Transparency International Italia

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Organizzazioni senza scopo di lucro

Milano, Lombardia 3.785 follower

Insieme, possiamo fermare la corruzione.

Chi siamo

Transparency International è l’organizzazione non governativa, no profit, leader nel mondo per le sue attività di prevenzione e contrasto alla corruzione e di promozione dell’etica. Fondata nel 1993, ha sede a Berlino ed è oggi presente in oltre 90 nazioni. Noi siamo il capitolo nazionale per l’Italia, fondato nel 1996 con sede a Milano.

Sito Web
https://www.transparency.it/
Settore
Organizzazioni senza scopo di lucro
Dimensioni dell’azienda
11-50 dipendenti
Sede principale
Milano, Lombardia
Tipo
Non profit
Data di fondazione
1996
Settori di competenza
anticorruzione, trasparenza e whistleblowing

Località

Dipendenti presso Transparency International Italia

Aggiornamenti

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    #CulturaAnticorruzione 📮 In Italia c'è ancora tanto da fare in tema di anticorruzione ed è necessaria una forte etica comune volta all’integrità e alla trasparenza. Dopo la recente inchiesta ligure, il dibattito sulla corruzione e sull'integrità politica è tornato più che mai attuale. Negli ultimi mesi siamo stati ospiti di alcune trasmissioni radio per riflettere e confrontarci sul tema ed abbiamo portato il nostro contributo rispetto ai fenomeni corruttivi. A partire dall’Indice di Percezione della Corruzione, dove l'Italia si mantiene stabile ma alcune questioni continuano a incidere negativamente sulla capacità del nostro sistema di prevenzione della corruzione nel settore pubblico. Nonostante le misure anticorruzione in materia di #whistleblowing e di #appaltipubblici permangono forti carenze normative nella regolamentazione del #conflittointeressi e la mancanza di una disciplina in materia di #lobbying - in Italia e in Europa [continua a leggere il blog su https://lnkd.in/dwE4sPPu]

    L'antidoto alla corruzione è la cultura

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    transparency.it

  • #ItaliaDomaniDatiOggi 📢 I dati sulla spesa del PNRR non sono ancora pubblici. A poche settimane dall’ultimo rilascio dei dati sul PNRR pubblicati sul portale governativo Italia Domani la Fondazione openpolis, con il supporto dell’Osservatorio Civico PNRR e della campagna #datiBeneComune, invia un’altra richiesta di accesso agli atti al Governo per chiedere ancora una volta trasparenza sullo stato di avanzamento effettivo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. ❓ A oggi non è ancora possibile conoscere nel dettaglio il livello di spesa già sostenuta per ogni progetto finanziato con i fondi del PNRR e questa è una mancanza di trasparenza inaccettabile perché senza questi dati è impossibile comprendere quale sia il reale grado di realizzazione delle diverse opere e, di conseguenza, monitorare e valutare compiutamente il piano di investimenti. 🗨 In una fase così concitata come quella attuale, con il ministro Raffaele Fitto in procinto di lasciare il proprio incarico per andare a far parte della nuova Commissione europea, è fondamentale che siano pubblicati tutti i dati in possesso dell’esecutivo. In modo tale da far chiarezza una volta per tutte su quali sono competenze e responsabilità e individuare le situazioni più critiche su cui è necessario intervenire per imprimere un’accelerazione. 🔦 Ancora una volta chiediamo piena trasparenza per un #PNRRbenecomune: non possiamo più attendere [leggi su https://lnkd.in/dv3ZKKEB]

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  • 📢 Attenzione, attenzione! Oltre 100 sessioni della 21a edizione della Conferenza internazionale anticorruzione - International Anti-Corruption Conference #IACC2024 in Lituania sono ora disponibili su YouTube ➡️ http://anticorru.pt/350 📺 Le sessioni approfondiscono le principali sfide globali come la cleptocrazia, il denaro sporco, i crimini ambientali, la sextortion e la violenza contro attivisti e giornalisti [💡scopri di più sull'edizione 2024 su https://lnkd.in/dMJ9ktJV]

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  • #SupportWhistleblowers 🔦 A luglio la Commissione Europea ha pubblicato un report esplicativo che traccia i limiti attuativi e applicativi della Direttiva n.1937/2019 in materia di #whistleblowing da parte dei singoli Stati membri dell’Unione europea e raggruppa le principali criticità riscontrate nella maggior parte delle legislazioni nazionali. Gran parte degli Stati risultano imprecisi nell'adozione della normativa e questo evidenzia la presenza di alcuni dettati normativi sovranazionali poco chiari, che hanno condotto all’elaborazione di principi normativi difformi dalle intenzioni del legislatore comunitario 📒 Il report si è concentrato sulle principali criticità riscontrate dalla Commissione nelle procedure di trasposizione della normativa sovranazionale e, seppur non sia stato indicato lo Stato membro di riferimento, alcune delle lacune rilevate possono essere riferibili anche alla legge di trasposizione attuata dall’Italia con il Decreto legislativo n.24/2023 [📑 il nostro commento di analisi su https://lnkd.in/dyVXNtN4] #SAFE4Whistleblowers

