Tra le notizie #TelCoffee segnaliamo La Repubblica👇🏻 Assumere donne favorisce la crescita delle imprese, ma il #genderpaygap con gli uomini supera il 14%. Le aziende che adottano politiche di inclusione registrano significativi miglioramenti negli ambiti di produttività e innovazione, identificando la parità di genere come un fattore chiave per la crescita economica e la competitività. In 🇮🇹 l’uscita delle donne dal mercato del lavoro è fra le cause principali del disallineamento fra domanda e offerta. Dopo cinque anni dalla laurea, il divario salariale medio mensile a sfavore delle donne nelle discipline #STEM è di oltre 200 euro mensili. Le cause che alimentano il divario retributivo di genere: la motherhood e caregiverpenalty, alla radice del problema dell’inattività femminile in Italia. È quanto evidenziato dallo studio realizzato da Arel con JTI Italia e il supporto dell’Ufficio Studi PwC Italia. 🔹 La Filiera #Tlc e #ASSTEL sono promotori di molte iniziative a favore dell’occupazione femminile: in sede di rinnovo del contratto nazionale e con l’adesione al manifesto per l’occupazione femminile promosso da Valore D. 👉🏻 https://lnkd.in/dzv9H7zR
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La parità di genere non è solo una questione di giustizia sociale, ma anche un potente motore di crescita economica e competitività per le aziende. Questo è quanto emerge dal recente studio "Oltre il divario salariale: la parità di genere per la crescita economica e la competitività delle imprese", realizzato da Arel in collaborazione con JTI Italia e supportato dall’Ufficio Studi PwC Italia, presentato a Milano. Disparità Salariale e Conseguenze Economiche In Italia, il divario salariale di genere è ancora una realtà penalizzante. Ad esempio, cinque anni dopo la laurea, le donne nelle discipline STEM guadagnano in media 200 euro in meno al mese rispetto ai loro colleghi uomini. Questa disparità continua a crescere con l'età, raggiungendo una differenza salariale del 14,5% tra uomini e donne tra i 45 e i 54 anni. Oltre al divario salariale, il tasso di occupazione femminile è inferiore di quasi 20 punti percentuali rispetto a quello maschile, aggravando ulteriormente il problema. Le Radici della Disparità Lo studio evidenzia cause profonde che alimentano il divario, come la "motherhood penalty" e il ruolo di caregiver, che portano molte donne a lasciare il mercato del lavoro. Questo fenomeno ha un impatto negativo sull'economia italiana, con oltre 300.000 posti di lavoro vacanti solo nel 2023, a causa della mancanza di partecipazione femminile. Benefici della Parità di Genere Le aziende che adottano politiche di inclusione e promuovono la parità di genere registrano miglioramenti significativi in termini di produttività e innovazione. La parità di genere non solo aumenta la forza lavoro disponibile, ma contribuisce anche a ridurre la perdita economica associata alla mancata occupazione femminile, che nell'Unione Europea è stimata a quasi il 3% del PIL. Promuovere la parità di genere non è solo un obiettivo etico, ma un investimento strategico per il futuro delle aziende e dell'economia globale. #ParitàDiGenere #Inclusione #CrescitaEconomica #GenderPayGap #Competitività #EmpowermentFemminile #ConfapiDonneSicilia
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Il recente studio “Oltre il divario salariale: la parità di genere per la crescita economica e la competitività delle imprese,” condotto da Arel in collaborazione con JTI Italia e PwC, evidenzia il forte impatto della parità di genere sullo sviluppo economico e la competitività delle aziende. Lo studio esamina la persistente disparità salariale tra uomini e donne, soprattutto nel settore STEM, dove dopo cinque anni dalla laurea, le donne guadagnano in media 200 euro in meno al mese rispetto ai colleghi uomini. Questa differenza cresce con l’età, arrivando a un 14,5% tra i 45 e i 54 anni, un fenomeno influenzato anche dalle maggiori responsabilità familiari affidate alle donne, come il caregiving e la maternità. Oltre alla disparità salariale, lo studio sottolinea anche il problema dell’abbandono del lavoro: nel 2023, il tasso di occupazione femminile è stato inferiore di quasi 20 punti percentuali rispetto a quello maschile. Tuttavia, le aziende che hanno implementato politiche inclusive, come il congedo parentale paritario, hanno visto miglioramenti in produttività e innovazione. La parità di genere non solo riduce le disuguaglianze, ma rappresenta anche un motore di crescita economica per il Paese. #paritadigenere #diritti #uguaglianza #dignita #NotAllMen #Nontuttigliuomini #divariodigenere #politichedigenere #certificazione #linguaitalianainclusiva #inclusione #UNIPdR125 #Arel #JTI #PwC
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Senior Partner Management Advisor s.r.l., Finanza Agevolata, Progettazione europea, Consulenza ICT, Analista di ricerca
L’impresa è donna: lo dicono i dati dell’Osservatorio imprenditoriale femminile di Unioncamere - Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Sono 1 milione e 325mila, il 22% del totale delle imprese attive nel nostro paese. Un dato importante che si scontra con evidenti limiti e criticità, come rilevato dalla ricerca di EY e SWG per cui l’85% delle intervistate ha risposto che la maggiore difficoltà nella realizzazione personale è rappresentata dalla conciliazione famiglia - lavoro. Dato confermato anche da Gabriella Alemanno, commissaria Community Consob, anche se i progressi in tema di gender gap, sono stati fatti. Nel 2011 le donne presenti nei CdA erano appena il 7% oggi sono il 43%. Promuovere la leadership femminile, avviare processi di formazione aziendale, ottenere la certificazione di parità di genere, cancellare i divari salariali e sostenere il benessere fisico e mentale, può rendere possibile un mondo imprenditoriale in cui le donne si possano realizzare in pienezza, abbattendo differenze e disparità. Questa è la direzione verso cui dobbiamo lavorare insieme.
