Oggi ho avuto il piacere di partecipare al convegno organizzato per celebrare i 30 anni di VITA, testata di riferimento per il Terzo Settore. La due-giorni di incontri e dibattiti è intitolata “E noi come vivremo?”, interrogativo che fa capire l’impatto che il Terzo Settore avrà sempre di più nella vita di tutti e le sfide che le organizzazioni che ne fanno parte sono chiamate ad affrontare. 👉 È di centrale importanza interrogarsi su “come ci cureremo” e anche su “chi potrà accedere alle cure”. Per rispondere con soluzioni innovative in grado di allargare il più possibile l’accesso alla cura è fondamentale che il Terzo Settore si attrezzi per esercitare un ruolo politico. Credo che ne sia esempio il percorso che ha portato Fondazione Telethon a sviluppare con successo terapie innovative e a perseguire e stimolare il dialogo con enti regolatori nazionali e internazionali per portare sul mercato terapie che diversamente non sarebbero garantite dal solo sistema industriale. https://lnkd.in/dt-rEXhJ
Post di Francesca Pasinelli
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LA NECESSITA' DEL BENE Ieri ho passato una mattinata insieme a Guido Paolo Ridoni con dirigenti dell' Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, un'eccellenza della sanità pubblica per la qualità delle cure e la ricerca scientifica. Una realtà in grande trasformazione. Abbiamo discusso di problematiche organizzative, della #leadership necessaria per affrontare il #cambiamento in un mondo complesso e veloce come mai prima. Hanno parlato in modo a volte acceso, critico. Non erano contenti. Perché volevano far meglio. Nei loro occhi, al di là delle parole, era la luce della passione. Per la missione: dare le migliori cure possibili ai bambini. Per il loro ospedale. Per cercare di far meglio, hanno sottratto tempo da agende fittissime. L'eccellenza è umile, ma non si accontenta mai. Ho incontrato in altri casi analoghi persone che non si accontentano, che mettono in discussione la loro organizzazione e se stessi, per far meglio: dirigenti di Italgas, Estar, Enel Group, Generali, BizPal, dei comuni di Taranto e San Giorgio Jonico, molti partecipanti a imprese formative, universitarie e non, e moltissimi altri... Imparo tanto da questi bagni di realtà, ma soprattutto mi nutro di una consapevolezza importante, specie in questo momento della nostra storia, quando il disordine rompe gli equilibri e apre di nuovo il vaso di Pandora dei conflitti e delle umane malvagità. A fronte di guerre e di terrore, di integralismi di ogni segno e colore, di violenze piccole e immense, alla menzogna usata come arma, al regresso dei valori che accomunano e al trionfo mediatico e politico di ciò che divide, vi sono moltissime persone che silenziosamente operano per il bene comune, ovvero di tutti e di loro stessi. Che cercano di capire come far meglio e lo fanno. Questo è un fatto, forse ovvio eppure trascurato, che va ben al di là dell'insignificanza statistica della mia limitata esperienza. E' testimoniato dagli innumerevoli sistemi umani che funzionano e bene, perché delle persone li fanno funzionare. Significa che la necessità del bene viene compresa e il comprendere posto come valore, per poter fare meglio. Proprio quando il lato oscuro dell'anima collettiva di noi umani sembra prevalere insieme alla rabbia e il comprendere viene mutato in disvalore, perché disfunzionale all'imporre, occorre ricordare quella bella ovvietà. Proprio allora la necessità del bene deve ispirare, diviene impellente e un dovere morale. Questa necessità include proprio il comprendere l'altro, anche colui che vuole imporre, poiché questo è il presupposto per fare il meglio possibile. Il sentirsi nel giusto non deve divenire costante presunzione di sapere meglio, di essere i Giusti, che si lamentano e non capiscono il mondo quando esso non piace. Ci vuole la passione osservata ieri, per affrontare le sfide di questo nuovo mondo. Lamentarsi non serve. Ci vuole un nuovo pensiero, ci vuole eccellenza. Umile, ma che non si accontenta mai di capire e di fare. Buon lavoro, Ospedale Meyer
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Una suggestiva riflessione che dovrebbe aver molto più spazio di discussione sulla attuale pressione delle organizzazioni sempre più costrette da una visione produttivista/quantitativa ed il desiderio di un'approccio mirato a migliorare la qualità della prestazione. Ciò accomunerebbe in una visione positiva l'intervento (Ospedale, Istituzioni pubbliche, ecc.) l'utente/paziente, l'operatore sanitario/amministrativo, e, seppure indirettamente, una visione più ampia di una maggiore, reciproca, disponibilità all'accoglienza.
