#Manovra. Ecco il testo del maxiemendamento pronto per l’esame dell’aula della Camera. Il governo ha posto la questione di fiducia di Giovanni Rodriquez Commi da 329 a 331 (Governo del settore dei #dispositivimedici) 𝐀 𝐝𝐞𝐜𝐨𝐫𝐫𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝟏° 𝐠𝐞𝐧𝐧𝐚𝐢𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟓 𝐞̀ 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐯𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚𝐭𝐭𝐮𝐚𝐭𝐨 𝐮𝐧 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐝𝐢 𝐠𝐨𝐯𝐞𝐫𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐜𝐢. Al fine di perseguire l’uso efficiente e appropriato della tecnologia dei dispositivi medici nell’ambito delle attività assistenziali del Servizio sanitario nazionale e ai fini della riconduzione della spesa nei limiti del tetto il Ministero della salute adotta il Programma nazionale di Health technology assessment (HTA) entro il 30 giugno 2025 ai fini della sua entrata in vigore dal 1° gennaio 2026 e ne cura l’aggiornamento triennale. L’attuazione del Programma nazionale di HTA da parte delle singole regioni costituisce adempimento ai fini dell’accesso alla quota premiale del finanziamento del servizio sanitario nazionale, da verificare da parte del Comitato paritetico permanente per la verifica dell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza, con il supporto della Cabina di regia per l’HTA e dell’Osservatorio. La Direzione generale dei dispositivi medici e del farmaco del Ministero della salute, con il coinvolgimento delle regioni e il supporto del settore produttivo dei dispositivi medici, elabora la nuova classificazione nazionale dei dispositivi medici. Il Ministero della Salute , con proprio decreto, previo accordo in sede di Conferenza Stato Regioni, adotta entro il 30 giugno 2025 𝐥𝐚 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐚 𝐜𝐥𝐚𝐬𝐬𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐜𝐢, 𝐜𝐡𝐞 𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚 𝐢𝐧 𝐯𝐢𝐠𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝟏° 𝐠𝐞𝐧𝐧𝐚𝐢𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟔. Il Ministero della salute trasmette annualmente a ciascuna regione le risultanze relative al monitoraggio svolto dall’Osservatorio nazionale sui dispositivi medici elaborando un indicatore sintetico dello stato di attuazione del Programma nazionale di #HTA e impartendo prescrizioni, ove necessario. Le regioni, anche ai fini della verifica dell’adempimento, elaborano annualmente una relazione relativa al proprio sistema di governo del settore dei dispositivi medici e assegnano il budget aziendale per i dispositivi medici agli enti del Servizio sanitario regionale ai fini del rispetto del relativo tetto di spesa regionale. 𝐈𝐥 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐛𝐮𝐝𝐠𝐞𝐭 𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐚𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐢 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐜𝐢 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐞𝐥𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐯𝐚𝐥𝐮𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚𝐥𝐢 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐬𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐢 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐭𝐭𝐮𝐫𝐞 𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐚𝐥𝐢. https://lnkd.in/dhBXGbhT Silvia Stefanelli Francesco Schiavone
Post di Francesco Ambrosio
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Condivido completamente il contributo fornito dal Presidente di Federsanità- Confederazione delle Federsanità Anci Regionali Fabrizio d’Alba alla audizione al Senato della X Commissione che finalmente indirizza in maniera corretta il tema della gestione delle #listediattesa sottolineando, in primis, l'importanza di verificare l'appropriatezza prescrittiva. Come diciamo da tempo sbagliato agire sul lato dell'incremento dell'offerta senza aver prima verificato se la domanda sia appropriata. Se no si sprecano fondi e soprattutto tempo prezioso dei professionisti: 👇 Art. 1 (Disposizioni in materia di prescrizione ed erogazione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale) Di grande importanza è la previsione, di cui al comma 1, in merito alla obbligatoria indicazione nella prescrizione da parte del medico oltre che la classe di priorità, il sospetto e/o il quesito diagnostico. Auspicando che le attività di definizione dei quesiti o sospetti diagnostici siano completate nei tempi previsti dalla norma si ritiene che dovrebbe essere fin da ora prevista una successiva attività di verifica delle prescrizioni effettuate finalizzata alla valutazione dell’appropriatezza prescrittiva
