Lo studio condotto da “AgeIt”, un progetto dell’Università di Firenze finanziato dal PNRR, ha sviluppato un indice di criticità potenziale per mappare i rischi nell’assistenza agli over 80 a livello comunale in Italia. Sono 544 i comuni con un indice di criticità alto, localizzati principalmente in aree interne, isolate o montuose di regioni come Molise, Basilicata, Abruzzo, Sardegna, Toscana e Liguria, caratterizzate da difficoltà nei trasporti e nei servizi, oltre alla scarsità di caregiver familiari. Queste zone, pur avendo un’elevata percentuale di anziani con limitazioni nelle attività quotidiane, dispongono di infrastrutture inadeguate, come ospedali e servizi di assistenza. Il progetto suggerisce interventi mirati, tra cui la creazione di Case di Comunità e soluzioni innovative come il cohousing in strutture semiresidenziali, per migliorare l’accesso alle cure. Ecco gli elementi essenziali dello studio condotto da “AgeIt” sull’assistenza agli anziani in Italia. ‼️Indice di criticità potenziale. Misura i rischi nell’assistenza sanitaria agli over 80 su base comunale, incrociando dati su popolazione anziana, infrastrutture (ospedali e trasporti), disponibilità di caregiver familiari e tassi di fecondità ed emigrazione. ‼️Comuni critici. Sono 544 i comuni con alta criticità, concentrati in Molise, Basilicata, Abruzzo, Sardegna, Toscana e Liguria, principalmente in aree interne e montuose con gravi difficoltà nei servizi essenziali. ‼️Regioni meno critiche. Valle d’Aosta, Veneto, Trentino-Alto Adige, Puglia, Lombardia e Lazio mostrano invece livelli di criticità molto bassi. ‼️Soluzioni proposte. 🌈Case di Comunità finanziate dal PNRR per fornire assistenza locale. 🌈Cohousing semiresidenziale con accordi tra comuni limitrofi per condividere risorse e strutture. 👉Lo scopo dello studio è supportare i decisori politici nella pianificazione di interventi mirati per superare le vulnerabilità nelle aree critiche e garantire cure adeguate agli anziani.
Post di Emanuele Lisanti
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Il Terzo Settore gioca un ruolo cruciale nel rinnovamento della medicina territoriale, grazie a un approccio comunitario e partecipativo. Secondo l’ultimo censimento Istat (2023), le istituzioni non profit attive in sanità sono tra le più longeve e strutturate, con il 91% che utilizza tecnologie digitali e una rete di relazioni significativa con Aziende Sanitarie Locali e Università. Tuttavia, il coordinamento interno al settore non profit può essere potenziato per massimizzare l'impatto. Il volontariato in sanità si distingue per la sua capacità di intercettare i bisogni più urgenti delle comunità, e svolge un ruolo essenziale come intermediario tra la cittadinanza e le istituzioni. Di come il Terzo Settore possa contribuire a una sanità più accessibile e inclusiva ne ha parlato Chiara Lodi Rizzini su Rivista Mutuo SoccorsoSOLIDEA, approfondendo le sperimentazioni che vedono la Salute al centro di un approccio sistemico, collaborativo e partecipativo. Lo leggi qui: https://lnkd.in/dvsJMy4v #Sanità #TerzoSettore #MedicinaTerritoriale #Innovazione #Volontariato
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🔎 Nuovo indice di criticità per l’assistenza agli anziani Il progetto di ricerca Age-It, coordinato dall’Università di Firenze e finanziato dal PNRR, ha sviluppato un innovativo indice di criticità che analizza a livello comunale i rischi legati alla disponibilità di assistenza sanitaria per gli over 80 e di caregiver per la popolazione anziana. 📊 Questo indice tiene conto di diversi parametri fondamentali: - Accessibilità ai servizi sanitari: misura la distanza tra le aree abitate e i presidi ospedalieri e sanitari. - Disponibilità di caregiver familiari: calcolata attraverso il rapporto tra la popolazione over 80 e i familiari potenzialmente disponibili (tra i 50 e i 64 anni). - Classificazione delle “aree interne”: territori caratterizzati da infrastrutture carenti e maggiori difficoltà di accesso ai servizi. 📍 Le regioni con il maggior numero di comuni in condizioni di alta criticità sono Molise (24,3%), Basilicata (21,4%), Abruzzo (18,7%) e Sardegna (13,8%). 👉 Questo strumento rappresenta un supporto concreto per i decisori politici e gli amministratori locali, consentendo di individuare le aree più vulnerabili e di pianificare interventi mirati per rafforzare l’assistenza domiciliare e i servizi di cura.