LA NECESSITA' DEL BENE Ieri ho passato una mattinata insieme a Guido Paolo Ridoni con dirigenti dell' Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, un'eccellenza della sanità pubblica per la qualità delle cure e la ricerca scientifica. Una realtà in grande trasformazione. Abbiamo discusso di problematiche organizzative, della #leadership necessaria per affrontare il #cambiamento in un mondo complesso e veloce come mai prima. Hanno parlato in modo a volte acceso, critico. Non erano contenti. Perché volevano far meglio. Nei loro occhi, al di là delle parole, era la luce della passione. Per la missione: dare le migliori cure possibili ai bambini. Per il loro ospedale. Per cercare di far meglio, hanno sottratto tempo da agende fittissime. L'eccellenza è umile, ma non si accontenta mai. Ho incontrato in altri casi analoghi persone che non si accontentano, che mettono in discussione la loro organizzazione e se stessi, per far meglio: dirigenti di Italgas, Estar, Enel Group, Generali, BizPal, dei comuni di Taranto e San Giorgio Jonico, molti partecipanti a imprese formative, universitarie e non, e moltissimi altri... Imparo tanto da questi bagni di realtà, ma soprattutto mi nutro di una consapevolezza importante, specie in questo momento della nostra storia, quando il disordine rompe gli equilibri e apre di nuovo il vaso di Pandora dei conflitti e delle umane malvagità. A fronte di guerre e di terrore, di integralismi di ogni segno e colore, di violenze piccole e immense, alla menzogna usata come arma, al regresso dei valori che accomunano e al trionfo mediatico e politico di ciò che divide, vi sono moltissime persone che silenziosamente operano per il bene comune, ovvero di tutti e di loro stessi. Che cercano di capire come far meglio e lo fanno. Questo è un fatto, forse ovvio eppure trascurato, che va ben al di là dell'insignificanza statistica della mia limitata esperienza. E' testimoniato dagli innumerevoli sistemi umani che funzionano e bene, perché delle persone li fanno funzionare. Significa che la necessità del bene viene compresa e il comprendere posto come valore, per poter fare meglio. Proprio quando il lato oscuro dell'anima collettiva di noi umani sembra prevalere insieme alla rabbia e il comprendere viene mutato in disvalore, perché disfunzionale all'imporre, occorre ricordare quella bella ovvietà. Proprio allora la necessità del bene deve ispirare, diviene impellente e un dovere morale. Questa necessità include proprio il comprendere l'altro, anche colui che vuole imporre, poiché questo è il presupposto per fare il meglio possibile. Il sentirsi nel giusto non deve divenire costante presunzione di sapere meglio, di essere i Giusti, che si lamentano e non capiscono il mondo quando esso non piace. Ci vuole la passione osservata ieri, per affrontare le sfide di questo nuovo mondo. Lamentarsi non serve. Ci vuole un nuovo pensiero, ci vuole eccellenza. Umile, ma che non si accontenta mai di capire e di fare. Buon lavoro, Ospedale Meyer
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La nostre "Palestre Relazionali" sono luoghi fisici e virtuali dove l'interazione e la discussione vanno oltre i confini aziendali. I pionieri che hanno preso parte a questi appuntamenti sono diventati membri di una comunità di persone unite dalla passione per il proprio lavoro come opportunità per crescere ed evolversi dal punto di vista relazionale e hanno avuto la possibilità di fruire di un programma formativo innovativo e di confrontarsi con professionisti interni ed esterni all'azienda, sperimentando nuove modalità di lavoro e apprendimento. Swipe per leggere le testimonianze di Eleonora Momoni, Tommaso Panconi e Luca Gervasoni, i pionieri di #IGTItalia.
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Anche questa settimana in versione "on the road" lontani dal nostro studio ma... sempre live, sempre presenti, sempre pronti per #EdicolAperta. Come ogni lunedì, in diretta! Tante news, tanti commenti e approfondimenti. Intervenite e condividete con noi le vostre riflessioni... EdicolAperta è aperta!