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☎ 𝑃𝐴𝑅𝐼𝑇𝐴̀ 𝑅𝐸𝑇𝑅𝐼𝐵𝑈𝑇𝐼𝑉𝐴: 𝑃𝑅𝑂𝑁𝑇𝑂!? 🗓 Il 18 settembre è stato designato come la 𝐺𝑖𝑜𝑟𝑛𝑎𝑡𝑎 𝐼𝑛𝑡𝑒𝑟𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑃𝑎𝑟𝑖𝑡𝑎̀ 𝑅𝑒𝑡𝑟𝑖𝑏𝑢𝑡𝑖𝑣𝑎, una ricorrenza che, purtroppo, nonostante la sua apparente assurdità, rimane necessaria. Questo giorno ci ricorda che, nonostante gli sforzi globali verso la Parità di Genere, siamo ancora lontani dal raggiungerla, come dimostra il 𝐆𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫 𝐏𝐚𝐲 𝐆𝐚𝐩 presente in molti Paesi, compresa l’Italia. 💰 La disparità retributiva di genere non è solo una questione di salari, ma riflette anche la scarsa partecipazione femminile al mercato del lavoro, alimentata da fenomeni come la "𝐦𝐨𝐭𝐡𝐞𝐫𝐡𝐨𝐨𝐝 𝐩𝐞𝐧𝐚𝐥𝐭𝐲" e la "𝐜𝐚𝐫𝐞𝐠𝐢𝐯𝐞𝐫 𝐩𝐞𝐧𝐚𝐥𝐭𝐲". 👉 Questi ostacoli riducono l'attività lavorativa delle donne e perpetuano le disuguaglianze retributive, contribuendo all'alto tasso di inattività femminile in Italia. ✅ Andando oltre, piuttosto che soffermarci sulle polemiche, è fondamentale concentrarsi sulle soluzioni e sui benefici concreti che il cambiamento può portare. E i benefici ci sono, come evidenzia il recente studio "Oltre il divario salariale: la parità di genere per la crescita economica e la competitività delle imprese", realizzato da Arel, in collaborazione con JTI Italia e con il supporto dell’Ufficio Studi PwC Italia. La parità retributiva non è solo una questione di equità sociale, ma rappresenta anche una leva strategica per la crescita economica e la competitività aziendale. 🚩 Se vogliamo intraprendere un percorso di crescita economica e sociale nel nostro Paese, dobbiamo fare della parità di genere una priorità. Le evidenze dimostrano che una società più inclusiva e un mercato del lavoro equo generano benefici per tutti. 🛣 È tempo di agire. Solo così potremo realmente cambiare rotta e costruire un futuro più giusto e prospero per tutti. 👇 Vi consigliamo di leggere l’articolo de la Stampa al link: https://lnkd.in/dhfqust7 #paritàdigenere #genderpaygap #hr #management
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🌟 Parità di Genere in Azienda 🌟 Negli ultimi anni, la parità di genere è diventata un obiettivo cruciale per le aziende italiane. Vediamo quali vantaggi può portare e cosa ci dicono i dati sulla situazione delle donne nel mondo del lavoro in Italia. 🔍 La situazione attuale ◾ Disuguaglianze nell’accesso alle posizioni apicali: solo il 3,9% dei CEO e il 5,7% dei CFO in Italia sono donne, posizionando il nostro paese al di sotto della media europea e globale. ◾ Retribuzione: le donne guadagnano in media il 17% in meno degli uomini in termini di reddito annuale lordo (RAL) e quasi il 20% in meno per la retribuzione totale annua (RTA). ◾ Carichi di cura: Il 70% delle ore di lavoro non retribuito di assistenza e cura è svolto da donne in Italia, influenzando i loro percorsi professionali. 🚀 Vantaggi della parità di genere ◾ Performance migliorata: le aziende che promuovono la parità di genere tendono a ottenere migliori performance e crescita personale grazie a programmi di empowerment, formazione e mentorship. ◾ Efficienza e competitività: la parità di genere contribuisce a una maggiore efficienza e competitività delle imprese e dell’economia nel suo complesso. ◾ Società più giusta e resiliente: a livello globale, la parità di genere porta a una costruzione di società più giuste, resilienti e responsabili, con benefici a lungo termine per il PIL e la stabilità finanziaria. 🌐 Certificazione sulla parità di genere A oggi, più di 1480 aziende italiane sono certificate per la parità di genere, dimostrando il loro impegno verso un ambiente di lavoro equo e inclusivo.
