“Motivazione e professionalità sono il filo conduttore dell’azione delle cooperative sociali, peccato che sia risultato conveniente perché costava poco”. Lo dice Stefano Granata, presidente di Confcooperative Federsolidarietà intervenendo a “Terzo settore: la collaborazione tra pubblico e privato come leva di crescita” al Festival dell’Economia di Trento. “La loro funzione “donativa” è di mutualità esterna verso la comunità ha portato a standardizzare i servizi. Le cooperative sociali hanno promosso cittadinanza attiva. La PA ha camuffato le gare di appalto. Non si è costruita una coprogettazione, ma la PA ha costruito un trappolone. Noi dobbiamo pretendere di sederci con dignità a un tavolo di confronto con la Pa. Il lavoro del sociale non può essere retribuito meno di tutti. Servono competenza, professionalità, qualità. Vanno pagate". “L’economia sociale è una nuova economia che nasce per colmare il gap del vivere comunitario. I livelli di povertà a cui stiamo assistendo tolgono i punti di riferimento. Dobbiamo evitare che vengano escluse le persone. Noi abbiamo un patrimonio. Le cooperative aggregano capacità, entusiasmo, valori. Giocare un protagonismo nuovo attraverso l’economia sociale. Questo è il nuovo terreno di gioco”. #welfare #appalti #cooperative
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🎥 Interviste dal Festival dell'Economia Civile di Firenze: La #Cooperazione per un Futuro di #Partecipazione e #Cura Al Festival dell'Economia Civile di Firenze, Giuseppe Milanese Presidente Confcooperative Sanità e Fabiola Di Loreto Direttore Generale Confcooperative Nazionale raccontano il valore della partecipazione in termini di bene comune e miglioramento della società per l'impresa cooperativa. Fabiola Di Loreto, Direttore Generale di Confcooperative, ha sottolineato: “Siamo qui al Festival Nazionale dell’Economia Civile per ribadire che il sistema delle cooperative è un sistema che punta a fare economia senza dimenticare persone e territori. Le cooperative in Italia rappresentano l'8% del PIL, ma a noi non piace parlare soltanto del PIL perché non misura il benessere delle persone, mentre siamo convinti che si può fare economia, si deve fare economia, ripartendo dai bisogni delle collettività, delle persone e dando delle risposte a questi bisogni. La cooperazione nasce in Italia come nel resto del mondo, proprio con questo scopo. Quello di rispondere ai bisogni.” Giuseppe Milanese, Presidente di Confcooperative Sanità, ha messo l'accento sul contributo concreto del sistema cooperativo per combattere le disuguaglianze in ambito sanitario: “Viviamo in una società in cui la durata della vita è ancora influenzata dalla capacità economica. Un bambino che nasce a Napoli ha tre anni di aspettativa di vita in meno rispetto a uno nato a Padova. Con la cooperazione vogliamo cambiare questo mondo ingiusto. Come cooperazione, siamo accanto alle persone fragili, nelle loro case e nelle aree interne del Paese. Non perché siamo eroi, ma perché questo è il nostro impegno: creare un’alleanza con le persone e con le istituzioni per costruire risposte efficaci ai bisogni di chi vive con cronicità e solitudine.” La cooperazione non è solo un modello economico, ma un modo di costruire una società più giusta e solidale, dove il benessere di tutti è al centro. #EconomiaCivile #Confcooperative #Sanità #Cura #Solidarietà #Partecipazione #welfare Fonte Video TV2000
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Ridare valore ai BAGNI PUBBLICI DI VIA ROCCAVIONE è questa la nuova sfida con cui ci stiamo misurando per recuperare alla comunità di Borgo Vittoria un edificio storicamente centrale nelle politiche sociali del quartiere, simbolo di innovazione e modernità sociale, che garantiva l’accesso ai servizi d’igiene personale in una città in forte espansione, moderna ed operaia. Riportiamo questo luogo alla sua funzione di “bene comune” in ottica d’inclusione delle fasce più fragili, ispirando l’intervento ai temi della digitalizzazione sociale, dell’architettura sostenibile e della qualità dei servizi. 📣 Liberitutti ha indetto un'indagine di mercato rispetto ai progetti relativi al PNRR M5C2, finanziati dall'Unione Europea - “NextGenerationEU”, Linea di investimento Sottocomponente 1, “SERVIZI SOCIALI, DISABILITÀ E MARGINALITÀ SOCIALE”, linea di attività 1.1.2 “AUTONOMIA DEGLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI” e linea di attività 1.2 “PERCORSI DI AUTONOMIA PER PERSONE CON DISABILITÀ”. Gli operatori economici interessati devono presentare la propria domanda di partecipazione entro le ore 12 del 26 agosto 2024, tramite le modalità previste nella pagina Trasparenza 👉 https://lnkd.in/d3A8ku9R
