso una serie di processi EBN (Evidence based nursing). Il dottor Alessandro Ferrero, direttore della Chirurgia del Mauriziano, ha promosso da anni questa pratica assistenziale al fine di migliorare qualità ed esiti sui pazienti. Graziella Costamagna, direttore del Dipsa dello stesso ospedale, ha evidenziato quanto sia oggi necessario offrire agli infermieri percorsi che ne certifichino le competenze avanzate nonché il contributo e valore che le stesse forniscono al percorso di cura complessivo di pazienti e familiari in un’ottica multidisciplinare. A introdurre i lavori sono stati i direttori scientifici della Scuola, Alessio Rizzo (referente Sviluppo organizzativo e professionale dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano) e Monica Rolfo (direttore Servizi assistenziali infermieristici di Humanitas Torino). Rizzo ha altresì sottolineato come una scuola ERAS diretta e indirizzata agli infermieri permetta di focalizzarsi sullo specifico disciplinare sia nella teoria sia nell’esperienza pratica degli stage. La scuola fornirà ai discenti strumenti pratici per realizzare piani assistenziali personalizzati e massimizzare l’aderenza ai percorsi con un sistema strutturato formativo. Alla giornata d’apertura erano inoltre presenti Simonetta Polanski, direttore del Dipsa dell’Azienda ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo e Nicola Daniele, coordinatore della Chirurgia dell’IRCSS di Candiolo.
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Ha preso avvio il nuovo ambulatorio multispecialistico delle complicanze croniche respiratorie e cardiologiche dell’Azienda Ospedaliera Mauriziano di Torino . Realizzato in collaborazione con l’associazione di pazienti Parent Project, il nuovo ambulatorio è a disposizione dei pazienti con distrofia muscolare di Duchenne (DMD) che hanno già compiuto 14 anni e rappresenterà un punto di riferimento nazionale per questa patologia genetica rara. «Al Mauriziano – spiega il dottor Fabrizio Racca, direttore della Struttura di Anestesia e Rianimazione generale -, i pazienti seguiti dal servizio possono effettuare in un’unica giornata tutti i controlli periodici necessari in ambito sia respiratorio sia cardiologico. In media, il Day Service si svolge due volte all’anno per ogni paziente e riguarda un totale di circa 50-60 pazienti all’anno». La distrofia muscolare di Duchenne (DMD) è una patologia genetica rara che si manifesta in un neonato maschio ogni 5000. È la forma più grave di distrofia muscolare e causa una progressiva degenerazione dei muscoli di tutto il corpo, che perdono nel tempo la capacità di funzionare. Nel corso dell’adolescenza i ragazzi perdono la capacità di camminare e, gradualmente, la patologia inizia a estendersi anche ai muscoli respiratori e al cuore. A oggi non esiste una cura. Negli ultimi 25 anni, però, grazie ai progressi della ricerca e a una presa in carico clinica multidisciplinare, l’aspettativa di vita (che pochi decenni fa non superava l’adolescenza) è raddoppiata. Lo scenario della malattia continua a evolversi: i bambini che oggi nascono con la DMD diventano adulti e per questo motivo famiglie e società devono saper fronteggiare nuove sfide e bisogni. I giovani pazienti devono essere accompagnati nella costruzione di un progetto di vita e di una loro autonomia: la gestione clinica diventa sempre più fondamentale per garantire la migliore qualità della vita possibile durante l’età adulta. «La prevenzione delle complicanze respiratorie e cardiache è un aspetto fondamentale della presa in carico nei pazienti giovani e adulti che convivono con la Duchenne – aggiunge il dottor Racca -. In questo senso, oltre alla Direzione sanitaria del Mauriziano che ha accolto il progetto, sottolineo il grande contributo della Struttura di Pneumologia diretta dal dottor Roberto Prota e della Struttura di Cardiologia diretta dal dottor Giuseppe Musumeci, tasselli fondamentali nel mosaico di cura dei nostri pazienti». Le unità del Mauriziano operative sul progetto sono quelle di Anestesia e Rianimazione Generale (che svolge il ruolo di capofila), Pneumologia, Cardiologia, Riabilitazione e rieducazione funzionale. Il Day Service vede coinvolte numerose professionalità: anestesista/rianimatore, pneumologo, tecnico di fisiologia respiratoria, cardiologo, fisiatra e fisioterapista. Nella foto: i dottori Barbara Mabritto, Giovanni Ferrari, Roberto Prota, Fabrizio Racca e Giuseppe Musumeci con Filippo Buccella, dell'associazione Parent Project
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Riparte la campagna di informazione sul Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 "Sicuri della nostra salute", lo strumento che il servizio sanitario sta potenziando, con i fondi del PNRR, per migliorare l'assistenza. Contiene infatti dati e documenti sanitari in sicurezza e permette al personale sanitario di consultarli ovunque, anche in situazioni di emergenza. In linea con quanto disposto dall'Autorità garante per la protezione dei dati personali, la campagna informa anche sulla possibilità di opporsi all'inserimento automatico nel fascicolo dei dati e documenti sanitari generati da eventi clinici riferiti alle prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale prima del 19 maggio 2020. Sarà possibile esprimere la facoltà di opposizione da lunedì 18 novembre fino a martedì 17 dicembre 2024 tramite il servizio "FSE - Opposizione al pregresso" disponibile on line nel Sistema Tessera Sanitaria (TS) o rivolgendosi alla propria ASL di riferimento.
