Il 7 giugno è stato pubblicato il #decreto legge per la riduzione dei tempi delle #liste di #attesa, che ha poi ottenuto la conversione in #legge il 24 luglio. Sebbene preveda misure interessanti, come l’istituzione di una #Piattaforma #Nazionale per il #monitoraggio, rimangono delle criticità sostanziali, come evidenziato da Nino Cartabellotta, presidente di Fondazione GIMBE. Il #provvedimento non affronta adeguatamente l'appropriazione prescrittiva e non prevede risorse aggiuntive, fondamentale per concretizzare i cambiamenti proposti. In un contesto in cui i #professionisti del #settore sono in diminuzione, la #sfida di ridurre davvero le liste d'attesa diventa sempre più ardua. La strada per un #sistema #sanitario più efficiente è lunga e il dialogo tra #istituzioni è cruciale. Umberto Nocco | Corinna Montana Lampo | Cristina Suzzani | Stefania Somarè | Alessia Rapuano | Tommaso La Vecchia | Tecniche Nuove Healthcare | Tecniche Nuove Spa
Post di Tecnica Ospedaliera
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Dopo una settimana di stop a Nuoro riprendono le prestazioni sanitarie in convezione sia quelle prenotate tramite cup che quelli in radiologia tradizionale. Lo annuncia il direttore dello studio professionale Dottor Sebastiano Coinu: «Ciò in attesa della definizione del procedimento amministrativo dell’ARES che effettuerà le ripartizioni di budget fra le strutture convenzionate, confidando che sia confermato per il C.I.D. almeno il budget degli anni precedenti. Ove ciò non accadesse, si rischierebbe di lavorare senza certezza di essere rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale». Intanto l'assessore regionale Bartolazzi rassicura e dice: «Non c'è nessun rischio di mancata copertura delle prestazioni da parte del sistema sanitario regionale per i cittadini sardi che si affidano al privato convenzionato. Gli allarmismi appaiono incomprensibili alla luce delle ultime disposizioni normative regionali che danno il via libera all' incremento dell'acquisto delle prestazioni di assistenza ospedaliera ed ambulatoriale da soggetti privati accreditati nell'ottica di garantire a tutti, in tutta l'isola, prestazioni omogenee in tempi accettabili». «Ricordo che la legge regionale n.13, recentissimamente approvata, autorizza un incremento di spesa di 1 milione e 600 mila euro (più 1%) per l'anno 2024, di quasi 5 milioni per il 2025 (più 3%) e di 6 milioni e 600 mila euro (più 4%) a carico del Fondo sanitario regionale proprio per garantire l'estensione massima delle prestazioni convenzionate erogabili nell'isola, sia in regime ospedaliero che ambulatoriale. Non solo - prosegue l'assessore - viene aumentato lo stanziamento della programmazione triennale destinato alla salute mentale, con 18 milioni e 500 mila euro stanziati per il 2024 contro i precedenti 16 milioni e mezzo, di cui 2 milioni e 500 mila euro destinati ai centri convenzionati per i disturbi dello spettro autistico. Per le annualità 2025-26 il totale assegnato è di 21 milioni di euro annuale, anche qui con un incremento consistente di circa 5 milioni all'anno». «Tutte le cifre stanziate al momento – conclude Bartolazzi - rientrano all'interno dei margini di manovra consentiti dall'attuale deliberazione dei tetti di spesa per il triennio 2024-26 ancora sottoposte al vincolo della spending review, ma in via transitoria. Dopo la sentenza a luglio della Corte Costituzionale che riconosce un ampio margine di manovra potenziale alla Sardegna, stiamo lavorando per incrementare le risorse garantendo contestualmente l'equilibrio economico-finanziario dei conti regionali». https://www.cronachenuoresi. - Clicca e leggi la notizia
Nuoro. Riprendono le prestazioni sanitarie in convenzione. Studi medici: “Rischiamo nuovi blocchi dei rimborsi”
cronachenuoresi.it
