Il #Natale è il momento per stare vicini alle persone che contano.🎄 In Blue Health Center ci impegniamo ad essere al vostro fianco, prendendoci cura della vostra #salute e del vostro #benessere, anche durante le feste! Il nostro impegno per il 2025 è continuare a supportare chi sceglie di prendersi cura di sé e dei propri cari con strumenti efficaci e un tocco umano, che fa la differenza. A tutti voi, pazienti, partner, e collaboratori: #grazie per aver condiviso con noi questo anno. Vi auguriamo un Natale sereno e un Nuovo Anno pieno di salute, il team di Blue Health Center 💙
Post di Blue Health Center
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1️⃣ 🎙 IL PODCAST DI eCURE - Primo appuntamento dei dieci che saranno on line ogni Sabato mattina alle ore 08:30 e in replica quando vorrete. In questo spazio periodico parleremo dei bisogni, sia espressi che inespressi, di chi non è autosufficiente e delle necessità delle famiglie italiane che accudiscono un loro caro anziano o giovane che sia. Dopo centinaia di post pubblicati su LinkedIn, passo dalla scrittura alla voce per parlare di questo argomento cruciale con approfondimenti su come milioni di persone possono ricevere assistenza personalizzata nel comfort delle loro case. Lo farò da imprenditore del settore, ex presidente società e cooperative e consorzi sociali ad interesse nazionale e da prossimo candidato presidente della costituenda AssoCure® Associazione Nazionale Cure e Assistenze Private. Oltre che da giornalista. Esamineremo le offerte, i servizi, di ciò che funziona e non, nel settore pubblico e privato in Italia, con il più alto numero di anziani, ma dove i servizi a loro dedicati sono ancora insufficienti. Non siamo un Paese per vecchi, ma nemmeno per giovau. Discuteremo delle sfide quotidiane di chi si prende cura degli anziani, ma non solo di loro esplorando soluzioni e strategie per migliorare la qualità della vita. Questo tema ci riguarda, perché se saremo fortunati, invecchieremo tutti. La domanda è: come vogliamo invecchiare? 🎙 PRIMA PUNTATA: BUON ASCOLTO 🔉 eCure: dove vuoi, quando vuoi, a chi vuoi. www.massimotacchini.it #PodCasteCure #Assistenza #Anziani #Cure #AssistenzaDomiciliare
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In questi giorni ho riadattato in italiano le grafiche della campagna #CivilitySavesLives con cui sono entrato in contatto durante la mia esperienza di lavoro in UK. La parola "civility" descrive un clima organizzativo sano, positivo per gli operatori e i pazienti. Non trovate che spesso manchi in ospedale, proprio lì dove ce ne sarebbe più bisogno? Affinché questo sia solo un primo passo, mi piacerebbe conoscere esperienze e progetti che si ispirano ai seguenti valori/idee: -La gentilezza non è una "carineria", ma una capacità clinica che crea ambienti più sicuri per i malati e dovrebbe nutrire il nostro lavoro in squadra; -Gli operatori sanitari (con il loro stile e i propri comportamenti) dovrebbero essere in prima persona strumento di cura; -L'umanizzazione dell'assistenza dovrebbe essere alla base di ciò che facciamo; -Al centro di tutto la salute ed il benessere: dei malati, ma anche degli operatori, del team, dell'ambiente nel suo complesso. Scrivimi in DM per raccontarmi la tua esperienza #LaGentilezzaSalvaVite
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Ci ho pensato molto. Ero incerta se dedicare la puntata della rubrica #DelVerde all’#alluvione che ha colpito di nuovo la mia #EmiliaRomagna, ma anche zone nelle Marche, questa settimana. Alla fine, ho deciso di no. Perché? Perché l’obiettivo di questa rubrica non è inseguire la notizia a tutti i costi, ma raccontare l’ambiente cercando di offrire uno spiraglio di speranza e di cambiamento. E, sinceramente, questa volta non ci riesco. Raccontare quanto è accaduto significa affrontare storie che, purtroppo, finiscono sempre con "se" e "ma". Sperare che ciò che è successo possa cambiare il futuro è, purtroppo, una bugia, e lo abbiamo visto con i nostri occhi. Dillo tu alle 1000 persone evacuate a #Ravenna e #Bologna, ai vigili del fuoco e alla protezione civile che sono tornati nel caos, o peggio ancora, alle famiglie di #Forlì o Ravenna che, dopo l'alluvione