Post di Alessio Manzo

Piano piano il cambiamento

Lavazza accorcia il venerdì anche in fabbrica. Premio fino a 15mila euro nel triennio Dopo la sperimentazione nella sede di Torino, con il nuovo accordo integrativo siglato con i sindacati la rimodulazione dell’orario di lavoro interesserà anche i 400 lavoratori del sito di Gattinara Un interessante articolo di Cristina Casadei su #IlSole24Ore “Dopo la sperimentazione nell’headquarter di Torino, il gruppo Lavazza estenderà il venerdì breve anche in fabbrica. A stabilirlo è l’accordo raggiunto con i sindacati sul nuovo contratto integrativo per il periodo 2024-2026 che riguarderà i quasi 400 lavoratori dello stabilimento di Gattinara, in provincia di Vercelli. La necessità di coniugare le esigenze di business con il #benessere dei #lavoratori ha fatto finire al centro della trattativa l’#orario di #lavoro, su cui è stata pensata una diversa e innovativa articolazione che consentirà di accorciare il venerdì attraverso una rimodulazione dell’orario e permessi aggiuntivi. Erik Beligni, direttore relazioni industriali del Gruppo Lavazza, spiega che «il benessere dei dipendenti è da sempre al centro del nostro approccio così come il raggiungimento dei risultati di business; lavoriamo da anni per favorire uno sviluppo dello stabilimento che consenta di coniugare la ricerca dell’eccellenza produttiva, qualitativa e di servizio con la promozione di un ambiente stimolante, incentivante e flessibile che sia in grado di assicurare il soddisfacimento delle necessità di business ma anche del benessere e dei bisogni delle nostre persone, introducendo in questo caso anche interessanti opportunità in termini di bilanciamento vita-lavoro. Il venerdì breve, seppure con meccanismi diversi, è stato già introdotto con grande apprezzamento presso il Centro Direzionale del Gruppo dal 2023». La rimodulazione dell’orario Il meccanismo concordato per il sito di Gattinara, prevede che a fronte di maggiori prestazioni che possono rendersi necessarie il sabato, in determinati periodi dell’anno, le maggiori ore lavorare potranno essere recuperate in altri periodi, attraverso la riduzione a 4 ore della giornata del venerdì. Questo grazie anche al riconoscimento, per ogni giornata di maggiore prestazione, di 4 ore aggiuntive di recupero da utilizzare per il venerdì breve. Il premio fino a 15mila euro Oltre alla rimodulazione dell’orario di lavoro, l’accordo prevede anche un nuovo modello di premio per obiettivi e altri innovativi elementi di welfare come i permessi per i caregiver, l’estensione del congedo di paternità e il volontariato aziendale. Il Premio per obiettivi (PPO) secondo l’accordo sarà erogato annualmente a tutte le persone dello stabilimento e, nel suo impianto, è stato stabilito che oltre a premiare le performance produttive verranno valorizzati anche i risultati del Gruppo. In caso di risultati di eccellenza verrà riconosciuto un importo fino a 15mila euro nel triennio del nuovo contratto integrativo. #flpnews Follow me: https://lnkd.in/dgUYdM5s.

Se Atene piange, Sparta non ride. Anche NIMS, distributrice di macchine e capsule Lavazza, pare che abbia avuto un brutto impatto con il mondo post covid. I clienti si lamentano ormai da tempo su TrustPilot del trattamento loro riservato. Da grande azienda qual è, ha capito che così le cose non potevano continuare così, ed è subito corsa ai ripari, cambiando la dirigenza. Ma secondo i dati, potrebbe non bastare. Se fosse mio cliente, gli suggerirei prima di tutto di cambiare Brand. Ormai NIMS è sputtanato. Non lo recuperi nemmeno con la gru. Andrebbe chiuso virtualmente il Brand, e riaperto sotto un altro nome. Passo successivo, suggerirei di riaddestrare la rete vendita. Tutta. Dicendo addio ai vecchi formatori vendita "mordi e fuggi" tipici del porta a porta. Quando il mercato inizia a respingerti, servono mosse forti, almeno per dare una scossa alla percezione. Terzo, rivedere le politiche di abbonamento. Lavazza è un marchio consolidato, e fa del buon caffé. Non serve imporre certi vincoli al cliente, per fidelizzarli. Basta passare ad un'approccio più soft. Da venditore che vuole coccolarti, non ingropparti. Ricapitolando, ecco i passi che suggerirei io ad un mio cliente: Rinnovamento del brand: Un rebranding completo potrebbe aiutare a ridefinire l'immagine aziendale. Formazione della forza vendita: Passare da tecniche di vendita aggressive a un approccio consulenziale orientato al cliente. Revisione delle politiche commerciali: Offrire maggiore flessibilità negli abbonamenti per adattarsi alle mutate esigenze dei consumatori. Valorizzazione del prodotto: Puntare sulla qualità Lavazza come punto di forza, senza ricorrere a vincoli contrattuali stringenti. In un mercato in evoluzione, le aziende devono essere pronte ad adattarsi rapidamente. Auguro il meglio a Davide Celin e Igor Nuzzi in questa sfida di rinnovamento aziendale. #Caffè #NIMS #Lavazza #Rebranding

