- Rete endocrino-diabetologica più attiva; - Collaborazione multidisciplinare che coinvolge internisti, nefrologi, cardiologi, oculisti, neurologi, ecc... - Maggiori investimenti su prevenzione e diagnosi precoce; - Telemedicina che può migliorare la qualità dell'assistenza.
Post di Daniele Stabile
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👐 L’incontro istituzionale tenutosi lo scorso 29 agosto presso la 𝗗𝗶𝗿𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗚𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗣𝗿𝗼𝗴𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗦𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗠𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗦𝗮𝗹𝘂𝘁𝗲, alla presenza del 𝗗𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗚𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗣𝗿𝗼𝗳. 𝗔𝗺𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗖𝗶𝗰𝗰𝗵𝗲𝘁𝘁𝗶, ha visto la partecipazione attiva di 𝗡𝗲𝗽𝗵𝗿𝗼𝗖𝗮𝗿𝗲 𝗦.𝗽.𝗔. e del proprio 𝗔𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗗𝗲𝗹𝗲𝗴𝗮𝘁𝗼 𝗗𝗿. 𝗚𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗗𝗲 𝗠𝗮𝗿𝗰𝗼. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti delle principali Associazioni di Categoria di Specialistica Ambulatoriale e i principali providers ambulatoriali operanti nel settore della specialistica ambulatoriale privata, accreditata di nefrologia ed emodialisi. Tematica principale dell'incontro, oltre a una più generale discussione circa le principali tematiche inerenti la Nefrologia e Dialisi in Italia, è stata la presentazione di una proposta di revisione delle tariffe afferenti alla branca “Nefrologia e Dialisi” di cui al nuovo Tariffario per la Specialistica Ambulatoriale ex D.M. Tariffe del 23 giugno 2023 (in vigore dal prossimo 1' gennaio 2025). Nel corso dell'incontro sono state rappresentate le principali criticità in cui versa l'intero comparto. Come le tariffe afferenti la specialistica ambulatoriale di settore siano di fatto immutate dal tariffario del 1996 ad oggi e come l'aumento vertiginoso dei costi, su più livelli, mini la tenuta e la sostenibilità di un intero comparto. Di contro, si è evidenziato al Ministero come le strutture ambulatoriali presenti sul territorio, si presentino quale presidio sanitario territoriale capillare per la cura dei pazienti affetti da malattia renale cronica in trattamento emodialitico e come le stesse si siano sempre dimostrate partner affidabili per l'operatore pubblico, passando dal supporto operativo nel periodo Covid-19 alla presa in carico nelle grandi emergenze naturali intercorse nel corso degli anni nei vari territori. Un plauso da parte del Ministero a tutte le strutture rappresentate, parte integrante di un unico Sistema Sanitario Nazionale, universalistico, al Servizio dei cittadini che, con ampio senso di responsabilità̀, garantiscono le migliori cure ai propri pazienti, in qualsiasi circostanza - anche emergenziale - con l'impegno di prendere in carico le istanze rappresentate.
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Lo scorso mercoledì 8 maggio si è tenuto, presso il Ministero della Salute, il convegno “Dialisi cambia tutto. Valutazione HTA e percorso clinico assistenziale”, un’occasione preziosa per sottolineare, come evidenzia il documento elaborato con Altems-Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che la dialisi peritoneale eseguita dal paziente al proprio domicilio rispetto al trattamento di dialisi extracorporea eseguito tre volte la settimana in ospedale presenti numerosi vantaggi (in termini di qualità di vita, esiti clinici e costi). Si è sottolineato come questa terapia debba trovare spazio ben più di quanto lo sta trovando attualmente in termini di prevalenza all'interno della nefrologia italiana dove si attesta al 9%, un numero che potrebbe essere potenziato come alcune realtà regionali dimostrano con eccellenti risultati in termini clinici e di riabilitazione. Alla presentazione erano presenti, oltre a due associazioni di pazienti quali ANED e Malati di Rene, il past presidente SIN Brunori Giuliano che ha collaborato alla stesura del documento, il presidente SIN Stefano Bianchi e l’incoming presidente Luca De Nicola che, nei loro interventi, hanno ribadito come questo documento possa essere guida per determinare le future scelte di indirizzo di cura nella parte finale della malattia renale confermando che le terapie a domicilio permettono il completo benessere fisico, mentale e sociale con la premessa della ricerca del benessere del paziente come faro guida. Interessanti altre considerazioni condivise nel corso della giornata, che hanno evidenziato: - Le difformità tra le Regioni Italiane per quanto riguarda l’accesso ai trattamenti; - La mancata implementazione in alcune Regioni di quanto previsto dal Piano Nazionale delle Cronicità; - Le opportunità offerte da un ampliamento dei trattamenti basati su dialisi peritoneale domiciliare in termini di qualità di vita per i pazienti e di possibili saving per il Sistema Sanitario Nazionale; - La necessità di favorire la diffusione di trattamenti di dialisi peritoneale, sia attraverso la sensibilizzazione degli operatori coinvolti nei percorsi assistenziali sia eventualmente attraverso la definizione di incentivi economici; - L’opportunità di definire un PDTA di riferimento nazionale da implementare in tutte le Regioni. Qui di seguito un commento di Giuliano Brunori: https://lnkd.in/d9sVw5CW #convegno #dialisi