    Un commento al Report della Commissione europea sul recepimento della Direttiva sul Whistleblowing in Europa

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    #DirettivaAnticorruzione 📮 Nell’Unione europea gli ultimi anni sono stati scanditi da una serie di scandali dal forte impatto che dimostrano come la corruzione rimanga un problema serio in tutto il continente. Sono venuti alla luce casi significativi di uso improprio di fondi statali e comunitari e si stima che ogni anno l'Unione europea perda fino a 990 miliardi di euro a causa della corruzione. Attualmente gli Stati membri non stanno affrontando questi problemi in modo coerente: le norme anticorruzione non sono né complete né abbastanza forti per prevenire e contrastare efficacemente la corruzione [continua a leggere il blog su https://lnkd.in/dUY9bFPs]

    L'Unione europea aumenterà i suoi standard anticorruzione?

    L'Unione europea aumenterà i suoi standard anticorruzione?

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    #SupportWhistleblowers 🔦 A giugno abbiamo analizzato e confrontato il testo normativo degli articoli delineati nella Direttiva Europea n.1937/2019 sul #whistleblowing con la legislazione italiana normata dal Decreto Legislativo n.24/2023 sulla protezione dei segnalanti 💡 Pensiamo che il recepimento della normativa abbia determinato, su alcuni aspetti, una regressione dei diritti attribuiti alle persone segnalanti rispetto al precedente sistema, traducendosi in un regime meno favorevole per i #whistleblower in Italia. Per questo motivo abbiamo scritto una lettera alla Commissione Europea con i punti più rilevanti dell'analisi dei testi normativi, con particolare riferimento all’ambito di applicazione oggettivo, all’ambito di applicazione soggettivo, alle condizioni di protezione del segnalante, ai canali esterni di segnalazione e, da ultimo, alle sanzioni [📨 la lettera e l'analisi sono navigabili su https://lnkd.in/dASVrrxc] #SAFE4Whistleblowers 

    Analisi della trasposizione della Direttiva europea sul Whistleblowing

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    #Lobbying4Change 📙 Nell'ultima Relazione sullo Stato di diritto la Commissione europea ha rilevato che in Italia “la mancanza di regolamentazione delle attività di lobbying è percepita come una delle principali carenze nel sistema di integrità nazionale” [leggi il nostro commento alla relazione 2024 su https://lnkd.in/gQUTU-dY] L'attività di lobbying è parte integrante di una democrazia sana: consente ai politici di raccogliere le competenze di una serie di soggetti interessati e di prendere decisioni informate. Ma se non regolamentato, il lobbismo può avere conseguenze molto negative: leggi che privilegiano gruppi di interesse particolari, danni ambientali e socio-economici non controllabili e casi di corruzione. ❗ In Italia non disponiamo ancora di una regolamentazione complessiva sul lobbying che disciplini tutti gli aspetti dei rapporti tra rappresentanti di interessi e decisori pubblici. A febbraio 2017 è stato istituito il registro dei rappresentanti di interessi presso la Camera dei deputati, un registro non obbligatorio e di difficile consultazione. Continua a mancare la pubblicazione delle agende degli incontri dei parlamentari con i lobbisti e non vi è ancora alcuna disposizione complessiva in materia per entrambe le camere parlamentari. 📢 Come richiamato anche in occasione della presentazione del #CPI2023, sono necessarie regole chiare, che prevedano il registro dei lobbisti, la pubblicazione degli incontri, con la possibilità di consultare i temi in discussione e conoscere quale documentazione è stata depositata. Dal 2020 con la coalizione Lobbying4Change, promossa da The Good Lobby Italia insieme a 44 organizzazioni della società civile, chiediamo una legge sul lobbying per rendere le decisioni pubbliche più trasparenti e inclusive.

