𝙍𝙞𝙛𝙡𝙚𝙨𝙨𝙞𝙤𝙣𝙞 𝙨𝙪 𝙎𝙞𝙘𝙪𝙧𝙚𝙯𝙯𝙖 𝙚 𝙑𝙖𝙡𝙤𝙧𝙞: 𝙄𝙡 𝘾𝙖𝙨𝙤 𝙍𝙤𝙗𝙚𝙧𝙩𝙤 𝘽𝙖𝙜𝙜𝙞𝙤 Massima solidarietà a Roberto Baggio, grande campione di calcio e grande esempio di vita, coinvolto ieri sera in un'irruzione nella sua casa durante una serata familiare tranquilla. Questo evento solleva domande cruciali sulla sicurezza nelle nostre case e sulla perdita di valori come il rispetto e l'integrità personale. Viviamo in un'epoca in cui la sicurezza della vita domestica è messa in discussione. Abbiamo una società che si evolve sotto molti aspetti, ma non garantisce la sicurezza delle persone. Chi deve intervenire per garantire questo? È essenziale che le leggi siano applicate senza compromessi, garantendo il rispetto delle regole e delle norme che tutelano la sicurezza dei cittadini. Rispetto chiama rispetto, e non si può tollerare più una politica troppo permissiva. Solo così possiamo ridurre l'insicurezza nella nostra vita quotidiana e preservare la tranquillità delle nostre famiglie e comunità. #RobertoBaggio #violenza #AGGRESSIONI #sicurezza #valori
Post di Chiara Garbin
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✅#nonsolopsicologia Notizie da commentare⤵️. I casi di aggressività sociale per futili motivi sembrano aumentare e, soprattutto tra i giovani, appare evidente il bisogno di affermarsi con la forza. Non è una questione solo statistica o etica o valoriale. È una richiesta implicita, a mio avviso, di poter ricevere una forma diluita di Sicurezza interna, dei punti di riferimento, evidentemente scomparsi dai radar (che erano un tempo gli adulti). Cosa fare? Non è facile districarsi nella giungla social e nei deserti sociali di città difficili che propongono, al più, degli svaghi per non pensare e poca cultura per imparare a stare insieme, il collante prezioso che crei comunità territoriale. E quindi che fare? Essere un Genitore di figli appartenenti a tali nuove generazioni (che rischiano di soffocare nel loro stesso Ego), è veramente un atto di responsabilità civile oltre che sociale. Occorre aver chiaro il limite, quello dei Diritti che si conquistano con i Doveri assolti. Occorre essere lucidi e concentrati. Esiste il sì, esiste il no. Occorre vedere la realtà senza rifugi facili e negazionismi. Occorre in pratica stare bene dentro se stessi prima che fuori. Tornare a un nuovo Umanesimo che porga la mano aperta dove sarebbe più immediato usare un coltello. Dare spazio alla nostra autentica intelligenza sociale non giocata con un like. Occorre Essere Umani fino in fondo e mettersi a volte in discussione. Occorre Ascoltare questo grido di dolore sociale ❤️. Flavia Margaritelli Presidente Osservatorio Salute e Sicurezza #aggressivita #genitore #figli #social #riflessioni #starebene #ego #ascoltare https://lnkd.in/dgkGjn2g
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Giovedì 30 Maggio alle 21:00 abbiamo invitato tutti i candidati sindaco di Rapallo (GE) per un dibatto su un tema a noi molto caro: Quale Polis per le famiglie? Proporremo il nostro manifesto e ci faremo sollecitare da 7 parole chiave che secondo noi sono alla base del benessere famigliare. Vi aspettiamo tutti. Non mancate. #famiglie #rapallo #caracol #educazione #politica #elezionirapallo.
