La ristorazione "fine dining" è morta? … Viva la nuova ristorazione.
Per "fine dining" si intende "cucina di qualità", ma perchè la cucina non dovrebbe essere di qualità? Purtroppo il momento, vede i ristoratori, chef in primis, concentrati sui conti che, per quanto li giri non tornano mai.
La tentazione - e in molti casi una scelta - è quella di ridurre appunto la qualità e di conseguenza alla qualità la creatività, per evitare errori nel menù e scontentare i clienti.
Ho trovato molto interessante e stimolante il messaggio lanciato da Gambero Rosso nella nuova Guida Ristoranti d'Italia 2025 con la sezione RISTORANTI D'AVANGUADIA dove presenta quelle cucine che stanno proponendo nuovi modelli di cucina che appunto "guarda avanti", per superare lo scoglio del "fine dining" e dare alla cucina italiana, quella rappresentata dalle ricette regionali e dai fantastici ingredienti frutto della nostra incredibile biodiversità, e ritrovare una nuova rappresentazione e confermare il palmarès di una delle migliori cucine al mondo.
Avanguardia è un concetto espresso anche dallo chef Niko Romito (3 Stelle Michelin il n.1 della guida 2025) in una intervista dove dice a gran voce che “La cucina italiana ha una immagine nel mondo altissima. Tuttavia, a volte vedo che il pubblico internazionale pensa che sia stereotipata su 15-20 piatti” e che la soluzione potrebbe essere: “Tanti giovani cuochi stanno lavorando in questa direzione: una creatività utile, con valori italiani ma anche con concetti di pulizia di estrema semplicità, di eliminazione del superfluo per andare proprio al cuore del sapore e del gusto”.
La sperimentazione, la cultura gastronomica regionale italiana, l'attualizzazione dei sapori e delle presentazioni sui piatti può solo fare del bene a rivitalizzare il settore e ridare nuove energie e stimoli.
“Il futuro del cuoco - sempre secondo NikomRomito - è proprio quando si fa ricerca innovativa e ci sono i contenuti, e c’è anche un linguaggio diverso dal passato con utilizzo di ingredienti naturali, semplici, che vengono poi trattati, trasformati e portati a dimensioni nuove”.
Aggiungo, con un occhio di riguardo ai costi, per offrire un piatto ad un prezzo accessibile e nel contempo permettere il giusto margine operativo per lo chef.
Avanti con l'Avanguardia della cucina italiana, magari provando uno dei 14 ristoranti contraddistinti dal simbolo del "razzo" dal Gambero Rosso, che esprimono l'eccellenza di questo nuovo movimento gastronomico del Bel Paese.
A questo link del Gambero Rosso i top 14 del 2025 > https://lnkd.in/dRptZaCF