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    #partecipazionecivica 💡 Dal 13 al 15 settembre a Bologna si svolgerà la nona edizione del Festival della Partecipazione #fdp2024 organizzata da ActionAid Italia il cui titolo e tema è Voci del verbo POTERE: includere, partecipare, rivendicare. Sabato 14 parteciperemo al workshop promosso nell'ambito del progetto #AwareofEurope sulle opportunità e rischi della comunicazione dei fondi di Coesione e del PNRR. Quali possono essere le cause, i rischi e le possibili soluzioni di una comunicazione poco efficace sui progetti finanziati dalle Politiche di Coesione e dal PNRR nei territori? A seguire, partendo dal lavoro svolto nel workshop, si svolgerà l'evento pubblico "Colmare il divario: quali i rischi di una scarsa comunicazione dei Fondi europei nei territori e come la partecipazione civica può contribuire a prevenirli", che vedrà un confronto tra stakeholders chiave della comunicazione delle politiche europee sui rischi di una comunicazione inefficace nell’implementazione delle politiche di coesione e del PNRR e su come l’inclusione e la partecipazione della cittadinanza possano prevenirli, avvicinando tali politiche ai territori e alle persone che li vivono ogni giorno. cc Monithon Europe ETS Osservatorio Civico PNRR

    Festival della Partecipazione 2024 | Includere, partecipare, rivedicare

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    #Soldiepolitica 📮 Qual è lo stato dell'integrità politica in Italia? Nel nostro Paese, a partire dal 2017, il finanziamento pubblico ai partiti è stato progressivamente abrogato a favore di quello privato. Dal 2019 ad oggi abbiamo raccolto, illustrato e pubblicato le informazioni sulle donazioni verso politici, partiti e associazioni politiche e sulle partecipazioni e ruoli in aziende private dei politici sulla piattaforma soldiepolitica.it Negli anni abbiamo rilevato che la principale fonte di finanziamento è rappresentata dalle rimesse dei politici eletti, circa il 60% del totale dei finanziamenti ricevuti. Una sorta di “autofinanziamento” che rischia di favorire i partiti più grandi e consolidati a scapito delle nuove formazioni politiche. Nel 2022 l’ammontare dei finanziamenti ricevuti dalla politica in Italia era pari a circa 32 milioni di euro, dato in significativa crescita rispetto ai circa 22 milioni di euro dell’anno precedente. Con la cosiddetta Legge Spazzacorrotti il legislatore ha cercato di dare regole più stringenti, al fine di ottenere una maggiore trasparenza sulle fonti di finanziamento dei partiti. Ciononostante, i recenti casi di corruzione, di conflitto di interessi e intrecci tra imprenditori e politici a loro vicini, ci dimostrano come occorra un ulteriore sforzo, sia da parte del legislatore che in termini di applicazione ed efficacia delle norme, affinché i cittadini, la società civile e i media possano avere un’informazione chiara dei finanziamenti e degli interessi privati della classe politica. Ma non solo, l’identificazione degli interessi privati in aziende da parte dei politici - che possono essere in conflitto con l’incarico pubblico assunto al momento dell’approvazione di leggi o della definizione della politica di Governo - è un presupposto per assicurare l’integrità del processo democratico: è fondamentale che i conflitti d’interesse siano segnalati, individuati ed eventualmente sanzionati [🔻 continua a leggere il blog su https://lnkd.in/dDxzCVpB]

    Qual è lo stato dell'integrità della politica in Italia?

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    #Soldiepolitica 📮 Qual è lo stato dell'integrità politica in Italia? Nel nostro Paese, a partire dal 2017, il finanziamento pubblico ai partiti è stato progressivamente abrogato a favore di quello privato. Dal 2019 ad oggi abbiamo raccolto, illustrato e pubblicato le informazioni sulle donazioni verso politici, partiti e associazioni politiche e sulle partecipazioni e ruoli in aziende private dei politici sulla piattaforma soldiepolitica.it Negli anni abbiamo rilevato che la principale fonte di finanziamento è rappresentata dalle rimesse dei politici eletti, circa il 60% del totale dei finanziamenti ricevuti. Una sorta di “autofinanziamento” che rischia di favorire i partiti più grandi e consolidati a scapito delle nuove formazioni politiche. Nel 2022 l’ammontare dei finanziamenti ricevuti dalla politica in Italia era pari a circa 32 milioni di euro, dato in significativa crescita rispetto ai circa 22 milioni di euro dell’anno precedente. Con la cosiddetta Legge Spazzacorrotti il legislatore ha cercato di dare regole più stringenti, al fine di ottenere una maggiore trasparenza sulle fonti di finanziamento dei partiti. Ciononostante, i recenti casi di corruzione, di conflitto di interessi e intrecci tra imprenditori e politici a loro vicini, ci dimostrano come occorra un ulteriore sforzo, sia da parte del legislatore che in termini di applicazione ed efficacia delle norme, affinché i cittadini, la società civile e i media possano avere un’informazione chiara dei finanziamenti e degli interessi privati della classe politica. Ma non solo, l’identificazione degli interessi privati in aziende da parte dei politici - che possono essere in conflitto con l’incarico pubblico assunto al momento dell’approvazione di leggi o della definizione della politica di Governo - è un presupposto per assicurare l’integrità del processo democratico: è fondamentale che i conflitti d’interesse siano segnalati, individuati ed eventualmente sanzionati [🔻 continua a leggere il blog su https://lnkd.in/dDxzCVpB]

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