Post di Barbara Molinario

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Communication Manager

Cestò, il cestino che “ce sta” arriva a Roma. Sono 18mila, il triplo rispetto al passato e sostituiranno gli iconici getta carte sparsi per la città. Con alcune novità. Il nuovo cestino per gettare rifiuti da passeggio si chiama Cestò. Perché è un cesto che, detto in romanesco: “ce stà”. In tutto saranno 18 mila: il triplo rispetto ai numeri attuali. Saranno uguali in tutti i municipi sostituendo i quattro vecchi modelli. Quello nuovo, riprende lo stile iconico del tradizionale cestino romano posizionato, per la prima volta, esattamente 25 anni fa in occasione del Giubileo 2000, ma ha alcune caratteristiche particolari. Realizzato in materiale ignifugo e antideflagrante, è più sicuro dei predecessori perché non scheggiabile e ispezionabile secondo la normativa antiterrorismo. In più è sostenibile, perché è un arredo urbano realizzato in Hdpe, ovvero in polietilene ad alta densità che lo rende leggero, riciclato e riciclabile. Nella definizione del cronoprogramma, è stata data priorità alle aree maggiormente coinvolte dagli eventi giubilari. In particolare, nella prima settimana di attività, squadre e mezzi posizioneranno i primi 210 nuovi cestini che consentiranno di incrementare del 70% la disponibilità nelle aree di San Pietro, Colosseo, piazza Venezia e Fori Imperiali. Entro la fine di agosto, saranno collocate su strada 2.800 esemplari tra i municipi I e VIII. Da settembre, poi, si procederà progressivamente con il posizionamento negli altri municipi, che si concluderà entro dicembre con l'avvio del Giubileo. Una certa quantità dei cestini rimossi, ma ancora in buono stato, saranno mantenuti nella disponibilità per essere utilizzati in caso di necessità o eventi particolari. Di pari passo con il procedere delle attività di posizionamento è stata inoltre studiata una campagna di comunicazione integrata. Road to green 2020 Fashion News Magazine CONSUMERISMO NO PROFIT

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Laura Spinaci

CEO, Creative Director of Diellesse Design Laura Spinaci and T-map Store

9 mesi

Mi sembra molto simile a quello precedente...l'innovazione forse è solo nel materiale e nel nome, ma non nel design che poi invece è quello che fa la differenza e rende BELLO e UTILE ciò di cui abbiamo bisogno.

Giustissimo per Roma, ricorda il COLOSSEO!

fabio massimo peroni

Copywriter Pubblicitario. Ideazione di proposte creative per chi cerca un messaggio che cattura al primo sguardo.

9 mesi

Quando saranno pieni perché non li svuotano cambierà il nome in "Nuncestà"

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