SIC TRANSIT GLORIA MUNDI La Nazionale italiana di calcio under 17 ha vinto il titolo europeo, complimenti ai ragazzi, tante chiacchiere sulla valorizzazione dei giovani e poi nella sostanza tutto rimane come prima. Ho svolto una piccola indagine sui giocatori che nello scorso giugno si sono classificati secondi al Mondiale Under 20, ed emergono interessanti considerazioni tenuto presente che parliamo di ragazzi del 2003/04, ovvero di giocatori che spesso e volentieri all' estero sono titolari da qualche anno. In serie A hanno giocato con frequenza Prati nel Cagliari e Baldanzi nell' Empoli e poi da gennaio nella Roma, Lipani nel Sassuolo (è un 2005) qualche presenza nel Sassuolo. Più nutrita la pattuglia della serie B che vede Ghilardi sempre titolare nella Sampdoria, Esposito (un 2005) nello Spezia e Giovane nell' Ascoli. Mai impiegato Guarino a Modena, due sole presenze per il portiere Desplanches a Palermo (ricordo il miglior portiere del torneo mondiale), spiccioli per Ambrosino a Catanzaro e Faticanti a Terni. In C Turicchia e Montevago. Pisilli solo in Primavera. Pafundi(ricordo 2006) pupillo di Roberto Mancini e Zanotti in Svizzera. Casadei prima al Leicester poi al Chelsea con 11 presenze sempre da subentrato. Ora se pensiamo che il giocatore che ha giocato più spesso in serie A è Prati, che dopo il fallimento del Cesena nel 2018 si era trovato a spasso ( giocava nella juniores del Ravenna..) e solo grazie all' intuizione del tecnico dei Romagnoli Dossena ha trovato spazio in D e poi da lì alla Spal, dove grazie a Daniele De Rossi (e alla cessione di Esposito), si è imposto all' attenzione del Cagliari che lo ha acquistato per una cifra record per un giocatore di serie C, vengono spontanee molte considerazioni. - La prima: come è possibile che un giocatore come Prati sia sfuggito ai radar delle nazionali giovanili ( è stato convocato in Under solo quando si è imposto alla Spal), semplice era un tardivo fisicamente ma dotato di grandissima tecnica e personalità anche prima e questo in un sistema di reclutamento dei precoci porta a trascurare potenziali talenti ancora in fase diciamo così di sboccio. - la seconda: siamo sicuri che il reclutamento per le nazionali giovanili guardi lontano? Tempo fa pubblicai uno studio credo della Scuola dello Sport che poneva in evidenza che solo il 4% dei giocatori che avevano un percorso nelle nazionali giovanili debuttavano in Nazionale A, inoltre si privilegiavano nelle convocazioni ragazzi nati nel primo semestre/trimestre. Va benissimo vincere trofei ma non ci si può fermare lì, la qualità di un osservatore non è quella di selezionare i più pronti quelli li vede chiunque, ma di intravedere chi abbia le possibilità di crescere in futuro spesso anche di più dei precoci. Perché essere pronto non vuole dire essere di prospettiva, o comunque non sempre. Vi faccio un esempio una società professionistica ci ha chiesto un 2015 e guarda caso è il giocatore più alto. Buona giornata a tutti. Alessandro Zauli
Post di Alessandro Zauli
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Oggi su #UltimoUomo ho parlato di alcune delle pagine (dimenticate) con meno senso nella storia del calcio. #CONMEBOL (federcalcio sudamericana) presenta: tornei assurdi, con formati ancora più assurdi, ed epiloghi sempre all'altezza. Buon trip:
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La stagione per club del calcio italiano si è conclusa da poche ore con la seconda finale consecutiva di Conference League disputata dalla Fiorentina in due anni, purtroppo persa come la prima. Nel complesso il calcio italiano mentre annaspa dal punto di vista della sostenibilità economica, sotto il profilo sportivo sta riemergendo dal grigiore che aveva contraddistinto gli ultimi 10-12 anni. In questo articolo tenteremo una breva analisi sulle squadre e i risultati che hanno conseguito in questa stagione, partendo ovviamente dal Campionato di Serie A.