del maggio 2023, avevano appena fatto ritorno a casa e ora si ritrovano tutto di nuovo sommerso dall’acqua. Le case e le cantine allagate non sono solo immagini di distruzione, ma simboli di un sistema che rimbalza tra promesse politiche, istituzioni, #governo e regione, mentre i cittadini si sentono abbandonati. Anche se non possiamo ancora dire con certezza che questo evento estremo sia legato direttamente alla #crisiclimatica, è chiaro che eventi simili, sempre più frequenti e intensi, saranno la norma nei prossimi anni. Le alluvioni in #Europa stanno causando miliardi di danni ogni anno, come ci ricorda anche la tempesta Boris che ha colpito duramente il continente. Ecco, alla fine sono finita per dedicare questa puntata all’alluvione… Va così, stavolta. Sentire il peso della propria terra, dell'Emilia-Romagna devastata, è inevitabile. Ma è davvero impossibile rialzarci da queste ceneri? In una #Italia che frana e si allaga, non possiamo restare fermi. Servono piani di emergenza più solidi e azioni concrete di #adattamento e #mitigazione ora. _____________ 🌿 Hai appena letto "Del Verde". Tutti i giovedì (a parte qualche eccezione come oggi) partendo da una notizia sull' #ambiente cerco di offrire uno spiraglio di speranza e la voglia di cambiare e agire.
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🌍 Oggi celebriamo la #GiornataMondialeDeiDirittiDegliAnimali ! Un’occasione per riflettere sul nostro impegno verso il #benessereanimale, ricordando le #5Libertà fondamentali: ✅ Libertà dalla fame e dalla sete ✅ Libertà dal disagio ✅ Libertà dal dolore e dalle malattie ✅ Libertà di esprimere comportamenti naturali ✅ Libertà dalla paura e dallo stress 💡 Vuoi saperne di più? Abbiamo approfondito questo tema nel nostro nuovo articolo. 👇 https://lnkd.in/gHNhbjae
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Dalle epidemie e pandemie che accompagnano l'uomo da più di 3.000 anni al Covid-19 che ci ha coinvolti dal 2020. Riflessioni sugli interventi degli psicologi dell'emergenza e i loro contributi mediati dalle nuove tecnologie in scenari completamente nuovi dove l'intelligenza artificiale in un prossimo futuro potrebbe essere un'alleata.
Il dott. Paolo Pillon presidente SIPEM SoS Veneto e la dott.ssa Lucrezia Cavallo SIPEM SoS Puglia ci parlano di "Pandemia da Covid-19: il contributo della Psicologia dell’Emergenza" Il virus che ha portato l'Italia e il mondo a fermarsi, ha obbligato la psicologia dell'emergenza a trovare nuove strade per fare psicologia dell'emergenza. Un anno prima avevamo festeggiato i vent'anni di fondazione con la frase #accantoatutti e mantenere fede a quella promessa fu difficile, ma ancora oggi ci impegniamo a trovare nuove strade, anche usando le nuove tecnologie per portare i valori umani vicini all'uomo, per ricostruire i legami delle comunità in emergenza #costruiamolegami
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LA NECESSITA' DEL BENE Ieri ho passato una mattinata insieme a Guido Paolo Ridoni con dirigenti dell' Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, un'eccellenza della sanità pubblica per la qualità delle cure e la ricerca scientifica. Una realtà in grande trasformazione. Abbiamo discusso di problematiche organizzative, della #leadership necessaria per affrontare il #cambiamento in un mondo complesso e veloce come mai prima. Hanno parlato in modo a volte acceso, critico. Non erano contenti. Perché volevano far meglio. Nei loro occhi, al di là delle parole, era la luce della passione. Per la missione: dare le migliori cure possibili ai bambini. Per il loro ospedale. Per cercare di far meglio, hanno sottratto tempo da agende fittissime. L'eccellenza è umile, ma non si accontenta mai. Ho incontrato in altri casi analoghi persone che non si accontentano, che mettono in discussione la loro organizzazione e se stessi, per far meglio: dirigenti di Italgas, Estar, Enel Group, Generali, BizPal, dei comuni di Taranto e San Giorgio Jonico, molti partecipanti a imprese formative, universitarie e non, e moltissimi altri... Imparo tanto da questi bagni di realtà, ma soprattutto mi nutro di una consapevolezza importante, specie in questo momento della nostra storia, quando il