Post di Amnesty International Italia

Cosa c’entrano numeri e diritti umani? Lo abbiamo chiesto alla nostra Business Analysis Unit! Analisi dei dati, segmentazione e studio del target: Francesco, Marta e Sheng hanno deciso di mettere le loro competenze tecniche al servizio di Amnesty Italia per rafforzare la base di sostenitori e permetterci, così, di portare avanti le nostre campagne, ricerche e azioni. Partire dal dettaglio numerico, per allargarsi e ottenere un quadro chiaro è il lavoro che svolgono ogni giorno. Un mattoncino dietro l’altro, per costruire la base su cui operano le altre unità di Fundraising. Francesco, Marta e Sheng vengono da percorsi diversi, ma alla domanda “perché fare il vostro lavoro proprio in Amnesty?” rispondono nello stesso modo: “perché è proprio bello guardare i numeri per fare del bene”.

#MyImpact by Synergie Italia! #goal16 ONU “Pace, giustizia e istituzioni forti" (Agenda ONU 2030). Nella Giornata nazionale della legalità, che ricorda le vittime di tutte le mafie e, in particolare, delle stragi del 1992, Synergie conferma il suo impegno nel sostenere il Goal 16 dell'Agenda 2030, che promuove pace, giustizia e istituzioni solide.   👉 Siamo fieri di lottare contro la corruzione attraverso azioni concrete di supporto e sensibilizzazione rivolte ai nostri dipendenti e a tutti i nostri stakeholders, effettuando continui monitoraggi e incentivando una formazione continua e la segnalazione di comportamenti sospetti. 👉 Ci siamo dotati di un Modello organizzativo ex D.Lgs. 231/2001, per assicurare condizioni di correttezza e trasparenza nella conduzione delle nostre attività. 👉 Dal 2017 con l’ottenimento delle 3 stelle nel Rating di legalità, ancora oggi confermate, l’AGCM riconosce il nostro impegno costante e la nostra integrità.   Continueremo a lavorare con determinazione per promuovere una cultura di corresponsabilità, essenziale per la costruzione di un futuro in cui trasparenza, integrità e legalità siano alla base di ogni decisione!   Per saperne di più leggi l'articolo: https://lnkd.in/dffV4PUa   #synergieitalia #lavoro #SynergieImpact #Agenda2030 #AgendaONU #valore #legalita #giornatalegalita #trasparenza #ratinglegalita #pace #giustizia #Synergie2030

🎨 Scopri il terzo vicolo della cultura partenopeo a Napoli dedicato alle donne straordinarie che hanno cambiato il mondo con il loro talento e coraggio! 📚 Leggi l'articolo completo per scoprire il significato dietro ogni dipinto, come il vicolo sta influenzando le giovani menti e il futuro della città, e quali sorprese ci riserva il prossimo capitolo di questa straordinaria iniziativa.

"l'autismo è un diverso sistema operativo", Per questo imparare come funziona ed apprendere come relazionarsi con le persone neurodivergenti è una preziosa occasione di crescita per le persone neurotipiche. auticon Italy è una realtà lavorativa che dà modo alle persone nello spettro dell'autismo di realizzarsi professionalmente, facendo di una diversità un vero talento, e permette alle persone neurotipiche di arricchirsi apprendendo un "diverso sistema operativo". #guirnatamondialeconsapevolezzaautismo

