Cos'è la scienza? Verità e certezza oppure dubbio ed errore? Domande che prendono un significato diverso se si analizza la situazione attuale delle pubblicazioni: Vengono ritirati articoli scientifici con una frequenza sempre più alta rispetto al passato, il rumore che si crea nella comunità della ricerca e comunicazione scientifica arriva inevitabilmente al grande pubblico alimentando la disinformazione. Dobbiamo fare nuove considerazioni sul concetto di errore? A cosa è dovuto questo fenomeno? Parleremo di questo domani con Daniela Ovadia e Nicola Nosengo in un dialogo che avrò il piacere di moderare. Vi aspettiamo domani a BergamoScienza! https://lnkd.in/dfeuyFVk
Post di Daniel Bonazzi
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L'articolo esplora l'importanza dell'esperienza umana nella scienza, evidenziando come il contesto sociale e culturale influisca sulla ricerca scientifica e sull'interpretazione dei dati; occorre un approccio più integrato e umanistico alla scienza.
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#BtBsSeminar: Giovedì 5 dicembre, avremmo come ospiti a tre importanti giornalisti scientifici gianna milano, Cristiana Pulcinelli e Lorenzo Pinna, loro ci parleranno sui ❞𝗠𝗮𝘀𝘀𝗺𝗲𝗱𝗶𝗮 𝗲 𝗦𝗰𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮 - 𝗜𝗲𝗿𝗶, 𝗢𝗴𝗴𝗶, 𝗗𝗼𝗺𝗮𝗻𝗶❞. L'evento è aperto a tutti. Era il 1978 quando la “Science section” del New York Times prese avvio, altri giornali e settimanali seguirono l’esempio dedicando pagine alla scienza. Sono anni in cui tira un’aria nuova, un clima culturale, prima ancora che un programma politico. A partire dal 1980, il Congresso americano approva una legge, il Bayh-Dole Act, che incoraggia i centri di ricerca pubblici a brevettare le invenzioni per assicurarsi royalties. Nasce quella che John Ziman, fisico e umanista, ha definito la scienza post-accademica. E’ in questo contesto che il rapporto fra mass media e scienza si fa più stretto e la comunicazione scientifica acquista ampio spazio anche alla Tv (nel 1981 nasce Quark). L’ansia di rendere pubblico ciò che la ricerca va scoprendo diventa parte integrante della “responsabilità” di uno scienziato. Il sistema di comunicazione conferisce una forte dinamica al processo scientifico ma i tranelli sono molti, non ultimo il conflitto di interessi. Visibilità significa carriera, finanziamenti, e anche privilegiare obiettivi redditizi: sottile spesso il margine fra sensazionalismo e marketing. Oggi i programmi Tv di divulgazione scientifica hanno cambiato format. E le pagine dedicate alla scienza nei giornali sono scomparse: le notizie di scienza sono “fatti di cronaca”. Quali le prospettive, tenuto conto della crisi che attraversa l’editoria? Si sono moltiplicati i master di comunicazione della scienza, quali i nuovi spazi disponibili per chi ci si avventura? Giovedì 5 dicembre 2024, ore 16:30, edificio U4-TELLUS, aula U4-03. Ospite: Silvia Nicolis #BtBsUNIMIBUniversità degli Studi di Milano-Bicocca #BtBsSeminars https://lnkd.in/d7jXzwa2
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🚀 Scienza e politica: un connubio rivoluzionario di cui si parla OGGI al CICAPfest! La scienza entra in Parlamento: una svolta che sta ridefinendo il processo decisionale per il nostro futuro. Scienza in Parlamento è l'iniziativa al centro dell'attenzione. Ecco perché dovresti interessartene: ✅ Politiche basate su dati, non su slogan ✅ Innovazione nel governo: ricercatori e legislatori collaborano ✅ Approccio scientifico per sfide complesse: dal cambiamento climatico alla sanità Questo progetto crea un ponte vitale tra il mondo della ricerca e quello della politica, portando competenze dove più servono. Ma la domanda chiave è: siamo pronti per questo cambiamento? Immagina leggi fondate su solide basi scientifiche. Come influenzerebbe la tua fiducia nelle istituzioni? Se sei al CICAPfest oggi, non perderti il dibattito su questo tema. Se non ci sei, cosa ne pensi? Può la scienza in Parlamento migliorare concretamente la qualità delle nostre leggi? Condividi la tua opinione nei commenti, firma la petizione 👇 e segui il CICAP - Comitato Italiano per il controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze .
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La parola del mese di Novembre del calendario di SIPLAPROSGM è “Scienza”. Guardando al futuro, la sfida per la scienza è divenire sempre più fruibile e comprensibile, nel rispetto della complessità che la origina. La divulgazione scientifica gioca un ruolo cruciale in questo processo, poiché permette di rendere accessibili concetti complessi al pubblico generale, favorendo una maggiore consapevolezza e comprensione dell'importanza della scienza nella società. Leggi l’articolo completo per saperne di più: https://lnkd.in/dP2VnWXx
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Per superare le barriere di incomprensione e scetticismo, è necessario un cambio di approccio nella comunicazione della scienza?
