Centro Servizi Virtuali del Sistema Integrato Mnemosine La Dementia Friendly Community (DFC) di Casale Monferrato rinnova il proprio impegno per il supporto delle persone affette da demenza, dei loro familiari e della comunità, con il continuo sviluppo di nuove iniziative del Sistema Integrato Mnemosine. Il più recente di questi progetti è il Centro Servizi Virtuali Mnemosine, una piattaforma online innovativa e accessibile a tutti, progettata per offrire strumenti concreti e supporto gratuito nel campo della prevenzione e dell'assistenza. Il Centro Servizi Virtuali si articola in diverse sezioni, ciascuna pensata per rispondere a specifiche esigenze che si servono delle più avanzate tecnologie quali, ad esempio, i visori di realtà aumentata per comprendere le prospettive delle persone con disturbi cognitivi: questi saranno a disposizione presso l'Infopoint di via Cavour 64. Con la sezione “AllenaMenti” si è dato vita a una raccolta di esercizi di stimolazione cognitiva gratuiti, ideali per rallentare il declino e monitorare i deficit cognitivi delle persone affette da demenza. A questo si affiancano i “Corsi online gratuiti” per familiari e badanti: un'area formativa dedicata a chi si prende cura delle persone con demenza, con contenuti pratici e informativi per migliorare la qualità dell’assistenza quotidiana. I contenuti di queste due sezioni sono realizzati dal Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Torino che si occupa anche dei percorsi personalizzati per ciascun utente e del relativo monitoraggio. [...] Leggi l'intero comunicato stampa su https://lnkd.in/dEzDSapJ
Post di Città di Casale Monferrato
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Torna, con il secondo appuntamento, l’approfondimento sull’indagine realizzata da NEMOLAB, che ha coinvolto 108 persone con malattie neuromuscolari e 69 caregiver. La ricerca fa seguito alla prima fase di indagine qualitativa realizzata nell’ambito del progetto “Abitiamo nuovi spazi di libertà”, promosso nel 2022 da Biogen e dal CENTRO CLINICO NeMO Fondazione Serena Onlus, in collaborazione NEMOLAB e con il Patrocinio delle Associazioni UILDM Direzione Nazionale , AISLA ONLUS e Famiglie SMA. Obiettivo di oggi è conoscere quanto sono accessibili gli ambienti domestici per chi affronta una malattia neurodegenerativa o una malattia rara. Secondo i dati raccolti, il 20% delle persone che vive con malattie complesse considera il proprio spazio abitativo «non molto o per nulla» adeguato e il 55,7% dei caregiver rileva una percezione di difficoltà degli spostamenti in casa da parte delle persone di cui si prendono cura, che sia nell’intero spazio abitativo o solo in alcuni ambienti. Non solo, il 62,5% riferisce di avere effettuato degli interventi di adattamento ambientale e/o di avere introdotto ausili per essere facilitato nello svolgimento dell’attività di vita quotidiana nel proprio spazio abitativo. Risultati che ci aiutano a riflettere sul ruolo che la casa può avere per migliorare l’indipendenza e l’autonomia di chi vive con malattie complesse, come quelle neuromuscolari e neurodegenerative, ma anche a comprendere quali possono essere i prossimi passi verso il cambiamento. #SmartHome #NMD #RareDisease #Technology
