Post di Anna Sara Liberati

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Criminologa specializzata in Neuroscienze Comportamentali, Autrice, Docente

All’interno del SNC i neuroni comunicano tra di loro attraverso due tipi di sinapsi: chimica ed elettrica. Il primo tipo, il più diffuso e rappresentato negli esseri umani e negli animali superiori, prevede la trasmutazione del segnale da elettrico a chimico sfruttando molecole chiamate neurotrasmettitori. Questo perché i neuroni non sono a diretto contatto tra di loro ma sono separati da un minuscolo spazio detto "fessura sinaptica". Il secondo prevede invece una comunicazione diretta “cellula-cellula” e ha la peculiarità -a differenza del precedente- di essere bidirezionale (il che consente di sincronizzare le risposte dei diversi neuroni coinvolti e ottenere un'attivazione massiva e molto rapida). Quindi: le sinapsi chimiche sono più lente ma robuste mentre quelle elettriche sono più veloci ma meno efficienti. Si ritiene che negli esseri umani l’evoluzione abbia favorito la sinapsi di tipo chimico perché più accurata e meno dispersiva. Eppure, negli ultimi anni diversi studi hanno osservato la presenza di un numero maggiore -rispetto a quanto si ritenesse- di sinapsi elettriche in diverse aree cerebrali, lungo le varie reti neurali di comunicazione, suggerendo un ruolo di maggiore rilievo, rispetto a quanto ritenuto sin ora, di tali sinapsi all’interno dei circuiti nervosi. A tal proposito, un team di ricercatori dell'Institute of Neuroscience (University of Oregon, Eugene) sta indagando proprio le caratteristiche delle sinapsi chimiche con l’intento di capirne meglio il ruolo e le modalità attraverso cui possono influenzare la funzionalità delle reti cerebrali. In uno dei loro ultimi lavori (Martin et al., 2023) i ricercatori si sono concentrati sullo studio di una proteina, la Neurobeachina, nota per il suo ruolo nella formazione e il corretto funzionamento delle sinapsi chimiche (Kilimann et al., 2000). Questo peptide, infatti, si comporta da “concierge”, dal momento che indirizza altre proteine (anch’esse necessarie per il corretto funzionamento della sinapsi) verso il sito di formazione della sinapsi stessa. La cosa interessante però è che la Neurobeachina sembrerebbe implicata anche nella formazione delle sinapsi elettriche. Il ché lascia supporre la possibilità che questi due tipi di comunicazione nervosa siano molto meno indipendenti l’uno dall’altro di quanto sin ora ritenuto. Attraverso lo studio di modelli animali, il team ha altresì notato la presenza di cambiamenti comportamentali negli esemplari portatori di mutazioni a carico dei geni responsabili della codifica della Neurobeachina. E, poiché studi precedenti (es. Patterson et al., 2014; Gray et al., 2017) hanno già collegato tali mutazioni alla presenza di disturbi quali l'autismo e l'epilessia, è chiaro che indagare con maggiore dettaglio le modalità attraverso cui la Neurobeachina influisce sulla comunicazione nervosa potrebbe aiutare gli scienziati a comprendere meglio la natura di queste condizioni patologiche. Link: https://lnkd.in/dyTudwaz

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Giuseppe Catania

Consulente e agente ICT - Teoria del Tutto ed Oltre in GdS i-Val.it/Toecia. Servizi in Cloud con i-VAL.it - Manager di Rete VaresinaIntelligente.it

9 mesi

Bellissimo! Se può servire... Vi sono analogie con le forme creare dai quanti. Nella foto i diversi Quark ognuno fon la sua forma e la sua diversa altezza . Il tetraedo è altezza in Espansione 1-3 (4° da sx) Per trasmettere un elettrone basta un legame trasversale nel cubo di spazio, è con altezza 1-2 (3° da sx) Da Teoria del Tutto ed Oltre www.i-Val.it/Toecia

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Graziella Nesci

Segretario Ordine TSRM PSTRP RC È Presidente CdA dei TNPEE RC ABA RBT certificato LOGOPEDISTA APCM2 CAA TEACCH

9 mesi

Grazie mille per l'articolo, molto interessante!

Juan Gabriel García Puerta

Gestión fundamentada en el Neuroliderazgo, Psicoterapeuta, Psicorientador, Psicoformador y Psicoeducador. Organizational and leadership consultant. Psicólogo graduates in strategic management and human resources.

9 mesi

Eccellente

ottima conoscenza buona ripetizione per me grazie. Buona serata 🍀

Stefano A.

COO at "ItalMatica, Progettazioni Telematiche" : ICT Special Projects & General Management Services (International References)

9 mesi

Che bello leggere qualcosa d'istruttivo, interessante e di elevato profilo. Non si finisce mai d'imparare .. e a me affascina l'incredibilmente piccolo in quanto ritengo contenga i segreti del tutto. Se è vero che esiste un infinitamente grande, sarà quindi plausibile pensare che esista anche un infinitesimamente piccolo? Grazie!

P. M.

Esploratrice

9 mesi

Cara Anna il tuo post mi ha stimolato ad un' ipotesi. Quando parliamo di sinapsi chimica potremmo pensare che il nostro cervello elabori un pensiero per la via lunga mentre per quella elettrica un pensiero breve? Però poi affermi che la proteina neurobeachina è presente in entrambi le sinapsi e quindi la mia ipotesi non è corretta. Però siamo già ad un passo avanti per le mutazioni genetiche. Grazie ❤️

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