#Protagonisti 𝗥𝘂𝗯𝗿𝗶𝗰𝗮 "𝗣𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗱𝗼𝘁𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗲𝗿𝗰𝗮" L’ASL Torino 4 prosegue il lavoro volto a integrare la ricerca e gli approcci evidence based nei processi di miglioramento della qualità clinica, organizzativa e formativa e dell’umanizzazione delle cure ✅ Nel 2023 gli studi scientifici attivati e censiti dalla Segreteria Tecnico Scientifica aziendale sono stati 13, 4 multicentrici 👉 analisi dei fattori correlati al Trattamento Sanitario Obbligatorio 👉 studio osservazionale di raccolta dati sull'uso di acalabrutinib nel trattamento di pazienti con leucemia linfatica cronica 👉 2 studi osservazionali per indagare il livello di aderenza alle raccomandazioni delle Linee Guida per la gestione dei pazienti con HFrEF 👉 altri 3 studi in ambito cardiologico: uno non interventistico sull’uso dell’acido bempedoico e/o la sua combinazione a dose fissa con ezetimibe nella normale pratica clinica in pazienti affetti da ipercolesterolemia primaria oppure dislipidemia mista e due sperimentali. Il primo sull’utilizzo del Tele nursing e della Telemedicina nell’assistenza delle persone affette da scompenso cardiaco e il secondo, randomizzato e controllato, sull’efficacia dell’impianto di contropulsatore aortico in pazienti con insufficienza cardiaca acutamente decompensata (ADHF) complicata da shock cardiogeno 👉 in ambito oncologico sul trattamento prefase con integrazione con prednisone +/- Vitamina D seguito da immunochemioterapia, in pazienti anziani, con linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) 👉 sull’impatto della cartella elettronica sulla qualità dell’assistenza all’interno delle Terapie Intensive 👉 sul ruolo dei neurofilamenti sierici nei pazienti con sclerosi multipla e NMOSD 👉 sugli esiti e i modelli di trattamento in emodialisi 👉 dedicato alla costruzione di un registro per lo studio delle persone con polipatologie e politerapie nei reparti della rete SIMI 👉 studio attivato con la Rete Italiana dei Registri Regionali delle sindromi mielodisplastiche per la realizzazione di un registro ✅ Verso la fine dell'anno l'ASL ha avviato il progetto “Tutti in rete con la bussola”: destinato alla popolazione e volto a potenziare le abilità di e-health literacy dei cittadini, al contrasto della disinformazione e alla diffusione della cultura della ricerca scientifica come base delle informazioni on line per la salute. Il progetto vede i cittadini formati alla ricerca di informazioni affidabili nel web e direttamente coinvolti come mentori per i propri cari e conoscenti nel reperimento, selezione e utilizzo delle notizie di salute Per approfondire le attività di ricerca svolte dall'ASL TO 4 consulta la nostra #newsletter: https://ow.ly/Jow250RNUwc Azienda Zero Piemonte ASL 4 TO
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📣 𝗔𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗲 𝗖𝗔𝗥-𝗧: 𝘂𝗻 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗰𝗲𝗿𝗰𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗿𝗲𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗮 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶 Il nostro centro di ricerca CREMS ha avviato un progetto innovativo per affrontare l’importante sfida nell’accesso alle terapie CAR-T: la mancanza di una rete strutturata tra i centri specializzati in Regione Lombardia. Il progetto tenderà ad aumentare e migliorare il coordinamento e la comunicazione tra i centri. Situazioni di saturazione in alcune strutture, mentre altre rimangono sottoutilizzate, creano disuguaglianze nell’accesso alle cure per i pazienti che necessitano di queste terapie salvavita. Il nostro progetto mira a: ✅ Mappare le attuali capacità dei centri CAR-T in Regione Lombardia; ✅ Sviluppare una rete di presa in carico per ottimizzare la gestione dei pazienti; ✅ Promuovere la collaborazione tra i centri, migliorando l’accessibilità e l’efficienza del sistema. 🎯 L’obiettivo è creare una rete di centri regionali eroganti la terapia, che possa essere strumento di condivisione, di aggiornamento clinico e organizzativo, per affrontare i bisogni dei pazienti in modo sempre più equo e sostenibile. Il progetto è sostenuto con un contributo non condizionato di Gilead Sciences. 📖 Leggi il nostro articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore dedicato all'argomento: https://lnkd.in/d2rPsmeF #Innovazione #Sanità #TerapieCART #AccessoalleCure #Ricerca #Collaborazione #RegioneLombardia Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano Ospedale Policlinico di Milano Davide Croce Vito Ladisa Carlo Nicora Emidio Paniccia
