La riorganizzazione della sanità territoriale mira a dotare l’Italia di una rete capillare e organizzata, con un approccio integrato e digitale, capace di rispondere ai bisogni sanitari della popolazione senza che questa debba per forza ricorrere al pronto soccorso o agli ospedali. Per questo, entro il 2026 è prevista la creazione di 1.038 case di comunità. Tuttavia i numeri mostrano un forte ritardo. A giugno 2024 ne erano attive solo 413, concentrate in sole 11 regioni del paese. Inoltre, attive non significa funzionanti: in 120 non è presente neanche un medico. Mentre in altre 58 c’è per meno di 30 ore settimanali. Una condizione di carenza di organico che rischia di trasformarle in “cattedrali nel deserto”, non in grado di erogare le prestazioni.
Post di Andrea De Filippis
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Liste di attesa sempre più lunghe, aumento della spesa per i #servizisanitari, riduzione dei servizi e definanziamento del SSN: questo è lo scenario della #sanità in Italia descritto nell'ultimo Rapporto della Fondazione Gimbe. In questo contesto, sempre più persone si stanno orientando verso soluzioni alternative, come l’#assicurazionesanitaria privata, per garantire un accesso più rapido alle cure e avere una copertura più ampia. Come funziona e quali sono i vantaggi? Scopri di più leggendo l'articolo completo sul nostro blog: https://lnkd.in/di9nDrQR
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Divario della spesa sanitaria pubblica pro capite di € 889 rispetto alla media dei paesi #Ocse membri dell’UE, con un gap complessivo che sfiora i € 52,4 miliardi; la crisi motivazionale del personale che abbandona il #Ssn; il boom della spesa a carico delle famiglie (+10,3%); quasi 4,5 milioni di persone che nel 2023 hanno rinunciato alle cure; le inaccettabili diseguaglianze regionali e territoriali; la migrazione sanitaria e i disagi quotidiani sui tempi di attesa e sui pronto soccorso "dimostrano che il Ssn è al punto di non ritorno". https://lnkd.in/dQerayJw
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Interessante sia l'analisi delle criticità che le proposte da attuare tra cui: 📣 una innovazione e trasformazione radicale della geografia dei servizi del Ssn con un sistema ospedaliero “più asciugato e accentrato”, equipe mediche “itineranti tra stabilimenti ospedalieri”, una ampia diffusione di “servizi specialistici da remoto per pazienti che rimangono a casa o vanno in casa della comunità se non hanno una buona connessione” 📣 progressivamente introdurre a tutti i livelli indicatori che misurino l’appropriatezza dei livelli prescrittivi, l’equità nell’allocazione delle risorse e nei consumi di prestazioni per abitante, i livelli di reclutamento della popolazione cronica, l’aderenza alle terapie, la qualità anche percepita della presa in carico e l’eccellenza degli esiti clinici di salute #ssn #sostenibilità #valore
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I trend demografici in corso sottopongono il SSN a una crescente domanda di prestazioni, sanitarie e socio-assistenziali. Contenere la spesa e innalzare al contempo l'adeguatezza dei servizi offerti: queste, di riflesso, le sfide del prossimo futuro per la sanità pubblica; un futuro nel quale sempre più cruciale si fa il ruolo delle forme integrative. L'approfondimento via #PensionieLavoro
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Rapporto OASI 2024 "il Ssn presenta evidenti contraddizioni che peggioreranno in mancanza di una rivoluzione nelle logiche di governo del sistema, indebolendo il tessuto delle aziende del Servizio sanitario nazionale" Le proposte di policy capaci di dare una svolta: - Governare le aspettative - Efficienza impopolare - Aumentare le risorse per il Ssn - Rivoluzionare la geografia e i formati dei servizi (digitale) https://lnkd.in/dDaA9mXu
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Il sottofinanziamento del sistema sanitario nazionale è conclamato, ma è difficile immaginare un’espansione della spesa sanitaria pubblica nel prossimo futuro. Ridimensionare la distanza tra risorse e attese dei cittadini e abbandonare la retorica difensiva delle “liste d’attesa” potrebbero essere le strade percorribili per la sostenibilità del SSN. Restano tuttavia limitate le risorse per operare in questa direzione. Non sorprende il recente appello di 14 esperti di riferimento del settore apparso nelle principali testate nazionali per sottolineare il sotto-finanziamento del SSN e la rilevanza di adeguare le risorse per sostenere tutela della salute e coesione sociale. Leggi l’analisi di Alessandro Furnari sulla tutela della salute e la sostenibilità del sistema sanitario nazionale. #Mediatrends #ssn #sanità https://lnkd.in/dRwEJgTy
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Su 14 milioni di visite annuali all’ospedale 10 milioni sono evitabili e pesano sui conti dello Stato. Confcooperative suggerisce di implementare assistenza domiciliare e telemedicina per ridurre la spesa pubblica. Nel mentre nella manovra il governo Meloni si prepara a stanziare altri 2 miliardi di euro per il comparto | Sanità pubblica in crisi: ecco come i colossi privati stanno conquistando l'Italia.
