Abbiamo vinto! 🏆 Nella Giornata Mondiale della Salute Mentale, Sacra Famiglia vince il “Premio Impatto 2024” de Il Salone della CSR e dell'innovazione sociale presso Università Bocconi per il progetto "Emozioni all’Opera". Il progetto, unico in Italia, è nato da una collaborazione tra Sacra Famiglia, l’Associazione In Opera e la Casa di Reclusione di Milano-Opera. L’obiettivo è stato quello di offrire ai pazienti psichiatrici del Centro Diurno Psichiatrico Il Camaleonte e a un gruppo di detenuti, la possibilità di sperimentare i “confini” della libertà nelle rispettive prigionie e di prendersi cura di sé e dell’altro. La relazione è il cuore del progetto riabilitativo che prevede percorsi esperienziali sul tema delle “emozioni” e del loro riconoscimento, uno dei presupposti base per il recupero delle parti “sane di sé” per il paziente e per la riparazione della pena per i detenuti. Un’esperienza unica che ha messo al centro il valore della condivisione, della cura e dell’inclusione, dimostrando come il dialogo e la solidarietà possano generare cambiamenti sia sul piano umano che sociale. I momenti di confronto guidati, il dialogo e l’empatia hanno permesso ai partecipanti il superamento di ogni stigma. Positive e di grande impatto sociale sono state infatti registrate le ricadute relazionali per entrambi i protagonisti, pazienti psichiatrici e carcerati. #salutementale #disagiopsichico #carcere #innovazionesociale #universitàBocconi #impattosociale
Post di Fondazione Sacra Famiglia Onlus
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“ La giornata mondiale della SM si celebra ufficialmente ogni 30 maggio. In quel giorno la comunità globale della SM si riunisce per condividere storie, sensibilizzare e lanciare campagne insieme a tutte le persone con SM. Le attività della Giornata mondiale della SM si svolgono per tutto il mese di #maggio e all'inizio di giugno. Il tema della Giornata mondiale 🌍 della SM fino al 2022 è quello della "connessioni". La campagna #MSConnections è incentrata sulla creazione di connessioni comunitarie, auto-#connessione e #connessioni 🔗 a cure di qualità. Lo #slogan della campagna è "I #Connect, We Connect" e l'hashtag della campagna è #MSConnections. In Italia la #GiornataMondiale della #Sclerosi #Multipla viene celebrata all'interno della Settimana Nazionale della #SM, con un ricco calendari 📆 di eventi di #informazione e #sensibilizzazione che pongono la sclerosi multipla al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica e delle istituzioni. “ https://lnkd.in/eEw3552J #diversity #inclusion #diversita #inclusione #unpassoallavolta #lasciailsegno AISM - Associazione Italiana Sclerosi Multipla
Oggi è l’inizio della SETTIMANA NAZIONE AISM - Associazione Italiana Sclerosi Multipla ❕❗️❕ Durante una normale passeggiata presso uno dei centri commerciali di #Roma abbiamo incontrato persone splendide e voluto contribuire con un piccolo gesto ☺️ Ascoltare 🎧 le storie , #condividere il tuo #pensiero e la tua #esperienza, infondere #coraggio ai più giovani e, soprattutto, regalare un #sorriso 😄 “…dal 26maggio al 3giugno è il principale evento informativo sulla #sclerosimultipla in Italia: sette giorni per fare il punto sull’impegno nella #RicercaScientifica, sullo stato dei #servizi sanitari e sociali nel territorio, per ribadire l’impegno nella rappresentanza e nell’affermazione dei #diritti delle #persone con #SM…” Anche un #singolo #contributo può dare una grande mano, e #tu , sei #pronto ❔⁉️ Ps un doveroso ringraziamento va a tutti i #volontari che dedicano ore del loro tempo e non solo a questa splendida iniziativa ❕❕❕ #strongtogether #diversity #inclusion #diversitá #inclusione
