Talents Venture

Talents Venture

Programmi di amministrazione scolastica

Milan, Italy 3.346 follower

Funding | Supporting | Empowering

Chi siamo

Siamo una società che colleziona e analizza grandi quantità di dati per aiutare le persone a migliorare la propria vita grazie al potere dell’istruzione. Come lo facciamo? Siamo una data company che offre due tipologie di servizi: 1. una Piattaforma online che unisce in un unico luogo studenti e studentesse, aziende, enti formativi e investitori; 2. una banca dati grazie alla quale realizziamo studi e ricerche di mercato per aiutare le Università a migliorare il loro posizionamento strategico Perché facciamo tutto questo? Perché vogliamo aumentare l'accesso a percorsi di istruzione di alta qualità affinché i talenti possano essere protagonisti nell’affrontare le sfide globali di aziende ed istituzioni.

Settore
Programmi di amministrazione scolastica
Dimensioni dell’azienda
2-10 dipendenti
Sede principale
Milan, Italy
Tipo
Società privata non quotata
Data di fondazione
2017
Settori di competenza
Educational Funding, Income Share Agreement, Università, Istruzione, Orientamento, Welfare, Servizi finanziari, Borse di studio, Higher Education, University e Data

Località

Dipendenti presso Talents Venture

Aggiornamenti

  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Talents Venture, immagine

    3.346 follower

    Futuro è lavoro. È lo slogan che abbiamo scelto per questa seconda edizione del nostro evento #TomorrowEducation. Ma non è solo uno slogan! Mondo accademico, istituzioni e imprese, si sono riuniuti per immaginare e co-costruire il futuro dell’istruzione e del mercato del lavoro ospiti nella cornice veneziana dell'Aula Magna Silvio Trentin dell’Università Ca' Foscari Venezia. Ieri, 10 ottobre 2024, abbiamo discusso, immaginato, presentato dati e scherzato su quali potrebbero essere gli effetti dei cambiamenti tecnologici e sociali in atto sulla sfera lavorativa e, quindi, di conseguenza sui percorsi di istruzione. Visualizzare il futuro ci permette di plasmarlo. Ci teniamo a ringraziare ogni persona che ha dedicato il proprio tempo per proporre le sue visioni come spunti di riflessione durante gli interventi. E ugualmente ringraziamo tutte le persone in sala che ci hanno accompagnato in questa giornata con i confronti, le chiacchiere a pranzo e dopo l'evento. E last but not least il Direttore Generale gabriele rizzetto e la Rettrice Tiziana Lippiello che ci hanno accolto negli spazi dell'Università Ca' Foscari Venezia. Ora, c'è un bel percorso da fare insieme.

    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
      + 3
  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Talents Venture, immagine

    3.346 follower

    In questa puntata Gianna Martinengo ci ha lasciato diverse domande provocatorie su cui riflettere, una fra tutte: "l'AI è un pappagallo?" Con Gianna Martinengo, CEO di DKTS e Presidente di Women&Tech® - Associazione Donne e Tecnologie - ETS, abbiamo dialogato a lungo di #AI. L’intelligenza artificiale deve essere uno strumento utile a chi lo usa. Serve ad amplificare le proprie conoscenze e competenze. Ma se viene considerato come solo uno strumento, e non invece una disciplina complessa, allora avremo tra le mani un "pappagallo!" che ripete informazioni. Il potenziale dell'AI si nasconde dietro la capacità degli individui di usarlo con capacità critica. “Sono molto positiva sul potenziale della tecnologia: essa ha la capacità di trasformare gli ambienti (pensiamo alle smart cities) e di emancipare gli individui, liberando il loro tempo e promuovendo un’intelligenza collettiva. Il potere della tecnologia è al servizio delle persone, non le sostituisce." Gianna Martinengo crede fermamente che non possa esserci innovazione senza ricerca. In questo, aziende e università giocano un ruolo fondamentale: la creazione di collaborazioni virtuose deve avere l'obiettivo di promuovere una forma di apprendimento che metta al centro il dialogo e l’interazione costante tra chi insegna e chi riceve l’insegnamento. In questa visione, l’approccio di "imparare facendo" si rivela fondamentale. “Stiamo creando opportunità concrete di apprendimento ispirate alla ricerca utilizzando una metodologia agile: mettiamo a fattor comune le conoscenze, sviluppiamo use case per settori diversi che appassionano chi li sta studiando, facciamo prototipi e li sperimentiamo. Se va bene, lo mandiamo in produzione e, se no, abbiamo imparato davvero qualcosa.” La puntata integrale è disponibile su Spotify: https://lnkd.in/eCyTRhN8 Grazie a Gianna Martinengo per essere stata ospite del nostro podcast Istruzione Italia. Questo è il nono episodio della stagione del nostro podcast con ospiti, che fa parte del progetto #TomorrowEducation, un insieme di iniziative targate Talents Venture per costruire il futuro dell’istruzione e del mercato del lavoro. Per approfondimenti: https://lnkd.in/dWSrgzwz