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La scorsa estate giocammo un Europeo disastroso. Parlandone cercai però di mitigare le nostre sofferenze: avevamo una squadra relativamente giovane. Oltre a Calafiori che E' ancora in età da under 21, schierammo una squadra ancora relativamente giovane. Al netto di Di Lorenzo e Jorginho, prendendo la prima formazione titolare dell'Europeo, il giocatore più "agée" in campo era il '96 Pellegrini. Ovvero un giocatore che potrebbe tranquillamente far parte della Nazionale per almeno un altro quadriennio. Dimarco, Barella e Chiesa classe 1997, Donnarumma, Bastoni, Frattesi e Scamacca classe 1999, Calafiori classe 2002. Contro la Spagna la formazione fu la stessa, contro la Croazia oltre a Darmian scesero in campo anche Retegui (1999) e Raspadori (2000). Attualmente, poi, della nostra formazione-tipo fanno parte Ricci (2001) e la coppia Cambiaso-Tonali (entrambi 2000). Inoltre all'Europeo era presente Udogie (2002) e mancava per infortunio Scalvini (2003). Sono poi in odore di Nazionale i '98 Locatelli e Gatti, i '99 Zaniolo, Buongiorno e Gabbia, i 2000 Lucca, Brescianini, Kean e Bellanova, i 2001 Maldini, Fagioli ed Okoli. Inoltre Spalletti si sta portando dietro il 2003 Savona, il 2004 Pisilli ed il 2005 Comuzzo. Sulla scorta di questo discorso oggi ho visto l'ultima analisi CIES, dedicata all'età media delle formazioni schierate da 144 nazionali al mondo nel corrente anno solare. Ho preso quei dati e li ho incrociati col ranking FIFA andando a guardare chi, tra le Nazionali in top ten, ha avuto nel corso del 2024 la formazione mediamente più giovane. E come sospettavo il primo posto se lo prende l'Italia. Ovviamente un'età media più bassa degli altri non dà nessuna garanzia di vittorie future, ma questo dato ci racconta di come la nostra Nazionale non sia ancora al "picco" di questo "ciclo". Il grosso dei titolari attuali dovrebbe raggiungere l'apice della propria carriera da qui al prossimo Europeo, fondamentalmente. Basti pensare che in questo momento abbiamo 4/5 classe 1999 titolari, ovvero ragazzi di 25 anni. Parliamo di giocatori che possono ancora fare molto in carriera, alzare ulteriormente il proprio livello. Gente che non dico tra 10 anni, ma che comunque tra 8 potrebbe essere ancora nel giro ed ancora all'apice della propria carriera, quindi con davanti a sé - potenzialmente - ancora 2 Mondiali e 2 Europei da giocare "al massimo". Per quello che è il nostro livello medio non dico di "aspettarmi" che vinceremo qualcuna di queste competizioni, ma la possibilità di viverne almeno qualcuna su livelli importanti a mio avviso c'è. Poi, come al solito, conterà molto come ci arriveremo - se ci arriveremo - a quegli appuntamenti. Perché ovviamente se ci arrivi nelle condizioni psico-fisiche ed "ambientali" dell'ultimo Europeo, allora puoi portare chi vuoi in rosa che tanto, comunque, la sorte sarà già amaramente segnata...!
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➡️ SCOUTING FEMMINILE: Frøya Brennskag-Dorsin | 2007 ⬅️ Dopo aver pubblicato la prima breve scheda sul calcio femminile, presento un'altra calciatrice molto interessante che ho analizzato l'anno scorso nel Rosenborg, ossia Frøya Brennskag-Dorsin (appena acquistata dal PSG). Ciò che vorrei però premettere da subito, prima di procedere con la descrizione delle singole caratteristiche della Dorsin, è che anche il calcio femminile si sta orientando sempre di più verso il tratteggio fisico e atletico. E' il calcio moderno che richiede ormai presenza e forza ad ogni livello. ➖ Caratteristiche fisiche e tecniche: altezza stimata in oltre 1.80 mt, struttura snella e asciutta, resistente ai duelli fisici, cambia passo nello stretto con accelerazione e allungo reiterato. Preferisce ricevere sulla corsa per qualità nel dominio in velocità, supera di slancio le avversarie, crea superiorità quando lavora aperta, può convergere sul piede forte per poi calciare o rifinire. Eccellenti le doti balistiche anche dalla distanza, calcia di potenza e precisione da ogni angolazione. Attitudine primaria di finalizzazione e secondaria di difesa. ➖ Caratteristiche tattiche: attaccante duttile che agisce sia da ala sinistra a piede invertito che da prima punta verticale. Adatta a ogni sistema di gioco, meglio diretto con frequenti rovesciamenti di fronte.