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Oggi Sezze era sul giornale con tre sfide importanti: prevenzione, giovani e rigenerazione 🔹 Prevenzione: Gli screening oncologici gratuiti rappresentano un passo fondamentale per tutelare la salute dei cittadini, offrendo strumenti concreti per il benessere della nostra comunità. 💪 🔹 Giovani: Il “Laboratorio dei Tabù” dà spazio ai ragazzi per raccontarsi e riflettere attraverso il cinema, affrontando temi attuali e delicati. Un’iniziativa del Centro di Aggregazione Giovanile promossa da IACS - Istruzione, Animazione, Cultura, Servizi che dimostra quanto sia importante investire nelle nuove generazioni. 🎥✨ 🔹 Rigenerazione: I lavori alla Valicella segnano un nuovo capitolo per il nostro territorio, restituendo ai cittadini uno spazio rigenerato e sicuro, con l’obiettivo di valorizzare ogni angolo del nostro paese. 🚧✅ Sezze è in prima linea, come è giusto che sia, per prendersi cura dei suoi oltre 23.000 abitanti dei Monti Lepini. 💚 #sezzeaggrega #Prevenzione #Giovani #Rigenerazione
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“Ogni anno decine di #convegni, tavole rotonde e incontri sulla #sanità spuntano come funghi, spesso patrocinati da #enti prestigiosi, persino #Camera e #Senato. Un’occasione, ci viene detto, per discutere dei grandi temi, proporre soluzioni, immaginare un futuro migliore. Ma quanto di tutto questo si traduce davvero in qualcosa di utile per chi vive la sanità ogni giorno? Troppo spesso, si parla di pianeti lontani dalla realtà. #Strategie mirabolanti, progetti visionari, #proclami scintillanti… eppure, tornando sulla Terra, tutto resta immobile. Negli ospedali pubblici, le #strutture sono ferme agli anni ’90. Nei bagni manca la carta igienica e nella sanità privata, paghi (e non poco), per poi aspettare ore o essere trattati con la stessa noncuranza del pubblico. Gli anziani, tanto citati nei discorsi, restano esclusi dal sistema se non hanno un conto in banca da favola. Chi si occupa davvero di loro? Le associazioni di volontariato, con pochi mezzi e tanto cuore. E intanto, chi partecipa a questi eventi si fa bello: #selfie, pose, #interventi ineccepibili al microfono. Tutti pronti a dire “io c’ero”. Ma dove? Nella galassia della #vanità. Dove conta di più il palco che il paziente. Dove i bei propositi restano parole vuote, appese nell’aria. La sanità non ha bisogno di passerelle. Ha bisogno di etica, di coraggio e di azioni concrete. Ha bisogno di chi, anziché parlare, si rimbocchi le maniche. Fuffa e vanità non curano i pazienti. Semmai, alimentano quelle arpie – corruzione e mancanza di etica – che continuano a volare sulle nostre teste.” Di Ivana Barberini
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È un piacere tornare su Scienza in rete per condividere alcune riflessioni che nascono dall’esperienza e dalla ricerca, affrontando le lezioni di solidarietà e resilienza che le pandemie ci hanno lasciato. Ogni crisi sanitaria è un duro promemoria della nostra fragilità, ma anche del potere che possiamo riscoprire quando scegliamo di unirci. Guardando alle esperienze passate, emerge l'importanza di coltivare connessioni autentiche e di costruire comunità pronte a reagire insieme. In fondo, è nei momenti più difficili che il nostro senso di umanità si rivela con più forza, e da lì possiamo trarre la spinta per guardare al futuro con speranza e consapevolezza. Link dell'articolo: https://lnkd.in/eFYDdiTs
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Sei pronto a partire? Il prossimo 19 settembre migliaia di giovani cominceranno il #Serviziocivile con la Fondazione Amesci in tutta Italia. Preparati al tuo appuntamento con il futuro consulta qui https://bit.ly/4d1chN9 tutte le informazioni su data e ora e ciò che devi portare con te #fabeneatefabeneaglialtri