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Oggi all’evento AGEVITY presso l’Università Bocconi di Milano ho avuto l'opportunità di parlare di un importante passaggio nel settore sociosanitario: la transizione da singole RSA a Centri Servizi e ora a strutture per la presa in carico totale ed olistica della persona anziana fragile. Una trasformazione che porta le RSA ad essere supporti a 360 gradi per anziani e famiglie. Cosa implica questa presa in carico a 360 gradi: 🔹 Valutazione multidimensionale 🔹 Piano di cura personalizzato e individualizzato 🔹 Supporto e collaborazione con le famiglie 🔹 Partecipazione attiva alla vita della comunità 🔹 Monitoraggio e adattamento continuo degli spazi Inoltre, nelle strutture del Gruppo Korian Italia, stiamo integrando servizi con consulenze, collaborazione tra servizi territoriali e soluzioni temporanee, insieme a tecnologie innovative come la telemedicina e la sensoristica, per garantire assistenza efficace e sicura. Siamo consapevoli che per realizzare questi obiettivi, abbiamo bisogno di personale motivato e ben formato. Diventa quindi essenziale attrarre nuovi talenti nelle professioni infermieristiche e assistenziali. Il ruolo del sociosanitario è cruciale nel promuovere una cultura di socialità e inclusione. Solo così potremo costruire un sistema di servizi integrato e sostenibile, garantendo una presa in carico a 360 gradi per le persone fragili. Insieme possiamo fare la differenza. #Sociosanitario #RSA #PresaInCarico #Inclusione #Telemedicina #Assistenza #Korian Federico Guidoni, Aiop Lombardia, Assolombarda
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📣 Nord e Sud: una #disparità che non possiamo ignorare. Ho letto questo interessante articolo di MakingLife che mette in luce i divari tra #Nord e #Sud nel diritto alla #salute: un tema che, da “emigrata” dalla Sicilia alla Romagna, vivo e vedo ogni giorno. La differenza nei servizi sanitari, nelle infrastrutture e, in generale, nella qualità della vita è tangibile. I progetti finanziati dal #PNRR, che spesso includono una percentuale di enti o personale proveniente dal Sud, così come le iniziative #europee di coesione territoriale, rappresentano un'opportunità importante. Mettere in rete regioni più arretrate con quelle più avanzate è fondamentale per ridurre questo gap. Ma cosa accadrà quando questi finanziamenti termineranno? È una domanda che dobbiamo porci ora, non domani. Serve un pensiero #strategico per il dopo PNRR, per garantire che gli investimenti di oggi non siano solo un tampone temporaneo ma portino a cambiamenti #strutturali e duraturi. 𝐈𝐥 𝐥𝐮𝐨𝐠𝐨 𝐢𝐧 𝐜𝐮𝐢 𝐧𝐚𝐬𝐜𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐮𝐨̀ 𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐝𝐞𝐯𝐞 𝐝𝐞𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢𝐧𝐚𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐯𝐢𝐯𝐫𝐚𝐢 𝐞, 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚𝐭𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨, 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐯𝐢𝐯𝐫𝐚𝐢. 𝐋𝐚 𝐜𝐨𝐞𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚𝐥𝐞, 𝐢𝐥 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐚𝐥𝐮𝐭𝐞 𝐞 𝐥’𝐞𝐪𝐮𝐢𝐭𝐚̀ 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐯𝐨𝐧𝐨 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐫𝐢𝐨𝐫𝐢𝐭𝐚̀ 𝐩𝐞𝐫𝐦𝐚𝐧𝐞𝐧𝐭𝐢, 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐢 𝐚 𝐬𝐜𝐚𝐝𝐞𝐧𝐳𝐚.