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🛑 “Sanità, liste d’attesa: pronta la stretta sul 20% delle ricette dei medici 👉 Il piano. Nel decreto allo studio del Governo più controlli sulle prescrizioni non necessarie che costano 10 miliardi l’anno. L’Asl potrà acquistare l’intramoenia dai suoi camici bianchi o prestazioni dal privato 👉 Sono troppe le prescrizioni di visite ed esami non necessarie che ingolfano il Servizio sanitario nazionale e allungano la coda degli italiani che aspettano di curarsi. 👉 come ha ricordato ieri il ministro della Salute Orazio Schillaci uno dei capitoli più importanti riguarderà quello che gli addetti ai lavori chiamano “appropriatezza prescrittiva”: 👉arginare cioè le troppe ricette dei medici di famiglia, ma anche degli specialisti di prestazioni spesso non necessarie e che rappresentano uno “spreco” secondo gli esperti che cuba fino a 10 miliardi l’anno. 👉 Tra gli altri capitoli del decreto – questa volta sul lato dell’offerta – si sta studiano anche la possibilità di consentire agli ospedali di “acquistare” dai propri medici prestazioni in libera professione 👉 Un altro passaggio importante sul quale servirà l’ok del ministero dell’Economia è anche il superamento graduale del tetto di spesa sul personale che limita le assunzioni delle Regioni nella Sanità a quanto speso nel 2004 meno l’1,4%, un primo passo in questa direzione potrebbe comparire nel decreto.”
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- 29 Gennaio 2025 Il Ministro della Salute difende il nuovo tariffario della specialistica ambulatoriale - Nel question time alla Camera, confronto del Ministro col parlamentare all’opposizione Davide Faraone: autore dell’emendamento recepito dal Governo che ha portato a quell’articolo 1 comma 322 dell’ultima Legge di Bilancio dello Stato, molto importante per dare flessibilità alle Regioni in “piano di rientro”, di investire risorse proprie, così da compensare possibili gap, proprio in relazione a eventuali “incoerenze” del nomenclatore tariffario. Simpatico - al limite del tragicomico - il siparietto dove il Ministro nel dare corpo alla sua “arringa difensiva”, abbia citato come punto di forza delle Legge di Bilancio proprio l’articolo 1 in parola… ignorando, o dimenticando che dietro quell’articolo, ci fosse un emendamento dell’opposizione presentato proprio dal parlamentare presente al question time. Inezia questa, a confronto del vero, enorme problema corrente - frutto dell’ennesima approssimazione della classe poliica - che rischia di bloccare l’erogazione delle prestazioni ambulatoriali in regime di convenzione, a meno di un intervento risolutivo del TAR del Lazio, o di una ingloriosa - ma a questo punto molto opportuna - retromarcia del Governo sui Lea. https://lnkd.in/dvUc5y86
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Interessante articolo sulle liste d'attesa . In merito , il Ministero della Salute , deve verificare se Asp e Aziende ospedaliere hanno attivato degli open day ambulatoriali dal Lunedì alla Domenica , dalle 09 alle 21 fino ad abbattimento lista . Il Ministero della salute , dovrebbe verificare se tutte le Direzioni strategiche di Asp ed Aziende ospedaliere , hanno attivato open day ambulatoriali con prolungamenti dal lunedi alla domenica dalle 09 alle 21 Il Ministro della Salute , con il Ministro del Mef devono concordare che per medici , infermieri ed amministrativi in sanità , cuneo fiscale al 28% anche per i dipendenti con oltre cinquanta mila euro, per medici e infermieri Un doppio cuneo fiscale per ogni figlio nato e