Post di Enhancers - Tinexta Group

Possibile che le aziende non capiscano l'inutilità ma non solo, i possibili danni di immagine che tale pratiche possono causare? Spero almeno che la verifica dei profili su Linkedin aiuti a pulire queste vecchie e scorrette tecniche per ottenere inutili follower. #linkedin #digitalmarketing

Chi sono i nomadi digitali e cosa cercano le aziende? La pandemia, la rivoluzione del cloud e dell’internet veloce. Ma anche l’intelligenza artificiale, i portatili ultraleggeri. La distribuzione capillare dei beni con Amazon. Il minimalismo. L’evoluzione del lavoro nella società moderna. La ricerca di una vita esotica da Instagram. La ridefinizione dei valori e delle priorità dopo la pandemia. Tutto congiura per trasformare numeri sempre crescenti di persone, più o meno giovani, in nomadi digitali. Una classe sociale di lavoratori che fa gola a molti paesi, perché i nomadi digitali, come dice il nome stesso, hanno fatto della capacità di spostarsi di posto in posto il loro stile di vita. E, liberati da molte spese (ad esempio il mutuo) possono investire di più in intrattenimento e altre forme di spesa amata dai luoghi turistici e non. Inoltre, a differenza dei turisti, sono presenti tutto l’anno. https://lnkd.in/dWXfHh4W

Anno nuovo, obiettivi nuovi. In ogni azienda si inizia a discutere di quali siano i traguardi che vogliamo raggiungere, fedeli al pensiero che: il modo più veloce per trasformare un sogno in realtà è quello di schedularne la realizzazione. Tuttavia, ancora nel 2024, gli obiettivi aziendali sono realizzati "a sentimento" in società che fatturano centinaia di milioni di Euro ma che per dare la rotta ai propri marinari si affidano all'Aruspicina. Anche se è passato il periodo natalizio mi sento di condividere con i colleghi che non sono così fortunati da avere in azienda un reparto che si occupi di statistica e analisi dei dati il preziosissimo Google BigQuery, strumento gratuito, che permettere di realizzare analisi predittive grazie al supporto del Machine Learning messo a disposizione dalla grande G. Cosa ce ne potremmo fare? Per restare banali: definire i turni del personale in base a diverse variabili, come ad esempio quelle metereologiche, o al calendario di una determinata squadra di cui i nostri clienti sono tifosi o a tutti e due, determinare in base al grado di anzianità di una popolazione su cui insiste un punti vendita quale sia il giusto mix di prodotti e servizi da offrire. E voi quest'anno come avete deciso i vostri obiettivi?

“Siamo la media delle persone che frequentiamo.” In Marketers siamo affezionati a questa frase perché pensiamo davvero che il nostro modo di pensare, di agire e di vedere il mondo viene contaminato e influenzato dalle persone che frequentiamo maggiormente. Per questo pensiamo che le community e gli eventi offline sono la risorsa più grande di ogni marketer. Luoghi e occasioni in cui puoi frequentare persone simili a te, con le tue stesse passioni, la tua stessa voglia di fare, lo stesso desiderio di cambiare la propria vita o accelerare il proprio business. Il Marketers World, i meetup in giro per l’Italia, la nostra community privata, sono solo alcuni degli esempi che portiamo avanti ogni giorno per alimentare questo bisogno di frequentare persone simili a noi, che vogliono avere una vita che meriti di essere vissuta grazie alle proprie competenze online. Fino a domani potrai approfittare di uno speciale sconto sul primo anno di abbonamento di Marketers Pro. Vai su wearemarketers.net/pro/ per non perdere l’occasione.

Pensavo fosse uno scherzo di Carnevale. Follia che nel 2024, ci sia chi vende follower falsi, ma addirittura chi ci scrive articoli come se fosse una best practice da adottare. Aldilà di chi ci fa business selvaggio, faccio alcune riflessioni a voce alta: - com’è possibile che si possa ancora pensare che il numero di follower sia più importante che testimoniare competenza, affidabilità e professionalità? - Quale messaggio arriva ai professionisti e/o aziende al di fuori del segmento digital, rispetto a “risultati” immediati al posto di una strategia a lungo termine? - Ma sopratutto, si continua a fuorviare le nuove generazioni, inducendoli a pensare che si possa avere 1000 scorciatoie, trucchi per arrivare al risultato al posto di costruire un percorso professionale limpido, fatto di errori, test e aggiornamenti continui. Forse è ora di iniziare a passare dei messaggi che chi “vende” il numero di follower come capacità di influenzare, faccia parte del club, in versione povera, di chi noleggia Lamborghini a Dubai. Se hai trovato utile questo post, puoi condividerlo con la tua rete 🔁 e se ti và clicca sulla campanella per seguire i miei aggiornamenti. #linekdin #networking #business