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Il Governo, si sta impegnando per l'abbattimento liste d'attesa . In merito sarebbe opportuno , disporre alle direzioni generali la programmazione di open day ambulatoriali , dalle 09 alle 19.30 . Relativamente all'incentivazione economica medici, disporre alle direzioni strategiche di concordare la corresponsione di un buono pasto per ogni turno di guardia medica notturna, festiva e pomeridiana ( in continuazione dell'orario diurno) e nelle attività ambulatoriali pomeridiane . Orario di lavoro 7.12 con corresponsione di un buono pasto al giorno. Relativamente all'incremento stipendiale , programmare se si riesce a confermare per il 2025 un taglio cuneo al 28% , un doppio cuneo fiscale per i medici con figli minori a carico . Un obiettivo indifferibile e improcastinabile , abbattimento liste d'attesa per tutte le tipologie di prestazioni. Relativamente all'area chirurgica , finanziare le direzioni strategiche delle aziende ospedaliere ,per l'acquisto del robot Da Vinci , per interventi chirurgici di altissima precisione In attesa di riscontro
Liste d’attesa. Ministero: “Con il nuovo Piano il monitoraggio dei tempi sarà più preciso”
quotidianosanita.it
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Articolo molto interessante di l'Espresso che ritorna sui problemi del SSN e soprattutto sulla questione liste d'attesa. Eccone alcuni estratti: 👉 Mantoan, esperto conoscitore del sistema pubblico, fa notare che in quattro anni – a fronte di un numero di medici stabili, il numero di prescrizioni ambulatoriali è aumentato del 44 per cento, mentre il numero di risonanze magnetiche della colonna vertebrale, ad esempio, è aumentato del 60 per cento. Bastano questi quattro numeri per confermare,che il problema del Ssn non è l’allungamento delle liste d’attesa in sé, piuttosto l’assenza di una seria riforma del Servizio che, a fronte di risorse economiche inadeguate, sappia mettere davvero al centro la cura dei pazienti, specialmente quelli cronici? ❗❗Dicono i dati Agenas che tra il 2019 e il 2023 le prescrizioni delle prime visite sono aumentate del 31%, con punte del 268% in Calabria, del 145% in Alto Adige, più 115% in Emilia Romagna.... Eppure, mentre le visite prescritte aumentano, quelle erogate si riducono del 10 per cento Come sottolineato anche dal presidente del GIMBE Nino Cartabellotta , analizzando la situazione nel suo complesso , appare ovvio che uno dei problemi che emerge non é solo quello dei tempi e delle liste d'attesa, ma anche e soprattutto quello della #adeguatezza delle prescrizioni : 👉E aggiunge: «Le misure previste dal Dl inseguono la domanda, aumentando l’offerta. Una strategia perdente: come dimostrano numerosi studi, infatti, una volta esaurito il cosiddetto effetto spugna nel breve periodo, l’incremento dell’offerta induce sempre un ulteriore aumento della domanda. appare dunque chiaro come l'appropriatezza sia un criterio fondamentale e che dovrebbe eventualmente anche aiutare a ripensare il paradigma del dialogo ospedale-territorio e dell'adeguatezza delle cure da erogare ai pazienti cronici, sempre più lontani dalla presa in carico territoriale con molti che rinunciano alle cure per inadeguatezza della risposta alla loro domanda di salute. #SSN #GIMBE
O pagano di tasca propria o non si curano più. Le liste d'attesa sono l'emergenza che il governo non sa affrontare
lespresso.it
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Condivido completamente il contributo fornito dal Presidente di Federsanità- Confederazione delle Federsanità Anci Regionali Fabrizio d’Alba alla audizione al Senato della X Commissione che finalmente indirizza in maniera corretta il tema della gestione delle #listediattesa sottolineando, in primis, l'importanza di verificare l'appropriatezza prescrittiva. Come diciamo da tempo sbagliato agire sul lato dell'incremento dell'offerta senza aver prima verificato se la domanda sia appropriata. Se no si sprecano fondi e soprattutto tempo prezioso dei professionisti: 👇 Art. 1 (Disposizioni in materia di prescrizione ed erogazione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale) Di grande importanza è la previsione, di cui al comma 1, in merito alla obbligatoria indicazione nella prescrizione da parte del medico oltre che la classe di priorità, il sospetto e/o il quesito diagnostico. Auspicando che le attività di definizione dei quesiti o sospetti diagnostici siano completate nei tempi previsti dalla norma si ritiene che dovrebbe essere fin da ora prevista una successiva attività di verifica delle prescrizioni effettuate finalizzata alla valutazione dell’appropriatezza prescrittiva