#EdicolAperta S7 E19 - 27 maggio 2024
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Anche questa settimana in versione "on the road" lontani dal nostro studio ma... sempre live, sempre presenti, sempre pronti per #EdicolAperta. Come ogni lunedì, in diretta! Tante news, tanti commenti e approfondimenti. Intervenite e condividete con noi le vostre riflessioni... EdicolAperta è aperta!
#EdicolAperta S7 E20 - 3 Giugno 2024
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1️⃣ 🎙 IL PODCAST DI eCURE - Primo appuntamento dei dieci che saranno on line ogni Sabato mattina alle ore 08:30 e in replica quando vorrete. In questo spazio periodico parleremo dei bisogni, sia espressi che inespressi, di chi non è autosufficiente e delle necessità delle famiglie italiane che accudiscono un loro caro anziano o giovane che sia. Dopo centinaia di post pubblicati su LinkedIn, passo dalla scrittura alla voce per parlare di questo argomento cruciale con approfondimenti su come milioni di persone possono ricevere assistenza personalizzata nel comfort delle loro case. Lo farò da imprenditore del settore, ex presidente società e cooperative e consorzi sociali ad interesse nazionale e da prossimo candidato presidente della costituenda AssoCure® Associazione Nazionale Cure e Assistenze Private. Oltre che da giornalista. Esamineremo le offerte, i servizi, di ciò che funziona e non, nel settore pubblico e privato in Italia, con il più alto numero di anziani, ma dove i servizi a loro dedicati sono ancora insufficienti. Non siamo un Paese per vecchi, ma nemmeno per giovau. Discuteremo delle sfide quotidiane di chi si prende cura degli anziani, ma non solo di loro esplorando soluzioni e strategie per migliorare la qualità della vita. Questo tema ci riguarda, perché se saremo fortunati, invecchieremo tutti. La domanda è: come vogliamo invecchiare? 🎙 PRIMA PUNTATA: BUON ASCOLTO 🔉 eCure: dove vuoi, quando vuoi, a chi vuoi. www.massimotacchini.it #PodCasteCure #Assistenza #Anziani #Cure #AssistenzaDomiciliare
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Il cuore di questa visione non è solo il raggiungimento degli obiettivi, ma il percorso stesso: un viaggio fatto di coraggio e determinazione, vissuto insieme da un team unito e straordinario. Eppure, c’è spazio per nuovi protagonisti, per chi vuole scrivere il prossimo capitolo. Il messaggio è chiaro: la storia è ancora da completare, e ognuno di noi può esserne parte, contribuendo alla #rivoluzioneiliad con il proprio entusiasmo, le proprie idee e la propria forza. Al #SalesRevolutionaryMeeting, si è ribadito proprio questo: non si tratta solo di risultati, ma di un cammino collettivo dove la vera rivoluzione è il valore che ogni persona porta con sé. #iliad #oneteam #weareiliad 🚀
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È online il terzo numero di AIPE NEWS 2024. Diversi gli approfondimenti in questa edizione con Editoriale dedicato all’evento celebrativo i quarant’anni dell’Associazione: 🔹 “Anniversario AIPE: 40 anni di storia con lo sguardo al futuro“. Scarica la versione completa e approfondisci tutte le novità del settore sull'EPS 👇 https://lnkd.in/dgTPbESx #EPS #polistireneespansosinterizzato #AIPE