𝐕𝐎𝐆𝐋𝐈𝐀 𝐃𝐈 𝐄𝐒𝐏𝐄𝐑𝐈𝐄𝐍𝐙𝐄: 𝐔𝐍 𝐓𝐑𝐄𝐍𝐃 𝐈𝐍 𝐂𝐎𝐒𝐓𝐀𝐍𝐓𝐄 𝐂𝐑𝐄𝐒𝐂𝐈𝐓𝐀 𝐋𝐚 𝐫𝐢𝐥𝐞𝐯𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐞𝐫𝐯𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐥𝐢𝐦𝐛𝐢𝐜𝐨 Per molti questa frase appare scontata, ma è sempre bene ricordarla e soprattutto valorizzarla: la domanda di esperienze autentiche e coinvolgenti cresce, e lo fa parecchio. Le persone non cercano più “solo” prodotti o servizi, ma desiderano vivere esperienze memorabili che arricchiscano le loro vite e, anzi, si approcciano ad un prodotto pensando già all’esperienza che questo gli permetterà di vivere (e condividere). Già lo scorso anno avevamo riscontrato l’aumento della 𝐪𝐮𝐨𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐛𝐮𝐝𝐠𝐞𝐭 𝐝𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐞𝐬𝐩𝐞𝐫𝐢𝐞𝐧𝐳𝐞 – 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐯𝐢𝐚𝐠𝐠𝐢 𝐨 𝐩𝐫𝐚𝐧𝐳𝐢 𝐞 𝐜𝐞𝐧𝐞 𝐟𝐮𝐨𝐫𝐢 𝐜𝐚𝐬𝐚 – 𝐜𝐡𝐞 𝐡𝐚 𝐫𝐚𝐠𝐠𝐢𝐮𝐧𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝟐𝟐% 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐬𝐚 𝐭𝐨𝐭𝐚𝐥𝐞, superando il 19% nel 2019 (in confronto, la quota di spesa per i beni materiali è rimasta pressoché stabile), ma la scalata non accenna a fermarsi. Anche l’ultimo report Mastercard lo conferma. Si stima infatti che anche quest'anno gli europei continueranno a preferire l’acquisto di esperienze, con 𝐪𝐮𝐚𝐬𝐢 𝟗 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐯𝐢𝐬𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐬𝐮 𝟏𝟎 (𝟖𝟖%) 𝐜𝐡𝐞 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐝𝐢𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐯𝐨𝐥𝐞𝐫 𝐬𝐩𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐮𝐠𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐨 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐬𝐡𝐨𝐩𝐩𝐢𝐧𝐠 𝐞𝐬𝐩𝐞𝐫𝐢𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐥𝐞, rispetto all’anno precedente. 𝐄 𝐠𝐥𝐢 𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐢? In linea con quanto avviene nel resto d’Europa, anche in l’Italia l’Experience Economy si conferma la tendenza per il 2024, con un italiano su due (49%) che vorrebbe concedersi esperienze strettamente legate ai 𝐯𝐢𝐚𝐠𝐠𝐢 ed il 32% che predilige invece 𝐞𝐬𝐩𝐞𝐫𝐢𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐚 𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐞𝐧𝐨𝐠𝐚𝐬𝐭𝐫𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐜𝐨 𝐞 𝐜𝐮𝐥𝐢𝐧𝐚𝐫𝐢𝐨. Sempre parlando di passioni, altrettanto apprezzate degli italiani sono le esperienze legate ai grandi eventi musicali internazionali (46%) e locali (39%), al cinema (40%), alle première cinematografiche (37%) e agli eventi sportivi, sia che riguardino i big match (33%) sia che coinvolgano la propria squadra del cuore (31%). Insomma, è evidente, soprattutto negli ultimi anni, che offrire esperienze personalizzate e significative può essere uno stimolo molto forte per 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐫𝐫𝐞 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐢 𝐭𝐚𝐫𝐠𝐞𝐭 𝐢𝐧𝐞𝐬𝐩𝐥𝐨𝐫𝐚𝐭𝐢 e per 𝐟𝐢𝐝𝐞𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐫𝐞 e c𝐫𝐞𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐞𝐠𝐚𝐦𝐢 𝐞𝐦𝐨𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐞 𝐝𝐮𝐫𝐚𝐭𝐮𝐫𝐢 𝐜𝐨𝐧 𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢 𝐜𝐥𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢. 𝐂𝐎𝐍𝐂𝐋𝐔𝐒𝐈𝐎𝐍𝐈 Quando si pianificano campagne di #activation, #engagement e #loyalty considerare la leva prezzo, gli sconti (o più in generale esclusivamente la leva razionale) come l'unica opzione, significa tagliare fuori una fetta molto rilevante di persone che, spesso, sono anche quelle che hanno capacità di spesa superiori. Non considerare l'influenza fondamentale del cervello limbico nelle scelte delle persone significa dimenticarsi dello strumento (forse) più potente quando si tratta di prendere decisioni