Duemila #esuberi, tre stabilimenti in #chiusura: Beko Europe (ex #Whirpool e prima ancora Ariston) prepara la fuga dall’Italia nel #2025 La nuova società del #Bianco controllata dai turchi di #Arçelik punta solo sugli elettrodomestici per la cottura e vuole dismettere il resto. Sindacati e Governo sul piede di guerra: in arrivo minacce di #Golden #Power (patetiche e inattuabili) e scioperi (inutili). Ormai i buoi sono scappati dalle stalle e per questo glorioso ex settore industriale del Made in Italy si possono solo celebrare funerali e commemorazioni. Restano le nicchie, come le cappe di Elica Arçelik Türkiye Haier La Cucina Veneta srl Francesco Casoli Giulio Cocci Fausta Bergamotto Ministero delle Imprese e del Made in Italy Fiom-Cgil Milano  Beko Italia Leonardo #governo Fondazione Aristide Merloni https://lnkd.in/dmjRShrY

🛒 Gli scaffali della grande distribuzione sono sempre più popolati di prodotti che dichiarano una maggiore attenzione all’ambiente. 🔎 Secondo il nuovo report dell’𝙊𝙨𝙨𝙚𝙧𝙫𝙖𝙩𝙤𝙧𝙞𝙤 𝙄𝙢𝙢𝙖𝙜𝙞𝙣𝙤 di GS1 Italy Servizi, ben l’83,8% dei prodotti confezionati utilizza claim di sostenibilità sulle etichette. Una tendenza che ha permesso di generare un giro d’affari di 43,8 miliardi di euro nel 2023, segnando una crescita del 9,3% nelle vendite rispetto all’anno precedente, nonostante un calo nei volumi del 4,5%. 🗣️ Marco Cuppini, direttore della ricerca e comunicazione di GS1 Italy, sottolinea come la sostenibilità sia ormai un pilastro per le aziende del largo consumo: «Nonostante le sfide, produttori e distributori continuano a investire per rispondere alla crescente domanda di prodotti sostenibili, non solo in termini di ingredienti, ma anche di packaging e impegno sociale». GS1 Italy - molto più del codice a barre

"La #sostenibilità è rispetto: per l’#ambiente, per le #persone, per l’#economia." - Giuseppe Lavazza Sono queste le parole che racchiudono un pensiero comune di chi lavora nell'ambito #sustainability e che dovrebbe arrivare a sempre più persone. Il presidente del noto #brand di #caffè, afferma che è da almeno da vent’anni che ci si è siamo accorti del #cambiamentoclimatico nella filiera di produzione del caffè a causa di #alluvioni, periodi troppo caldi, #siccità e ovviamente pressione costante sulle tante possibili fragilità di un territorio o di una popolazione. Ad esempio, in Colombia si sono visti da vicino gli effetti della ruggine del caffè, la Roya, un fungo devastante per la pianta, che si sta diffondendo più rapidamente a causa delle piogge intense e del caldo. In Vietnam si allungano i periodi di siccità, alternati con piogge senza fine. In Brasile le gelate. Le possibili soluzioni si potrebbero trovare per le zone dove già si coltiva, per consentire che si continui a produrre bene e anche di più. A volte bastano degli accorgimenti e una maggiore conoscenza delle tecniche corrette, altre volte è necessaria la tecnologia.

