- Nuovi LEA: specialistica ambulatoriale e protesica - La ratifica dei nuovi LEA - auspicandone una pronta applicazione, rispetto ai ritardi, per quanto occorso in passato - rappresenta un momento fondamentale, strategico per garantire piena equità di accesso alle cure. L’auspicio è che questi, nuovi, supportino con coerenza la transizione digitale che ci attende, oltre a favorire la piena adozione delle tecnologie più innovative, al servizio dei percorsi terapeutici.
Post di Gabriele Perego
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Medici tra pubblico e privato: una questione di libertà e sistema La recente proposta dell’assessore Guido Bertolaso, volta a fermare il passaggio dei medici dal pubblico al privato convenzionato, solleva una questione centrale: i professionisti devono poter lavorare in un ambiente che rispetti il loro ruolo e valorizzi i risultati che sono in grado di offrire. Bloccare questi spostamenti, seppur motivato da ragioni di equilibrio, rischia di mettere in difficoltà i diversi attori del sistema sanitario, invece di cercare soluzioni innovative e gratificanti per tutti. È importante trovare un punto d’incontro che non si limiti a limitare la libertà di scelta dei medici, ma che incentivi la cooperazione e favorisca la qualità del servizio sanitario, garantendo risposte efficaci alle esigenze dei pazienti. L’innovazione non dovrebbe tradursi in restrizioni, ma in opportunità, trovando un bilanciamento che premi sia il pubblico che il privato. https://lnkd.in/dyiDqVpX
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Potenziale Passaggio delle Visite Mediche Gratuite a Private: Un Cambiamento in Vista? Negli ultimi tempi, si sono diffuse discussioni riguardo alla possibilità di trasformare alcune visite mediche gratuite in servizi a pagamento presso strutture private. Questa proposta ha sollevato preoccupazioni tra i cittadini, che temono un aumento dei costi e una riduzione dell'accessibilità ai servizi sanitari. D'altra parte, alcuni esperti suggeriscono che una maggiore collaborazione tra pubblico e privato potrebbe alleviare la pressione sul Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e ridurre i tempi di attesa, migliorando la qualità dei servizi offerti. Mentre il dibattito continua, è fondamentale rimanere informati e partecipare attivamente alle discussioni per garantire che eventuali cambiamenti vadano a beneficio della collettività.
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Pronti, via....sospensione del TAR Non voglio entrare qui in questo post nel merito, pro o contro le nuove tariffe e nomenclatore dei nuovi LEA, pero' cosi' e' il caos.... Si aspettava dopo 28 anni il nuovo nomenclatore delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e, dopo 25 anni, quello dell’assistenza protesica fermi rispettivamente al 1996 e al 1999. Una considerazione generale: Per salvare il SSN c'e' innanzitutto da ripensarlo proprio a partire da questi meccanismi farraginosi , se ci si mette così tanti anni per aggiornare i LEA, se e' cosi' complesso introdurre le modifiche nei sistemi ASL (mesi di lavoro a organici per lo più non dedicati), se per lo più i sistemi informatici sanitari sono tutti diversi e parlano lingue diverse, e se basta un ricorso (non entro nel merito non e' il motivo del post) per dover far retrocedere di colpo il tutto, ma solo ad interim in attesa di.... C'e' un Senso di precarieta' diffuso per chi lavora nel SSN a livello locale, e a livello di specialistica ambulatoriale si passa il tempo a spiegare ai pazienti come far rifare le impegnative , e perché quei codici non vanno bene per la prestazione voluta , oltre alle note altre problematiche croniche
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La possibile riforma della medicina generale, con i medici inseriti nelle Case di Comunità come dipendenti pubblici, potrebbe rivoluzionare la sanità territoriale. Un progetto ambizioso che punta a migliorare l’accessibilità e l’organizzazione delle cure per i cittadini.