Liste d’attesa/ Federsanità: agire sull’appropriatezza prescrittiva per arginare la crescita della domanda
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Interessante articolo sulle liste d'attesa . In merito , il Ministero della Salute , deve verificare se Asp e Aziende ospedaliere hanno attivato degli open day ambulatoriali dal Lunedì alla Domenica , dalle 09 alle 21 fino ad abbattimento lista . Il Ministero della salute , dovrebbe verificare se tutte le Direzioni strategiche di Asp ed Aziende ospedaliere , hanno attivato open day ambulatoriali con prolungamenti dal lunedi alla domenica dalle 09 alle 21 Il Ministro della Salute , con il Ministro del Mef devono concordare che per medici , infermieri ed amministrativi in sanità , cuneo fiscale al 28% anche per i dipendenti con oltre cinquanta mila euro, per medici e infermieri Un doppio cuneo fiscale per ogni figlio nato e minore a carico in aggiunta all'assegno universale Corresponsione buono pasto per ogni turno di guardia notturno, festiva e pomeridiana e nell'abbattimento liste d'attesa . Orario di lavoro 7.12 con un buono pasto al giorno Corresponsione buono pasto ed anche orario formativo di 7.12 con un buono pasto al giorno In merito ai medici in formazione ( specializzandi) , il Ministro dell'Università, il Ministro della Salute e il Ministro Mef devono verificare, se anche, per i medici in formazione specialistica si può introdurre il cuneo fiscale al 14% Un eventuale doppio cuneo fiscale , per ogni figlio minore a carico Si invita in merito, Forza Italia ad attivarsi per impegnare Giorgetti ad incrementare cuneo fiscale anche per i medici , infermieri ed amministrativi con reddito fino a cinquanta mila euro, per incrementare il peso
Liste di attesa. Dopo un bagno di realismo il Ddl all'esame del Parlamento fa inversione a U
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Nell’intervista rilasciata al margine dell’evento “Principi Attivi ho affrontato il tema della salute degli italiani vista sotto la lente dell'economia. Come si misura la fiducia degli italiani verso il sistema sanitario e quali segnali arrivano dai dati fiscali. 41 miliardi di spesa sanitaria privata di cui poco più della metà recuperata attraverso detrazioni fiscali. 2 milioni e mezzo di italiani restano ancora fuori dalla possibilità di ricevere cure per mancanza di possibilità economiche. Insomma, l'universalità del sistema sanitario va adeguata ai tempi. La strada é ancora lunga. I primi passi potrebbero essere valorizzare il ruolo del personale sanitario nonchè della sanità integrativa che vede coinvolti tanti enti non profit a supporto del sistema sanitario nazionale. Un modello che merita un quadro giuridico e tributario aggiornati ai tempi. Qui potete trovare l'intervista: https://lc.cx/Qva-_a
Il Servizio sanitario nazionale deve evolversi se vuole mantenere la fiducia degli italiani | MilanoFinanza News
milanofinanza.it