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📣 In FBC i sensori intelligenti Ancelia. Monitoraggio più efficace dei pazienti con demenza La Fondazione Benefattori Cremaschi onlus ha implementato nel reparto C un innovativo sistema di monitoraggio basato sui sensori ottici Ancelia, sviluppati da TeiaCare & ANCELIA: l'intelligenza artificiale per la long-term care. Questa azione rientra nel progetto “Reti per la demenza: Crema Città solidale” che ha ricevuto il contributo di ventimila euro da parte Fondazione Comunitaria della provincia di Cremona. I sensori, sfruttando la tecnologia ottica e un software di #IntelligenzaArtificiale, sono in grado di rilevare in tempo reale eventuali comportamenti anomali dei pazienti con demenza senile, permettendo agli operatori sanitari di intervenire con maggiore tempestività. Ancelia, infatti, acquisisce dati in tempo reale sul movimento dei pazienti a letto. Gli alert vengono inviati ai tablet degli operatori, permettendo un intervento immediato in caso di necessità. Il software associato consente invece la gestione e la personalizzazione dei parametri di monitoraggio per ogni paziente. Grazie a una formazione mirata del personale, in breve tempo, il sistema fornirà preziose statistiche per il miglioramento complessivo delle attività del reparto. “Questa innovazione rappresenta un significativo passo avanti nell’assistenza ai pazienti, potenziando di fatto la presenza costante del personale sanitario nel momento del bisogno”, spiega il Direttore Sanitario Luigi Enterri. “Con un software che “apprende” dai dati e con la strumentazione si arriva a una straordinaria personalizzazione delle cure, garantendo maggiore sicurezza e benessere agli ospiti del reparto”. “Crediamo fortemente nella formazione continua”, commenta Annalisa Mazzoleni, Direttore Generale della Fondazione. “Dotarsi di strumenti che producono report che altrimenti sarebbero impossibili per un singolo operatore, migliora l’efficienza, ma anche le competenze del personale. Sarà anche maggiore la soddisfazione sul lavoro, sentendosi coadiuvati da strumenti all’avanguardia nel garantire il miglior livello di assistenza. Tutto tempo guadagnato da dedicare alla relazione umana con i pazienti, potendo contare su un “sostegno digitale” per altri compiti”. LA RIVOLUZIONE #IA L’IA sta rivoluzionando il settore sanitario e gli studi hanno dimostrato che ha molti vantaggi: oltre a monitorare costantemente i pazienti affetti da demenza, rilevando cambiamenti nel loro stato di salute e comportamento, l’IA può aiutare a creare piani di cura personalizzati per ciascun individuo, prevenire gli eventi avversi identificando precocemente i pazienti a rischio di cadute o disidratazione, suggerire interventi preventivi. Infine, consente l’ottimizzazione dei tempi e dei carichi assistenziali e una copertura adeguata durante tutte le ore del giorno e della notte.
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Occasioni da non perdere per approfondire argomenti che riguardano proprio tutti.
Vi invitiamo a un ciclo di 𝟯 𝘀𝗲𝗿𝗮𝘁𝗲 𝘀𝘂𝗹𝗹'𝗶𝗻𝘃𝗲𝗰𝗰𝗵𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗲 𝗹𝗲 𝗳𝗿𝗮𝗴𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮' Un'occasione preziosa per i 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗹𝗶𝗮𝗿𝗶 𝗲 𝗴𝗹𝗶 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗶 𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗼𝗻𝗼 𝗰𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗻𝗶, in particolare quelli con demenza, di approfondire questi importanti temi insieme al 𝗱𝗼𝘁𝘁. 𝗦𝘁𝗲𝗳𝗮𝗻𝗼 𝗦𝗲𝗿𝗲𝗻𝘁𝗵𝗮', 𝗺𝗲𝗱𝗶𝗰𝗼 𝗴𝗲𝗿𝗶𝗮𝘁𝗿𝗮 𝗲 𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲. Dove: Auditorium Comunale di Guanzate, viale Somaini 2 Quando: Ore 20.30 Ingresso gratuito Ecco il programma degli incontri: 𝗠𝗲𝗿𝗰𝗼𝗹𝗲𝗱ì 𝟯𝟬 𝗼𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲 – 𝗦𝗨𝗟 𝗙𝗔𝗥 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗦𝗘𝗥𝗔: Vivere la vecchiaia nella sua interezza Un piccolo viaggio nelle fatiche e nelle ricchezze del diventare vecchi oggi, per restituire all'ultima fase della vita la sua giusta dimensione, senza idealizzarla né rifiutarla. 𝗠𝗲𝗿𝗰𝗼𝗹𝗲𝗱ì 𝟭𝟯 𝗻𝗼𝘃𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 – 𝗟𝗔 𝗠𝗘𝗠𝗢𝗥𝗜𝗔: Fragile custode dei nostri ricordi Esploriamo insieme le affascinanti dinamiche della memoria, capiamo come allenarla e affrontiamo il timore che un suo deficit può generare. 