Medici di famiglia, vecchio studio addio: i nuovi assunti dentro le Case di comunità
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Le sfide per la sanità italiana nel 2025: - Piano sanitario nazionale - Riorganizzazione di ospedali (ipotesi modello Hub & Spoke) e territorio - Personale e piano assunzioni - Decreti attuativi della legge sulle Liste d’attesa - Riforma dell’accesso a Medicina - Riforme sulla sanità integrativa e sulla colpa medica - Decreto Tariffe - Nuovo Piano pandemico - Autonomia differenziata - Regolamento europeo in materia di tracciatura europea dei medicinali (attuale deadline 9 febbraio) Last but not least, “Sunshine Act italiano” (Legge 31 maggio 2022, n. 62, Disposizioni in materia di trasparenza dei rapporti tra le imprese produttrici, i soggetti che operano nel settore della salute e le organizzazioni sanitarie).
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In qualità di Vicepresidente della sezione Sanità di Unindustria Roma - Frosinone - Latina - Rieti - Viterbo, desidero porre l’attenzione sulle nuove tariffe emanate dal Ministero della Salute per le prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale. Intervenendo alla conferenza stampa indetta da U.A.P. presso l'Università degli Studi "Guglielmo Marconi" ho voluto ribadire un punto essenziale: le nuove tariffe stabilite dal Ministero della Salute per le prestazioni del SSN rischiano di essere insostenibili. Queste tariffe infatti, se applicate senza adeguati correttivi, rischiano di diventare insostenibili per le strutture sanitarie e di compromettere la qualità delle cure erogate ai cittadini italiani per l'ulteriore aggravamento delle liste d’attesa. Inoltre, potrebbe slittare l’entrata in vigore di nuove prestazioni molto attese dagli italiani, come la procreazione assistita, nuovi test genetici e terapie oncologiche avanzate. Anche i #LEA, cure fondamentali che il #SSN deve garantire ai cittadini italiani, sono a rischio per la stessa problematica. Credevamo che dopo sette anni in cui oltre 3.000 prestazioni ambulatoriali sono rimaste in attesa di essere aggiornate, fosse finalmente giunto il momento. Tariffe troppo basse rischiano di aggravare non solo la sanità privata ma anche ospedali pubblici e ASL e i deficit economici di entrambe le realtà, compromettendo la sostenibilità del sistema sanitario nel suo complesso. La tariffa delle visite specialistiche è fissata a 25 euro cifra che non può coprire i costi necessari come compenso del medico, assistenza infermieristica, materiali, tecnologia e infrastrutture. Unindustria invita pertanto il Ministero della Salute a rivedere urgentemente le nuove tariffe per evitare che siano i cittadini a pagarne le conseguenze. https://lnkd.in/dpmJZ8U4 #tariffe #MinisterodellaSalute #nomenclatore #esamispecialistici
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“Dall’ultimo rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese emerge che, in Italia, il 79% dei cittadini è preoccupato per il futuro del SSN, temendo di non poter accedere a cure tempestive e adeguate. Il 75,8% dichiara di aver percepito un peggioramento nell’accesso alle prestazioni sanitarie nella propria regione e manca fiducia nell’universalismo del sistema: ben l’89,7% dei cittadini è ormai convinta che solo i ceti abbienti abbiano un accesso privilegiato alle cure”. Cosa possiamo fare noi operatori del settore? OIS Medical Center è nato con l’obiettivo di contrastare l’universalismo diseguale, creando consapevolezza e percorsi non solo di cura, ma prima di tutto di mantenimento e potenziamento della salute, basati sull’idea di benessere globale. Per persone che si prendono cura della propria salute sempre. Con ODONTOCOOP Odontoiatria Ospedaliera, il nostro service odontoiatrico, promuoviamo l’unione virtuosa tra pubblico e privato con l’obiettivo di assicurare cure dentali accessibili e sostenibili per tutti, un modello che abbiamo chiamato Odontoiatria Ospedaliera.
