Le #persone per noi non sono solo #candidati. Siamo convinti che ogni persona possa trovare il giusto contesto lavorativo, nel quale esprimere le proprie #potenzialità e in cui venga dato il giusto #valore alla sua #unicità. Per concretizzare questo impegno, grazie ad approfondite fasi di #ascolto con il #management dell’azienda, indaghiamo a fondo la cultura interna e i valori dell’impresa cliente, per poter individuare il lavoratore o la lavoratrice più in linea, che possa contribuire al #successo collettivo.
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Business & Compliance Coach | Senior Sales Trainer | Key Account Manager | #muoviiltuotalento #CreActive
Lavorare in un ambiente #ostile ... decisamente una #sfida. Immaginiamo di essere scelti per un ruolo di #management per il quale abbiamo esperienza e competenze. Immaginiamo poi di entrare nelle dinamiche quotidiane di quella data azienda, di scoprire rapporti e "abitudini" consolidate nel tempo, che potenzialmente non sono allineate con il nostro sistema valoriale. Immaginiamo di lavorare ogni giorno con passione ma di scontrarci puntualmente con #stereotipi e #minacce non espresse verbalmente ma insite in comportamenti e strategie. Cosa potrebbe accadere? Potremmo assistere ad un calo della #prestazione, ad una #incertezza sulle nostre capacità e un #calo di autostima. In poche parole, potremmo essere sopraffatt* dall'emozione e non riuscire a mantenere le nostre prestazioni all'effettivo livello che è nelle nostre potenzialità. Se volessi calare questa ipotesi ad una realtà più "personale" posso pensare a donne inserite in ambienti tipicamente maschili per tradizione non per necessità. Per necessità intendo tutte quelle attività che, per ragioni naturali ed evidenti, sono comunque più ostili alle donne, non certo per abilità. Quando ci troviamo di fronte ad ambienti che ci guardano con scetticismo, che sentiamo minacciosi, diventa difficile #gestire le nostre #reazioni #emotive, rischiamo di scivolare verso una autocritica pericolosa ed abbassare il nostro livello di prestazione. All'inizio di questo post ho utilizzato il termine "sfida", perchè a guardare bene lo è in ogni sua sfaccettatura. Saper gestire le proprie emozioni in tali circostanze non è semplice, richiede innanzitutto una forte #consapevolezza delle proprie abilità, la capacità di esprimersi con #assertività e la #tenacia di portare avanti la propria professionalità con la stessa passione e gli stessi #valori che avremmo applicato in ambienti più favorevoli. Magari non usciremo vincenti da questa sfida, ma sapremo di aver fatto tutto il possibile, sapremo di avere aggiunto un tassello importante alla nostra crescita e saremo pront* e più fort* per affrontare nuove esperienze lavorative. #tenacia #consapevolezza #sfida #valori #crescita #diversità #assertività #stereotipo #leadership #management #formazionecontinua #emotività
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Fotografa empatica di Visual Personal Branding e Ritratto | Creatrice del metodo FotoUmana (corso di formazione aziendale - welfare)|Fotografia commerciale |Fotografia per aziende |Food Photography | Progettazione loghi!
**Celebra Tutti gli Aspetti di Te Stesso** Nella nostra giornata lavorativa e nella vita personale, spesso tendiamo a concentrarci solo su un aspetto di ciò che siamo. Ma ogni sfaccettatura di noi stessi merita attenzione e celebrazione. Che sia la tua creatività, la tua analiticità, la tua capacità di leadership o la tua empatia, ogni tratto contribuisce al tuo unico impatto nel mondo. Riconoscere e valorizzare tutti questi aspetti non solo arricchisce la tua esperienza personale, ma amplifica anche la tua crescita professionale. Invito tutti nella mia rete a riflettere: quali aspetti di voi stessi state celebrando oggi? E quali meriteresti di esplorare e potenziare ulteriormente? #welfareaziendale #CrescitaProfessionale #FotoUmana
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Business Coach ACC ICF & Business trainer | Life & Career Coach | PNQ Practitioner | Coaching by Value Practitioner | Business developer