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Il mio intervento di oggi a #Pomeriggio 24, approfondimento di #RaiNews. 📺 Oggi abbiamo bisogno di soluzioni, che al momento non sono state pienamente individuate. Bisogna ripensare il sistema anche in base al personale perché quando si parla di Sanità si parla di persone che assistono altre persone. 👨⚕️ 👩🔬 Bisogna ripartire dalle risorse umane con una progettazione anche un po' diversa che tenga presente il territorio e anche risorse socio-sanitarie. Bisogna costruire il cosiddetto sistema territoriale, basato sulla Medicina Generale sulla Farmacia dei Servizi su tutta l’assistenza primaria domiciliare e residenziale, che dovrebbe crescere in questo Paese. C’è un’opportunità che è ancora in essere che è quella del PNRR, che finanzia questi livelli essenziali di assistenza. Dobbiamo ripensare il nostro #SSN tutelandone le caratteristiche quindi l’universalità, la gratuità, l’accessibilità, però dobbiamo ripensarlo in un potenziamento del sistema territoriale. Oggi ci sono 40.000 Medici di Famiglia ne mancano circa 5.000, mancano i Pediatri di Base, per cui bisogna sostanzialmente rivedere e rafforzare questo Sistema anche con le forze sussidiarie al SSN stesso. #SSN #CONFCOOPERATIVESANITA' #OSA
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Per curarci spendiamo sempre di più. E questa la dice lunga sull'inefficienza del #serviziosanitarionazionale. Ecco alcuni dati presentati nel Rapporto "Manutenzione o trasformazione: l’intervento pubblico in sanità al bivio" del C.R.E.A. Sanità - Centro per la Ricerca Economica Applicata in Sanità: - oltre due milioni di persone rinunciano alle cure - 380mila famiglie si impoveriscono per curarsi - per oltre 3,4 milioni di persone le spese sanitarie sono catastrofiche - la spesa privata ha raggiunto quasi 43 miliardi di euro - tutte prestazioni inappropriate? Poco plausibile, sostengono i curatori del Rapporto, dato che il 20% della spesa privata è sostenuto da persone in difficoltà economiche Al di là delle risorse economiche, che mancano, sono necessarie scelte precise, anche politicamente scomode, affinché il Ssn possa continuare a rappresentare la garanzia di disporre di una copertura pubblica universale per i rischi da malattia, hanno detto Barbara Polistena e Federico Spandonaro, rispettivamente direttrice scientifica e presidente del comitato scientifico di #CreaSanità e Università di Roma Tor Vergata Altri dati nell'articolo su INNLIFES È possibile procedere con manutenzioni, seppure straordinarie, o è arrivato il momento di affrontare una radicale trasformazione del nostro #ssn? A questa domanda hanno risposto, in occasione della presentazione del #RapportoCrea, le già ministre e i già ministri della Salute #RenatoBalduzzi (2011-2013), #RosyBindi (1996-2000), #MariaPiaGaravaglia (1993-1994), #GiuliaGrillo (2018-2019), #GirolamoSirchia (2001-2005) e Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva APS, Annalisa Scopinaro, presidente di UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare, e Renato Brunetta, presidente del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL) https://lnkd.in/dctUqxiE #salviamossn
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