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I pannicelli caldi per la problematica delle liste di attesa in Sanità. Pensare di affrontare il problema dell'abbattimento delle liste di attesa con provvedimenti tampone, senza affrontare i veri problemi che affliggono la Sanità Pubblica è assolutamente non risolutivo. Oggi il più grande problema è la carenza di medici specialisti! Come si può pensare di abbattere le liste di attesa quando gli stessi pochi medici che sono costretti a turni massacranti di lavoro per tentare di garantire la presenza nei reparti di degenza o ancor di più nelle aree di emergenza urgenza degli ospedali, dovrebbero anche garantire il recupero delle prenotazioni per le visite ambulatoriali ! È possibile pretendere che un medico lavori 50/60 ore a settimana? Con pochi riposi, senza possibilità di assentarsi per esigenze varie perché altrimenti si interromperebbe un servizio essenziale ? L'elemento fondamentale continua ad essere la capacità del sistema a immettere nel contesto sanitario nuove professionalità, ma che con l'attuale normativa ( caratterizzata ancora dal numero chiuso per la facoltà di medicina ) impiegherebbe 10 anni almeno e il rischio di impiegare medici inesperti e non adeguatamente formati per gestire i bisogni assistenziali. È indispensabile una normativa straordinaria e di emergenza! È necessario portare in contesti complementari la formazione dei nuovi medici e sopratutto degli specialisti all'interno delle realtà sanitarie ospedaliere e territoriali, ma questo ovviamente non piace alla lobby universitaria. Fino a quando la politica avrà come interlocutori primari, pezzi di baronato universitario ( ovviamente senza fare banali automatiche equiparazioni, e con le doverose differenziazioni ), si continuerà a non affrontare la vera emergenza che sta facendo collassare la Sanità Pubblica. Tutto il resto, per quanto importante, diventa secondario ed eventualmente complementare. Il Medico non può essere vicariato, e quando manca, è impossibile garantire assistenza sanitaria. Sembrerebbe banale come considerazione ma viene lasciata come problematica di fondo e non primaria, per la quale è indispensabile la messa in essere di interventi emergenziali, anche provvisori. Ai colleghi medici parlamentari verrebbe voglia di dire che dovrebbero ricordarsi meglio del mondo da cui provengono, e che quando collassa il sistema dell'assistenza sanitaria pubblica il rischio è che collassi l'intero sistema, perché nessun sistema sanitario privato, neanche il più illuminato e capace, può sostiuirsi all'esigenza di garantire quel diritto alla tutela della salute universale ed ecquo, che contribuisce a quella giustizia sociale che rimane pilastro fondamentale della democrazia.