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La dialisi peritoneale a domicilio rappresenta la vera sfida per il futuro, sia per il SSN (in termini di risparmio ed efficienza) sia per la qualità di vita dei pazienti. La Società Italiana di Nefrologia prende una posizione molto netta sul potenziamento che deve avere la dialisi peritoneale domiciliare per i benefici indiscussi che porta. #dialisidomiciliare #homecare #curedomiciliari
Lo scorso mercoledì 8 maggio si è tenuto, presso il Ministero della Salute, il convegno “Dialisi cambia tutto. Valutazione HTA e percorso clinico assistenziale”, un’occasione preziosa per sottolineare, come evidenzia il documento elaborato con Altems-Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che la dialisi peritoneale eseguita dal paziente al proprio domicilio rispetto al trattamento di dialisi extracorporea eseguito tre volte la settimana in ospedale presenti numerosi vantaggi (in termini di qualità di vita, esiti clinici e costi). Si è sottolineato come questa terapia debba trovare spazio ben più di quanto lo sta trovando attualmente in termini di prevalenza all'interno della nefrologia italiana dove si attesta al 9%, un numero che potrebbe essere potenziato come alcune realtà regionali dimostrano con eccellenti risultati in termini clinici e di riabilitazione. Alla presentazione erano presenti, oltre a due associazioni di pazienti quali ANED e Malati di Rene, il past presidente SIN Brunori Giuliano che ha collaborato alla stesura del documento, il presidente SIN Stefano Bianchi e l’incoming presidente Luca De Nicola che, nei loro interventi, hanno ribadito come questo documento possa essere guida per determinare le future scelte di indirizzo di cura nella parte finale della malattia renale confermando che le terapie a domicilio permettono il completo benessere fisico, mentale e sociale con la premessa della ricerca del benessere del paziente come faro guida. Interessanti altre considerazioni condivise nel corso della giornata, che hanno evidenziato: - Le difformità tra le Regioni Italiane per quanto riguarda l’accesso ai trattamenti; - La mancata implementazione in alcune Regioni di quanto previsto dal Piano Nazionale delle Cronicità; - Le opportunità offerte da un ampliamento dei trattamenti basati su dialisi peritoneale domiciliare in termini di qualità di vita per i pazienti e di possibili saving per il Sistema Sanitario Nazionale; - La necessità di favorire la diffusione di trattamenti di dialisi peritoneale, sia attraverso la sensibilizzazione degli operatori coinvolti nei percorsi assistenziali sia eventualmente attraverso la definizione di incentivi economici; - L’opportunità di definire un PDTA di riferimento nazionale da implementare in tutte le Regioni. Qui di seguito un commento di Giuliano Brunori: https://lnkd.in/d9sVw5CW #convegno #dialisi
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Malattie rare (MR): le opzioni diagnostiche e terapeutiche migliorano rapidamente. Tuttavia serve un governo dei servizi con gestione coordinata della MR, che valichi i confini regionali, migliori la qualità dell’assistenza per pazienti e famiglie, e riduca il burden di malattia. I pazienti sono tanti e geograficamente dispersi, gli specialisti sono pochi e centralizzati. Elementi di un modello di health care delivery a struttura hub-spoke per le MR pediatriche: 1. Programmazione annuale delle prestazioni da parte dell'hub secondo un PDTA per la MR aggiornato alle evidenze scientifiche e linee guida; 2. coordinamento della gestione tra hub e ospedali e servizi territoriali spoke prossimi al luogo di vita competenti per le specifiche prestazioni da erogare; 3. valorizzazione degli strumenti di telemedicina e sanità digitale per le applicazioni descritte nei documenti di riferimento nazionali (televisite, telemonitoraggi, teleconsulenze, ecc.); 4. valorizzazione dell’assistenza domiciliare; 5. programmazione, coordinamento, ed esecuzione di interventi di formazione e diffusione di fonti di informazione correttivi delle diseguaglianze territoriali nell’offerta delle prestazioni a bassa complessità clinica; 6. attività di informazione sui servizi territorialmente disponibili rivolta alla popolazione e agli erogatori di servizi sanitari pediatrici; 7. promozione della partecipazione all’alimentazione dei sistemi informativi che raccolgono i dati prodotti nel corso dell’assistenza ai pazienti con MR; 8. tracciamento delle prestazioni eseguite dalla rete nella gestione della MR ai fini di rendicontazione e remunerazione e di ricerca, con modello misto "a budget" e "mobilità interregionale"; 9. sistema di transizione della presa in carico nel passaggio all’età adulta, 10. coinvolgimento delle associazioni di patient advocacy per la MR in tutte le linee di attività.
