Secondo uno studio di Altems, la dialisi peritoneale migliora la qualità della vita del paziente, riduce i costi sociali e l’impatto economico e organizzativo sul Servizio sanitario nazionale. I risultati del lavoro saranno illustrati a Roma, durante il convegno dedicato, in programma l’8 maggio al ministero della Salute. In collaborazione con Baxter
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Migliorare la presa in carico del paziente oncoematologico in Italia, promuovendo allo stesso tempo interventi mirati a livello nazionale e regionale
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La diabetologia può rappresentare un vero e proprio modello apripista nel Telemonitoraggio. Per SID - Società Italiana di Diabetologia e AMD Associazione Medici Diabetologi fondamentale l'integrazione dei dati del paziente #Diabete #Sanitàdigitale #Telemonitoraggio
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Esperti e pazienti hanno elaborato un documento con le strategie per ottimizzare il percorso di cura nei centri cefalee, l’accesso a farmaci specifici, e i criteri di classificazione dei centri.
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👐 L’incontro istituzionale tenutosi lo scorso 29 agosto presso la 𝗗𝗶𝗿𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗚𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗣𝗿𝗼𝗴𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗦𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗠𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗦𝗮𝗹𝘂𝘁𝗲, alla presenza del 𝗗𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗚𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗣𝗿𝗼𝗳. 𝗔𝗺𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗖𝗶𝗰𝗰𝗵𝗲𝘁𝘁𝗶, ha visto la partecipazione attiva di 𝗡𝗲𝗽𝗵𝗿𝗼𝗖𝗮𝗿𝗲 𝗦.𝗽.𝗔. e del proprio 𝗔𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗗𝗲𝗹𝗲𝗴𝗮𝘁𝗼 𝗗𝗿. 𝗚𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗗𝗲 𝗠𝗮𝗿𝗰𝗼. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti delle principali Associazioni di Categoria di Specialistica Ambulatoriale e i principali providers ambulatoriali operanti nel settore della specialistica ambulatoriale privata, accreditata di nefrologia ed emodialisi. Tematica principale dell'incontro, oltre a una più generale discussione circa le principali tematiche inerenti la Nefrologia e Dialisi in Italia, è stata la presentazione di una proposta di revisione delle tariffe afferenti alla branca “Nefrologia e Dialisi” di cui al nuovo Tariffario per la Specialistica Ambulatoriale ex D.M. Tariffe del 23 giugno 2023 (in vigore dal prossimo 1' gennaio 2025). Nel corso dell'incontro sono state rappresentate le principali criticità in cui versa l'intero comparto. Come le tariffe afferenti la specialistica ambulatoriale di settore siano di fatto immutate dal tariffario del 1996 ad oggi e come l'aumento vertiginoso dei costi, su più livelli, mini la tenuta e la sostenibilità di un intero comparto. Di contro, si è evidenziato al Ministero come le strutture ambulatoriali presenti sul territorio, si presentino quale presidio sanitario territoriale capillare per la cura dei pazienti affetti da malattia renale cronica in trattamento emodialitico e come le stesse si siano sempre dimostrate partner affidabili per l'operatore pubblico, passando dal supporto operativo nel periodo Covid-19 alla presa in carico nelle grandi emergenze naturali intercorse nel corso degli anni nei vari territori. Un plauso da parte del Ministero a tutte le strutture rappresentate, parte integrante di un unico Sistema Sanitario Nazionale, universalistico, al Servizio dei cittadini che, con ampio senso di responsabilità̀, garantiscono le migliori cure ai propri pazienti, in qualsiasi circostanza - anche emergenziale - con l'impegno di prendere in carico le istanze rappresentate.
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- Rete endocrino-diabetologica più attiva; - Collaborazione multidisciplinare che coinvolge internisti, nefrologi, cardiologi, oculisti, neurologi, ecc... - Maggiori investimenti su prevenzione e diagnosi precoce; - Telemedicina che può migliorare la qualità dell'assistenza.