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Al via il progetto HVAS all’Istituto dei tumori di Napoli, un’importante iniziativa, al momento unica sul territorio nazionale ed europeo, di gestione territoriale dei pazienti oncologici. Un progetto che risponde in maniera coerente anche a quanto definito nel più ampio Piano Oncologico Europeo con declinazione nel Piano Nazionale, che sottolinea l’importanza dell’applicazione di tecniche di eHealth education, oltre al valore della #prossimità e della #telemedicina, per garantire migliori outcome e qualità di vita sia ai pazienti che ai caregiver. Leggi l’articolo completo qui 👇 https://bddy.me/4evdZrY #BDItalia
Pascale Napoli, con Hvas teleassistenza a caregiver per medicazioni a casa
adnkronos.com
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Coinvolgimento, adesione alle cure e terapie innovative sono stati i temi al centro del 10°Congresso Nazionale AISC #Cardiologia #Congresso #Pazienti
Scompenso cardiaco: i pazienti migliorano le cure se partecipano alle sperimentazioni
https://trendsanita.it
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"L'attuale sistema di presa in carico del #paziente oncologico è incentrato sull'offerta garantita dalle attività delle oncologie e chirurgie oncologiche che sono distribuite quasi esclusivamente a livello ospedaliero.. I #Pdta dovranno essere ridisegnati mettendo in evidenza le parti del percorso che possono essere svolte con una più adeguata presa in carico territoriale con il supporto di "nuovi", più allargati team #multidisciplinari (Gom) e multiprofessionali.. In questo contesto, il risultato atteso dell'applicazione dei percorsi di #oncologia territoriale verrà misurato in termini di #costoopportunità, nella possibilità di liberare risorse, costose, per incrementare l’offerta di prestazioni essenziali"
Oncologia. Sul territorio percorsi assenti o troppo frammentati. Manca modello di indirizzo univoco. Ecco come riorganizzare i servizi alla luce della scarsità delle risorse. La proposta all’esame della Conferenza Stato Regioni
quotidianosanita.it
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MALATTIE CARDIOVASCOLARI E ASSISTENZA SANITARIA, È ORA DI CAMBIARE LEADING MED è lieta di sponsorizzare l’evento “Time to Switch in Cardiology 2024 & III Corso di Cardio Oncologia”. Il congresso si terrà ad Oliena (NU) presso l’Hotel Su Gologone e si svilupperà in tre giornate dal 12 al 14 Settembre. L’obiettivo principale di Time to Switch sarà quello di fornire ai partecipanti degli strumenti utili a trasferire, nella propria realtà clinica quotidiana, tutti gli update cardiologici e i risultati degli studi clinici che verranno esposti. Il corso prevede sia lezioni frontali che esercitazioni pratiche nelle quali verrà appresa l’utilità dell’imaging cardiaco nell’identificazione precoce delle terapie anticancro. In un contesto caratterizzato da risorse umane limitate, le importanti innovazioni in campo cardiologico possono portare benefici non solo a livello interventistico ma anche in termini di prevenzione e di overcrowding ospedaliero, ottimizzando e riallocando correttamente i pazienti in base alle effettive necessità di trattamento. #cardiologia #oncologia #formazione #leadingmed
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"𝐕𝐚𝐥𝐮𝐞 𝐢𝐬 𝐛𝐫𝐚𝐢𝐧": 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐨𝐭𝐭𝐢𝐦𝐢𝐳𝐳𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐢 𝐞 𝐛𝐞𝐧𝐞𝐟𝐢𝐜𝐢 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐢𝐜𝐭𝐮𝐬 𝐢𝐬𝐜𝐡𝐞𝐦𝐢𝐜𝐨 𝐩𝐫𝐞𝐦𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 “𝐋𝐞𝐚𝐧 𝐇𝐞𝐚𝐥𝐭𝐡𝐜𝐚𝐫𝐞 𝐀𝐰𝐚𝐫𝐝 𝟐𝟎𝟐𝟒” Appropriatezza delle cure, riduzione degli sprechi, ottimizzazione dei costi, aumento delle performance. Il metodo lean dell’ospedale Cardarelli premiato a Roma nell’ambito della settimana edizione del “Lean Healthcare Award”, il riconoscimento rivolto ai migliori progetti di riorganizzazione delle aziende del mondo sanitario e della salute, sia pubblico che privato. A salire sul podio nella categoria “Percorso paziente acuto” il progetto “Value is brain”, realizzato presso l'Unità di Neurologia, in collaborazione con il Pronto Soccorso e le unità di Neuroradiologia, di Appropriatezza ed Epidemiologia Valutativa, di Pianificazione e Controllo di Gestione insieme alla Fisiatria e alla Direzione del Servizio Anestesiologico. Al centro