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Il #Telemonitoraggio quale strumento fondamentale per il miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza nell’assistenza territoriale nell’ambito del #diabete, con benefici nella gestione del paziente, nel miglioramento della cura e nella razionalizzazione della spesa e delle risorse
Diabete, telemonitoraggio strumento fondamentale. Consensus Amd e Sid | Sanità33
sanita33.it
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#Dialisi, cambia tutto - Valutazione #HTA e percorso clinico assistenziale Mercoledì 8 maggio, 14.30 – 17.45 presso il Ministero della Salute partecipazione gratuita previa iscrizione su:https://lnkd.in/exvTvF87 La malattia renale cronica (#MRC) rappresenta una sfida significativa per il sistema sanitario, con un impatto crescente sulla popolazione. La gestione della MRC comprende varie opzioni terapeutiche a fronte dei diversi stadi di gravità della malattia. Queste includono il #trapianto di rene, l'#emodialisi presso strutture ospedaliere o private convenzionate/accreditate, l'emodialisi domiciliare e la #dialisi peritoneale. Un nuovo studio di #HTA condotto da ALTEMS Università Cattolica fornisce una comparazione dettagliata tra la dialisi peritoneale e l'emodialisi in termini di costo-utilità e costo-efficacia, evidenziando la superiorità della dialisi peritoneale. Partecipare a questo evento fornirà un'#occasione preziosa per comprendere appieno le sfide associate alla MRC e le opportunità presenti nella gestione clinica di questa patologia in rapida crescita.
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Sapevate che le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte al mondo? In Italia causano 217.000 morti all'anno. È cruciale intervenire! Il 17 settembre si terrà un evento di primaria importanza, con il patrocinio dell’Istituto Superiore di Sanità e della SID - Società Italiana di Diabetologia, dedicato alle malattie cardiovascolari e al rischio residuo. L’incontro vedrà la partecipazione di Istituzioni ed esperti di settore e sarà occasione per presentare ufficialmente il Manifesto “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema” promosso da SIC Società Italiana di Cardiologia, GISE - Società Italiana di Cardiologia Interventistica, #SISA, ANMCO - Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri, FADOI - Società Scientifica di Medicina Interna, SIMI Società Italiana Medicina Interna, AMD Associazione Medici Diabetologi Fimmg Nazionale e SIMG. Stay tuned! Powered by Cencora PharmaLex e con il contributo non condizionante di Amarin Corporation. #PharmaLexItaly #Cencora #Cardiovascular #Healthcare #Advocacy #PublicAffairs #Communication #Event #Support #CVD #malattiecardiovascolari #malattiacardiovascolare
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Le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (𝗠𝗜𝗖𝗜), tra cui il 𝗠𝗼𝗿𝗯𝗼 𝗱𝗶 𝗖𝗿𝗼𝗵𝗻 e la 𝗖𝗼𝗹𝗶𝘁𝗲 𝗨𝗹𝗰𝗲𝗿𝗼𝘀𝗮, pur essendo classificate come malattie rare, registrano un’incidenza in costante aumento. Questa evoluzione richiede lo sviluppo di 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗼𝗰𝗰𝗶 𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗲 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶 𝗶𝗻𝗻𝗼𝘃𝗮𝘁𝗶𝘃𝗶, in grado di rispondere alle esigenze crescenti di pazienti e operatori sanitari. Grazie alla piattaforma 𝗣𝗢𝗛𝗘𝗠𝗔, implementata dall’Azienda Sanitaria Friuli Occidentale (𝗔𝗦𝗙𝗢) nell’ambito dei servizi di telemedicina, è stato elaborato il primo 𝗗𝗶𝘀𝗰𝗶𝗽𝗹𝗶𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗧𝗲𝗰𝗻𝗶𝗰𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗮 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗲 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗺𝘂𝗹𝘁𝗶𝗱𝗶𝘀𝗰𝗶𝗽𝗹𝗶𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝘀𝗼𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗠𝗜𝗖𝗜. Il progetto è stato realizzato con il supporto tecnico di OPT e grazie al contributo non condizionante di AbbVie. 