disordine rompe gli equilibri e apre di nuovo il vaso di Pandora dei conflitti e delle umane malvagità. A fronte di guerre e di terrore, di integralismi di ogni segno e colore, di violenze piccole e immense, alla menzogna usata come arma, al regresso dei valori che accomunano e al trionfo mediatico e politico di ciò che divide, vi sono moltissime persone che silenziosamente operano per il bene comune, ovvero di tutti e di loro stessi. Che cercano di capire come far meglio e lo fanno. Questo è un fatto, forse ovvio eppure trascurato, che va ben al di là dell'insignificanza statistica della mia limitata esperienza. E' testimoniato dagli innumerevoli sistemi umani che funzionano e bene, perché delle persone li fanno funzionare. Significa che la necessità del bene viene compresa e il comprendere posto come valore, per poter fare meglio. Proprio quando il lato oscuro dell'anima collettiva di noi umani sembra prevalere insieme alla rabbia e il comprendere viene mutato in disvalore, perché disfunzionale all'imporre, occorre ricordare quella bella ovvietà. Proprio allora la necessità del bene deve ispirare, diviene impellente e un dovere morale. Questa necessità include proprio il comprendere l'altro, anche colui che vuole imporre, poiché questo è il presupposto per fare il meglio possibile. Il sentirsi nel giusto non deve divenire costante presunzione di sapere meglio, di essere i Giusti, che si lamentano e non capiscono il mondo quando esso non piace. Ci vuole la passione osservata ieri, per affrontare le sfide di questo nuovo mondo. Lamentarsi non serve. Ci vuole un nuovo pensiero, ci vuole eccellenza. Umile, ma che non si accontenta mai di capire e di fare. Buon lavoro, Ospedale Meyer
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“Ogni anno decine di #convegni, tavole rotonde e incontri sulla #sanità spuntano come funghi, spesso patrocinati da #enti prestigiosi, persino #Camera e #Senato. Un’occasione, ci viene detto, per discutere dei grandi temi, proporre soluzioni, immaginare un futuro migliore. Ma quanto di tutto questo si traduce davvero in qualcosa di utile per chi vive la sanità ogni giorno? Troppo spesso, si parla di pianeti lontani dalla realtà. #Strategie mirabolanti, progetti visionari, #proclami scintillanti… eppure, tornando sulla Terra, tutto resta immobile. Negli ospedali pubblici, le #strutture sono ferme agli anni ’90. Nei bagni manca la carta igienica e nella sanità privata, paghi (e non poco), per poi aspettare ore o essere trattati con la stessa noncuranza del pubblico. Gli anziani, tanto citati nei discorsi, restano esclusi dal sistema se non hanno un conto in banca da favola. Chi si occupa davvero di loro? Le associazioni di volontariato, con pochi mezzi e tanto cuore. E intanto, chi partecipa a questi eventi si fa bello: #selfie, pose, #interventi ineccepibili al microfono. Tutti pronti a dire “io c’ero”. Ma dove? Nella galassia della #vanità. Dove conta di più il palco che il paziente. Dove i bei propositi restano parole vuote, appese nell’aria. La sanità non ha bisogno di passerelle. Ha bisogno di etica, di coraggio e di azioni concrete. Ha bisogno di chi, anziché parlare, si rimbocchi le maniche. Fuffa e vanità non curano i pazienti. Semmai, alimentano quelle arpie – corruzione e mancanza di etica – che continuano a volare sulle nostre teste.” Di Ivana Barberini
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Mancano solo 7 giorni all'evento di riferimento sulle #rinnovabili e i #PPA in Italia. Vi aspetto per parlare del mercato, delle vostre esigenze e di come possiamo aiutarvi a raggiungere i vostri obiettivi di #sostenibilità
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Una suggestiva riflessione che dovrebbe aver molto più spazio di discussione sulla attuale pressione delle organizzazioni sempre più costrette da una visione produttivista/quantitativa ed il desiderio di un'approccio mirato a migliorare la qualità della prestazione. Ciò accomunerebbe in una visione positiva l'intervento (Ospedale, Istituzioni pubbliche, ecc.) l'utente/paziente, l'operatore sanitario/amministrativo, e, seppure indirettamente, una visione più ampia di una maggiore, reciproca, disponibilità all'accoglienza.