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Gastroenterologia, Di Mitri: “Emorragie e rete emergenziale in sofferenza, bisogna ampliare posti letto” CLICCA PER IL VIDEO
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Le linee di indirizzo per l'integrazione ospedale-territorio in oncologia sono state aggiornate e arricchite da Agenas. Questo nuovo documento, che incorpora le proposte emendative delle Regioni, descrive i servizi e le attività introdotte o consolidate dal Dm77/2022. Le Regioni dovranno recepire integralmente queste linee di indirizzo entro sei mesi dalla loro approvazione, mantenendo autonomia organizzativa ma nei limiti delle risorse disponibili e senza nuovi oneri per la finanza pubblica. Il documento affronta la presa in carico del paziente oncologico, spesso limitata al livello ospedaliero, proponendo un ridisegno dei Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali (Pdta) con team multidisciplinari e multiprofessionali. Offre indicazioni precise su programmi di screening, cure palliative, gestione della fase terminale e setting assistenziali per bambini e adolescenti. Le prestazioni in collaborazione con altri servizi includono psico-oncologia, cure palliative, degenza a bassa intensità, terapie trasfusionali e supporto per pazienti e caregiver. La farmacia territoriale può erogare farmaci e presidi per pazienti cronici, mentre gli ambulatori coinvolgeranno anche medici ospedalieri specialisti secondo necessità. Il documento definisce anche nuove figure professionali dedicate, come oncologi medici, psico-oncologi, farmacisti ospedalieri e esperti in management sanitario. Le scadenze del cronoprogramma attuativo sono suddivise in tre fasi dal 2024 al 2027. Inoltre, il monitoraggio delle attività sarà svolto tramite report trimestrali e annuali per verificare l'avanzamento e migliorare i processi.
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Innovazione e digitalizzazione in sanità e medicina ambulatoriale delle patologie croniche non preludono automaticamente al bello. Si è di frequente al bivio che pone il decisore di fronte alla via delle scelte apparentemente pragmatiche ma che potrebbero rivelarsi prive di valenza clinica oppure a quella lungo la quale intraprendere scenari in grado di tradurre la complessità in percorsi tecnologicamente attuabili ed efficaci per il paziente. Il documento di CONSENSUS messo a punto dalle due Società diabetologiche italiane è una pregevole prova di visione e operatività per un TELEMONITORAGGIO IN DIABETOLOGIA di comprovata utilità. Su Sanità 24ore e altre fonti specialistiche di settore, l’ottimo intervento dei Presidenti di AMD e SID. Link all’articolo: https://lnkd.in/dZbxd3y3 da dove è possibile scaricare il documento di Consensus #telemonitoraggio #diabete #consensus Agenas Ministero della Salute AMD Associazione Medici Diabetologi SID - Società Italiana di Diabetologia
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Lo scorso mercoledì 8 maggio si è tenuto, presso il Ministero della Salute, il convegno “Dialisi cambia tutto. Valutazione HTA e percorso clinico assistenziale”, un’occasione preziosa per sottolineare, come evidenzia il documento elaborato con Altems-Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che la dialisi peritoneale eseguita dal paziente al proprio domicilio rispetto al trattamento di dialisi extracorporea eseguito tre volte la settimana in ospedale presenti numerosi vantaggi (in termini di qualità di vita, esiti clinici e costi). Si è sottolineato come questa terapia debba trovare spazio ben più di quanto lo sta trovando attualmente in termini di prevalenza all'interno della nefrologia italiana dove si attesta al 9%, un numero che potrebbe essere potenziato come alcune realtà regionali dimostrano con eccellenti risultati in termini clinici e di riabilitazione. Alla presentazione erano presenti, oltre a due associazioni di pazienti quali ANED e Malati di Rene, il past presidente SIN Brunori Giuliano che ha collaborato alla stesura del documento, il presidente SIN Stefano Bianchi e l’incoming presidente Luca De Nicola che, nei loro interventi, hanno ribadito come questo documento possa essere guida per determinare le future scelte di indirizzo di cura nella parte finale della malattia renale confermando che le terapie a domicilio permettono il completo benessere fisico, mentale e sociale con la premessa della ricerca del benessere del paziente come faro guida. Interessanti altre considerazioni condivise nel corso della giornata, che hanno evidenziato: - Le difformità tra le Regioni Italiane per quanto riguarda l’accesso ai trattamenti; - La mancata implementazione in alcune Regioni di quanto previsto dal Piano Nazionale delle Cronicità; - Le opportunità offerte da un ampliamento dei trattamenti basati su dialisi peritoneale domiciliare in termini di qualità di vita per i pazienti e di possibili saving per il Sistema Sanitario Nazionale; - La necessità di favorire la diffusione di trattamenti di dialisi peritoneale, sia attraverso la sensibilizzazione degli operatori coinvolti nei percorsi assistenziali sia eventualmente attraverso la definizione di incentivi economici; - L’opportunità di definire un PDTA di riferimento nazionale da implementare in tutte le Regioni. Qui di seguito un commento di Giuliano Brunori: https://lnkd.in/d9sVw5CW #convegno #dialisi
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