L’industria chimica è fondamentale per affrontare concretamente la transizione ecologica e digitale: il suo ruolo va riconosciuto e valorizzato nelle politiche economiche e ambientali della Ue. È questo il messaggio che Francesco Buzzella, Presidente Federchimica, ha voluto trasmettere nel corso dell’incontro, organizzato oggi in Parlamento a Bruxelles dalla Federazione nazionale dell’industria chimica rivolto ai decisori politici europei. La chimica è un settore strategico per l’Europa e per l’Italia: con una quota pari a circa il 15% (655 miliardi di euro nel 2023), l’Unione Europea è il 2° produttore al mondo, mentre l’Italia – con 67 miliardi di euro di fatturato – è il 3° produttore europeo, con una quota pari a circa il 10% (dopo Germania e Francia) e il 12° al mondo. “Il ruolo della chimica va ben oltre il proprio perimetro – ha dichiarato Buzzella. “Siamo il cuore pulsante dell’innovazione industriale e al centro di numerose innovazioni che stanno guidando la transizione verso fonti di energia pulita e rinnovabile. Tecnologie come il riciclo chimico, materiali innovativi, cattura e riutilizzo della CO2, biocarburanti e prodotti chimici da fonti rinnovabili, sono essenziali per l’economia circolare e la transizione ecologica. Senza un’industria chimica forte, molti settori a valle – dalle costruzioni all’automotive, dall’agroalimentare al tessile – non potrebbero evolvere verso modelli più sostenibili e competitivi. Oggi ci troviamo a operare in un clima internazionale difficile: rallentamento della crescita economica, inflazione persistente e pressione crescente sui costi energetici sono elementi critici, specie in un contesto caratterizzato da tensioni geopolitiche, instabilità delle forniture di materie prime; soffriamo la crescente competizione dei Paesi emergenti, che offrono condizioni di produzione più vantaggiose a fronte di minori tutele ambientali e di welfare”. Infatti, la quota europea nelle vendite globali di prodotti chimici in 10 anni è scesa dal 17% al 14%, con una riduzione della produzione europea... 𝐌𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐨: https://lnkd.in/dUW85jux
Verifichiamo gli asset di Versalis. La chimica di base non può sparire in Italia!
Una revisione della struttura del costo dell'energia elettrica con il disaccoppiamento dal gas per tenere in maggior conto dei contributi delle rinnovabili e in futuro dell 'energia nucleare sarebbe opportuna
Concordo Orgoglioso di essere partner strategico con #TEHA The European House-Ambrosetti nell’elaborazione della politica industriale per il settore chimico del Paese e dell’Europa
É anche il caso di ribadire sempre alla Comm, che basta con questa ipernormazione sulla chimica e di lasciare consolidare per almeno 5anni tutte le norme e regolamenti in merito, altrimenti siamo sempre alle solite: troppa informazione= troppa confusione e come disse il pres. Coldani, c'è tanta burocrazia che porta solo a una involuzione e non a una evoluzione dell'industria chimica. Grazie del vostro impegno!
perito chimico
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