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Bolzano: lavoro e sociale, il modello cooperativo alla “Fiera d'autunno” Sviluppo del territorio e inclusione sociale: sono i temi al centro di dibattiti dal 7 al 10 novembre allo stand dell'Agci Alto Adige-Südtirol
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La solidarietà è il collante di una società. Una società è un «buon posto dove vivere» se i suoi abitanti percepiscono un legame tra loro, se per strada o sui mezzi pubblici si riconoscono come appartenenti a un medesimo destino. La solidarietà è la spinta che alimenta attenzioni al benessere altrui. In questo senso è il nutrimento oltre che il fondamento del welfare. Il malessere dell’altro «mi riguarda» e dunque «me ne occupo», contrariamente al fascista «me ne frego» (don Milani). La solidarietà è uno dei pilastri della democrazia, in questo senso è un dovere civico, non un affare privato. Lo dice la Costituzione, all’art. 2: «Lo Stato richiede alle singole persone l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale». La solidarietà politica è il dovere di proteggere la nostra democrazia, non solo col voto. Quella economica è il dovere di pagare le tasse, affinché lo Stato possa offrire i servizi. Quella sociale è il volontariato, il dovere morale di aiutare gli altri. Buon vento ai Progetti di rete vincitori del finanziamento. Obiettivo di Regione Puglia con i Dipartimenti, Welfare e Turismo-Cultura, in sinergia con Pugliapromozione (Agenzia Regionale del Turismo), è dare attuazione al Progetto C.Os.T.A, per disegnare, lungo tutta la regione, Comunità accessibili e un nuovo modo di fare le vacanze in Puglia, senza barriere. A partire dal mare, per arrivare ai borghi e alle aree dell’entroterra.
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💯 cose ✅ 006 REGISTRO DEL TERZO SETTORE «Sogno una città che abbia i valori che l'associazionismo esprime ogni giorno. Che si svegli la mattina con la voglia di cambiare il mondo e che non si rassegni alla paura del futuro». Il primo Regolamento che ho proposto in Consiglio comunale, approvato all'unanimità come tutti gli altri provvedimenti di questi 5 anni, è stato quello sui rapporti fra l'Amministrazione comunale e il Terzo settore. Un intervento normativo a cui tengo moltissimo per due motivi: uno personale e uno politico. Sono cresciuto negli scout e so che il tessuto sociale fatto di associazionismo rende forte la coesione e il senso di comunità. Questo aiuta moltissimo un'Amministrazione che voglia affrontare davvero la questione delle periferie della nostra vita quotidiana: povertà, disabilità, integrazione, dispersione scolastica... è lavorando insieme che possiamo costruire una città che non si rassegno al cinismo e alla paura, che sappia gustare la bellezza del confronto e del dialogo, che sappia anche essere giustamente critica e capace di stimolare e di spronare la classe politica. Se dovessi dire cosa mi porto dentro dopo questi 5 anni, è proprio questo: il senso del noi, il senso di comunità, il senso di coesione, il coraggio di costruire legami anziché muri. Questo è il motivo per cui la mia esperienza amministrativa non poteva che partire dal rapporto con il mondo dal quale provengo, il Terzo Settore. Guarda qui tutte le 💯 cose ✅: https://lnkd.in/dDk25D5Q? 📲 Ti aspetto sul mio canale whatsapp, 😉 clicca qui per iscriverti: https://lnkd.in/dPPP-Fyn #laforzadelnoi #cassinosolidale
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Nel 1994 nasceva il Forum Terzo Settore, un'iniziativa che ha rivoluzionato il welfare italiano. Come afferma Scalvini Felice, ricordando il momento fondativo “non è stata solo una giornata di mobilitazione, ma un’organizzazione che ha dato forza di legge al termine Terzo Settore.” Oggi il Forum è il principale organismo di rappresentanza del settore, con oltre 121.000 sedi territoriali. Franca Maino sottolinea: "Senza il Terzo Settore, il nostro welfare non regge." Le cooperative sociali sono, infatti, un pilastro fondamentale del sistema di welfare. Ma il settore affronta sfide nuove: attrarre i giovani, adattarsi ai cambiamenti sociali ed economici ,sviluppare nuova occupazione. La memoria dei primi 30 anni è un motore per rigenerarsi e rispondere alle sfide future. 👉 Leggi l’articolo di Paolo Riva: https://lnkd.in/eeH_5YX2 #TerzoSettore #Welfare #Solidarietà #Povertà #Bisogni #CooperativeSociali #Cooperazione #ImpreseSociali #CambiamentiSociali