𝗚𝗹𝗶 𝗼𝗯𝗶𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗽𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗮𝗹𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗗𝗶𝘀𝗰𝗶𝗽𝗹𝗶𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗻𝗰𝗹𝘂𝗱𝗼𝗻𝗼: - Garantire un 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗼𝗰𝗰𝗶𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗴𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗲 𝗺𝘂𝗹𝘁𝗶𝗱𝗶𝘀𝗰𝗶𝗽𝗹𝗶𝗻𝗮𝗿𝗲 attraverso l’utilizzo della piattaforma di telemedicina; - Assicurare 𝘃𝗶𝘀𝗶𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗺𝗼𝗻𝗶𝘁𝗼𝗿𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗻𝗲𝗹 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗶𝘀𝘁𝗲, evitando frammentazioni nei percorsi di cura e promuovendo l’appropriatezza delle prestazioni sanitarie; - Migliorare la qualità complessiva 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝘀𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘀𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗼𝗳𝗳𝗲𝗿𝘁𝗮. L’adozione di questo approccio consente di migliorare significativamente la qualità di vita dei pazienti, 𝗿𝗶𝗱𝘂𝗰𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗶 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗶 𝗱𝗶 𝗮𝘁𝘁𝗲𝘀𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗲 𝘃𝗶𝘀𝗶𝘁𝗲 𝗶𝗻 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗲 𝗺𝗶𝗻𝗶𝗺𝗶𝘇𝘇𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗹𝗮 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝘀𝗽𝗼𝘀𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 verso le strutture ospedaliere. L’iniziativa rappresenta un 𝗺𝗼𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘃𝗶𝗿𝘁𝘂𝗼𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗴𝗼𝘃𝗲𝗿𝗻𝗮𝗻𝗰𝗲 𝘀𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗮, dimostrando come l’innovazione tecnologica possa tradursi in strumenti concreti per una 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗲 sempre più 𝗲𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲, 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗻𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 e 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮𝘁𝗮 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲. Un sentito grazie al Team di progetto: 𝗖𝗮𝘃𝗮𝗹𝗹𝗶 𝗖𝗮𝗿𝗼𝗹𝗶𝗻𝗮 𝗖𝗵𝗶𝗮𝗿𝗶𝘇𝘇𝗮 𝗙𝗮𝗯𝗿𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗖𝗵𝗶𝘁𝘁𝗮𝗿𝗼 𝗠𝗶𝗰𝗵𝗲𝗹𝗲 𝗗𝗲 𝗠𝘂𝗻𝗮𝗿𝗶 𝗟𝘂𝗶𝘀𝗮 𝗙𝗲𝗿𝗿𝗮𝘇𝘇𝗮𝗻𝗼 𝗔𝗹𝗯𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗦𝗮𝗯𝗹𝗶𝗰𝗵 𝗥𝗲𝗻𝗮𝘁𝗼
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Gastroenterologia, Di Mitri: “Emorragie e rete emergenziale in sofferenza, bisogna ampliare posti letto” CLICCA PER IL VIDEO
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https://ilsicilia.it
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Emodialisi domiciliare: una scelta prioritaria per i pazienti e per il SSN L’emodialisi domiciliare assistita è oggi una soluzione che da un lato consentirebbe di migliorare la qualità della vita dei pazienti che necessitano di queste cure e dall’altro di abbattere i costi di trasporto così come di ridurre le ospedalizzazioni. Secondo quanto pubblicato dall’associazione nazionale dei pazienti nefropatici – ANED, in Italia ci sono 50.000 pazienti in dialisi e rappresentano circa lo 0,08% della popolazione. La spesa sanitaria per la dialisi ammonta a 2,1% della spesa sanitaria complessiva a carico del Servizio sanitario nazionale (SSN). Come spiegano il Dott. Paolo Fabbrini, Presidente SIN Lombardia e Direttore Nefrologia ed Emodialisi dell’ASST NORD MILANO Ospedale Bassini, e il Prof. Antonio Santoro, Comitato Tecnico Scientifico dell’ANED ed ex Direttore della Nefrologia al Fondazione Policlinico Sant'Orsola di Bologna, la domiciliarizzazione del trattamento dialitico è una pratica concreta alternativa alla dialisi presso i Centri ospedalieri, senza che sia compromessa la qualità delle cure. Sapio Life Srl crede fortemente nell’Emodialisi Domiciliare Assistita, un servizio di valore rivolto ai pazienti affetti da malattia renale cronica, oggi praticata in molte regioni di Italia anche a seguito del successo della sperimentazione su più centri avviata dalla Regione Lombardia tra il 2019 e il 2022. Leggi l’articolo completo qui: https://lnkd.in/dmwR3c7V
Dialisi domiciliare: una scelta sostenibile?
aned-onlus.it
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