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"L’esperienza ci insegna che la strada per la parità è purtroppo lunga, dunque ogni passo in avanti può essere prezioso per avviare un vero salto del paradigma di pensiero alla base dell’organizzazione del sistema economico e sociale, unico vero driver per una efficace trasformazione della realtà". Così, Antonella Giachetti, presidente di AIDDA ETS, Associazione Imprenditrici Donne Dirigenti d'Azienda - Ente del Terzo Settore, commenta gli ultimi dati sull'occupazione femminile e la presenza di donne all'interno di CdA o alla guida di aziende quotate operanti in Italia. Una fotografia che sottolinea come nel nostro Paese ci sia ancora molto da lavorare per riequilibrare la situazione, con un #GenderPayGap ancora troppo alto, un'occupazione che cresce, rimanendo però decisamente sotto le medie europee e un posizionamento in ruoli apicali che non raggiunge nemmeno lontamente la doppia cifra. In vista della prossima edizione di #HR Directors Summit (11-12.06 | Allianz MiCo - Milano Convention Centre), all'interno del #BusinessLeaders Summit (www,businessleaders.it) scopriamo insieme qual è oggi lo stato d'arte dell'occupazione femminile a livello nazionale in questo articolo di #Bimag: https://lnkd.in/dceSSrZZ
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Tra una parità solo a parole ed una piccola speranza. L’Italia è scesa di 8 posti in un anno (e di 24 in due anni) nella classifica dell’equità tra uomini e donne del World Economic Forum. Della serie, gli altri Paesi vanno avanti, e noi rimaniamo fermi. E il divario aumenta soprattutto nel mondo del lavoro, un mondo che in realtà oggi ha degli strumenti capaci di invertire questo trend, anche se poco “sponsorizzati” a livello governativo ed aziendale. Ed uno di questi è proprio la Certificazione aziendale sulla #parità di genere, dove le aziende devono dimostrare di comportarsi con equità nelle retribuzioni, nella tutela della genitorialità, nell’inclusione delle donne, nei processi legati alle risorse umane, nella cultura e nella strategia, nella governance. E per ottenere la certificazione, le aziende devono ottenere la sufficienza, come a scuola. Oggi le imprese certificate hanno superato abbondantemente quota 2.000 e stanno continuando ad aumentare, considerando che le aziende nel nostro Paese sono oltre 4 milioni, il 95% sotto i 10 dipendenti e la sfida è proprio quella di coinvolgere anche le piccole realtà. Dunque la strada da fare è ancora molta, ma gli strumenti esistono ed è bene utilizzarli al 100%, altrimenti non riusciremo ad essere competitivi come Paese e le sfide economiche crescono e si moltiplicano ogni giorno.