dell’iniziativa un’analisi complessiva delle azioni messe in campo dal Cardarelli sin dall’arrivo della persona colpita da ictus ischemico in Pronto Soccorso, con un’attenta disamina del rapporto costi-benefici e una rivisitazione delle procedure in ottica di razionalizzazione della spesa. Un nuovo modo di affrontare le problematiche neurologiche acute in ospedale, basato su di una maggiore consapevolezza della diagnostica attivata, del coinvolgimento di figure professionali specifiche e del peso della scelta terapeutica adottata, anche in chiave farmacologica. Un lavoro certosino da parte del Cardarelli sul rapporto tra esito delle cure e spesa sostenuta, che ha convinto la giuria di esperti, chiamata ad esaminare in totale 350 buone prassi, da cui selezionarne soltanto 35 per ogni categoria. Tra queste il progetto della Neurologia, che si candida a fare da apripista ad un nuovo modo di intendere l’organizzazione di un’unità complessa in medicina, in cui non si rinuncia alla qualità della cura pur mantenendo uno sguardo fisso alla sostenibilità dell’intero sistema sanitario. In foto, il Direttore Generale Antonio d'Amore e il Direttore dell'Unità di Neurologia, Vincenzo Andreone, alla cerimonia di premiazione. #OspedaleCardarelli #Cardarelli #Ospedale #Neurologia #metodolean #ictus #ictusischemico #medicina #Sanità #SSN #SSR #sostenibilità #LeanHealthcare #assistenza #urgenza #emergenza #costi #benefici
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Integrazione ospedale territorio in Oncologia: Le premesse descrivono un sistema di presa in carico del #paziente oncologico che insiste quasi esclusivamente a livello ospedaliero, con un territorio caratterizzato da percorsi spesso assenti e frammentati. Ecco perché l’#oncologiaterritoriale prevederà il ridisegno dei #Pdta con il supporto di nuovi e più allargati team multidisciplinari (i Gom) e multiprofessionali. Le linee di indirizzo offrono indicazioni precise sui programmi organizzati di screening e sul loro #monitoraggio, sulle #curepalliative, sulla gestione della fase terminale e sui #settingassistenziali per bambini e adolescenti.
Oncologia. Integrazione ospedale territorio all’ultimo miglio. Ecco le nuove Linee di indirizzo
quotidianosanita.it
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🦴 L'affermarsi di una visione trasversale dell’integrità ossea e, al tempo stesso, della necessità di una presa in carico del paziente che tenga conto anche di questo bisogno, è ormai un assunto del contemporaneo approccio alla malattia oncologica e onco-ematologica. Il ruolo della #bone #health in #oncologia - e, quindi, dell'#osteoncologia come branca specialistica - in tal senso, è sempre più centrale, non solo in termini di #prevenzione dell’#osteoporosi ma anche nello studio della migrazione delle cellule neoplastiche nel tessuto osseo stesso e dell’importanza del microambiente nella formazione della nicchia pre-metastatica. E se sempre maggiori evidenze scientifiche attestano quanto le patologie oncologiche ed onco-ematologiche inducano alterazioni del microambiente e al tempo stesso come i trattamenti attivi per la prevenzione e cura delle neoplasie causino perdita ossea, si evidenzia il valore del convegno "La #salute dell'#osso nel #paziente oncologico - Le nuove frontiere dell'osteoncologia". 📑 Il congresso, presieduto dal dott. Stefano Tamberi (Direttore UOC Oncologia #Ravenna e Responsabile Programma CCCRN, AUSL della Romagna), con la responsabilità scientifica del dott. Sebastiano Calpona (oncologo SSD Terapie cellulari avanzate e tumori rari, Referente Salute dell'Osso CCCRN), si terrà all'IRST "Dino Amadori" #IRCCS di #Meldola (FC) il prossimo 14 febbraio dalle ore ore 8:30. 🩺 Interdisciplinarietà, multidisciplinarietà, casi studio, ricerca, pratica clinica odierna e futura: molte le parole chiave dell'evento che vedrà speakers di riferimento come Salvatore Roberto Bellia, Chiara Bennati, Lucia Biondi, Stefano Boni, Martina Buffoni, Enrico Campadelli, Chiara Carli Moretti, LORENZO CECCONETTO, Claudio Cerchione, Maria Concetta Cursano, Fabio Falcini, Valentina Fausti, Fabio Ferroni, Nicoletta Fiumi, Caterina Florescu, MariaCristina Focherini, Raffaele Giannini, Federico Lauria, Ilaria Massa, Carmine Pinto, Paolo Sciattella, Davide Tassinari, Zavoiu Venetia. ➡️ L'evento consente di avere 7 crediti #ECM. Per iscriversi gratuitamente utilizzare questo link: https://lnkd.in/dvRra8_H