  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Talents Venture, immagine

    3.346 follower

    “Il futuro è lifelong learning: quale ruolo per gli enti formativi e le imprese?” Il futuro sembra qualcosa di lontano e inafferrabile: noi crediamo che non lo sia e che le opportunità per il lifelong learning siano già qui! Quindi ecco il tema del secondo panel del nostro evento #TomorrowEducation tenutosi il 10.10.24 a Venezia. Anche per questa seconda tavola rotonda, le riflessioni ci hanno lasciato i nostri e le nostre panelist sono state tantissime. Anche qui abbiamo tentato di raccoglierle per condividerle con voi e continuare insieme la discussione sul futuro dell'istruzione e del lavoro. Trovi foto e interventi del primo panel qui sotto⤵️

    Il futuro è life long learning: quale ruolo per gli enti formativi e le imprese?

    Il futuro è life long learning: quale ruolo per gli enti formativi e le imprese?

    Talents Venture su LinkedIn

  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Talents Venture, immagine

    3.346 follower

    “Competenze per il futuro: cosa offre il sistema universitario?” È una domanda che ci facciamo spesso (e non siamo gli unici a porcela!) Ecco, quindi, trasformata nel titolo del primo panel del nostro evento #TomorrowEducation tenutosi il 10.10.24 a Venezia. Ma quali spunti ci hanno lasciato i nostri e le nostre panelist durante questa prima tavola rotonda? Abbiamo provato a raccoglierli - anche se sono stati davvero moltissimi - per condividerli con voi e continuare insieme la discussione sul futuro dell'istruzione e del lavoro. Trovi foto e interventi del primo panel qui sotto⤵️

    Competenze per il futuro: cosa offre il sistema universitario?

    Competenze per il futuro: cosa offre il sistema universitario?

    Talents Venture su LinkedIn

  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Talents Venture, immagine

    3.346 follower

    “Mi sono laureato solo due anni fa! Io ho iniziato a lavorare per caso” Tutto è iniziato mentre Mauro Ghilardi, Chief People & Transformation Officer di a2a, frequentava l'Università Bocconi: l’azienda a cui si era rivolto per fare la tesina di un esame gli aveva offerto un contratto di sei mesi. Questi sei mesi si sono trasformati in dieci anni. “Ho terminato gli ultimi tre esami che mi mancavano solo due anni fa, ed è stato bellissimo raggiungere finalmente la laurea. Non è stato facile: ho rinunciato a molte attività sociali mentre, comunque, continuavo a lavorare.” Parlando ancora di formazione, ma spostandoci dalla prospettiva personale ad una più sistemica, Mauro Ghilardi crede che le aziende debbano investire di più nella formazione di qualità e monitorare l'impatto di queste iniziative hanno sulla propria organizzazione. Infatti dice: “la formazione non è un benefit: è un investimento. Io investo dove credo ci sia un vantaggio per la mia azienda.” In questo la tecnologia ci viene in aiuto: una formazione di qualità – ci dice Mauro Ghilardi – è quella che propone modalità formative differenti, segmentate in base alle preferenze individuali. “Ad esempio, io magari riuesco ad apprendere meglio attraverso la lettura, o l’ascolto, o la visione di video o magari ancora attraverso l’interazione con altre persone. Dovremmo fare nell’education quel che il marketing fa da anni.” In tutto questo le soft skills non sono da sottovalutare: nonostante il loro nome che può trarre in inganno, sono basilari. Queste competenze si possono apprendere tanto quanto quelle hard. Bisogna, però, essere disposti ad evolvere personalmente: "le aziende sono o contesti sociali con regole, scritte e non scritte, e per vivere in esse bisogna adattarsi o cercare di modificarle." Per questo Mauro Ghilardi si rivolge ai - e alle - giovani consigliando di lavorare per un’azienda i cui valori sono allineati con i propri: "il principale insegnamento che ho ricevuto nella vita è stato capire che è più importante sapere cosa non vuoi fare, piuttosto che cosa vuoi fare. Questa frase mi ha insegnato a conoscere i miei valori, a comprendere cosa è in linea con me e a evitare situazioni che non mi rappresentano." La puntata integrale è disponibile su Spotify: https://lnkd.in/djK3KxwN Grazie a Mauro Ghilardi per essere stato ospite del nostro podcast Istruzione Italia.   Questo è l'ottova episodio della stagione del nostro podcast con ospiti che fa parte del progetto TomorrowEducation, un insieme di iniziative targate Talents Venture per costruire il futuro dell’istruzione e del mercato del lavoro. Per approfondimenti: https://lnkd.in/dWSrgzwz