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Başakşehir: Scopri gli 11 possibili per la partita Başakşehir – Petrocub! Questo contenuto, ricco di tattiche delle squadre, rose dei giocatori e analisi pre-partita, fornisce informazioni importanti per gli appassionati di calcio.
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L'Atalanta per coronare una stagione da sogno. La Juventus per tornare a vincere un trofeo, dopo tre anni. L'ultima volta? Finale di Coppa Italia. Contro chi? L'Atalanta. Basta questo per presentare l'attesa #finale di #Coppa #Italia 2023/24. Se volete sapere come ci arrivano i singoli protagonisti, ecco l'analisi del match su Calcio e Finanza, nel mio editoriale settimanale del FPeX - Football Players Exchange ® ⬇
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⚽ Spesso sono al centro delle polemiche, ma non tutti sanno quanto guadagnano gli arbitri europei. Dal massimo campionato inglese a quello italiano, ecco quanto ricevono i direttori di gara per arbitrare le partite dei più importanti tornei nazionali. Qui vi spieghiamo quanto si guadagna per dirigere una partita in Italia, Spagna, Francia, Germania e Inghilterra tra compensi fissi, gettoni singoli e bonus. 🏆 Per quanto riguarda invece i trofei internazionali, secondo i dati messi a disposizioni dalla Uefa sono tre le indennità che vengono riconosciute ai direttori di gara per una partita di Champions League: • 200 euro al giorno, includendo anche il viaggio tra andata e il ritorno; • 200 euro una tantum per le spese varie; • L’indennità vera e propria per l’incontro da dirigere (qui la cifra cambia a seconda dell’esperienza della squadra arbitrale). 💶 La UEFA distingue gli arbitri e gli assistenti in due categorie: first ed elite. Per questa seconda categoria, i compensi sono: 5.000 euro per un match fino agli ottavi di finale e 6.000 euro per le gare dai quarti di finale in avanti, finale inclusa. 📽 Daniele Polidoro #arbitri #liga #premierleague #seriea #bundesliga #ligue1 #championsleague #calcio #calcioitaliano #calcioeuropeo #uefa #ucl
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L'altro exploit che fa onore al Bologna: ogni punto costa meno di un milione Qualificata alla Super Champions League, la società rossoblù batte tutti nel rapporto soldi spesi/punti conquistati. Ognuno le è costato solo 830 mila euro; alla Juve, invece tre volte tanto. La chirurgica bravura di Sartori che ha ridotto il monte ingaggi e costruito una squadra arrivata sino al più prestigioso torneo Uefa La stagione del Bologna è stata strepitosa ed è culminata con la storica qualificazione alla Super Champions League. Ma c'è un altro aspetto da evidenziare perché rende ancora più importante l'exploit scaturito da una gestione oculata, al contrario di altre affidate a "chi crea debiti senza poterli ripagare e altera l’equa competizione», per citare le parole dell'amministratore delegato Claudio Fenucci, pronunciate durante l’audizione davanti alla Settima Commissione del Senato nell’ambito del progetto di riforma del calcio italiano. C'è, fresca di stampa, l'analisi di Calcio e Finanza del rapporto fra i soldi spesi per il monte ingaggi e i punti conquistati che colloca il Bologna in testa alla classifica delle prime dieci squadre del campionato. Il Torino è secondo, l'Atalanta è terza, ma soltanto al Bologna (costo della rosa 56,2 milioni di euro) ognuno dei 68 conquistati è costato meno di un milione, esattamente 830 mila euro. La voce costo della rosa contempla gli stipendi lordi, gli ammortamenti e le spese per i prestiti). Il Torino, secondo nella graduatoria di Calcio e Finanza, registra un costo della rosa di 56,2 milioni di euro, ha totalizzato 53 punti e il costo di ogni punto ammonta a 1,18 milioni, sebbene, nel caso dei granata, il lusinghiero risultato di gestione economica strida con l'ennesima stagione di grigia mediocrità maturata sul campo. Ma questi sono affari di Cairo. L'Atalanta (costo rosa 102 milioni) ha chiuso il torneo a quota 69 e ha visto il costo punto fermarsi a 1,48 milioni. Per avere un'idea della brillante condotta bolognese, è sufficiente raffrontarne i risultati con le altre sette classificate, dal quarto al decimo posto. Fiorentina, costo rosa 103,8 milioni, 60 punti, costo punto 1,48 milioni; Lazio, costo rosa 111,1 milioni, 61 punti, costo punto 1,82; Milan, costo rosa 152,9 milioni, 75 punti, costo punto 2,04; Inter, costo rosa 192,3 milioni, punti 94, costo punto 2,05; Roma, costo rosa 154,4 milioni, 63 punti, costo punto 2,45; Napoli, costo rosa 149,8 milioni, 53 punti, costo punti 2,83; Juventus, costo rosa 223,6 milioni, punti 71, costo punto 3,15, il triplo del Bologna. Dove si dimostra che un altro calcio è possibile e di quanto non sia vero che chi più spende,più vince. Naturalmente, se hai la bravura e la fortuna di scegliere gli uomini giusti e di collocarli al posto giusto. Come Giovanni Sartori che, nell'arco di due anni, ha drasticamente ridotto il monte ingaggi, riuscendo comunque a costruire una squadra così competitiva da entrare in Champions League. Complimenti vivissimi.