#Attrattività: capacità di una persona o di un oggetto, di un'#azienda di essere attraente. Quante sono le #aziende che possono dirsi realmente attraenti per le persone, insomma che hanno la fila di persone fuori che vuole lavorare per loro? Io ne potrei contare sulle dita di una mano, Pochissime! Eppure, praticamente tutte, si comportano come se lo fossero: - non rispondono a chi manda un CV o le incontra - se rispondono, sono lentissime nel farlo - non si curano delle persone e pensano che restino ad aspettare i loro tempi e le loro dinamiche. Non si trovano persone? forse sarebbe meglio dire, non si trovano persone utilizzando i soliti strumenti e le solite #strategie. Come fare allora? Basterebbe capire che la fila fuori è finita da un pezzo, e se si presenta qualcuno, è il caso di farlo entrare e comunicare, comunicare in modo nuovo ed efficace. #hr #talentattraction #coaching #persone #mondodellavoro #cambiamento #comunicazione Rivoluzione Umana Roberto Mairo
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#spuntidiriflessione - “Errare humanum est, perseverare autem diabolicum”. Indubbio, l’essere umano non è perfetto e, dunque, può sbagliare ma qui vogliamo trattare della seconda parte della famosa locuzione latina e questo nel senso che ancora troppo spesso accade che l’#azienda seguiti nel far #avanzare, nel #premiare le persone inadatte. Ma perché le persone sbagliate vengono promosse? Può accadere che certi “passaggi” avvengano in forma superficiale non considerando bene i soggetti, il loro #curriculum, le loro reali #capacità. Forse perché hanno un “buon” rapporto con #capi e #manager, stanno loro “simpatici” e così #abilità e competenze non contano più di tanto. Queste #promozioni sbagliate non possono che causare effetti negativi in termini di #produttività per l’azienda poiché quelle persone potrebbero essere inadeguate per i nuovi compiti (maggiormente se la promozione significa occupare un posto di responsabilità), quelle persone potrebbero determinare inefficienze e anche aggravio nei costi; forse potrebbero addirittura influire negativamente sull’#organizzazione complessiva rendendo l’#ambientedilavoro non solo meno produttivo ma anche #stressante. Possibile altra conseguenza è quella di generare scontento, delusione tra i dipendenti e i #collaboratori migliori i quali, verosimilmente, cercheranno soddisfazione altrove; la perdita di possibili #talenti e il conseguente #turnover senz’altro nuocciono all’azienda. La #valutazione delle persone affinché siano “quelle giuste al posto giusto” può avvenire basandosi, considerando #abilità, #competenza, #merito, #capacità di adattamento e con successo nella nuova collocazione lavorativa e non va tralasciata la sempre opportuna #formazione.
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Abbiamo bisogno di amici e mentori sul lavoro? #conversazioniestive #LinkedInNotizie Non credo si possa generalizzare nel rispondere a questa domanda, perché le persone sono diverse tra loro e così i loro bisogni, che, peraltro, cambiano nel tempo. Certo è necessario creare ambienti di lavoro positivi e collaborativi, perché questo influenza il #benessere delle persone e la #performance aziendale. Ciò che è importante, è che questo bisogno non si trasformi in una "fuga dal conflitto" (P. Lencioni), perché il presupposto della collaborazione è che non si può essere sempre d'accordo con le idee degli altri e, proprio questa diversità, può portare a sviluppare soluzioni innovative e decisioni efficaci. #intelligenzaemotiva
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Corporate Business & Agile Coach: Talent discovery - Bilancio e sviluppo competenze - Assessment - Negoziazione e gestione delle relazioni e dei conflitti -Esperta in organizzazioni bancarie
Oggi vorrei condividere con Voi un interessante articolo di Future sul concetto di 'Noi' come squadra e il rischio di credere che basti parlare al prurale per generare un vero senso di appartenenza capace di "vedere l’entità terza oltre ai singoli e a riconoscerne l’essenza distintiva e le specifiche qualità". Il Team coaching può aiutare leader e aziende ad aumentare il senso di appartenenza. Https://terlizzicoach.it Imparare a pensarsi (prima che a raccontarsi) al plurale L’“estetica del noi” non basta per fare squadra. Comunicarsi al plurale è stato un espediente retorico per enfatizzare autorevolezza e rappresentatività, il cosiddetto plurale maiestatis, e normalmente è una tecnica usata quando si cerca condivisione e unione, negli appelli a stringersi gli uni agli altri in momenti cruciali: “Noi siamo la parte migliore di questo Paese!”, “Noi siamo il futuro!” Eppure un’interessante ricerca del 2021, pubblicata su PNAS e condotta da alcuni ricercatori dell'Università del Texas ad Austin, dimostra che l’uso dei pronomi