Lo sappiamo: l’#8marzo andrebbe festeggiato ogni giorno. Ma in questo caso è solo un piccolo pretesto per riflettere su quello che le #donne hanno dato allo #sport, dopo avere dotato la nostra società di maggiore sensibilità, educazione e, su tutto, intelligenza. Ragiono sul fatto che solo 40 anni fa non esistevano praticamente donne nel mondo del giornalismo sportivo, oggi per fortuna arricchito invece dalla loro presenza e dalla loro cultura. La grande pioniera fu Rosanna Marani: la prima donna a lavorare alla Gazzetta dello Sport, in mezzo alla misoginia che al tempo occupava tutte le redazioni al pari del fumo di sigaretta. Da lei, omonima e amica, ho ricevuto molti racconti su cosa le toccò vivere in quegli anni, in mezzo al coacervo di maschi presuntuosi e diffidenti. Non ha mollato e anzi, ha allargato l’esperienza alla tv. Molte delle giornaliste odierne le debbono portare sincera gratitudine. Ma è tutto il mondo dello sport italiano, seppure in mezzo a forti resistenze ataviche, ad avere aperto all’altra metà del cielo, per dirla con una celebre espressione di Mao. Il medagliere olimpico azzurro è sempre più debitore dei grandi exploit delle nostre ragazze: dal nuoto all’atletica, dallo sci alle altre mille discipline nelle quali eccellono, spesso affrontando problemi logistici e carriere universitarie migliori dei colleghi. Qualche giorno fa sono stato a un interessante convegno voluto da AIC, sul ruolo delle calciatrici: il contributo in termini sportivi e in fatto di idee è evidente, al punto che sono raddoppiate le tesserate. Ma c’era di più in quell’incontro: una profondità, una cura dei temi trattati non sempre riscontrabili in altri consessi. Notevolissima la chiusura finale di Sara Gama: numeri, prospettive, passione e impegno. Anche noi come Lega Pro siamo beneficiati dalla presenza di donne. Non è questione di quote rosa, orribile termine, e nemmeno di “inclusività”, altra parola che oggi si associa a qualunque cosa. È proprio la ricchezza che le donne portano nel lavoro quotidiano a determinare la differenza. Ne sono un fermo sostenitore. Nella sede da cui sto scrivendo, la metà dei dipendenti è femminile, il nostro Consiglio direttivo (il primo in Europa) è formato per metà da donne: 3 su 6. Non suonino soltanto come numeri da vetrina, è il convincimento profondo che esperienze diverse e il modo di approccio differente costituiscano una risorsa preziosa, come la visione maggiore che scaturisce dall’incontro dei generi. Tutte le volte in cui è servito il coraggio, da Rosa Parks in avanti, c’era sempre una donna davanti. Quasi 80 anni dopo il primo voto alle donne, per il referendum del ‘46, con alcune di queste giunte finalmente alla guida della nostra democrazia, fa piacere che persino il maschilista mondo sportivo abbia compreso il valore delle nostre ragazze in campo e delle nostre dirigenti in ufficio. Ancora troppo poco, ma il processo è finalmente avviato. Viva le donne. Anche domani che sarà il 9 marzo.

Di cosa parliamo quando parliamo di #Valutazione di #Impatto di #Genere? Parliamo di #dati e di #metodo. Se non abbiamo i dati non misuriamo. Se non misuriamo non capiamo il fenomeno e quindi non possiamo prendere decisioni in modo consapevole: questo approccio le organizzazioni lo conoscono bene. La Valutazione di Impatto di Genere é una metodologia che serve a misurare i divari nell’economia che ostacolano l’ #equità e il #merito: serve a capire che impatto ha l’investimento sul miglioramento del gendergap, prima della sua messa in atto e durante la sua esecuzione. Ci chiediamo: le Istituzioni che hanno dimostrato un’importante sensibilità al tema, potrebbero portare esempio e concretezza attuando questa metodologia sugli investimenti della Pubblica Amministrazione?

Vi racconto come l’arte può aiutare l’azienda nel diversity management e nell’inclusione sociale!

Il nuovo anno ha preso avvio con una marcata attenzione rivolta al tema della #paritàdigenere, riconosciuto come un elemento cruciale su cui concentrarsi strenuamente per raggiungere obiettivi concreti. Di questo impegno fa parte la campagna "Lei è", patrocinata dalla Fondazione Pubblicità Progresso, con particolare enfasi sulla libertà di scelta e sull'autodeterminazione delle donne: una campagna mirata a smantellare stereotipi di genere e luoghi comuni (nel mondo del lavoro così come nella vita personale) si configura come un potente strumento per promuovere l'uguaglianza di genere e contrastare la violenza di genere. Siamo fermamente convinti che diffondere e discutere delle iniziative intraprese possa contribuire a stimolare un pensiero critico in grado di fare la differenza, a partire dai piccoli gesti quotidiani che compiamo nella nostra vita privata e professionale. Il cambiamento è avviato da piccoli passi quotidiani, che includono anche la domanda: cosa posso fare oggi per garantire che domani sia diverso? Di seguito trovate il servizio pubblicato da ANSA per approfondire. https://bit.ly/48GopBK

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