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L’utopia – possibile – del “Fare assieme” La popolazione che invecchia, i legami che si squagliano, la solitudine che aumenta, i servizi pubblici che arrancano. Intorno a noi i segni della disgregazione sociale in atto diventano via via più evidenti e per contrastarli sembrano non bastare né gli sforzi dei singoli né quelli di istituzioni rimaste troppo ancorate a modelli passati. Eppure una strada che porti alla rigenerazione del tessuto sociale esiste. E, secondo Ezio Manzini e Michele d’Alena, passa inevitabilmente per la ridefinizione del concetto di “Pubblico”: non più uno statalismo novecentesco ma un modo diverso di “Fare assieme”, con una nuova generazione di servizi pubblici collaborativi capaci di ricostruire un senso di comunità e innescare una molteplicità di iniziative che si levino autonome dal basso. 📌 Domani sera al Caffè delle Stanze di Sansepolcro, in provincia di Arezzo, la presentazione del libro di Ezio Manzini e Michele d'Alena organizzata da CasermArcheologica nell’ambito del ciclo di incontri “Utopie possibili”. 👉 Qui maggiori informazioni sull’appuntamento: https://lnkd.in/drxT8Na5 📖 E, per approfondire il tema, il libro: https://lnkd.in/dqT5AZH9 #libri #fareassieme #sociale #innovazionesociale #servizipubblici #collaborazione
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🔭 Conoscere l'ansia per trasformarla in alleata 💪 Siamo giunti all'ultimo appuntamento dell'anno 2024 dedicato al #benessere_inclusivo. Abbiamo concluso il nostro ciclo di webinar accompagnati da Clio Magaraggia e Claudia Pelizzoli accendendo i riflettori su un argomento molto importante quanto radicato: l'ansia, offrendo chiavi di lettura che andassero oltre la connotazione negativa che solitamente attribuiamo a questo termine. Ripercorrendone le origini biologiche appare chiaro che l'ansia non è un ostacolo, bensì una reazione assolutamente funzionale per la sopravvivenza. L'importante è non esserne sopraffatti. Imparare ad ascoltarci e saper riconoscere tempestivamente l’ansia sono elementi fondamentali per gestirla e trasformarla in alleato, sfruttandone il potenziale. #Ansia #SaluteMentale #Resilienza #Performance #Benessere
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"Terzo settore, non chiamiamolo più così", fintanto che lo chiameremo “Terzo” ci arriveranno solo medaglie di bronzo. In occasione del Meeting di Rimini, il prof. Stefano Zamagni ha lanciato una interessante provocazione sul nome "Terzo settore", aprendo un dibattito a cui hanno dato il loro contributo in momenti successivi Leonardo Becchetti prima, che auspica un cambio di paradigma dove non ci siano più settori separati e subordinati, ma tutti concorrano ad una società generativa e attenta all’impatto. Per Luigino Bruni i nomi sono importanti, infatti, i nomi delle cose seguono la realtà e in verità quindi chiamarlo Terzo, o civile, sarebbe comunque riduttivo, per lo stesso settore ma anche per la società stessa. Vanessa Pallucchi rilancia sul ruolo del Terzo settore così come illustrato nel manifesto che trent’anni fa, ma ancora attuale, decretò la nascita del Terzo settore così come lo conosciamo ora. Noi Enti del Terzo settore agiamo nel quotidiano e in questo nostro agire siamo parte fattiva di questo cambio di paradigma. Anche quest’anno, abbiamo replicato con successo un esperimento ben riuscito: #CivilWeek: un progetto promosso da Corriere della Sera #BuoneNotizie, Comune di Milano e Forum Terzo Settore, in collaborazione con #CSVMilano, e realizzato con il sostegno della Fondazione di Comunità Milano, Fondazione Comunitaria Ticino Olona Ente Filantropico, Fondazione Comunitaria Nord Milano Onlus. Una vera e propria "best practice" che condividiamo e mettiamo sul tavolo di questo dibattito: Civil Week è uno dei nostri progetti più appassionanti, un momento di vera #partecipazione attiva che coinvolge #cittadini #volontari, #istituzioni patrocinanti, #amministrazioni comunali, #organizzazioni del #Terzosettore ma anche #imprese, la società civile che si incontra per dialogare, ascoltare e così coralmente mette in pratica, imparando un nuovo modello, possibile e reale, di società/comunità . In Civil Week non importa l’inquadramento giuridico del soggetto partecipante, ma interessa la qualità civile del proprio operato, della propria proposta al pubblico. Sposiamo, infatti, le parole di Luigino Bruni che indica che “civile” deve e può essere associato a tutti i tipi di organizzazioni, indipendentemente dall’appartenere al Primo, al Secondo o al Terzo Settore e, nel dibattito su #Vita, dice che “il “civile” non è un settore ma è una cultura.”