𝗠𝗲𝗿𝗰𝗼𝗹𝗲𝗱ì 𝟰 𝗱𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 – 𝗡𝗢𝗡 𝗦𝗔𝗥𝗔' 𝗠𝗜𝗖𝗔 𝗔𝗟𝗭𝗛𝗘𝗜𝗠𝗘𝗥? Sintomi iniziali e rischio di falsi allarmi Impariamo a riconoscere i segnali premonitori della demenza, quando preoccuparci e come evitare di allarmarci per cambiamenti legati all’invecchiamento normale. 𝗢𝗿𝗴𝗮𝗻𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮 𝗨𝗻 𝗦𝗼𝗿𝗿𝗶𝘀𝗼 𝗜𝗻 𝗣𝗶𝘂' 𝗢𝗻𝗹𝘂𝘀, nell’ambito del 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗟𝗲𝗴𝗮𝗺𝗶, cofinanziato da Fondazione Provinciale della Comunità Comasca Onlus, Guffanti SpA e Caglificio Clerici Srl. Il progetto porta gioia, benessere e serenità agli anziani assistiti a domicilio nei comuni di Guanzate, Rovellasca e Cadorago. 𝗣𝗲𝗿 𝗶𝗻𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 Tel: 347 1631637 Email: formazione@unsorrisoinpiu.it Visita il nostro sito: www.unsorrisoinpiu.it 𝗨𝗻 𝗦𝗼𝗿𝗿𝗶𝘀𝗼 𝗶𝗻 𝗣𝗶𝘂' 𝗢𝗻𝗹𝘂𝘀, da oltre 20 anni accanto a chi è più solo e a chi si prende cura di loro - www.unsorrisoinpiu.it
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| 𝗟𝗲 𝘀𝗳𝗶𝗱𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗣𝗮𝗿𝘁𝗻𝗲𝗿𝗮𝗿𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗔𝗴𝗲-𝗜𝘁: 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁𝗮̀ 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻𝘃𝗲𝗰𝗰𝗵𝗶𝗮 E' cominciato il tavolo di confronto "Longevità in salute", presso l'auditorium Piccininno del Ministero della Salute: 🔸 Fabrizio d'Adda di Fagagna, Consiglio Nazionale delle Ricerche: "Le cellule invecchiano perché si danneggiano i telomeri che sono il Tallone d'Achille delle nostre cellule." 🔸 Giuseppe Bellelli, Università degli Studi di Milano-Bicocca: "L'Approccio moderno della geriatria non è curare le singole malattie ma garantire il buono stato funzionale delle capacità intrinsiche dell'anziano." 🔸 Guido Iaccarino, Università degli Studi di Napoli Federico II: "Quali sono le traiettorie che portano a un invecchiamento di successo indagando le diverse componenti socio sanitarie" 🔸 Antonio Cherubini, IRCCS INRCA - Istituto Nazionale Ricovero e Cura Anziani: "Studio sui biomarcatori per capire come alcuni agenti inquinanti ambientali siano associati all'insorgenza del Parkinson" 🔸Marco Albertini, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna: "Sviluppare nuovi strumenti informativi come l'Indice Comunale di Criticità Potenziale nella domanda di assistenza agli anziani." 👉 Qui puoi trovare il programma della giornata: https://lnkd.in/dUY-Kmz9 ▶️ Seguici in DIRETTA streaming: https://lnkd.in/d9QwJkiz 💡 𝗔𝗴𝗲-𝗜𝘁: 𝗹𝗼𝗻𝗴𝗲𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝗶𝗻 𝘀𝗮𝗹𝘂𝘁𝗲 𝗶𝗻 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁𝗮̀ 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗮𝗺𝗯𝗶𝗮. #Ageit #invecchiamento #salute #prevenzione #longevità #cura #IFup #I3
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#cultura, #Salute e #digitale possono essere alleati nel sostenere il benessere di tutti noi e, in particolare, quello delle persone fragili. Il progetto Erasmus+ AIDA (Alzheimer patients Interaction through Digital and Arts) coordinato da Fondazione Patrizio Paoletti è una pratica internazionale di #eccellenza che lo dimostra. L’obiettivo di AIDA era proprio quello di creare una metodologia che unisse il settore socio-sanitario, quello digitale e quello del patrimonio culturale, per innalzare il livello di qualità della vita delle persone con #Alzheimer e di chi se ne prende cura, promuovendo il #benessere cognitivo, emotivo e sociale. Scopri come affrontare l’Alzheimer anche con l’arte per sostenere pazienti e caregiver ⬇️