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I gruppi #oncologici #multidisciplinari (#GOM) sono costituiti da un insieme di specialisti di discipline diverse che partecipano alla definizione e all’attuazione pratica del #PercorsoDiagnosticoTerapeuticoAssistenziale dei pazienti oncologici. Negli ultimi decenni il miglioramento della prognosi in ambito oncologico e l’utilizzo di terapie mirate nella pratica clinica ha modificato l’approccio del medico in oncologia con il coinvolgimento di sempre più numerosi specialisti nella gestione del paziente. Un’ottica multidisciplinare, globale e multispecialistica nelle varie fasi del percorso diagnostico terapeutico assistenziale, che pone al centro il paziente, coinvolgendolo attivamente nel percorso e prestando sempre più attenzione alle sue necessità ed alle sue scelte. Presso gli Ospedali di Schiavonia e Piove di Sacco sono ad oggi attivi 7 GOM. Il GOM mammella si riunisce con cadenza settimanale per discutere tutti casi clinici, nell’ambito preoperatorio e postoperatorio, al fine di pianificare il percorso di cura più appropriato per la paziente: grazie alla multidisciplinarietà dell’approccio clinico ed alla visione complessiva della patologia oncologica, il GOM garantisce alla paziente un percorso diagnostico-terapeutico di qualità ed efficienza, secondo protocolli che rispettano linee guida nazionali ed internazionali. E’ composto da tre radiologi, quattro chirurghi senologi, un chirurgo plastico, quattro oncologi, una patologa, una fisiatra, due fisioterapiste e un’infermiera case manager. Nell’anno 2023 sono stati discussi 260 casi per tumore maligno della mammella; di questi, più di 170 sono stati portati ad intervento chirurgico raggiungendo e superando così gli obiettivi fissati dalla Regione Veneto per Unità Operativa.
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IL PAZIENTE ARTERIOPATICO NO-OPTION: UNA REALTÀ DI FATTO? Questo il titolo del seminario di ieri, patrocinato dalla società italiana di chirurgia vascolare ed endovascolare, SICVE Society. No-option, vuol dire senza possibilità chirurgiche, parliamo di pazienti con ischemia che definiamo critica, il momento vicino alla amputazione. Sono pazienti spesso anziani, fragili, con dolori notturni insopportabili e difficili da controllare, con ferite che diventano sempre piu' grandi. Molti preferirebbero morire piuttosto che essere amputati, un peso per le famiglie enorme, in pellegrinaggio tra centri e tra specialisti. La mia lettura riguardava l'uso degli strumenti della sanità digitale. Una straordinaria opportunità per la telemedicina e per queste persone. Si è parlato di second opinion, no-option per un centro non vuol dire che lo sia per un altro, sono pochissimi i centri e gli esperti per la terapia del dolore specifica, c'è la necessità di lavorare in un team costituito di Angiologi, Chirurghi Vascolari, Cardiologi, Anestesisti, Diabetologi, Radiologi, Esperti di ferite difficili e molti altri. Gli strumenti della telemedicina: la TELEVISITA, per non dover portare un paziente che non riesce a camminare e nemmeno a dormire quando non serve una visita in presenza, TELECONSULTO, per avere un team di esperti al lavoro, gli oncologi usano i GOM, gruppi oncologici multidisciplinari, è necessario un modello analogo ma non si posso certo immaginare incontri in presenza, TELECONSULTO sincrono ed asincrono tra centri per una second opinion, facendo viaggiare le cartelle cliniche e non i pazienti, TELECONSULTO con il MMG, che conosce il paziente "da vicino"; TELEMONITORAGGIO e TELECONTROLLO per poter seguire con attenzione, passo passo, l'evoluzione del quadro e por poter somministrare terapie infusionali al domicilio, anche terapie ospedaliere già autorizzate da AIFA, senza dover mendicare un posto letto e senza doverli portare tutte le mattine in ospedale; TELEASSISTENZA e TELECONSULENZA per medicare le ferite al domicilio con un team di infermieri esperti. Tantissime opportunità per una patologia drammatica. Grazie a Stefano Bartoli, Sergio Furgiuele che hanno organizzato l'evento, Agenas, Ministero della Salute, non sempre il numero dei pazienti da un'idea dell''impatto sociale. La piattaforma di telemedicina è in arrivo, ora servono i passi organizzativi delle Aziende Sanitarie, i PDTA , i percorsi digitalizzati anche per queste persone, il lavoro che stiamo facendo in Aisdet Associazione, costruire un Ecosistema della Telemedicina con al centro la cura e non le piattaforme tecnologiche!
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