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IlMagazine ha pubblicato un mio approfondimento su temi che ritengo forse “scomodi” ma di estrema attualita’
🔍𝐋'𝐮𝐥𝐭𝐢𝐦𝐨 𝐚𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐢 Maria Beatrice Stasi 𝐬𝐮 IlMagazine - Il giornale del management della sanità 𝐡𝐚 𝐟𝐚𝐯𝐨𝐫𝐢𝐭𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐝𝐢𝐬𝐜𝐮𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐮 𝐚𝐥𝐜𝐮𝐧𝐢 𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐧𝐞𝐥 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐬𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐨, 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐢𝐥 𝐫𝐢𝐧𝐯𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐍𝐨𝐦𝐞𝐧𝐜𝐥𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐭𝐚𝐫𝐢𝐟𝐟𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐥 𝟏 𝐠𝐞𝐧𝐧𝐚𝐢𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟓. 📆 ✒️ "𝑪𝒉𝒊𝒂𝒓𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒍𝒂 𝒔𝒂𝒏𝒊𝒕𝒂̀ 𝒑𝒓𝒊𝒗𝒂𝒕𝒂 𝒑𝒓𝒐𝒇𝒊𝒕, 𝒄𝒉𝒆 𝒊𝒏 𝑰𝒕𝒂𝒍𝒊𝒂 𝒐𝒓𝒎𝒂𝒊 𝒔𝒊 𝒆̀ 𝒐𝒓𝒈𝒂𝒏𝒊𝒛𝒛𝒂𝒕𝒂 𝒊𝒏 𝒍𝒂𝒓𝒈𝒂 𝒑𝒂𝒓𝒕𝒆 𝒊𝒏 𝒈𝒓𝒂𝒏𝒅𝒊 𝒈𝒓𝒖𝒑𝒑𝒊 𝒊𝒎𝒑𝒓𝒆𝒏𝒅𝒊𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂𝒍𝒊, 𝒑𝒆𝒓𝒔𝒆𝒈𝒖𝒆 𝒂𝒏𝒄𝒉𝒆 𝒍𝒂 𝒓𝒆𝒅𝒅𝒊𝒕𝒊𝒗𝒊𝒕𝒂̀ 𝒆 𝒍’𝒆𝒔𝒑𝒂𝒏𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆 (𝒕𝒂𝒍𝒗𝒐𝒍𝒕𝒂 𝒂𝒏𝒄𝒉𝒆 𝒐𝒍𝒕𝒓𝒆 𝒄𝒐𝒏𝒇𝒊𝒏𝒆) 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒑𝒓𝒐𝒑𝒓𝒊𝒂 𝒂𝒕𝒕𝒊𝒗𝒊𝒕𝒂̀, 𝒎𝒂 𝒊𝒍 𝒕𝒆𝒎𝒂 𝒆̀ 𝒔𝒆 𝒍𝒂 𝒈𝒐𝒗𝒆𝒓𝒏𝒂𝒏𝒄𝒆 𝒑𝒖𝒃𝒃𝒍𝒊𝒄𝒂 𝒅𝒆𝒃𝒃𝒂 𝒂𝒔𝒔𝒆𝒄𝒐𝒏𝒅𝒂𝒓𝒆 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐 𝒐𝒃𝒊𝒆𝒕𝒕𝒊𝒗𝒐 𝒐 𝒊𝒏𝒗𝒆𝒄𝒆 𝒇𝒊𝒔𝒔𝒂𝒓𝒆 𝒓𝒆𝒈𝒐𝒍𝒆 𝒅𝒊 𝒊𝒏𝒈𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒂𝒇𝒇𝒓𝒐𝒏𝒕𝒊𝒏𝒐 𝒄𝒐𝒏 𝒓𝒊𝒈𝒐𝒓𝒆 𝒎𝒆𝒕𝒐𝒅𝒐𝒍𝒐𝒈𝒊𝒄𝒐 𝒍𝒆 𝒊𝒏𝒆𝒗𝒊𝒕𝒂𝒃𝒊𝒍𝒊 𝒊𝒏𝒇𝒍𝒖𝒆𝒏𝒛𝒆 𝒅𝒊 𝒍𝒐𝒃𝒃𝒚 𝒐 𝒑𝒐𝒓𝒕𝒂𝒕𝒐𝒓𝒊 𝒅𝒊 𝒊𝒏𝒕𝒆𝒓𝒆𝒔𝒔𝒆." 🔗 𝐋𝐞𝐠𝐠𝐢 𝐥'𝐚𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐨 𝐪𝐮𝐢: [https://lnkd.in/eQk43Yz6 ] ➡️ 𝐒𝐢 𝐢𝐧𝐯𝐢𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐞𝐬𝐩𝐞𝐫𝐢𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐞 𝐮𝐧𝐢𝐫𝐬𝐢 𝐚𝐥 𝐝𝐢𝐛𝐚𝐭𝐭𝐢𝐭𝐨! #Sanità #Governance #SalutePubblica #InnovazioneSanitaria 👉 𝑺𝒄𝒂𝒓𝒊𝒄𝒂 𝒍' 𝒂𝒑𝒑 "𝑴𝒚𝑴𝒂𝒈𝒂𝒛𝒊𝒏𝒆", 𝒅𝒊𝒔𝒑𝒐𝒏𝒊𝒃𝒊𝒍𝒆 𝒔𝒊𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒅𝒊𝒔𝒑𝒐𝒔𝒊𝒕𝒊𝒗𝒊 𝒊𝑶𝑺 𝑨𝒑𝒑𝒍𝒆 [https://shorturl.at/gnSTU] 𝒄𝒉𝒆 𝒑𝒆𝒓 𝑨𝒏𝒅𝒓𝒐𝒊𝒅 [https://shorturl.at/dfFP3]. Paolo Petralia Giuseppe ORZATI Paolo Colli Franzone Camilla Giovannini Cristina Corbetta Monica Calamai Daniela Donetti Giorgia Zunino Jacopo Guercini Rossana Berardi Joseph Polimeni Stefano Zaccaria Lorenzo Sciadini Paola Cellamare Felicia Pelagalli, PhD Alberta M.C. Spreafico, PhD, MBA Velia Maria Leone Ottavio Di Cillo