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🌍 Giornata della Parità Retributiva: l'importanza della certificazione di genere per un futuro più equo Il 18 settembre si celebra la Giornata Mondiale della Parità Retributiva, ma il percorso verso la piena uguaglianza tra uomini e donne è ancora lungo. In tutto il mondo, nessun Paese ha ancora raggiunto la parità salariale, e il cosiddetto "tetto di cristallo" continua a limitare l’accesso delle donne alle posizioni di vertice. 📊 Secondo il World Economic Forum, ci vorranno ancora 131 anni per colmare il divario retributivo di genere. Un traguardo inaccettabile, considerando l'impatto economico e sociale di queste ingiustizie. 💼 La certificazione della parità di genere, introdotta in Italia dalla legge 162/2021, rappresenta uno strumento fondamentale per ridurre il gender pay gap e creare ambienti di lavoro più inclusivi e rispettosi delle pari opportunità. Le aziende che ottengono questa certificazione dimostrano concretamente il loro impegno per una società più giusta. 🎯 Non si tratta solo di equità salariale: il bollino rosa certifica politiche aziendali che favoriscono la crescita delle donne, proteggono la maternità e migliorano le condizioni lavorative. Inoltre, le aziende che investono nell’inclusività vedono un aumento della creatività, dell’innovazione e della produttività, diventando anche più attrattive per gli investitori. 💡 La strada verso la parità è lunga, ma con la giusta combinazione di interventi legislativi e un cambio culturale all'interno delle imprese, possiamo fare la differenza. Solo attraverso un impegno collettivo potremo garantire pari opportunità e diritti per tutti. ✨ Unisciti al cambiamento! ⬇ Contattaci per una consulenza personalizzata! 🌐 www.renierassociati.com 📍Via Luigi Einaudi, 6, 61032 Fano PU, Italia #ParitàRetributiva #CertificazioneDiGenere #Inclusività #GenderEquality #EmpowermentFemminile #PNRR
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🎯 Attraverso il percorso volto alla certificazione della parità di genere si favorisce: - La diminuzione del gender-pay gap - Migliori condizioni lavorative per le donne - Aumento dell’occupazione femminile - Maggior inclusione Fiabilis accompagna le aziende che vogliono introdurre strumenti e percorsi di gestione per migliorare la parità di genere all’interno del proprio contesto aziendale. Leggi l'articolo! 👇 #GHRSummit24 #Fiabilis #genderequality
Il percorso verso la certificazione della parità di genere - Global Summit Human Resources
https://ghrsummit.it
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Membro del Comitato Impresa Donna c/o il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Referente Fondazione Bellisario Sicilia. Consigliere di Sicily By Car, Dragotto Holding e di Indirizzo - Fondazione Teatro Massimo.
𝐆𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫 𝐏𝐚𝐲 𝐆𝐚𝐩: 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐯𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐞? ⤵️⤵️ Un recente studio dal titolo 𝑂𝑙𝑡𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑑𝑖𝑣𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑠𝑎𝑙𝑎𝑟𝑖𝑎𝑙𝑒: 𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑖 𝑔𝑒𝑛𝑒𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑐𝑟𝑒𝑠𝑐𝑖𝑡𝑎 𝑒𝑐𝑜𝑛𝑜𝑚𝑖𝑐𝑎 𝑒 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑒𝑡𝑖𝑡𝑖𝑣𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑖𝑚𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒, realizzato da Arel in collaborazione con JTI Italia e il supporto dell'Ufficio Studi PwC Italy ha messo in luce dati significativi sul divario salariale di genere in Italia. I punti principali dello studio: 🔹 𝐃𝐢𝐯𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐬𝐚𝐥𝐚𝐫𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐜𝐢𝐩𝐥𝐢𝐧𝐞 𝐒𝐓𝐄𝐌: a 5 anni dalla laurea, le donne guadagnano 200€ in meno al mese rispetto agli uomini. 🔹 𝐃𝐢𝐬𝐩𝐚𝐫𝐢𝐭𝐚̀ 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚 𝟒𝟓-𝟓𝟒 𝐚𝐧𝐧𝐢: differenza salariale del 14,5% a sfavore delle donne, a parità di ruolo. 🔹 𝐓𝐚𝐬𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐨𝐜𝐜𝐮𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐟𝐞𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐥𝐞: Nel 2023, il tasso di occupazione femminile è stato inferiore di quasi 20 punti percentuali rispetto a quello maschile. 🔹 𝐀𝐛𝐛𝐚𝐧𝐝𝐨𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨: la motherhood e caregiver penalty continuano a penalizzare la carriera femminile, con oltre 300.000 posti di lavoro vacanti nel 2023 per la scarsa partecipazione delle donne. 𝐈 𝐛𝐞𝐧𝐞𝐟𝐢𝐜𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞 🔹 Le aziende che adottano politiche inclusive vedono aumenti significativi di produttività e innovazione. 🔹 Uno studio dell'European Institute for Gender Equality stima una perdita economica del 3% del PIL europeo a causa della disparità occupazionale. Sebbene il Gender Pay Gap stia lentamente migliorando, non possiamo abbassare la guardia! #gendergap #genderequality #GenderPayGap #empowerment #lavoro #occupazione #occupazionefemminile #donna #italia #moterhood
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