personali aumenta proprio in prossimità dello “sfascio” di un sistema. Lo studio ha analizzato oltre un milione di post su Reddit per comprendere come il linguaggio evolva durante periodi di stress emotivo. I risultati indicano che l'uso dei pronomi personali aumenta significativamente in prossimità della fine di una relazione sentimentale, con cambiamenti osservabili già tre mesi prima che la consapevolezza della fine emerga. Questo fenomeno riflette un aumento dei processi cognitivi e un tentativo di rinegoziare l’identità personale e collettiva: anche se il linguaggio diventa più personale e informale, l'aumento del "noi" suggerisce un tentativo di mantenere o recuperare un senso di unità e appartenenza, segnalando un maggiore sforzo cognitivo per gestire e comprendere la situazione di stress emotivo. Detto altrimenti: quando sentiamo che le identità entrano in crisi e iniziano a sfaldarsi, il meglio che ci viene da fare è evocarle più spesso e con maggiore enfasi. I leader creano comunicando, e così avviene nei loro team, ma il passaggio dall’essere “fattori” al sentirsi “somma” non si esaurisce a parole. Riuscire a concepirsi e a percepirsi al plurale va ben oltre il raccontarsi in tal modo: è la grande sfida per ogni gruppo che ambisce a diventare un vero team. Le crisi, conclamate o anche solo accennate, non si allontanano usando tecniche di comunicazione o organizzando eventi ad hoc “per stare insieme e socializzare” (quei team building che assomigliano al disperato tentativo dell’ultima vacanza di coppia per recuperare il rapporto). Lo scatto avviene quando si impara a pensarsi, non solo a raccontarsi, al plurale. Quando si riesce a vedere l’entità terza oltre ai singoli e a riconoscerne l’essenza distintiva e le specifiche qualità. Quando si passa dal credere che per stare e lavorare meglio insieme siano i singoli a dover cambiare, al ricercare una traiettoria per evolvere innanzitutto come sistema.
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Sul lavoro abbiamo la tendenza a credere che chi ci circonda presti molta più attenzione a ciò che diciamo e facciamo di quanto in realtà non lo faccia, si chiama "effetto spotlight", come se ogni nostro gesto e il nostro lavoro fosse esposto a una lente di ingrandimento costante 🔎 Molto spesso, questo effetto lo imponiamo a noi stessi, ma non deriva dall'esterno. Quindi, ricordiamoci di lasciare andare tutte quelle paure e l’ansia legata a come lavoriamo, e in caso di errori, saranno occasioni per migliorare e crescere professionalmente 💼 #MySecretCase #Lavoro #Ansia #Benessere
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IDENTITÀ DI ETÀ Ieri mi sono successe due cose apparentemente lontane tra loro, ma che la mia mente continua a collegare✌️ 1⃣ Di mattina stavo consegnando la prima copia del mio libro (PS: è stato stampato e i pre-ordini credo verranno inviati già settimana prossima! 😍) ad un cliente che mi ha detto: <<Willi, io il #metodo lo sto applicando e funziona bene. Ma ho un problema con il mio team, perché è composto da due generazioni diverse: quella più giovane che vuole, anzi pretende, un feedback continuo e una misurazione #oggettiva dei risultati. Come tu ci hai insegnato a fare con gli #OKR>>. Fin qui tutto bene, ma… <<Poi c'è l'altra, che ha sempre lavorato senza #obiettivi e ha paura che servano per giudicarli o controllarli. O che io lo faccia. Sono lavoratori eccellenti ma difficili da abituare alla #Cultura OKR, così come è difficile spingerli al massimo perché sono sempre sulla difensiva>> Due mondi opposti. Chi pretende di essere guidato, motivato e misurato per dare sempre il massimo. E chi invece vorrebbe fosse tutto più tranquillo e, in qualche modo, più opaco 🙈 Lo scontro generazionale è una semplificazione: in questi anni sono stati amministratori “dell'altra generazione” a darmi maggiore fiducia e soddisfazioni. Però c'è un tema 👉 chi è cresciuto con in testa gli MBO ancora ne porta le cicatrici 🧠 2⃣ Poi, la sera, ho visto un politico parlare di “identità di età” e sostenere, in maniera provocatoria, che se le persone possono scegliersi il proprio genere…allora lui può scegliere di essere ventenne 🙈 😂 La mia mente ha creato l'associazione: ECCO! Dovremmo portare l'identità di età in azienda. Chiedere ad ognuno di scegliere SE vuole vivere ancora in bianco e nero, senza un confronto aperto sull'impatto del suo lavoro, o essere un ventenne (ma di quelli bravi 😎). Pretendere il feedback. Non avere paura dei numeri. Aspirare ad una valutazione oggettiva dell'impatto del proprio #team in ottica di miglioramento continuo. Cercare il confronto aperto e trasparente, senza fuggire o rifugiarsi in parole vuote. È questione di Cultura del lavoro, e facciamo sempre in tempo a cambiarla. Serve investire in un cambiamento culturale. D'altronde, chi ha deciso che l'età debba solo aumentare? 👇🤷♂️ #cultura #okr #generazioni #hr