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Azienda Ospedaliera Mauriziano di Torino sugli scudi alla quarta “International Conference SIGMA” di Genova, organizzata dall'Alpha Alpha Beta Chapter of Sigma - Italia, una delle società scientifiche più grandi e importanti al mondo nel campo dell'infermieristica. Il team dell'Ospedale Mauriziano – composto da Alessio Rizzo (Referente sviluppo organizzativo e professionale del Dipsa), Antonio Valenti (Responsabile centro per la cura delle stomie) e Stefano Gianolio (Case manager della Chirurgia generale e e oncologica) nonché dal Direttore del Dipsa, Graziella Costamagna – si è aggiudicato il “Chapter Award 2024”, quest’anno organizzato con modalità poster presentation grazie al lavoro intitolato "A novel pathway between Case manager and Stomatherapist can decrease readmission rates for dehydration after an ostomy creation". «Si tratta di un riconoscimento molto significativo, soprattutto considerando il grande livello dei tanti lavori in gara e la giuria internazionale composta da accademici provenienti da tutto il mondo», sottolinea Graziella Costamagna. «Il lavoro premiato presenta un percorso innovativo focalizzato su azioni pianificate e condivise tra il Case manager e lo Stomaterapista durante tutto il percorso perioperatorio e dimostra di poter ridurre i tassi di riammissione per disidratazione dopo l'allestimento di ileostomia, che a oggi sono nel nostro Ospedale tra i più bassi presenti in letteratura – aggiunge Alessio Rizzo -. Questo approccio migliora la qualità delle cure per i pazienti ed evidenzia anche l'importanza della collaborazione interdisciplinare nel trattamento e nella gestione delle condizioni post-operatorie in questi particolari pazienti, per i quali la disidratazione si traduce spesso in un prolungamento dei ricoveri, alti tassi di riammissione e ritardo nella prosecuzione delle cure, specialmente nelle patologie oncologiche». La ricerca si è concentrata sulla connessione tra la gestione dei casi clinici e la stomaterapia, proponendo un percorso che coinvolge strettamente entrambe le figure professionali. Attraverso questo modello collaborativo, i pazienti ricevono un'assistenza più personalizzata e mirata, che include un monitoraggio continuo e interventi tempestivi per prevenire complicazioni come la disidratazione, una delle cause principali di riammissione ospedaliera in questo tipo di pazienti. «Questo progetto non solo rappresenta un passo avanti significativo per il Mauriziano, ma pone anche le basi per future innovazioni nel campo delle cure post-operatorie – precisano Antonio Valenti e Stefano Gianolio -. La riduzione delle riammissioni ospedaliere ha un impatto diretto sulla qualità della vita dei pazienti e sulla sostenibilità del sistema sanitario. Inoltre, l'approccio descritto nella ricerca può essere adattato e implementato in altri contesti clinici, contribuendo a una pratica infermieristica più efficiente e centrata sul paziente».
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Prestigioso riconoscimento per il progetto “Voler Vivere Sani” dell’Azienda Ospedaliera Mauriziano di Torino che si è aggiudicato il “Premio Campanella” 2024, assegnato dal Comitato scientifico della Società Italiana di leadership e Management in Medicina - SIMM in occasione del congresso che si è svolto a Roma nel mese di ottobre. Sul tema del rischio da stress-lavoro correlato, l'Ospedale Mauriziano ha presentato il progetto “Voler Vivere Sani” che ha sbaragliato la concorrenza e sottolineato la bontà di un percorso partito nel lontano 2013 e più che mai attivo tra le corsie del Mauriziano, come testimonia la seconda edizione della settimana dedicata a movimento, alimentazione, consapevolezza, vista e voce, argomenti illustrati e sostenuti dal 14 al 18 ottobre con una serie di incontri a tema in luoghi diversi dell’Ospedale, condotti dai diversi specialisti e indirizzati ai lavoratori del Mauriziano. La costituzione del gruppo “Voler vivere sani” è stata deliberata il 26 febbraio di quest’anno dalla Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano che, di fatto, ha recepito il “Progetto di sviluppo delle attività correlate alla prevenzione, rilevazione e contenimento del rischio da stress-lavoro correlato” attivo in Ospedale dal gennaio 2013 e che risulta in sintonia con gli strumenti di prevenzione e promozione della salute individuati nel “Piano nazionale della prevenzione 2020-2025” adottato con intesa Stato-Regioni nell’agosto 2020. Nel corso del 2024 sono state due (la prima a marzo e la seconda a ottobre) le settimane dedicate al tema: tutti i lavoratori del Mauriziano che hanno preso parte all’iniziativa hanno ricevuto informazioni legate a movimento, alimentazione, consapevolezza, vista e voce apprendendo nozioni e tecniche che potranno essere loro utili nella vita di tutti i giorni per trarne maggiore benessere. Una modalità partecipativa di alto contenuto che ha ricevuto anche il plauso della SIMM. #movimento #alimentazione #consapevolezza #vista #voce Maria Carmen Azzolina Graziella Costamagna Luisella Mainero GIANTOMMASO PAGLIARO Carlotta Grisorio
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