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𝐔𝐧 𝐠𝐫𝐨𝐬𝐬𝐨 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐨 𝐚𝐯𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐜𝐚𝐥𝐜𝐢𝐨 𝐟𝐞𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐥𝐞 𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐨. 𝐍𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐚𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝟐𝟎𝟐𝟒-𝟐𝟓 𝐬𝐚𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐭𝐫𝐞 𝐢 𝐜𝐥𝐮𝐛 𝐝𝐢 𝐬𝐞𝐫𝐢𝐞 𝐀 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐜𝐢𝐩𝐞𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐔𝐄𝐅𝐀 𝐖𝐨𝐦𝐞𝐧’𝐬 𝐂𝐡𝐚𝐦𝐩𝐢𝐨𝐧𝐬 𝐋𝐞𝐚𝐠𝐮𝐞. ⏩ 𝐏𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐑𝑶𝑴𝑨, 𝐥𝐚 𝑱𝑼𝑽𝑬𝑵𝑻𝑼𝑺 𝐞 𝐥𝐚 𝑭𝑰𝑶𝑹𝑬𝑵𝑻𝑰𝑵𝑨 - 𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐞𝐠𝐮𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐒𝐞𝐫𝐢𝐞 𝐀 𝐅𝐞𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐥𝐞 𝐠𝐮𝐢𝐝𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚 Federica Cappelletti - 𝐮𝐧𝐚 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐞𝐭𝐫𝐢𝐧𝐚 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞. 𝐒𝐢 𝐚𝐥𝐳𝐚 𝐥’𝐚𝐬𝐭𝐢𝐜𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐥𝐢𝐯𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐝𝐢 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐢𝐜𝐨𝐥𝐭𝐚̀, 𝐮𝐧 𝐝𝐚𝐭𝐨 𝐯𝐚𝐧𝐭𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐬𝐨 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐍𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 Andrea Soncin, 𝐦𝐚 𝐩𝐨𝐭𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞𝐫𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐫𝐞𝐭𝐢𝐳𝐳𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐮𝐭𝐢𝐥𝐢 𝐞𝐜𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐜𝐢 𝐬𝐢𝐠𝐧𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐢 𝐛𝐢𝐥𝐚𝐧𝐜𝐢 𝐝𝐞𝐢 𝐭𝐫𝐞 𝐜𝐥𝐮𝐛. Nella stagione 2024-25 l’Italia – che fa parte delle federazioni che occupano le prime sei posizioni nel ranking - avrà tre squadre femminili iscritte (Roma, Juventus e Fiorentina). Le dieci federazioni che seguono nel ranking, ne avranno due. Per tutte le altre federazioni sarà consentito l'accesso a una sola squadra. La lista d'accesso definitiva sarà stabilita solo a giugno, quando saranno noti sia il numero definitivo di club iscritti alla competizione sia il club che diventerà detentore del titolo. Il fulcro del torneo è la 𝑭𝑨𝑺𝑬 𝑨 𝑮𝑰𝑹𝑶𝑵𝑰 𝒂 16 𝒔𝒒𝒖𝒂𝒅𝒓𝒆, che prevede quattro gruppi formati da quattro squadre che si affrontano in casa e in trasferta tra ottobre e dicembre. 𝐐𝐮𝐚𝐭𝐭𝐫𝐨 𝐬𝐪𝐮𝐚𝐝𝐫𝐞 𝐬𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢𝐟𝐢𝐜𝐡𝐞𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐟𝐚𝐬𝐞 𝐚 𝐠𝐢𝐫𝐨𝐧𝐢: la detentrice del titolo e le vincitrici dei campionati delle tre federazioni più in alto nel ranking (Francia, Germania e Spagna) partiranno da questa fase. Le prime due classificate di ogni girone andranno alla fase a eliminazione diretta che si giocherà a partire da marzo. I quarti di finale e le semifinali si disputeranno con gare d'andata e ritorno, mentre la finale in gara unica. 