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CEO & Founder at NEXUS Marketing B2B Lab®| Autore del Libro: IL FUTURO DEL MARKETING B2B | Marketing Professor
Spesso ci capita di guardare gli altri e pensare che abbiano tutto sotto controllo, mentre noi affrontiamo difficoltà che nessuno vede. La verità è che ognuno combatte battaglie nascoste, sia nella vita privata che sul lavoro, dove queste sfide spesso si intrecciano. Un collega che sembra avere tutto in ordine potrebbe lottare contro problemi che non conosciamo, proprio come accade fuori dall'ufficio. Per questo, la gentilezza è essenziale. Nel lavoro e nella vita quotidiana, un gesto di comprensione o una parola di sostegno possono fare una grande differenza. Non sappiamo mai quali pesi gli altri stanno portando. Essere gentili non costa nulla, ma può alleggerire il carico di chi ci sta accanto. Ti è capitato di pensare questo? Cosa ne pensi? ===> NEXUS Marketing B2B Lab® #hr #lavoro #business #genilezza #team
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Tra tutte le doti di #leadership che deve avere un #capo se ne aggiunge una inaspettata, che viene sempre più richiesta dalle aziende: l’#umiltà. Quante volte abbiamo sentito parlare di umiltà ma non nel modo giusto? Si tende associare questo termine a qualcosa di negativo, a qualcuno di timido, insicuro perché al giorno d’oggi siamo circondati da una società che promuove sempre di più l’#individualismo e l’#egocentrismo. Soprattutto nel mondo del lavoro l’umiltà è una virtù che viene sottostimata considerando una persona umile come una persona debole e incapace di prendere decisioni. Ma qualcosa sta cambiando (e per fortuna!!!) L’umiltà rappresenta uno di quei valori che, se usati nel modo corretto, portano miglioramenti efficaci. L’altruismo è uno dei valori che accompagna l’umiltà perché l’essere umili porta l’individuo alla ricerca dell’autorealizzazione aiutando gli altri. Inoltre, si ha la consapevolezza di essere #imperfetti e per questo giorno dopo giorno ci si migliora allontanandosi dal proprio ego, aprendosi in maniera costruttiva a nuove idee e a differenti punti di vista. Avere questo valore anche nei modelli di #leadership è importante --Con l’aumento costante della complessità del lavoro è aumentato anche il carico di lavoro e la richiesta di un mix di competenze. È impossibile realizzare tutto da soli e con l’umiltà si è in grado di collaborare. Questo permette di raggiungere gli obiettivi insieme. --In azienda esistono molte zone d’ombra dovute ai problemi di interazione tra i membri del team. La comunicazione potrebbe fallire sia se avviene verso il basso che verso l’alto, per questo è importante saper comunicare con umiltà, nel modo giusto, e ammettere di aver sbagliato per trovare delle soluzioni insieme. --Con l’avvento delle nuove generazioni sono cambiati anche i valori, le aspettative. Si parla infatti di “Yolo Generations”. Con l’umiltà si possono comprendere al meglio tutti i cambiamenti perché si avrà una mente più aperta alle novità. L’essere umile ci porta a scoprire nuove prospettive da cui osservare la realtà, imparando ad ascoltare nuove linee di pensiero dei nostri collaboratori, rispettando le idee altrui e liberandoci dai pregiudizi: ingrediente fondamentale per la motivazione dei colleghi che saranno sempre più propensi a collaborare. Valutare la personalità di un candidato è fondamentale perché nessun diploma indicherà skill come l’#umiltà, l’#empatia, la #creatività, la #capacità di #collaborazione, le doti di #team #working e così via. Queste sono alcune delle caratteristiche che durante il colloquio di lavoro vengono misurate, l’umiltà viene identificata come una skill collaborativa Per valutare un candidato nel migliore dei modi è importante essere attenti ad alcuni criteri, come: --L’iniziativa --Abilità ad imparare dai propri errori --La reputazione --Competenze di comunicazione #lavoro #crescita #nuovitalenti #Gdo #Supermercati #Discount #azienda #Work
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