Parlerei di accadimenti diversi, ma i concetti espressi da Maurizio sarebbero gli stessi: myWorld è un’opportunità per una singola Azienda ma anche e sopratutto per un intero territorio, se sono tutte le sue Imprese a convenzionarsi. Intanto ci sono i meccanismi virtuosi che scattano sostituendo lo sconto con il cashback: scegliete voi cosa sia più interessante dal Vostro punto di vista tra aumento dei margini, abbattimento della tassazione e delle spese o aumento della clientela. Così, tanto per gradire. Ma poi c’è questo. Si passa una serata insieme tra gli Imprenditori e i Professionisti già aderenti o che approcciano l’argomento, per conoscersi, per presentare i propri servizi e prodotti, per capire come lavorare insieme. EndUser ha attualmente quattro Account Manager e un buon 70% di clientela (viaggiamo verso le 400 unità) provenienti dal contesto myWorld. Raccolta di lavoro e preziosi collaboratori fatta in 2 (due) anni. Scarsi. Per altro non secondario il fatto che ci si incontra in località sempre belle. Ieri ero a Chiavari ma la prossima settimana incrocio un’altra bella serata del genere a Bologna, ma avrete certamente fatto caso ai posti dove ti porta far parte di questo circuito. Fare rete nel mondo del lavoro è sempre “cosa buona e giusta”, come disse qualcuno decisamente più importante di me. Nel caso di myWolrd poi ci sono anche quelle quattro cosette elencate prima, che tendenzialmente non disturbano…

Si dice che il fine giustifica i mezzi. Axios scrive che nel 2023 le parole crociate - e altri passatempi - del The New York Times sono stati giocati più di 8 miliardi di volte. E che proprio questo tipo di intrattenimento - in particolare 4,8 miliardi di partite di #Wordle - consentirebbe al quotidiano americano di evitare licenziamenti e di navigare in acque serene. Mentre il resto dei media affronta il mare in tempesta. I lettori pagano 6 dollari al mese, in più rispetto a quanto già sborsano per leggere le notizie, per giocare con alcuni rompicapi della NYT Games app, che solo nel 2023 è stata scaricata 10 milioni di volte. Il New York Times dice di maneggiare i giochi con la stessa cura che dedica solitamente alle storie che finiscono sul suo sito o sulla carta. "Ciò che facciamo in modo unico, credo, è adottare un alto grado di rigore editoriale e rispettare standard di qualità creati dagli esseri umani - ha detto il responsabile dei giochi del Nyt, Jonathan Knight - nonché un controllo dei fatti e redattori su redattori - e siamo a un livello in cui possiamo davvero usare questo tipo di cura umana per supervisionare i nostri passatempi". I ricavi generati dagli abbonamenti del Nyt - scrive Axios - sono aumentati di quasi il 10% per arrivare 418,6 milioni di dollari nel terzo trimestre del 2023, mentre i guadagni determinati dai prodotti digitali sono aumentati del 16%, fino a toccare 282,2 milioni di dollari. Il fatto che il New York Times non licenzi, e goda di ottima salute, per merito delle parole crociate è un ragionamento che fa Axios, e non sappiamo se corrisponde al vero. Di certo le entrate economiche provenienti dai passatmepi danno una grande mano a mantenere una qualità del giornalismo adeguata. Quando ho letto questa analisi, tuttavia, la prima cosa che mi è venuta in mente non è stata positiva. A che punto siamo arrivati, se uno de più autorevoli quotidiani al mondo punta a far quadrare i conti con dei giochini? Ma poi ho pensato: non è meglio, in ogni caso, far leva su intelligenti rompicapi invece di ricorrere - come fanno molti altri - al clickbaiting *estremo* per aumentare il volume del loro traffico? #giornalismo #editoria

Dall’online all’offline, andata e ritorno. Quella che emerge in questi mesi è l’anima ibrida dei #creator che sanno andare oltre gli schermi. In America i #tiktoker che hanno proposto le #ricette più virali sono stati ingaggiati qualche tempo fa per il servizio #TikTokKitchens: i fan possono ricevere il piatto direttamente con il servizio di delivery. Ma la tendenza a ibridare i canali è pervasiva: ricette, #eventi, #viaggi. Così la #creatoreconomy – e di riflesso anche le campagne delle marche – dai #social vira verso contesti e canali differenti approdando in #libreria, a #teatro, nei punti vendita, per strada. Per i #brand è l’ulteriore allargamento della #strategiaomnicanale che rappresenta una rivoluzione degli spazi di relazione. In fondo siamo sempre più connessi, ma anche più ibridi nelle nostre esperienze. In fondo per le organizzazioni la ricetta vincente è sempre quella: favorire #partecipazione e generare #engagement. #omnichannel #socialnetwork #onlife #comunicazione

L’abbondanza di prodotti e servizi dovuta alla globalizzazione ed all’aggregazione digitale alza il muro delle scelta così in alto da portarci a tre soluzioni: - fuggirla, - procrastinarla, - o divagare, perdendo di vista la scelta originaria. Così, nei #consumi e negli #investimenti, quando il catalogo diventa infinito e vi si aggiunge l’incertezza può verificarsi un blocco della scelta. Ma ci possono aiutare le scienze cognitive, e paradossalmente le stesse tecnologie che alimentano l'abbondanza. Changes Unipol Company Note https://lnkd.in/dEC2Hf5u