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Lo scorso 6 settembre si è concluso a Roma 𝐢𝐥 𝐦𝐞𝐞𝐭𝐢𝐧𝐠 𝐚𝐧𝐧𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐝𝐮𝐞 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐢 del partenariato #Grins. Al centro dell'evento il ruolo che la 𝒓𝒊𝒄𝒆𝒓𝒄𝒂 𝒔𝒐𝒄𝒊𝒐-𝒆𝒄𝒐𝒏𝒐𝒎𝒊𝒄𝒂 𝒔𝒆𝒎𝒑𝒓𝒆 𝒑𝒊𝒖̀ 𝒈𝒖𝒊𝒅𝒂𝒕𝒂 𝒅𝒂𝒊 𝒅𝒂𝒕𝒊 𝒑𝒖𝒐̀ 𝒂𝒗𝒆𝒓𝒆 𝒑𝒆𝒓 𝒍𝒐 𝒔𝒗𝒊𝒍𝒖𝒑𝒑𝒐 𝒔𝒐𝒔𝒕𝒆𝒏𝒊𝒃𝒊𝒍𝒆 𝒔𝒊𝒂 𝒅𝒆𝒍 𝒔𝒊𝒔𝒕𝒆𝒎𝒂 𝒆𝒄𝒐𝒏𝒐𝒎𝒊𝒄𝒐 𝒔𝒊𝒂 𝒅𝒆𝒊 𝒕𝒆𝒓𝒓𝒊𝒕𝒐𝒓𝒊. Questo è il mandato con cui Grins sta affrontando temi centrali come la sostenibilità, la salute, il supporto alla pubblica amministrazione, l'efficientamento, la finanza sostenibile, l'economia circolare e la riduzione delle disuguaglianze. Durante il primo giorno si sono discussi gli avanzamenti della ricerca di tutti gli Spoke e nel secondo giorno è stata presentata la versione alpha della piattaforma dati #Amelia, asse portante del progetto. 𝐌𝐚𝐭𝐭𝐞𝐨 𝐂𝐞𝐫𝐯𝐞𝐥𝐥𝐚𝐭𝐢, presidente della Fondazione Grins, ha spiegato a partner di progetto e ospiti esterni che “𝐥𝐚 𝐩𝐢𝐚𝐭𝐭𝐚𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚 𝐝𝐚𝐭𝐢 𝐀𝐦𝐞𝐥𝐢𝐚 𝐩𝐨𝐭𝐫𝐚̀ 𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐬𝐮𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐜𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢, 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐚, 𝐢𝐦𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞 𝐞 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐢. 𝐎𝐟𝐟𝐫𝐢𝐫𝐚̀ 𝐝𝐚𝐭𝐢 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐥𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞, 𝐥’𝐞𝐜𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐚 𝐜𝐢𝐫𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞, 𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐚𝐦𝐛𝐢𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐞 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢. 𝐈𝐥 𝐟𝐢𝐧𝐞 𝐮𝐥𝐭𝐢𝐦𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐢 𝐝𝐚𝐭𝐢 𝐚𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢, 𝐦𝐚 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐠𝐚𝐫𝐚𝐧𝐭𝐢𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐯𝐞𝐧𝐠𝐚𝐧𝐨 𝐮𝐭𝐢𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐢 𝐢𝐧 𝐦𝐨𝐝𝐨 𝐞𝐟𝐟𝐢𝐜𝐚𝐜𝐞 𝐞𝐝 𝐞𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞”. L'obiettivo di Grins, è stato ribadito, è di passare dalla ricerca di frontiera alla creazione di prodotti e servizi concreti erogati attraverso la piattaforma Amelia e che siano di reale beneficio per la società. Ne scriviamo sulla sezione #magazine di grins.it https://lnkd.in/dSYrtEYQ
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Le belle notizie! Diffondiamo.
Top Voice, Executive MBA | Corporate Consultant | Journalist Messaggero | Teacher UniPV | Speaker & Author | Communication Manager xFieraMilano
«Nessuno mi ha costretto a restare qui a luglio e agosto. L’ho fatto per senso del dovere e per scelta. Ma anche per permettere ai medici del mio team di andare in vacanza senza lasciare scoperte le sale operatorie». È la bella storia di questi giorni. Arriva dal Policlinico di Bari, protagonista è il cardiochirurgo Tomaso Bottio: «Ho preteso, però, che non più di cinque miei collaboratori vadano in ferie contemporaneamente. L’ho potuto fare proprio garantendo la mia presenza», racconta il medico a Davide Carlucci su Repubblica. Trasferitosi dal Nord al Sud, Bottio ha permesso al capoluogo pugliese di fare il record dei trapianti di cuore in Italia: 55 nel 2023 (lo scorso aprile anche il trapianto a un paziente di 76 anni). E da Bottio queste belle parole dedicate ai talenti del Sud: «Se punti sui giovani, nel Sud vinci. Io ho una squadra di ragazzi di 30-35 anni, li chiamo i leoni di Puglia». E proprio con loro, tra un trapianto e l’altro, qualche giorno fa ha festeggiato i suoi primi 56 anni ✔ #RASSEGNALAVOROIT #MBAPOWER #LEADERSHIP
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4 mesiEvento interessante