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È stato pubblicato il bando “Dotazioni sanitarie per Enti del Terzo settore”, attraverso il quale la #FondazioneCarisap intende sostenere progetti che rispondano alle seguenti aspettative: 👉🏻 Incrementare e migliorare le prestazioni sociosanitarie in favore di persone fragili valorizzando la componente del supporto tecnologico 👉🏻 Accrescere le capacità di enti ed organizzazioni non profit di cogliere le potenzialità offerte dalla tecnologia e dalla digitalizzazione, anche attraverso l’acquisto e l’attivazione di moduli di Telemedicina a supporto di persone fragili, al fine di migliorare l’erogazione dei servizi domiciliari e l’efficienza della presa in carico Scopri di più ➡️ https://lc.cx/RP3VKT #FondazioneCarisap #DotazioniSanitariePerEntiDelTerzoSettore
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PRESENTAZIONE NAZIONALE RAPPORTO OASI 2024: UN FOCUS SULLE PERSONE ANZIANE E NON AUTOSUFFICENTI 🧩🧩🧩 Quest’anno ho avuto la possibilità di partecipare all’edizione 2024 dell’Osservatorio sulle aziende e sul Sistema sanitario Italiano (#Oasi), pubblicato dal Centro di ricerche sulla gestione dell’assistenza sanitaria e sociale (#Cergas) di #Sda_Bocconi_School_of_Management, presentato il #3_dicembre, nell’aula magna dell’Università #Bocconi di Milano dove è stato fatto ha fatto un focus molto interessante sulle #persone_anziane_e_non_autosufficienti. 👉 #Quaranta_miliardi_di_euro. È la cifra che dovrebbe essere riversata nella sanità pubblica per far sì che l’Italia raggiunga i livelli di investimento degli altri Paesi europei. 👉👉Negli ultimi vent’anni – la percentuale di spesa sanitaria rispetto al Pil è rimasta ferma al 6,3% – mentre la popolazione italiana over 65 è cresciuta, fino a raggiungere il 24% del totale dei cittadini. Di questi 14,4 milioni di anziani, circa quattro milioni non sono autosufficienti e necessitano di assistenza quotidiana. Ma il welfare pubblico riesce a prenderne in carico solo uno su tre, lasciando che degli altri se ne debbano occupare le loro famiglie. Al problema demografico, inoltre, si aggiungono quello dell’aumento dei malati cronici – il 41% dei residenti – e della povertà sanitaria. 👉👉👉Il rapporto sottolinea la necessità di mettere ordine nel sistema: non potendo garantire i servizi a tutti, questi devono essere offerti prima a chi ne ha più bisogno. Attualmente l’accesso alle prestazioni sanitarie segue spesso criteri casuali, risultando inefficace e poco equo. ‼️ Servono strategie per governare il cambiamento: riorganizzare la rete ospedaliera in base all’evoluzione dei progressi scientifici e bacini di utenza, #accorpare i servizi territoriali, #digitalizzare, sviluppare i sistemi di #telemedicina. ‼️‼️Il #sistema_socio-sanitario deve essere il #motore del #welfare e il territorio il luogo della prevenzione e della cura. ‼️‼️‼️Bisogna credere nel futuro del sistema e bisogna fare delle #scelte. 🔆🔆🔆 Serve un #change_management e la corretta #informazione e #accompagnamento dei cittadini verso il necessario #cambiamento.
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Dal Convegno Nazionale Uneba, a cui abbiamo partecipato l'11 ottobre, sono emersi molti spunti e riflessioni per valorizzare le risorse umane e affrontare la mancanza di personale di assistenza nei servizi sociosanitari. Li abbiamo riassunti in questo articolo ➡️ https://lnkd.in/dkAteK7N
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𝗔𝗡𝗖𝗢𝗡𝗔 𝗟𝗢𝗡𝗚𝗘𝗩𝗔: 𝗜𝗟 𝗥𝗘𝗣𝗢𝗥𝗧 𝗙𝗜𝗡𝗔𝗟𝗠𝗘𝗡𝗧𝗘 𝗗𝗜𝗦𝗣𝗢𝗡𝗜𝗕𝗜𝗟𝗘 𝗢𝗡𝗟𝗜𝗡𝗘 Lo sapevi che: 📌 La regione Marche ha una popolazione con un’età media di 47,3 anni 📌 Già nel 2022 ha un tasso di over 65 del 25,7% 📌 La regione ha un indice di vecchiaia di 212,16 anziani ogni 100 giovani Tutto ciò rende il territorio della regione Marche il luogo perfetto dove poter sperimentare le innovazioni per la #SilverEconomy con gli utenti finali. 🔎 Ne parliamo in "𝘼𝙣𝙘𝙤𝙣𝙖 𝙇𝙤𝙣𝙜𝙚𝙫𝙖: 𝙡'𝙞𝙣𝙣𝙤𝙫𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙥𝙚𝙧 𝙫𝙞𝙫𝙚𝙧𝙚 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙖 𝙡𝙪𝙣𝙜𝙤 𝙚 𝙢𝙚𝙜𝙡𝙞𝙤", il report che racconta l'iniziativa, le sperimentazioni, le testimonianze di partecipanti e operatori coinvolti, e presenta i risultati di più di 420 questionari raccolti sulla propensione della cittadinanza verso l’innovazione per la longevità 👇 Scarica il report qui https://lnkd.in/dajUgcEG 𝘼𝙣𝙘𝙤𝙣𝙖 𝙇𝙤𝙣𝙜𝙚𝙫𝙖 è una iniziativa di AC75 SA e Fondazione Marche, in collaborazione con COMUNE DI ANCONA, Camera di Commercio delle Marche nell'ambito dell' EXTRA G7 Salute Ancona, partner scientifico IRCCS INRCA - Istituto Nazionale Ricovero e Cura Anziani.