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Interessante approfondimento nel "Sesto Rapporto sul secondo welfare" di Percorsi di secondo welfare dove si parla delle "Fondazioni di Comunità: come coprogrammazione e coprogettazione promuovono lo sviluppo locale". 👇 "Le FC sono sempre più immerse nei processi territoriali partecipativi, collocandosi nelle dinamiche locali con un ruolo di coordinamento, ponendosi su un piano di parità rispetto agli altri attori dello sviluppo delle comunità, giocando una funzione di supporto e di abilitazione. In questa nuova veste le FC si stanno attrezzando, mettendo in gioco sensibilità e competenze rinnovate e adeguate nella promozione di nuove modalità relazionali, nella gestione di processi complessi, nell’animazione territoriale, nella costruzione di partnership trasversali, nella mobilitazione di attori sensibili e di attori non ancora coinvolti e responsabilizzati. Il modello degli istituti della collaborazione, disegnati dal legislatore per le Pubbliche Amministrazioni, può essere un punto di riferimento utile anche per le FC che esercitano questo nuovo ruolo.". #secondowelfare #fondazionidicomunita #sviluppo #locale #coprogrammazione #coprogettazione Lorenzo Bandera Franca Maino
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Nel nuovo Quaderno del Cesvot - Centro Servizi Volontariato Toscana un’analisi delle trasformazioni, delle nuove sfide e dell’evoluzione in corso nelle organizzazioni del Terzo settore. A colpire al di là di un calo nei numeri certificato dall’Istat è l'impatto che alcuni irrigidimenti burocratici hanno su un impegno sempre più disarticolato da parte soprattutto dei giovani. Ne abbiamo parlato con Andrea Salvini che con Irene Psaroudakis ha curato il volume. Leggi l'articolo di Antonietta Nembri 👉 https://lnkd.in/gAbJcVV3
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Le 8 Assemblee Pomeridiane dell’AGORÀ DELLE COOPERATIVE SOCIALI E DELLE PROFESSIONI CHE VI LAVORANO 𝗚𝗶𝗼𝘃𝗲𝗱𝗶̀ 𝟭𝟯 𝗴𝗶𝘂𝗴𝗻𝗼 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟰,𝟯𝟬 – 𝟭𝟳,𝟯𝟬 1. Inserimenti socio-lavorativi: come rilanciare oggi questa prospettiva? 2. Reti di prossimità: come stiamo creando cooperazioni nei territori? 3. Partecipazione dei soci: quanto potere redistribuisce la cooperativa? 4. Narrare la cooperazione: cosa stiamo raccontando? 𝗩𝗲𝗻𝗲𝗿𝗱𝗶̀ 𝟭𝟰 𝗴𝗶𝘂𝗴𝗻𝗼 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟰,𝟯𝟬 – 𝟭𝟳,𝟯𝟬 1. Il protagonismo degli utenti: siamo nati per questo, e oggi? 2. Costruire narrazioni di convivenza: quali nuovi linguaggi ci servono? 3. Co-programmazione e co-progettazione stanno aprendo una nuova stagione oppure...? 4. La sostenibilità delle cooperative: come la stiamo pensando e costruendo? 📜 Leggi tutto il #programma delle tre giornate (13-15 giugno) e prenota ora il tuo posto. Speciali promozioni per le organizzazioni >> https://lnkd.in/dXzqAtak 🎟️ La partecipazione è in regalo con l’abbonamento ad Animazione Sociale >> https://lnkd.in/dKqvHapm
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Le tracce di comunità di cura in itinere e la sfida del fare società, welfare e politica sui territori Al centro della riflessione vi sono quelle che Bonomi definisce come delle “comunità in itinere”, ossia quel tessuto operoso di cooperazione e di cura che si auto-organizza, interroga ed opera nei territori, stando in bilico sugli equilibri tra ragioni dell’economia, della coesione sociale, dell’ambiente. Da questo punto di vista, anche grazie ai materiali inclusi (docenze e testimonianze dei seminari, rapporti di con-ricerca, schede di studi di casi sul campo), quello che il libro intende cominciare a fare è un “terzo racconto”, terzo rispetto a quello dello Stato e del mercato, di questa “moltitudine lillipuziana” che opera nella società (nel territorio come costruzione sociale) e si mette in mezzo tra Stato e mercato, tra politica ed economia, e attraversa il confine del margine per provare a farsi centro, a diventare un terziario riflessivo in grado di farsi classe dirigente locale, embrione di una composizione sociale mediana che si mette in mezzo tra disagio, emarginazione, povertà ed economia, arrivando a candidarsi a guidare processi di sviluppo locale. https://lnkd.in/dJfpS5wq
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