  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Talents Venture, immagine

    3.346 follower

    Brain drain. La fuga di talenti verso il privato: dalle università americane fino alle Big Tech. Un quarto delle nuove assunzioni nelle grandi aziende tech proviene direttamente dal mondo accademico, con importanti conseguenze per la ricerca universitaria. Abbiamo analizzato i dati LinkedIn per scoprire quali fossero i bacini di reclutamento da cui le Big Tech americane (NVIDIA, Meta, Microsoft, Amazon, Apple, Alphabet Inc.) hanno attratto i loro talenti nel 2024. L’analisi ha rivelato una connessione pazzesca tra queste aziende e il tessuto accademico USA, tale che il 25% dei nuovi assunti in queste organizzazioni proviene dalle istituzioni accademiche del Paese. Infine, il reclutamento di dottorandi e ricercatori da parte delle Big Tech potrebbe avere conseguenze rilevanti sulle università. Ne abbiamo parlato nell'ultima newsletter Talent for Company di ottobre. Puoi leggere l'intera puntata iscrivedoti qui: https://lnkd.in/dx2TeHRM

    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Talents Venture, immagine

    3.346 follower

    "È come fare un concerto allo stadio Olimpico per circa 200 persone". Così ci immaginiamo la situazione in cui a partecipare ad un percorso di istruzione terziaria presso un ateneo italiano sono stati in poco più di 59.000 persone. Appena lo 0,3% dell’intera popolazione nella fascia d’età compresa tra i 30 e i 55 anni (ovvero 20,6 milioni secondo i dati Istat). Ciò significa che le università hanno ancora un grosso margine di miglioramento nell’attrarre studenti “adulti”, molti dei quali lavoratori e con esigenze differenti rispetto ai più giovani. Ne abbiamo parlato diffusamente nella nostra ultima newsletter che puoi leggere in anteprima qui sotto. Per ricevere la puntata completa, puoi farlo iscrivendoti qui: https://lnkd.in/dEmzHFvN