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L’episodio di Pontedera è un chiaro segnale del grave problema che affligge la nostra società: una generazione di ragazzi incapace di accettare un “no”, che non sa gestire la frustrazione e che è pericolosamente iper-narcisistica. Un 19enne ha violentato una ragazza fuori da una discoteca e ha ripreso tutto con il telefono. Questo atto ignobile non è solo un crimine orrendo, ma anche il sintomo di una mentalità malata. Viviamo in un’epoca in cui molti giovani sembrano convinti che tutto sia loro dovuto, senza alcun rispetto per il consenso e la dignità altrui. La tendenza a filmare queste atrocità mostra una completa mancanza di empatia e un desiderio perverso di potere e controllo. Riprendere la violenza con il telefono, probabilmente come trofeo da mostrare agli amici o da diffondere in rete, non è solo un ulteriore insulto alla vittima, ma è anche una dimostrazione di come la tecnologia venga usata per perpetrare il male e diffondere ulteriormente il dolore. Stiamo sdoganando l’idea che il cattivo diventa virale e quindi “figo”. Le famiglie e le istituzioni hanno il dovere di intervenire. È fondamentale educare i ragazzi al rispetto e alla responsabilità, insegnare loro a gestire le proprie emozioni e frustrazioni in modo sano. La giustizia deve essere severa e inflessibile verso chi commette tali crimini, per dare un chiaro messaggio che tali comportamenti non saranno mai tollerati. Non possiamo permettere che episodi di violenza e narcisismo maligno dilaghino. È tempo di agire, di educare e di punire, per proteggere le vittime e costruire una società basata su rispetto e dignità. #StopViolenza #Rispetto #NoVuolDireNo #Educazione #GiustiziaPerLeVittime #NoAlNarcisismo #Consenso #DignitàUmana #CodiceRosso #Cyberbullismo #StopHate
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Gravissime ed irripetibili le parole pronunciate da Feltri, direttore di giornale e consigliere regionale della Lombardia. Non c’è niente di divertente nella violenza, né si può decidere chi abbia diritto di vivere o morire. Ogni anno, per colpa di un sistema nazionale, amministrativo e culturale, arretrato e ignorante, troppe persone in bicicletta perdono la vita sulle strade italiane. 212 incidenti mortali in tutto il 2023, 154 nel 2024 al 22/9. Fonte: https://lnkd.in/dAdPjYRh Massimo Gaspardo Moro Questo non è frutto del caso ma è un grave fallimento collettivo. Minimizzare o ridere di queste tragedie è inaccettabile. Tanto sulle strade quanto nel modo in cui comunichiamo, #sicurezza e rispetto devono essere prioritari. #Giornalisti, editori e chiunque scriva sui social media deve assumersi la responsabilità di ciò che pubblica ed evitare la diffusione di violenza e morte come fossero #intrattenimento. È un tema che riguarda tutti, perché la comunicazione irresponsabile contribuisce alla normalizzazione della violenza, alla disumanizzazione delle vittime e dei responsabili, all'imbruttimento generale. Ma davvero permettiamo che il dibattito scivoli su un piano così basso? Abbiamo già subito la perdita delle persone. Per la dignità, sosteniamo una #comunicazione che rispetti la vita.
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Con lavialibera abbiamo collaborato ad un dossier sulla giustizia minorile in Italia che, a partire dal dl Caivano, ha segnato un'inversione di tendenza perdendo quell'impronta che da trent'anni il sistema aveva, con al centro l'interesse del minore e il suo percorso di reintegrazione sociale, in nome di un approccio criminalizzante e punitivo. Lo trovate nell'ultimo numero.
🔴 È online il nuovo numero de lavialibera “Tutti dentro”. ⛓ Mai così tanti ragazzi in carcere. Il dossier, realizzato in collaborazione con Associazione Antigone, restituisce una fotografia allarmante dello stato della #giustizia minorile a un anno dal decreto Caivano: gli istituti per minori scoppiano e le condizioni sono sempre più simili a quelle dei carceri per adulti. 📈 Record di daspo. L’infografica restituisce dati inediti che lavialibera ha ottenuto dal ministero dell’Interno: i provvedimenti di pubblica sicurezza emessi nei confronti di minori nell’ultimo anno sono raddoppiati. Tra questi il daspo, inizialmente pensato per contrastare il tifo violento, che oggi colpisce sempre più i giovani considerati pericolosi. E poi: 🎙 L’intervista allo scrittore ed ex ministro palestinese Atef Abu Saif 🏚 Un focus sull’abusivismo nell'#edilizia, realizzato insieme a La Nuova Ecologia ⛴ Il relitto di una barca carica di migranti, morti attraversando il Mediterraneo, doveva diventare un monumento in loro memoria. Dopo quasi 10 anni, però, il progetto è fermo. 💌 Ricorda: informarsi oggi è un gesto radicale. Noi facciamo la nostra parte, offrendoti una rivista, un sito e dei contenuti social approfonditi e accurati. Per continuare a farlo, e farlo sempre meglio, abbiamo bisogno del tuo contributo. Scopri il numero qui: https://lnkd.in/dTwMEiDz
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BBOM: BIG BALL OF MUD E' una simpatica e colorita espressione per definire un'inestricabile garbuglio difficile da maneggiare. A volte si verificano situazioni in cui, a forza di aggiungere requisiti e condizioni, magari anche in contraddizione tra loro, copiati ed incollati senza controllo, ci si ritrova smarriti e senza un bandolo da cui cominciare a dipanare la matassa. Logica vorrebbe che, in caso di assenza di chiarezza, non ci sia niente di male a chiedere. 🟢«Ma la feature XXX a cosa vi serve, visto che volete adottare YYY?» 🟨«Bah, veramente non saprei: ZZZ (che è andato in pensione 6 mesi fa) mi aveva detto di scriverlo, perché glielo aveva suggerito il consulente KKK che lavorava con lui» 🟢«E non si potrebbero avere delucidazioni dal consulente KKK?» 🟨«Direi che non è il caso, ci siamo lasciati in malo modo ed abbiamo anche un contenzioso aperto» 🟢«E se allora rimuovessimo la feature XXX dalla lista dei requisiti vincolanti?» 🟨«Ah, no, io questa responsabilità non me la prendo: se mi hanno detto di prevederla, ci sarà una ragione». Una #negoziazione su queste basi è davvero improba. Ma, a proposito di #pattern di #concessione, oggi ve ne presento uno davvero potente. Se il cliente vuole un #sarchiapone e nessuno ha la più pallida idea di cosa sia un sarchiapone, state tranquilli: vi basterà prendere un #fattapposta e consegnarlo come versione 2.0 di sarchiapone e nessuno vi contesterà mai alcunché. Avvertimento per i non Meridionali: "fattapposta" non è sinonimo di "custom-made" e neppure di "bespoke": è, per l'appunto, un fattapposta.