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La parola del mese di Novembre del calendario di SIPLAPROSGM è “Scienza”. Guardando al futuro, la sfida per la scienza è divenire sempre più fruibile e comprensibile, nel rispetto della complessità che la origina. La divulgazione scientifica gioca un ruolo cruciale in questo processo, poiché permette di rendere accessibili concetti complessi al pubblico generale, favorendo una maggiore consapevolezza e comprensione dell'importanza della scienza nella società. Leggi l’articolo completo per saperne di più: https://lnkd.in/dP2VnWXx
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La parola del mese di Novembre del calendario di SIPLAPROSGM è “Scienza”. Guardando al futuro, la sfida per la scienza è divenire sempre più fruibile e comprensibile, nel rispetto della complessità che la origina. La divulgazione scientifica gioca un ruolo cruciale in questo processo, poiché permette di rendere accessibili concetti complessi al pubblico generale, favorendo una maggiore consapevolezza e comprensione dell'importanza della scienza nella società. Leggi l’articolo completo per saperne di più: https://lnkd.in/dP2VnWXx
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Quali sono gli obiettivi su medio e lungo termine che si pone il Professore Giuseppe Curigliano, coordinatore del nostro Comitato Scientifico? Guarda l'intervista per scoprirli!
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Diffondere informazioni mediche corrette è un’emergenza sociale La prestigiosa rivista The Lancet Group ha più volte richiamato la nozione secondo cui la diffusione di informazioni mediche sbagliate o tendenziose siano e siano stato motivo di enorme danno sociale (vedi ad esempio questo articolo: https://lnkd.in/dBMvnzkd). L’esitazione alla #vaccinazione, prodotta direttamente dalla diffusione di informazioni sbagliate o tendenziose sui social network, ha causato con ogni probabilità un grande numero di morti evitabili. Ma diffondere informazioni mediche corrette potrebbe passare anche per l’engagement emotivo del pubblico: in questo video abbiamo provato a creare un contatto emotivo divulgando informazioni su una malattia rara, ossia l’acromegalia. Lo scopo non è soltanto diffondere informazioni mediche corrette ma anche dare supporto emotivo alle persone malate, soprattutto quelle con patologie rare che difficilmente trovano persone con cui condividere le proprie emozioni. #DivulgazioneMedicaCorretta #MalattieRare #Acromegalia #ComunicazioneMedicaEtica #PatientStory #ANIPI #HealthLiteracy #Acromegaly
La scienza ha un volto umano. Ed è proprio questo che abbiamo voluto mostrare nella nostra ultima collaborazione con l'Associazione Nazionale Italiana Malattie Ipofisarie (A.N.I.P.I.). In questo video, raccontiamo l'acromegalia attraverso gli occhi di chi la vive. Non solo dati clinici, ma emozioni, sfide quotidiane e speranze. Un progetto che dimostra come si possano comunicare informazioni scientifiche complesse mantenendo intatta la loro precisione, ma aggiungendo quel tocco di umanità che le rende accessibili a tutti. È questo il cuore del nostro lavoro: trasformare il linguaggio scientifico in storie che parlano direttamente alle persone. 🔍 Guardate il video e scoprite come la comunicazione scientifica può essere tanto accurata quanto emozionante: https://lnkd.in/d4YGKmuj #ComunicazioneMedica #Acromegalia #ANIPI #DivulgazioneScientifica #MalattieRare
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IL PENSIERO UNICO DELLA COMUNITA' SCIENTIFICA Così, con un'accusa espressa da questa definizione, si intende spesso replicare all'affermazione ai più solidi e condivisi modelli della realtà su cui la massima parte della comunità scientifica ha raggiunto ampia concordia. Il concetto che si intenderebbe esprimere è divenuto ormai trito da quando è stato abusato come una sorta di mantra apotropaico, un'espressione scaramantica lanciata contro l'avversario dialettico che cerca di sostenere le proprie ragioni mostrando la diffusa condivisione di una tesi da parte dei ricercatori, che si tratti di vaccini, di virus, di omeopatia, di biodinamica, di geometria della Terra o di qualsiasi altro tema su cui si è cristallizzato l'accordo degli scienziati prima, e della massima parte delle teste ancora capaci di pensiero razionale poi. La cosa interessante è che, se si esamina la diffusione statistica di espressioni simili a quella nel titolo, bisogna convenire che in realtà proprio quell'atteggiamento di sospetto a tutti i costi, di cui abbiamo precedentemente parlato, ma soprattutto il rifiuto di approfondire le ragioni del consenso, visto come conformismo debole invece che come forza del pensiero scientifico, sono larga parte di un "pensiero unico" che trova fertile terreno fra tutti coloro che fanno uso di questo lemma contro le asserzioni scientifiche. Ciò testimonia non della originalità o dell'eroismo intellettuale di chi rifiuta a priori di approfondire gli argomenti razionali del consenso scientifico, ma al contrario della sua mediocre insufficienza, buona al più a vendere un po' di ciarpame a coloro i cui bias cognitivi si riesce meglio a sfruttare. In realtà, per quello che riguarda le materie suscettibili di indagine scientifica, è proprio quando si raggiunge uno stato il più vicino possibile ad un "pensiero unico" della comunità scientifica che si dovrebbe assumere con più tranquillità la sua voce; perché sebbene il "pensiero divergente" sia affascinante, se non altro dal punto di vista antropologico, quando esso è supportato da prove ed argomenti sufficienti non tarda a diventare in quella comunità proprio il più diffuso ed apprezzato, e non rimane "divergente" a lungo. In realtà, anzi, i "pensieri divergenti" vecchi di secoli, come omeopatia, antivaccinismo, biodinamica o altre cianfrusaglie, o addirittura di millenni, non sono riusciti proprio esattamente nella loro aspirazione principale - e paradossalmente in quella di ogni cialtrone innamorato delle sue fantasie: nel diventare cioè "pensiero dominante", se non proprio "unico", accettato dalla maggioranza delle persone da cui ogni "divergente" amerebbe ricevere il riconoscimento delle ragioni che crede di meritare. E' proprio quando esprimono un pensiero unico, che vale più ascoltare la voce degli scienziati; e nei rari casi in cui si dovesse riuscire a dimostrarne la fallacia, essi non tarderanno ad unire la loro voce alla nostra, che non resterà per molto "divergente".
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