    Una goccia nell’oceano: gli over 30 nelle università italiane

    Una goccia nell’oceano: gli over 30 nelle università italiane

    Talents Venture su LinkedIn

  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Talents Venture, immagine

    3.346 follower

    Tra pallavolo e palcoscenico: un campione di life long learning. Andrea Zorzi ospite al nostro evento #TomorrowEducation. Gli abbiamo fatto tantissime domande per conoscere la storia della sua carriera che, dall'essere sportivo, è arrivato ad essere light designer e giornalista sportivo. Andre Zorzi esordisce così: “ho scelto la pallavolo per ragioni molto profonde: c’era la palestra vicino casa mia!” Oltre le battute, Andrea Zorzi ha raccontato di come la pallavolo gli abbia permesso di trovare un luogo in cui sentirsi a suo agio: “da un giorno all’altro ero diventato troppo altro. E così, dall’essere un “posto” che mi faceva sentire tranquillo, la pallavolo è diventato presto il mio spazio di crescita personale e professionale.” Moltissimi nella storia - riprendendo le parole di Andrea Zorzi - hanno usato lo sport come metafora per rappresentare diversi aspetti della vita. È importante però che lo sport – in un contesto complesso come quello attuale – non diventi un modello da adottare indiscriminatamente, ma offra spunti a cui ispirarsi. A volte ho il timore che lo sport possa diventare un amplificatore di performance e che, al suo interno, si consolidi una deriva individualista degli sport di squadra.” Tra tutte queste evoluzioni e visioni, Andrea Zorzi ci restituisce un’immagine potente: lo sport visto come una stanza di una casa. “Nella mia visione, la mia vita è come una casa: io amo moltissimo quella stanza in cui si fa sport, mi piace che siano regole precise, che sia un mondo tutto “bianco/nero” dove si vince o si perde. E non voglio che nessuno diluisca questo sentimento dicotomico. Ma quando esco da quella stanza e ceno con la mia famiglia, non mi trovo più in una partita da vincere. Il mondo non è dicotomico: è complesso e sfaccettato.” Ringraziamo ancora molto Andre Zorzi per le sue parole (e immagini!). Qui puoi guardare la sua intervista a fine evento: https://lnkd.in/dHrtqTHR

    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Talents Venture, immagine

    3.346 follower

    “L’università mi ha permesso di rimanere ancorato alla realtà.” Questa è uno dei messaggi che ci ha voluto condividere Giorgio Chiellini al nostro evento raccontando della sua esperienza universitaria e professionale. Per questa seconda edizione del nostro evento annuale #TomorrowEducation siamo partiti da una convinzione: i percorsi formativi e professionali non sono spesso lineari. Per questo abbiamo voluto una voce “fuori campo” come quella di Giorgio per restituirci una visione non convenzionale sul mondo del lavoro e dell’istruzione. Grazie all'intervento di Giorgio Chiellini abbiamo condiviso 3 messaggi importanti: 1.     Le università devono prendersi cura dei ragazzi nel loro percorso di scoperta dei propri talenti 2.     Lo studio gli ha permesso di rimanere attaccato alla realtà e comprenderla nel profondo 3.     Ragazzi e ragazze, "fate quello che vi piace e non state a pensare solo a quale lavoro fare o ad accontentare gli altri". Vi lasciamo alla sua testimonianza nel video registrato per il nostro evento. Grazie ancora Giorgio!

  • Visualizza la pagina dell’organizzazione di Talents Venture, immagine

    3.346 follower

    “L’istruzione apre le strade” Così dice Camilla Benagli, la studentessa dell’Università Ca' Foscari Venezia che abbiamo voluto come voce d’apertura del nostro evento #TomorrowEducation giovedì scorso 10 ottobre. La voce di Camilla apre l’intero evento perché crediamo che le sue idee – e tutte quelle delle sue colleghe e colleghi - debbano stare al centro del dialogo sull’istruzione e mondo del lavoro. Durante la nostra chiacchiera, Camilla ci ha restituito una visione sul futuro complessa e molto sfaccettata. Da una parte, desidera un’università attenta ad un modello didattico interattivo e ad un dialogo costruttivo tra studenti e docenti, privo di gerarchie e con una forte enfasi sul benessere mentale degli studenti. Vede un futuro in cui gli strumenti di AI sono, da una parte, molto utili, ad esempio, come supporto alla ricerca di materiale accademico e ottimizzano i processi di screening dei candidati nei colloqui di lavoro. Dall'altra, non possono mancare regolamentazioni di queste tecnologie per evitare, uno fra tutti, bias discriminatori. L'istruzione nel percorso di Camilla ha svolto - e svolge - un ruolo fondamentale: "senza dubbio l'istruzione mi ha aperto un sacco di strade. L'istruzione è stata fondamentale nel mio processo di crescita e nel futuro spero di poter contribuire, nel mio piccolo, a rendere questo mondo un pochino migliore. Penso che ognuno di noi, nel proprio lavoro e nella propria vita, nei propri gesti, possa cercare di fare scelte che portino il mondo ad essere un posto un pochino più accogliente, più equo e ugualitario." Grazie ancora Camilla per la tua visione sul futuro. Puoi ascoltare l'intervista Di Camilla a fine evento: https://lnkd.in/dSGV77R7

    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine
    • Nessuna descrizione alternativa per questa immagine

Pagine simili

Sfoglia le offerte di lavoro