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📣 In Johnson & Johnson vogliamo essere parte attiva del cambiamento culturale in atto e moltiplicare le opportunità di ascolto e confronto Facilitare il dialogo tra i rappresentanti dei pazienti e Istituzioni significa far sentire più forte la voce delle persone affette da patologie gravi e rendere il Sistema Salute sempre più efficiente ed efficace nel rispondere alle esigenze dei pazienti e dei caregiver. 🚀Questo e molti altri temi sono e verranno affrontati durante la Johnson & Johnson Week, iniziata ieri jnjsalute.it 👩🔬🧑🏽🔬In J&J Innovative Medicine non perdiamo mai di vista le persone che serviamo e le opportunità che la scienza ci offre. L’ascolto e l’apprendimento continui sono alla base dello sviluppo e l’accesso di farmaci trasformativi per il futuro. #JNJWeek #InsiemeVersoLaMedicinaDelFuturo
Associazioni pazienti e organizzazioni civiche hanno un ruolo sempre più importante nei processi decisionali che riguardano cure, salute e sanità territoriale. Ne parliamo oggi in Regione Lombardia, inaugurando un nuovo percorso per supportare il Terzo Settore nel confronto con le Istituzioni e i decision maker del mondo della #salute. La Patient Association Academy nasce per rispondere a un’esigenza espressa dalle Associazioni stesse, oltre 100 in tutta Italia, come emerge dallo Studio IQVIA. Il 48% delle realtà associative vuole rafforzare competenze di comunicazione e relazione per migliorare il dialogo con le istituzioni, e il 47% desidera potenziare le competenze nella gestione dei progetti. Segue la necessità di essere più informati sulle nuove molecole e su quelle in via di sviluppo e sulle normative e aspetti legali. In Johnson & Johnson vogliamo essere parte attiva del cambiamento culturale in atto e moltiplicare le opportunità di ascolto e confronto reciproco. Facilitare il dialogo tra i rappresentati dei pazienti e Istituzioni significa rendere il Sistema Salute sempre più efficiente ed efficace nel rispondere alle esigenze dei #pazienti e dei caregiver. Seguici su jnjsalute.it #JNJWeek #InsiemeVersoLaMedicinaDelFuturo Con noi oggi Alessandra Locatelli Ministro per le Disabilità, Gabriele Sepio Segretario Fondazione Terzjus, Elena Lucchini Assessore alla Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari Opportunità Regione Lombardia, Emanuele Monti Presidente IX Commissione Sostenibilità sociale, casa e famiglia Regione Lombardia, Carlo Borghetti Componente III Commissione Sanità e IX Commissione Sostenibilità Sociale, Casa e Famiglia Regione Lombardia, Mario Sturion Managing Director J&J Innovative Medicine Italia, Monica Gibellini Direttrice Government Affairs, Policy and Patient Engagement J&J Innovative Medicine Italia, Luigi Ripamonti Responsabile Corriere Salute Corriere della Sera
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Le sfide del settore sociosanitario sono sempre più urgenti: il rapido invecchiamento della popolazione, con un aumento previsto del 43% degli over 80 in Lombardia entro il 2044, e le difficoltà legate alla sostenibilità economica, ai costi crescenti e alla carenza di personale richiedono soluzioni innovative. Il futuro delle RSA non può più essere centrato solo sulla struttura. È necessario adottare una visione più ampia e flessibile, integrando maggiormente i servizi territoriali e domiciliari. Penso a iniziative concrete come: • Potenziamento dell’assistenza domiciliare (ADI) per garantire continuità di cura nella casa dell’anziano. • Reti di supporto integrato come ospedali di comunità, telemedicina e RSA aperte, per una presa in carico più dinamica e personalizzata. • Co-housing per anziani, che coniuga assistenza e socialità, riducendo l’isolamento e ottimizzando le risorse. Inoltre, dobbiamo affrontare con coraggio il problema della carenza di personale, rendendo più attrattive le professioni sociosanitarie come OSS e ASA, sia attraverso una maggiore valorizzazione economica sia con percorsi di formazione innovativi e motivanti. Le case di riposo restano un presidio fondamentale, ma devono evolversi in veri e propri hub di servizi integrati, capaci di dialogare con le famiglie, il territorio e il sistema sanitario nel suo complesso. Il futuro si costruisce oggi: condivido queste idee per stimolare un confronto che possa portare soluzioni concrete e condivise. Quali altre proposte possono aiutare a superare queste difficoltà? Il settore sociosanitario lombardo affronta sfide legate all’invecchiamento della popolazione, con un previsto aumento degli over 80 del 43% entro il 2044. Le RSA devono evolversi per superare criticità come la carenza di personale e i costi crescenti, integrandosi con servizi territoriali e domiciliari. La Regione punta su modelli più flessibili, come l’ADI, la telemedicina e il co-housing, per rispondere alle nuove esigenze e garantire una rete di supporto efficace.
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Consulente amministrativa e gestione attività in ambito socio-sanitario
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