Centromarca – Associazione Italiana dell’Industria di Marca alla #gdo: lavoriamo insieme per creare valore e sui temi precompetitivi Verrebbe da rispolverare un linguaggio da Prima Repubblica: convergenze parallele. Su temi precompetitivi come sviluppo sostenibile, efficienza logistica, digitalizzazione l’industria di marca invita la gdo a rafforzare la collaborazione. E chiede di muoversi insieme anche ai tavoli governativi, nell’interesse complessivo della filiera Lcc. Ci saranno tante questioni rilevanti al centro della 33esima edizione degli incontri tra industria di marca e distribuzione moderna in programma mercoledì 13 e giovedì 14 novembre presso il Centro Congressi NH Milanofiori di Assago. Al centro, come di consueto, la dinamica della relazione commerciale. L’appuntamento, promosso da #Centromarca, ha un titolo di particolare attualità: Competere e creare valore nell’era dell’instabilità. Pur essendo a porte chiuse, per rispondere alle numerose richieste pervenute negli anni scorsi, sarà aperto anche alle adesioni delle industrie food e non food del largo consumo. Sul fronte retail, il programma prevede interventi di Acqua & Sapone , #Agorà #Network, Conad , Coop Italia, Gruppo VéGé Lidl Italia e Selex Gruppo Commerciale Esselunga e #Crai saranno coinvolti nel dibattito in programma nella mattinata della prima giornata. Come di consueto l’agenda prevede contributi scientifici, quest’anno a cura di Circana , Deloitte, Consumer Panel-YouGov, Ipsos e Prometeia Dunque un’opportunità di approfondimento, scambio di idee e networking unica nel suo genere nella filiera Lcc. “Industria di marca e distribuzione si incontrano, a livello di vertici, per due giorni, e parlano di tematiche fondamentali per il largo consumo -sottolinea Vittorio Cino, direttore generale Centromarca-. Durante la sessione plenaria, nella mattinata del primo giorno, affronteremo temi più ‘politici’, come il contesto economico, l’inflazione, i problemi e le opportunità da cogliere come filiera. Poi ci saranno gli incontri dedicati alle strategie delle aziende distributive. Ogni retailer illustrerà i piani di sviluppo per il prossimo anno”. Ma in che scenario si svolgeranno i lavori? “Veniamo da una rivoluzione epocale. Il consumatore sta cambiando la logica dei suoi acquisti e la fedeltà all’insegna e alle marche sullo scaffale non è più la stessa. Per questo l’industria e la distribuzione devono comprendere a fondo il contesto e sviluppare insieme nuovi piani per intercettare la domanda. Sarà importante, per esempio, la condivisione dei dati sugli shopper e sulle categorie. In parallelo, in un mercato che fatica a generare extra volumi, anche l’efficienza della filiera è fondamentale. In particolare, in ambiti come la gestione degli ordini o la corretta gestione degli investimenti sul consumatore”.

Le sigarette elettroniche DOVE VANNO? Ecco la risposta! #recycle #logista #ambiente #RAEE #sostenibilità #ecosistema #ESG #RECYCLECIG #ReverseLogistics #riciclo

Siamo entusiasti dell’accoglienza che "Dove vanno?” di Logista Italia ha ricevuto al suo go-live. Nelle prossime settimane la campagna sarà supportata da una pianificazione stampa e numerosi touchpoint coerenti con il target come social media, radio, cinema, piattaforme streaming, merchandising e influencer. È fondamentale far crescere la consapevolezza sul corretto smaltimento delle sigarette elettroniche esauste, veri e propri #RAEE che, se trattati correttamente, consentono di ridurre il consumo di preziose materie prime. Il circuito #RECYCLECIG per la raccolta e il riciclo delle e-cig è un esempio concreto di come la #sostenibilità permei tutte le attività di #Logista e rappresenta un passo avanti verso un modello di economia circolare. Leggi il comunicato stampa 👉 https://lnkd.in/d6fp_aHi #DoveVanno #ESG #ReverseLogistics #Riciclo Logista Retail Italia Centro di Coordinamento RAEE

Durante lo Human and Green Retail Forum, Eleonora Graffione ha condiviso una visione chiara e ispirata su come la distribuzione debba evolversi verso un impegno non solo economico, ma anche sociale ed etico. 📌 "La distribuzione deve diventare un attore sociale. Non si tratta solo di offrire servizi ai territori o alle comunità, ma anche di operare scelte etiche su cosa proporre sugli scaffali. Il compito del retailer è delicato: non possiamo imporre acquisti, ma possiamo e dobbiamo suggerire, informare e aiutare i consumatori a comprendere l'importanza della filiera produttiva. Tra le sfide più complesse del nostro settore, spicca la necessità di sensibilizzare sulle scelte consapevoli, promuovendo una distribuzione più trasparente e responsabile, attenta all'ambiente e ai bisogni delle persone." 💡 Il futuro del retail è #green e umano: consapevolezza, informazione e scelta etica devono diventare centrali nel nostro modello di business. angelo colombini Riccardo Taverna Giorgio Santambrogio