Post di Società Italiana Nefrologia

Lo scorso mercoledì 8 maggio si è tenuto, presso il Ministero della Salute, il convegno “Dialisi cambia tutto. Valutazione HTA e percorso clinico assistenziale”, un’occasione preziosa per sottolineare, come evidenzia il documento elaborato con Altems-Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che la dialisi peritoneale eseguita dal paziente al proprio domicilio rispetto al trattamento di dialisi extracorporea eseguito tre volte la settimana in ospedale presenti numerosi vantaggi (in termini di qualità di vita, esiti clinici e costi). Si è sottolineato come questa terapia debba trovare spazio ben più di quanto lo sta trovando attualmente in termini di prevalenza all'interno della nefrologia italiana dove si attesta al 9%, un numero che potrebbe essere potenziato come alcune realtà regionali dimostrano con eccellenti risultati in termini clinici e di riabilitazione. Alla presentazione erano presenti, oltre a due associazioni di pazienti quali ANED e Malati di Rene, il past presidente SIN Brunori Giuliano che ha collaborato alla stesura del documento, il presidente SIN Stefano Bianchi e l’incoming presidente Luca De Nicola che, nei loro interventi, hanno ribadito come questo documento possa essere guida per determinare le future scelte di indirizzo di cura nella parte finale della malattia renale confermando che le terapie a domicilio permettono il completo benessere fisico, mentale e sociale con la premessa della ricerca del benessere del paziente come faro guida.  Interessanti altre considerazioni condivise nel corso della giornata, che hanno evidenziato: - Le difformità tra le Regioni Italiane per quanto riguarda l’accesso ai trattamenti; - La mancata implementazione in alcune Regioni di quanto previsto dal Piano Nazionale delle Cronicità; - Le opportunità offerte da un ampliamento dei trattamenti basati su dialisi peritoneale domiciliare in termini di qualità di vita per i pazienti e di possibili saving per il Sistema Sanitario Nazionale; - La necessità di favorire la diffusione di trattamenti di dialisi peritoneale, sia attraverso la sensibilizzazione degli operatori coinvolti nei percorsi assistenziali sia eventualmente attraverso la definizione di incentivi economici; - L’opportunità di definire un PDTA di riferimento nazionale da implementare in tutte le Regioni. Qui di seguito un commento di Giuliano Brunori: https://lnkd.in/d9sVw5CW #convegno #dialisi

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Pepe Franco

Consulente presso Bx group

8 mesi

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