Dalla giustizia giuridica alla giustizia privata
Post di Alessandro Calò
Altri post rilevanti
-
📜 La riforma della giustizia civile che vorrei: idee per un cambiamento concreto ⚖️ La giustizia civile italiana è spesso vista come lenta e complessa, ma di chi è davvero la colpa? In un nuovo articolo, ho condiviso alcune idee per una riforma che semplifichi le procedure e riduca il carico giudiziario, restituendo efficacia e rapidità al nostro sistema. Le mie proposte non sono un piano definitivo, ma un punto di partenza per un dibattito aperto. Invito tutti gli operatori del diritto – avvocati, magistrati, ufficiali giudiziari e professionisti del settore – a condividere la propria opinione e a contribuire con idee e suggerimenti. ✍️ Scopri di più e partecipa al confronto: https://lnkd.in/dsBZ9tQw La giustizia civile può essere migliorata insieme. Non perdere l'occasione di far sentire la tua voce! 🗣️ #Giustizia #RiformaGiustizia #Diritto #Avvocati #Magistrati #RiformaCivile #GiustiziaCivile #OperatoriDelDiritto #Riforma #IdeePerIlCambiamento #ProcessoCivile #Legge #SistemaGiuridico #Efficienza
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
*RIFORMA GIUSTIZIA: MALA TEMPORA CURRUNT!* - Nell’assoluta indifferenza dei media*, in riferimento ai gravosi problemi della Giustizia si insiste nel parlare di tutto eccetto l’annosa questione di coinvolgere l’*Ordine dell’Avvocatura* nel contribuire a trovare delle soluzioni fattive per il miglioramento della Giustizia in generale e dell’attività giudiziaria in particolare. - *VERSOilFUTURO (IUS)*: https://lnkd.in/dCicnZqR
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Concetto semplice, chiaro. Utile a tutti ma in particolare a chi è confuso dalla disinformazione imperante.
La magistratura applica il diritto, nazionale e sovranazionale, senza fare distinzioni di sorta. E lo fa a tutela di tutte le persone. La vicepresidente Alessandra Maddalena intervistata da Repubblica. ➡ https://lnkd.in/d62yVubU
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
A PROPOSITO DELLA CONTRORIFORMA DELL'ORDINAMENTO GIUDIZIARIO Il giudizio lapidario del Prof. Leonardo Filippi sui decreti legislativi nn. 44 e 45 del 2024: "In definitiva, i decreti attuativi della legge delega risultano piuttosto deludenti, per aver tradito i principi e i criteri direttivi della delega parlamentare soprattutto sul numero di magistrati collocabili fuori ruolo ma anche sul riduttivo contenuto del fascicolo del magistrato. Si ha la sensazione di trovarsi di fronte ad una vera e propria rinuncia del Governo ad incidere sullo status quo per lasciare inalterato l'attuale assetto normativo della magistratura." #diritto #diritti #giustizia #magistratura
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
L’Associazione Camere Penali del Diritto Europeo e Internazionale si occupa dello studio e della comparazione del diritto penale in ordinamenti giuridici di diversi Paesi, per offrire una visione completa e approfondita ai professionisti della giustizia. Scopri di più su camerepenali.org
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Scheda sulla divisione dei poteri nel diritto costituzionale italiano
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
➡ La riforma Cartabia ha ingenerato un clima di confusione. I numerosi protocolli di udienza emanati dai tribunali non possono supplire all'accavallarsi di norme, di fatto inapplicabili. E' in gioco il diritto di difesa! Il testo integrale del Presidente Grego del CNF. #AvvLuigiDiPrisco
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
In considerazione degli ultimi accadimenti, relativi alle iniziative prese dalla magistratura, la quale, oltre a continuare ad esprimere la propria contrarietà, alla riforma costituzionale. Sia attraverso i suoi rappresentanti, nelle associazioni di categoria, che per bocca dei singoli appartenenti. Ieri, agendo da vera e propria “corporazione”, sono passati ad una vera e propria azione, d’irrispettosa protesta nei confronti dei Rappresentanti del Governo. Il gesto di alzarsi ed abbandonare l’aula, tralasciando l’aspetto di correttezza deontologica, lo ritengo del tutto inaccettabile e perseguibile, se non altro a livello disciplinare. La magistratura è un Organo della Stato, come le Forze dell’Ordine, anche se appartengono a Poteri differenti. Immaginate le ripercussioni che potrebbero esserci, se durante una manifestazione pubblica, appena il Ministro inizia a parlare, la Polizia schierata, in blocco abbandonasse la piazza. Volendo approfondire la questione nel merito, tale atteggiamento della magistratura è intollerabile, perché contrario alle loro specifiche funzioni, di garante del rispetto e dell’applicazione delle leggi. Non è la prima volta che qualche magistrato, si rifiuta di applicare una legge e, sostituisce ad essa il proprio individuale giudizio. Ma,in questo caso, si sono mossi in gruppo, ed agiscono come una casta, che difende i propri interessi. Dimenticandosi che sta contrastando aprioristicamente e, senza dare alternative, il volere di quelli che essa rappresenta ed, in nome di chi parla. Forse è tale l’abitudine, che i magistrati non ricordano che ogni atto processuale che loro compiono, è sempre preceduto dalla frase : “in nome del popolo italiano”. Questa riforma della Giustizia, proposta dal Governo, è già stata approvata, con il quorum previsto dalle leggi costituzionali, da un ramo del Parlamento. I deputati che l’hanno votata, sono stati eletti dal popolo come loro rappresentanti, quindi, e’ come se l’avesse approvata direttamente il popolo italiano. Se la magistratura non accetta una decisione presa dal popolo, allora, adesso, in nome di chi sta parlando. La cosa incresciosa è che, solo in Italia, determinati comportamenti anche meno scorretti ed irrispettosi delle norme. Per i molti italiani, sono motivo di spietata perseguibilità e, relativa sanzione. Per alcuni italiani e per gli stranieri, invece, passano nella totale indifferenza ed impunità. Tutto ciò, non vorrei che succedesse, solo perché uno dei principi, che sono alla base della Costituzione italiana, ovvero : “la Giustizia è uguale per tutti”. Anche se è scritto su tutti i muri delle aule giudiziarie, ma, trovandosi sempre alle spalle dei magistrati, magari non avessero avuto la possibilità di leggerlo.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Un breve riassunto delle principali modifiche in ambito penale, sia dal punto di vista sostanziale che processuale, apportate dal “correttivo” Cartabia ed entrate in vigore il 4 aprile scorso, oggetto della relazione n. 15/2024 dell'Ufficio del Massimario della Cassazione.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi