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L’Italia, si sa, è la regina dei vitigni autoctoni, un patrimonio ammirato in tutto il mondo di cui c’è da andare orgogliosi: numerosi, infatti, sono i vini ottenuti dal ricchissimo giacimento varietale del Belpaese, in grado di abbracciare almeno 600 vitigni in produzione. Ma l’Italia del vino non vive soltanto di autoctoni, perché da sempre anche le varietà internazionali trovano qui terreno fertile e sono in grado di distinguersi nel mondo, ai massimi livelli, grazie alle idee e al lavoro dei produttori. Un esempio è nei vini prodotti con il vitigno Merlot, originario della Gironda (Francia), ma diffuso su scala internazionale e in grado di trovare in diversi territori d’Italia alcune delle sue massime espressioni: a “certificarlo”, Wine-Searcher, che ha messo in fila le migliori etichette nel “The World’s Best Merlot of 2024” che raccoglie i punteggi di un’ampia platea di critici, tra cui gli influenti e prestigiosi Robert Parker e Jancis Robinson. Nella top ten ci sono ben sette vini italiani e di questi sei arrivano dalla Toscana, la patria del Sangiovese, ma in grado di esprimere qualità altissima anche con altre tipologie di vitigni, Merlot in primis.
#winenews
On line la Guida ai Migliori Vini della Sardegna 2025 di Vinodabere.it. , con numeri e qualità da record Oltre 800 vini degustati, a riprova della partecipazione sempre più massiccia e della palese fiducia accordataci dai produttori sardi. Con 385 campioni risultati meritevoli di recensione, e cioè capaci di centrare un punteggio di oltre 90/100, a riprova del livello medio davvero impressionante raggiunto dalla produzione enoica della regione. Il tutto organizzato in 38 sottosezioni, per indagare capillarmente (e premiarne i più bravi) tutte le realtà territoriali ed espressive dell’Isola. Ecco allora non “il” Cannonau, ma “i” Cannonau; non “il” Vermentino ma “i” Vermentino, e via tutti gli altri vitigni indigeni e tutte le principali tipologie produttive del “piccolo continente” in bottiglia che vede a ogni vendemmia crescere la sua reputazione. E che stavolta è stato in grado di esprimere più di 118 vini (quasi un terzo di quelli recensiti) capaci di superare i 98 punti raggiungendo la Standing Ovation (il massimo riconoscimento), di cui 8 hanno raggiunto 100/100. Sono i numeri (alcuni, i più significativi) della Guida numero 7 dedicata ai Vini della Sardegna di Vinodabere.it, ora finalmente in rete tutta intera (link: https://lnkd.in/eZSqmhCn...
Il Sassicaia 2015 è uno dei vini più celebrati e apprezzati della Tenuta San Guido e un’annata eccezionale per questa icona del vino italiano. La stagione 2015 è stata caratterizzata da un clima molto favorevole: una primavera mite seguita da un’estate calda e secca con piogge ben distribuite, che hanno permesso alle uve di maturare perfettamente.
Caratteristiche del Sassicaia 2015:
• Uvaggio: 85% Cabernet Sauvignon e 15% Cabernet Franc, un blend che dà complessità, profondità e struttura.
• Colore: Rosso rubino intenso con riflessi granati.
• Aroma: Note di frutti rossi maturi, come ciliegia e ribes, accompagnate da sentori di erbe mediterranee, spezie dolci, e leggere sfumature di tabacco e cacao.
• Palato: Equilibrato e profondo, con tannini setosi e ben integrati, una freschezza vibrante e un finale lungo e persistente. La struttura è solida, e la sua eleganza emerge sia nella potenza che nell’equilibrio delle componenti aromatiche.
• Potenziale di invecchiamento: Anche se può essere apprezzato già ora, il Sassicaia 2015 ha un potenziale di invecchiamento straordinario (20-30 anni), durante il quale evolverà e acquisterà ulteriori complessità.
Riconoscimenti
Il Sassicaia 2015 ha ricevuto altissimi punteggi dai principali critici enologici. Tra i riconoscimenti più importanti:
• 100 punti da Wine Advocate
• 97 punti da Wine Spectator
• 100 punti da James Suckling
Abbinamenti consigliati
Perfetto con carni rosse alla griglia, brasati e selvaggina. Si sposa bene anche con formaggi stagionati e piatti a base di tartufo.
Questa annata, considerata una delle migliori di sempre per il Sassicaia, ha consolidato il vino come uno dei simboli del vino italiano e mondiale, capace di emozionare e raccontare al meglio il terroir di Bolgheri.
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Buonasera e benvenuti al TG del Vino. Ecco le principali notizie di oggi.
Tenuta in vendita in Gallura. In Gallura, a venti chilometri da Olbia, è in vendita una tenuta agricola di otto ettari con un vigneto di cinque ettari di Vermentino di Gallura D,O,C,G, impiantato tra il duemila nove e il duemila tredici, in piena produzione. La proprietà include anche tre ettari di orto e frutteto, fabbricati, pozzi e un impianto di irrigazione. Attrezzature, marchi ed etichette sono esclusi dalla vendita, salvo accordi specifici.
Ferrari e Luna Rossa in Coppa America. Le bollicine Ferrari, simbolo del Trentodoc, sono il brindisi ufficiale di Luna Rossa Prada Pirelli per la trentasettesima Coppa America.
Chiosco di vini naturali a Roma. A Roma, vicino alla fermata della metro Cipro, il chiosco Fischio sta spopolando tra i giovani. Aperto da tre amici, offre un'atmosfera unica con quindici tavolini sempre pieni, diventando un punto di ritrovo popolare ispirato al chioschetto storico di Ponte Tazio.
Vino italiano in Gran Bretagna. Il vino italiano continua a brillare nel Regno Unito, con un valore di ottocento novantuno milioni di sterline nel duemila venti tre. Il Prosecco resta un fenomeno, mentre una masterclass a Londra ha celebrato le etichette dell'Istituto Grandi Marchi, con vini di prestigiose cantine italiane.
Export di vino italiano in crescita. L'export di vino italiano è cresciuto del cento ottantotto per cento negli ultimi venti anni, nonostante le difficoltà attuali. Denis Pantini di Nomisma prevede un miglioramento nella seconda metà del duemila venti quattro, con una riduzione delle quantità bevute ma un incremento della qualità.
Casa Italia a Parigi duemila venti quattro. Per le Olimpiadi di Parigi duemila venti quattro, Casa Italia ospiterà una selezione di ventinove cantine con sedici vini rossi, dieci bianchi e sei rosé, rappresentando le principali denominazioni italiane. La selezione è curata dallo chef Davide Oldani.
Difesa del vino dal New York Times. Il New York Times ha pubblicato un manifesto in difesa del vino, sottolineando l'importanza culturale e sociale del vino, criticando il divieto assoluto di alcol e promuovendo un consumo moderato come simbolo di convivialità.
Consumo di alcol in Europa. Uno studio pubblicato su Addiction ha mappato i modelli di consumo di alcol in Europa, evidenziando che in Italia si preferisce il vino rispetto a birra e altri alcolici. Italia, Francia, Grecia, Portogallo e Svezia sono identificati come paesi bevitori di vino.
Crescita dell’agroalimentare italiano. Il presidente di Federalimentare, Paolo Mascarino, ha annunciato una crescita del due per cento in Italia e del dodici per cento all’export per l'agroalimentare italiano nella prima metà del duemila venti quattro. Il vino continua a essere un importante traino per il made in Italy nel mondo.
Grazie per averci seguito. Arrivederci al prossimo appuntamento con il TG del Vino.
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Inizia un percorso sulla Cultura del Vino con ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori del Vino) sul bere consapevole e sui miti e le feste romane legate al Vino
Grazie a tutti coloro che hanno partecipato alla nostra recente masterclass sui whisky italiani, guidata con maestria da Nannoni Grappe! 🥃🌟
L'evento, organizzato in collaborazione con Affini, è stato un successo straordinario. Abbiamo avuto il piacere di scoprire insieme le tecniche di distillazione e le sottigliezze di aromi, profumi e retrogusti che definiscono un whisky di qualità. Grazie per aver contribuito a creare un ambiente sereno e accogliente, perfetto per apprendere e condividere la passione per i distillati.
Un ringraziamento particolare va a tutti i curiosi e agli appassionati che hanno prenotato tramite i social, il vostro entusiasmo ha reso l'evento ancora più speciale!
Siete tutti invitati a partecipare alla nostra prossima masterclass! 📅 Appuntamento il 18 giugno per un nuovo capitolo del nostro esplorazione nel mondo del whisky, questa volta con la partecipazione di altri rinomati distillatori italiani. Le prenotazioni sono già aperte e vi aggiorneremo presto con tutti i dettagli.
Rimanete sintonizzati per non perdere questa nuova avventura nel gusto e nella tradizione dei distillati italiani! 🌟
I Super Tuscans, nati negli anni '70, hanno rivoluzionato il vino italiano sfidando le rigide normative DOC e DOCG per puntare sulla qualità e uno stile internazionale.
Icone come Sassicaia, Tignanello e Ornellaia sono divenute simboli di innovazione e successo globale, conquistando mercati come Stati Uniti e Asia.
Il Sassicaia, il primo vero Super Tuscan, introdotto nel 1968 con Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, ha dimostrato che l'Italia poteva competere a livello mondiale, inaugurando una nuova era per Bolgheri e per la Toscana.
Questi vini, spesso classificati come IGT, si distinguono per l’uso di vitigni internazionali, ma il loro valore risiede nella qualità e nel prestigio che incarnano. Mentre i Super Tuscans storici superano i 100 euro a bottiglia, oggi sono disponibili versioni più accessibili, a partire dai 30 euro, pensate per attrarre un pubblico più ampio.
Negli Stati Uniti, la passione per i Super Tuscans persiste, seppur ridimensionata da una crescente curiosità verso vitigni meno noti. In Italia, invece, devono confrontarsi con la forte richiesta di vini territoriali come il Brunello di Montalcino, spingendo molte cantine a proporre opzioni più economiche. Anche in Asia, nonostante il fascino immutato dei Super Tuscans, si nota un crescente interesse per altre regioni italiane come Barolo ed Etna.
Oggi, i Super Tuscans evolvono, abbracciando un'identità più toscana e uno stile orientato all'eleganza. Secondo esperti come Gabriele Gorelli MW, si sta passando dalla potenza all’equilibrio. La loro unicità rimane intatta, ma il panorama globale del vino è sempre più diversificato e competitivo.
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