𝐈 𝟏𝟐 𝐫𝐢𝐦𝐚𝐧𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐬𝐚𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐚𝐬𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚𝐭𝐢 𝐭𝐫𝐚𝐦𝐢𝐭𝐞 𝐝𝐮𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐨𝐫𝐬𝐢 (𝟕 𝐩𝐨𝐬𝐭𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐢𝐥 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐂𝐚𝐦𝐩𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐞 𝟓 𝐩𝐨𝐬𝐭𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐢𝐥 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐏𝐢𝐚𝐳𝐳𝐚𝐭𝐞). La ROMA (campione d’Italia) prenderà parte al 𝒑𝒆𝒓𝒄𝒐𝒓𝒔𝒐 𝑪𝒂𝒎𝒑𝒊𝒐𝒏𝒊 (che assegna 7 posti). La JUVENTUS (seconda classificata) e la FIORENTINA (terza classificata) partiranno dal 𝒑𝒆𝒓𝒄𝒐𝒓𝒔𝒐 𝑷𝒊𝒂𝒛𝒛𝒂𝒕𝒆 (che assegna 5 posti), con livelli diversi di difficoltà in relazione al piazzamento in Campionato. 👉🏿 "𝑪𝑨𝑳𝑪𝑰𝑶𝑷𝑹𝑬𝑺𝑺" - 𝗜𝗹 '𝗺𝗮𝗴𝗮𝘇𝗶𝗻𝗲' 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗱𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗺𝗼𝘃𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗳𝗲𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝗹𝗲 - "𝗧𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗰𝗮𝗹𝗰𝗶𝗼 𝗶𝗻...𝗿𝗼𝘀𝗮". ⏩ https://lnkd.in/dSihKAQ6
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➡ SCOUTING LIGA PORTUGAL 2: ANHA CANDE | 2007 ⬅ Scovare giocatori sommersi nei campionati di serie B è una delle attività di scouting che preferisco, così come regalare segnalazioni soprattutto per stimolare un confronto che però arriva raramente. Ad ogni modo, in Portogallo, nella Liga 2, c'è un attaccante del 2007 che già conosco sin dall'U15 ma che sta superando brillantemente il salto con i professionisti, giocando da titolare nella squadra riserve del Porto con personalità e consapevolezza. Centravanti alto, veloce e veemente sia nell'allungare la squadra che nel lavorare da riferimento dorsale, Anha Cande rappresenta un profilo particolarmente interessante per ogni ecosistema di gioco, che sia diretto con ricerca della profondità lunga, o posizionale in contesti più ragionati di attacco all'area. ▶ Caratteristiche fisiche e tecniche: longitipo di 1.86 mt per 77 kg, corporatura media, leve lunghe, veloce e potente in campo aperto, agisce da prima punta di un 1-4-3-3 o 1-4-2-3-1 dove lavora sia incontro che in profondità. Assorbe i contatti fisici, è solido nella protezione palla facendo perno e agevolando gli inserimenti o smarcamenti in appoggio, predilige lavorare con sponde basiche per poi guidare le transizioni. Devastante quando prende campo, calcia di forza anche dalla media distanza in piena corsa, abile nei tagli sul primo palo, prezioso e aggressivo nel pressing offensivo (autore di 3 gol e 2 assist fino ad oggi). ➖ Nome completo: Anhá Cande ➖ Data di nascita: 13/8/2007 ➖ Altezza: 1.86 mt ➖ Piede naturale: sinistro ➖ Club: Porto B ➖ Profilazione: attaccante prima punta all round finisher
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