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Il Dott. Luca Marino, nostro Amministratore Unico, analizza un argomento centrale per il futuro della sanità: l’aggiornamento dei tariffari per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica, approvato dopo oltre sette anni di attesa dalla Conferenza Stato-Regioni. Si tratta di un passo significativo che va ad aggiornare due nomenclatori tariffari #Lea fermi a più di 25 anni fa. Tuttavia, come evidenzia il Dott. Marino, restano aperte importanti sfide, tra cui l’adeguatezza delle tariffe e la necessità di garantire un aggiornamento continuo del #tariffario e del #nomenclatore per sostenere le innovazioni tecnologiche e mantenere l’equità di accesso alle cure su tutto il territorio nazionale. Vi invitiamo a leggere il suo post per approfondire i dettagli e le implicazioni di questo aggiornamento tanto atteso quanto complesso. #Sanità #LEA #Tariffari #SSN
Dopo oltre sette anni di attesa, arriva finalmente l’ok della Conferenza Stato-Regioni sull’accordo che consente di aggiornare i due tariffari per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica che danno sostanza ai nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea) varati con Dpcm nel 2017 dall'allora ministra della Salute Beatrice Lorenzin. I tariffari entreranno in vigore il prossimo 30 dicembre. Ricordiamo che i due nuovi nomenclatori tariffari #Lea per specialistica e protesica, erano fermi alle versioni aggiornate nel 1996 e nel 1999. Un’altra buona notizia è la dotazione in più garantita dal Ddl Bilancio che per il momento è quantificata in 50 milioni di euro l’anno tra il 2025 e il 20230. Ma sebbene sia da apprezzare l'entrata in vigore di una norma attesa da quasi vent'anni non si può non registrare che le tariffe non sono soddisfacenti e se le tariffe minime nazionali non sono adeguate il sistema rischia pesare troppo sui bilanci regionali, creando disparità di accesso alle cure sui territori. Occorre prevedere un processo di aggiornamento continuo del tariffario e del #nomenclatore sia per garantire adeguate risorse sia per poter accogliere tutte le innovazioni tecnologiche disponibili. Inoltre, chiediamo al Governo di incrementare le dotazioni finanziarie per rendere le tariffe adeguate allo scenario che stiamo vivendo ed evitare il collasso del sistema, con effetti disastrosi sull’erogazione delle prestazioni di diagnostica ambulatoriale e sulla prevenzione. Il fondo di 50 milioni stanziato per coprire il fabbisogno dei Lea è infatti insufficiente e si rischia di mettere a repentaglio la tenuta del servizio sanitario nazionale. #tariffario #Stato #Regioni #DdlBilancio #Ssn
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