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Sabato pomeriggio a Milano insieme al Prof. Paolo Foglizzo di Aggiornamenti Sociali abbiamo parlato di “Il Futuro è Lavoro” con una plenaria e una discussione in gruppi di lavoro. Pomeriggio molto produttivo che è servito dopo l’appuntamento di Roma a mettere ulteriori basi ad un documento che ci vede protagonisti come consulta giovanile della Fondazione Cortile dei Gentili, per declinare i dieci comandamenti del mondo del lavoro. Che oggi è in continua evoluzione. #lavoro #giovani #futuro
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Il Contrasto Tra Nord e Sud: Una Riflessione Psicoterapeutica Vivere lontano dalla propria gente porta a vedere tutto in modo diverso. Al Nord, certe involuzioni sociali non si vedono: i cittadini collaborano con le istituzioni e il pagamento delle tasse avviene regolarmente al comune, all'ospedale o all'associazione. Quando un sindaco non risponde alle esigenze dei cittadini, non viene rieletto. Qui, ogni anno, trovo sempre le cose in uno stato di degrado tale che spiegarlo consuma solo inchiostro. Le sensazioni sono di compassione, perché parlare o scrivere sembra solo una perdita di tempo. Ieri sera, facendo un giro nel paese, ho notato che ci sono dei lavori sul manto stradale. È inspiegabile vivere con un disagio del genere, e poi una parte della via principale era transennata, rendendo impossibile entrare e uscire. La piazza centrale, rotta l'anno prima, era ancora rotta nell'estate del 2024. Mi chiedo se i fondi del PNRR siano stati utilizzati per il miglioramento o solo per altri progetti, perché non vedo i frutti di un potenziamento dell'assetto urbano. Comprendo che il lavoro sia fondamentale, ma ci sono scadenze e penali da rispettare. Chi non ottempera deve pagare: questo è un aspetto della democrazia. Vorrei vedere questi centri aspromontani valorizzati, invece di vederli sempre più desertificati. Ciò che scrivo non è solo istintivo, è più complesso. Quando si comprende che il bene è di tutti, il tempo passato con la comunità acquisisce un altro aspetto. Questo disagio non è solo a livello locale, ma anche in altri contesti. Ad esempio, andando a Polistena di Reggio Calabria, ho notato che il manto stradale è peggiore rispetto a dove abito. Sembra che le persone accettino senza ottenere i diritti che spetterebbero loro, come abitanti di serie D. Guardando al Nord, vedo progetti dedicati alla montagna e alla riqualificazione di mulattiere e sentieri non presenti nelle mappe catastali. È strano vedere un bene comune trattato in due modi così diversi. Ora mi scaglio contro la delinquenza. Se non ci fossero pretese, alcune aziende avrebbero investito anche al Sud. Ma forse sono solo fantasie di un cinquantatreenne che ancora crede nei sogni. Cari lettori, volersi bene significa comprendere il significato della forza e della salvaguardia della specie, ma che fatica. prof. Francesco Misale 71
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