minore a carico in aggiunta all'assegno universale Corresponsione buono pasto per ogni turno di guardia notturno, festiva e pomeridiana e nell'abbattimento liste d'attesa . Orario di lavoro 7.12 con un buono pasto al giorno Corresponsione buono pasto ed anche orario formativo di 7.12 con un buono pasto al giorno In merito ai medici in formazione ( specializzandi) , il Ministro dell'Università, il Ministro della Salute e il Ministro Mef devono verificare, se anche, per i medici in formazione specialistica si può introdurre il cuneo fiscale al 14% Un eventuale doppio cuneo fiscale , per ogni figlio minore a carico Si invita in merito, Forza Italia ad attivarsi per impegnare Giorgetti ad incrementare cuneo fiscale anche per i medici , infermieri ed amministrativi con reddito fino a cinquanta mila euro, per incrementare il peso
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Medici in servizio fino a #70 anni: una scelta controversa ⚠️ Il recente emendamento 4.17 del Ministero della Salute , che fa riferimento al Decreto Legge del 7°Giugno n°73, cioè il famoso "Piano abbattimento Liste d'attesa"📋, prevede di estendere l'età lavorativa dei medici fino a 70 anni! Questo provvedimento sta suscitando numerose polemiche e preoccupazioni per il nostro sistema sanitario, che ha bisogno di "ricreare attrattività alle professioni sanitarie, e questo vale sia per il pubblico che per il privato accreditato, se davvero si vuole elevare la qualità delle prestazioni offerte ai cittadini" così esordisce la Dott.ssa Karin Saccomanno, Presidente AISI - Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti 🔷 Leggi l'articolo per interno 👉🏻 https://lnkd.in/dtqUyN9B #aisi #associazionismo #regionelazio #sanità #settoresanitario #ssn #struttureaccreditate #sanitàprivata #sanitàpubblica
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Pubblico l'articolo di Quotidiano Sanità sul testo del DDL riguardante le #listediattesa in approvazione. Ci si focalizza sull'aumento dell'offerta e sulla verifica del rispetto dei tempi. A mio parere troppo poco si è fatto per capire che il focus deve essere sul governo della domanda e che il tema si gestisce solo lavorando sui processi. Nessun accenno alla creazione di percorsi di presa in carico che rappresentano la svolta sulle patologie croniche dal punto di vista della quantità e della qualità delle cure. Come se il tema delle liste di attesa fosse solo una questione di erogazione ambulatoriale dove il mancato raggiungimento dei tempi dipenda dalla bassa qualità organizzativa degli erogatori e dei propri manager o dalla mancanza di risorse. Nessun accenno al coinvolgimento della medicina del territorio e delle interazioni con le figure professionali introdotte dal DM 77, alla appropriatezza. Sono perplesso. Speriamo in norme attuative della Cabina di Regia che vadano in questo senso.
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Il 7 giugno è stato pubblicato il #decreto legge per la riduzione dei tempi delle #liste di #attesa, che ha poi ottenuto la conversione in #legge il 24 luglio. Sebbene preveda misure interessanti, come l’istituzione di una #Piattaforma #Nazionale per il #monitoraggio, rimangono delle criticità sostanziali, come evidenziato da Nino Cartabellotta, presidente di Fondazione GIMBE. Il #provvedimento non affronta adeguatamente l'appropriazione prescrittiva e non prevede risorse aggiuntive, fondamentale per concretizzare i cambiamenti proposti. In un contesto in cui i #professionisti del #settore sono in diminuzione, la #sfida di ridurre davvero le liste d'attesa diventa sempre più ardua. La strada per un #sistema #sanitario più efficiente è lunga e il dialogo tra #istituzioni è cruciale. Umberto Nocco | Corinna Montana Lampo | Cristina Suzzani | Stefania Somarè | Alessia Rapuano | Tommaso La Vecchia | Tecniche Nuove Healthcare | Tecniche Nuove Spa
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Studio Legale Stefanelli&Stefanelli / Docente Master II Livello per UNITELMA / Membro Osservatorio Telemedicina ALTEMS / Presidente società Best In Health / Socio InsideAI / Pubblicista Ordine Giornalisti Bologna
3 mesigrazie ambrosio