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🩺 𝐋𝐚 𝐬𝐚𝐥𝐮𝐭𝐞 𝐯𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐚 𝐚 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞, 𝐥𝐨 𝐬𝐚𝐩𝐩𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐛𝐞𝐧𝐞. Ecco perché le soluzioni integrative al Sistema Sanitario Nazionale sono sempre ben accette! 📍 La Cassa Sanitaria #CarloDeLellis ha realizzato una copertura sanitaria individuale che integra le prestazioni erogate del Ssn destinata ai figli dei dirigenti associati a Manageritalia che non sono più assistiti dal Fasdac, indipendentemente dalla loro età e dalla loro attività (studio o lavoro). 🔎 𝐍𝐄 𝐏𝐀𝐑𝐋𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐐𝐔𝐈: ➡️ https://bit.ly/4aVsi6k Il Fasdac copre le spese mediche di tutto il nucleo familiare ma, in assenza di situazioni particolari, i figli sono assistibili: ✅ fino al 18° anno di età; ✅ oltre il 18° anno di età se continuano gli studi o non lavorano; ✅ fino alla fine degli studi universitari e, comunque, non oltre il 26° anno di età. 📍 Oltre questi limiti e indipendentemente dall’età, i figli dei dirigenti associati Manageritalia possono accedere al piano sanitario “#SempreinSalute – Copertura Completa” il cui punto di forza consiste nella possibilità di ottenere delle prestazioni sanitarie e di tutelare i propri familiari a condizioni particolari, scontate, tipiche delle coperture collettive. Il piano sanitario prevede due diversi livelli di prestazioni: ✅ la 𝐅𝐎𝐑𝐌𝐀 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀 offre assistenza per i ricoveri ospedalieri, l’alta diagnostica, le visite specialistiche, gli accertamenti diagnostici, le analisi di laboratorio, le lenti/occhiali, le protesi, il “pacchetto maternità”, le prestazioni fisioterapiche, i “pacchetti prevenzione”, le cure e gli interventi chirurgici odontoiatrici; ✅ la 𝐅𝐎𝐑𝐌𝐀 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀 𝐄𝐒𝐂𝐋𝐔𝐒𝐄 𝐋𝐄 𝐂𝐔𝐑𝐄 𝐃𝐄𝐍𝐓𝐀𝐑𝐈𝐄 prevede tutto quando incluso nella forma completa con l’esclusione delle cure odontoiatriche e ortodontiche. ❓❓❓ Cosa pensate di questa opportunità?
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#Manovra. Ecco il testo del maxiemendamento pronto per l’esame dell’aula della Camera. Il governo ha posto la questione di fiducia di Giovanni Rodriquez Commi da 329 a 331 (Governo del settore dei #dispositivimedici) 𝐀 𝐝𝐞𝐜𝐨𝐫𝐫𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝟏° 𝐠𝐞𝐧𝐧𝐚𝐢𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟓 𝐞̀ 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐯𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚𝐭𝐭𝐮𝐚𝐭𝐨 𝐮𝐧 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐝𝐢 𝐠𝐨𝐯𝐞𝐫𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐜𝐢. Al fine di perseguire l’uso efficiente e appropriato della tecnologia dei dispositivi medici nell’ambito delle attività assistenziali del Servizio sanitario nazionale e ai fini della riconduzione della spesa nei limiti del tetto il Ministero della salute adotta il Programma nazionale di Health technology assessment (HTA) entro il 30 giugno 2025 ai fini della sua entrata in vigore dal 1° gennaio 2026 e ne cura l’aggiornamento triennale. L’attuazione del Programma nazionale di HTA da parte delle singole regioni costituisce adempimento ai fini dell’accesso alla quota premiale del finanziamento del servizio sanitario nazionale, da verificare da parte del Comitato paritetico permanente per la verifica dell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza, con il supporto della Cabina di regia per l’HTA e dell’Osservatorio. La Direzione generale dei dispositivi medici e del farmaco del Ministero della salute, con il coinvolgimento delle regioni e il supporto del settore produttivo dei dispositivi medici, elabora la nuova classificazione nazionale dei dispositivi medici. Il Ministero della Salute , con proprio decreto, previo accordo in sede di Conferenza Stato Regioni, adotta entro il 30 giugno 2025 𝐥𝐚 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐚 𝐜𝐥𝐚𝐬𝐬𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐜𝐢, 𝐜𝐡𝐞 𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚 𝐢𝐧 𝐯𝐢𝐠𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝟏° 𝐠𝐞𝐧𝐧𝐚𝐢𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟔. Il Ministero della salute trasmette annualmente a ciascuna regione le risultanze relative al monitoraggio svolto dall’Osservatorio nazionale sui dispositivi medici elaborando un indicatore sintetico dello stato di attuazione del Programma nazionale di #HTA e impartendo prescrizioni, ove necessario. Le regioni, anche ai fini della verifica dell’adempimento, elaborano annualmente una relazione relativa al proprio sistema di governo del settore dei dispositivi medici e assegnano il budget aziendale per i dispositivi medici agli enti del Servizio sanitario regionale ai fini del rispetto del relativo tetto di spesa regionale. 