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Perché siamo nel nuovo caffè Alzheimer di Pavia promosso dal progetto Ricor-Dare? Per noi significa un grande traguardo. Karin, Lucrezia e Chiara hanno seguito la formazione per diventare Operatori Certificati Validation, un modello per relazionarsi con persone con danno cognitivo. Facciamoci raccontare direttamente da loro come l’hanno vissuto: Chiara Casiraghi: un percorso impegnativo ma bello! Ho imparato che per ascoltare davvero devo mettere a tacere le mie emozioni, per dare spazio a quelle dell’altro. Solo in questo modo mi permetto un senso di accoglienza totale, utilissima nel lavoro di tutti i giorni in Cooperativa. Lucrezia Bianchi : ho imparato l’importanza dell’ascoltare le storie di vita del nostri clienti. Tendiamo sempre a intervenire sui bisogni presenti, ma gli anziani con demenza sono la loro storia e le loro passioni. Questa visione più ampia della persona mi permette di lavorare e accogliere in maniera più profonda il bisogno con risultati molto più qualitativi per l’assistito. Karin Keller: ho voluto fortemente coinvolgerci nel Validation perchè attualmente con la demenze non ci sono percorsi terapeutici sulle cause ed è importante avere delle tecniche che ci permettono di relazionarci con i malati ma anche di passarle alle famiglie. #ricordare #validation #demenze #pavia
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👩⚕️🌼 Cos’è lo studio ICare.IT - AvereCura? 🌼👨⚕️ Ce ne parla 𝑀𝒶𝓇𝒸𝑜 𝒟𝑜𝓂𝑒𝓃𝒾𝒸𝒶𝓁𝒾, Professore Associato del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna, Direttore di Medicina Interna dell’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna, nonché responsabile del progetto. 🧠 Circa 1 milione di persone in Italia hanno ricevuto una diagnosi di demenza e più di 3 milioni di persone sono coinvolte direttamente o indirettamente nell'assistenza e nella cura della malattia. L’assistenza è principalmente fornita a livello domestico dai familiari, definiti caregiver familiari, spesso chiamati pazienti invisibili della malattia, a causa dell’elevato rischio di ◾️ isolamento sociale ◾️ stress ◾️ limitazione della capacità lavorative ◾️ indebolimento dei rapporti familiari ◾️ maggior rischio di sviluppare malattie ⛑️ Il nostro obiettivo è di valutare le conseguenze dell’assistenza alle persone con demenza con una prospettiva a tutto tondo, considerando il benessere fisico, psicologico, sociale e l’impatto complessivo sulla vita relazionale e lavorativa dei caregivers. Andremo pian piano a condividere nuovi dettagli sullo Studio, compreso in che modo sarà possibile contribuire. Grazie per il vostro supporto 🌷💪 𝒜𝒾𝓊𝓉𝒶𝓉𝑒𝒸𝒾 𝒶𝒹 𝒶𝒾𝓊𝓉𝒶𝓇𝓋𝒾! ***** Condividi questo post per aumentare la consapevolezza nei confronti delle demenze e per incoraggiare gli altri a fare altrettanto! Non serve essere ricercatori o accademici per fare la differenza, la chiave è agire insieme. #ICareIT #AvereCura #Demenze
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Fondazione Banca Popolare di Verona sostiene i progetti di ALICe Verona Onlus. L’Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale è diffusa a livello nazionale sul territorio italiano e nasce con l’intento di diffondere informazioni e di fornire percorsi riabilitativi che favoriscano il massimo recupero funzionale, limitando l’insorgenza di eventuali complicanze. “La riabilitazione cognitiva di gruppo” è un progetto pensato dalla Sezione di Verona per giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni colpiti da grave cerebrolesione acquisita in seguito a un trauma, che presentano disfunzioni motorie, cognitive e funzionali. I ragazzi, dopo lunghe degenze ospedaliere o in centri riabilitativi, continuano i loro percorsi a casa in completa autonomia, non essendo in grado il SSN di sopperire alle numerose richieste riabilitative successive alla fase ‘acuta’ del trauma. Questa condizione spesso genera una difficoltà nell’individuare