LA NECESSITA' DEL BENE Ieri ho passato una mattinata insieme a Guido Paolo Ridoni con dirigenti dell' Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, un'eccellenza della sanità pubblica per la qualità delle cure e la ricerca scientifica. Una realtà in grande trasformazione. Abbiamo discusso di problematiche organizzative, della #leadership necessaria per affrontare il #cambiamento in un mondo complesso e veloce come mai prima. Hanno parlato in modo a volte acceso, critico. Non erano contenti. Perché volevano far meglio. Nei loro occhi, al di là delle parole, era la luce della passione. Per la missione: dare le migliori cure possibili ai bambini. Per il loro ospedale. Per cercare di far meglio, hanno sottratto tempo da agende fittissime. L'eccellenza è umile, ma non si accontenta mai. Ho incontrato in altri casi analoghi persone che non si accontentano, che mettono in discussione la loro organizzazione e se stessi, per far meglio: dirigenti di Italgas, Estar, Enel Group, Generali, BizPal, dei comuni di Taranto e San Giorgio Jonico, molti partecipanti a imprese formative, universitarie e non, e moltissimi altri... Imparo tanto da questi bagni di realtà, ma soprattutto mi nutro di una consapevolezza importante, specie in questo momento della nostra storia, quando il disordine rompe gli equilibri e apre di nuovo il vaso di Pandora dei conflitti e delle umane malvagità. A fronte di guerre e di terrore, di integralismi di ogni segno e colore, di violenze piccole e immense, alla menzogna usata come arma, al regresso dei valori che accomunano e al trionfo mediatico e politico di ciò che divide, vi sono moltissime persone che silenziosamente operano per il bene comune, ovvero di tutti e di loro stessi. Che cercano di capire come far meglio e lo fanno. Questo è un fatto, forse ovvio eppure trascurato, che va ben al di là dell'insignificanza statistica della mia limitata esperienza. E' testimoniato dagli innumerevoli sistemi umani che funzionano e bene, perché delle persone li fanno funzionare. Significa che la necessità del bene viene compresa e il comprendere posto come valore, per poter fare meglio. Proprio quando il lato oscuro dell'anima collettiva di noi umani sembra prevalere insieme alla rabbia e il comprendere viene mutato in disvalore, perché disfunzionale all'imporre, occorre ricordare quella bella ovvietà. Proprio allora la necessità del bene deve ispirare, diviene impellente e un dovere morale. Questa necessità include proprio il comprendere l'altro, anche colui che vuole imporre, poiché questo è il presupposto per fare il meglio possibile. Il sentirsi nel giusto non deve divenire costante presunzione di sapere meglio, di essere i Giusti, che si lamentano e non capiscono il mondo quando esso non piace. Ci vuole la passione osservata ieri, per affrontare le sfide di questo nuovo mondo. Lamentarsi non serve. Ci vuole un nuovo pensiero, ci vuole eccellenza. Umile, ma che non si accontenta mai di capire e di fare. Buon lavoro, Ospedale Meyer
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Le api sono fondamentali.
"Lo sai che...? - Le vecchie api non tornano la sera all'alveare? Passano la notte sui fiori, e se hanno la possibilità di vedere un'altra alba, riprendono la loro attività portando polline o nettare alla colonia. Lo fanno sentendo che la fine è vicina. Nessuna ape aspetta di morire nell'alveare per non gravare sulle altre 🐝🐝🐝 - Le api hanno sangue freddo come tutti gli insetti, eppure a livello di colonia lo sono. un mega-organismo caldo. 🐝🐝🐝 - Ci sono api che portano polline e api che portano nettare, un'ape raccoglitrice di polline non cambierà mai il suo compito di portare nettare e viceversa 🐝🐝🐝 - Anche se i denti di leone sono gialli, il loro polline raccolto dalle api diventa arancione nell'urna di miscelazione con il nettare 🐝🐝🐝 - Il record per mantenere in vita una colonia di api durante l'inverno è stato di 356 giorni senza che le api uscissero per pulire i voli 🐝🐝🐝 - Le api possono essere utili agli esseri umani anche dopo sono morti, poiché vengono utilizzati sotto forma di cataplasmi per curare i dolori articolari 🐝🐝🐝 - Le api non dormono mai Grazie, piccole api!!! Gabriella Dimastrodonato
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