𝐈𝐥 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐛𝐮𝐝𝐠𝐞𝐭 𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐚𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐢 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐜𝐢 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐞𝐥𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐯𝐚𝐥𝐮𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚𝐥𝐢 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐬𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐢 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐭𝐭𝐮𝐫𝐞 𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐚𝐥𝐢. https://lnkd.in/dhBXGbhT Silvia Stefanelli Francesco Schiavone
Manovra. Ecco il testo del maxiemendamento pronto per l’esame dell’aula della Camera. Il governo ha posto la questione di fiducia
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Il documento a pag. 48 della relazione giunge "[...] ad affermare che “Le performance del servizio sanitario nazionale riguardo agli esiti di salute e alla qualità delle cure, risultano generalmente superiori a quelle medie dei Paesi Ocse, e descrivono, quindi, un sistema sanitario mediamente efficiente ed efficace”. Una considerazione questa della quale, francamente, non si comprende né l’utilità né tampoco come giustificarla in presenza dei danni quotidiani che si registrano. Ciò nella inefficienza dell’emergenza-urgenza che non c’è; della inefficacia della medicina convenzionata piena zeppa di vuoti assistenziali; nella mobilità miliardaria che impoverisce il Sud di circa tre miliardi all’anno; nella penuria di posti letto e in presenza di liste d’attesa che uccidono mentre l’utente aspetta un test diagnostico ovvero un intervento. Non solo. Nel tenere conto che una siffatta penosa affermazione emerge in un atto di “giustizia contabile” nella contemporaneità dell’emersione di un dato appena venuto fuori ad esito della ricerca dall’istituto EMG Different, commissionata da Facile.it, che rendiconta una platea milionaria di cittadini in difficoltà economica per spese mediche, sino ad essersi segnatamente indebitati a proposito. [...]"
Corte dei conti, nella relazione al Parlamento sui Ssr il ritratto edulcorato di una sanità pubblica che non c’è
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Ancora una richiesta di incremento dell'offerta per ridurre le #listedisattesa. E' dal 2021 che in varie forme ed a più riprese in Lombardia si insiste su questa strada. Ma se il tema continua ad esistere vorrà dire che forse la strategia non è quella giusta ?? Io continuo a pensare che vada fatta una azione strutturata e convinta sulla appropriatezza delle prestazioni ambulatoriali coinvolgendo in maniera integrata MMG, Ospedalieri ed Infermieri di Famiglia per promuovere e riprendere la strada dei percorsi di presa in carico sui cronici che rappresentano il 70-75% della spesa e trasformare le P (oggi il 70% delle richieste) da programmate a prese in carico. Strada abbandonata completamente dalla prima riforma della 23/2015. Speriamo di vedere nella DGR di prossima applicazione questi spunti. Bene aver ricordato come avevo fatto diversi mesi fa nel mio post l'obbligo di effettuare in Libera una prestazione che non si riesce ad effettuare nei tempi previsti. Bisogna cambiare logica da una medicina di reazione ad una di programmazione e di iniziativa. Dal governo dell'offerta a quello della domanda.. se no le risorse non basteranno mai cosi https://lnkd.in/dJSGqF7k https://lnkd.in/dc3V2YhC
61 milioni per abbattere liste attesa e ambulatori aperti di sera e sabato
https://www.lombardianotizie.online
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