i percorsi adatti alle necessità del singolo paziente, oltre a un gravoso esborso economico per le famiglie, con una conseguente minore stimolazione, che può portare a una mancanza di miglioramento o a un peggioramento. Spesso, inoltre, si verificano casi di isolamento sociale, essendo i ragazzi lontani dai contesti abitualmente frequentati dai loro coetanei. Grazie al progetto “La riabilitazione cognitiva di gruppo”, sostenuto da Fondazione Banca Popolare di Verona, i pazienti hanno potuto prendere parte a 45 incontri riabilitativi di gruppo, guidati da una neuropsicologa e da un fisioterapista, in un ambiente di scambio relazionale e di sostegno reciproco che ha favorito miglioramenti cognitivi e motori. #BancoBPM #ALICeVeronaOnlus #IctusCerebrale #RiabilitazioneCognitiva #GruppoRiabilitativo #FondazioneBancaPopolareVerona #Neuropsicologia #Fisioterapia #RecuperoFunzionale #SupportoReciproco #MiglioramentoCognitivo
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Un altro passo in avanti, quello compiuto dall’Asl Toscana sud est per tutte le persone con Alzheimer! Giovedì scorso abbiamo presentato, insieme all’Associazione AIMA – Arezzo (Associazione italiana malattia di Alzheimer) il ‘patto’ stilato tra personale sanitario, persone con Alzheimer e altre forme di demenza e i loro familiari/caregiver per costruire insieme percorsi sempre più ottimizzati e migliorarne la comunicazione. Con questi obiettivi condivisi tra l’Asl Toscana sud est e l’AIMA Arezzo è stata messa a punto una brochure informativa che verrà distribuita nei presidi ospedalieri e nei territori con alcune informazioni utili sia per il paziente che per il familiare o caregiver, a suggello del patto di collaborazione tra tutti gli attori coinvolti. All’interno della brochure sono riportati i diritti della persona con Alzheimer quali, ad esempio, la permanenza nel pronto soccorso per il tempo minimo indispensabile per gli accertamenti, il trasferimento rapido in una sistemazione idonea per limitare al massimo il disorientamento spazio-temporale e la possibilità del familiare di restare vicino al proprio caro nelle situazioni di maggior disorientamento o agitazione. Al contempo, i familiari o caregiver adottano comportamenti che non intralciano il buon funzionamento dei pronto soccorso o delle strutture sanitarie, seguono scrupolosamente le indicazioni fornite dal personale sanitario e forniscono una adeguata informazione sulla terapia seguita del proprio congiunto. La brochure è parte di una progettualità ben più ampia messa a punto dalla Direzione sanitaria dell’Asl Toscana che mira a incentivare percorsi ad hoc affinché le persone con Alzheimer o con altre forme di demenza abbiano una assistenza sempre più sicura e di qualità, orientata ai bisogni individuali e all’umanizzazione delle cure. #orgogliotoscanasudest, #associazioneAIMA #umanizzazionedellecure
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Ci siamo e come cooperazione sociale crediamo in questo diritto da oltre 50 anni.
Quattro gli appuntamenti organizzati dal nostro Ateneo, insieme ad Azienda USL di Bologna, Città Metropolitana e Comune di Bologna, in occasione della Giornata mondiale della Salute mentale. Il calendario dei "Recovery Talks: percorsi per la città" prevede, dal 14 al 17 ottobre, una serie di laboratori, dialoghi multidisciplinari, dibattiti, proiezioni e conferenze, tra cui anche la lezione magistrale del professor Lindsay Oades. Dal 10 al 17 ottobre, presso il Complesso Roncati - Biblioteca Minguzzi, sarà inoltre visitabile la mostra "Tra Ragione e Follia", in ricordo del centenario della nascita di Franco Basaglia, psichiatra e neurologo. ℹ️ Maggiori informazioni: https://lnkd.in/dGiJbVGh #wellbeing #mentalhealth
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