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#25aprile2024 #festadellaliberazione La libertà è fondamentale come l'aria che respiriamo: essenziale, vitale e meritevole di protezione. La lotta per la libertà non è solo un ricordo del passato, ma una continua ispirazione per il nostro lavoro quotidiano nel difendere i diritti e le libertà individuali e nel garantire che le ingiustizie siano sempre affrontate con la forza della legge. La libertà, come l'aria, è vitale per ogni individuo ed è nostro dovere assicurare che mai venga soffocata.
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Tra relitti e zattere si apre a Caserta una feconda contaminazione tra saperi e conoscenze tra ars psichiatrica, reading, musica, danza. Le zattere hanno da sempre espresso la metafora dell’esistenza umana, il passaggio, la transumanza dal naufragio al tentativo di ripartire con il proprio fardello delle vite passate, poche, uniche o molte. I luoghi dell’acqua sono emblema del viaggio, come a Venezia dove le Zattere costituiscono il limite meridionale della città e dove arrrivavano i tronchi di legno o il lago di Matese dove domenica partiranno le zattere dei tanti protagonisti dell’incontro casertano. Il fine è di parlare di salute mentale nelle sue tante interconnessioni calando la malattia nel contesto sociale che ci avvolge e ci opprime. Noi capiamo sempre meno tra guerre assurde, famiglie perfette che si fanno fuori in pochi minuti, disagi e imbarazzi del nostro mondo. Vogliamo disporre di un radar che ci segnali lo stigma della malattia mentale per evitare che le persone affette siano allontanate e rifiutate dalla comunità, senza che si abbia nemmeno la volontà di comprendere tale condizione. Eppure, a soffrire di problemi di salute mentale in Italia sono circa 4 milioni di persone. Ridurre la discriminazione dovrebbe essere obiettivo non solo dell’individuo ma anche della comunità, così da migliorare la comprensione dei disturbi psichici e favorire una provvidenziale integrazione. In realtà, a salire sulle zattere dovremmo essere tutti noi con i nostri fardelli quotidiani.
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Per RagionVeduta.it - il vero rigurgito naz*sta è stato: - censurare e etichettare le opinioni con nomignoli sarcastici - farsi rilasciare dichiarazioni firmate su dove stai andando - impedire ai bambini di usare i giochi in parchi deserti - imporre il distanziamento al ristorante, mentre in metropolitana, no - sfornare innumerevoli decret-ini (dai contenuti assurdi e surreali) incostituzionali - interrogare e inseguire un tale che portava a spasso il cane - interrogare e inseguire un tale che si allenava su una spiaggia deserta in inverno - obbligare persone a TSO con farmaci sperimentali (contravvenendo al Codice di Norimberga) - obbligare a comportamenti stupidi e lesivi della psiche - vietare ritrovi in gruppo - multare ristoratori, perché fuori dal locale c'era un assembramento di 6/7 persone dopo le ore 18:00 - mandare in bancarotta migliaia di micro e piccole imprese, famiglie - rendere disoccupati milioni di persone e ricattarli - speculare sugli ausili che imponevano di portare - ... continua ... Sono solo alcuni degli abusi di reale stile na*ista che abbiamo dovuto subire, in particolare in Europa, più in particolare in Italia. Questi NON hanno usato il saluto romano, ma hanno usato comportamenti na*isti.
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