CIAI, insieme al Centro di Psicoterapia Caraxe e la Cooperativa Lilliput, affronta in un convegno a Napoli il ruolo dei Servizi territoriali nella relazione con le famiglie. #adozioni #affidi #bambini #ciai #famiglie #maschioangioino #napoliattualità #newsnapoli #notizienapoli #servizisociali
Post di Gazzetta di Napoli
Altri post rilevanti
-
CIAI, insieme al Centro di Psicoterapia Caraxe e la Cooperativa Lilliput, affronta in un convegno a Napoli il ruolo dei Servizi territoriali nella relazione con le famiglie. #adozioni #affidi #bambini #ciai #famiglie #maschioangioino #napoliattualità #newsnapoli #notizienapoli #servizisociali
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
CIAI, insieme al Centro di Psicoterapia Caraxe e la Cooperativa Lilliput, affronta in un convegno a Napoli il ruolo dei Servizi territoriali nella relazione con le famiglie. #adozioni #affidi #bambini #ciai #famiglie #maschioangioino #napoliattualità #newsnapoli #notizienapoli #servizisociali
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Tavola rotonda con magistrati, mediatori, psicologi,avvocati, assistenti sociali. Grata di poter rappresentare i mediatori famigliari con professionisti di altissimo profilo e coinvolgimento sul territorio astigiano e con la Garante dei diritti infanzia e adolescenza del Piemonte e della Valle d'Aosta per creare una SINERGIA di IDEE e di CONFRONTI sulla prevenzione e sulla tutela dei bambini e degli adolescenti nel conflitto tra papà e mamma. #mediazionefamiliare#A.I.Me.F.#minori#benesserefamiglia#dirittideiminori#psicologia#diritto di famiglia#dirittoallafamigliaanchenellaseparazione
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
ESP Chi è La Rete regionale degli Esperti in Supporto tra Pari (ESP) dell’Emilia Romagna è nata nel 2016 e si incontra una volta al mese nelle diverse realtà territoriali. Di essa fanno parte esperti/facilitatori, operatori dei servizi di salute mentale (educatori psicologi, psichiatri, infermieri), volontari, familiari e associazioni. Il suo intento è quello di promuovere percorsi di recovery, formazione e lavoro per le persone che hanno vissuto o vivono un disagio psico-sociale. A chi si rivolge La Rete si rivolge ai Dipartimenti di Salute Mentale e al territorio per divulgare informazioni, far conoscere la figura dell’ESP nel contesto del disagio psicosociale, promuovere percorsi partecipativi orientati alla persona e al suo contesto di vita che trasformano e innovano i servizi, integrare i percorsi riabilitativi e di cura attraverso l’introduzione di rapporti alla pari. La Rete rappresenta inoltre il punto di vista degli utenti nei tavoli di lavoro regionali e dipartimentali. Valori in cui crede La Rete crede nel valore dell’ascolto e della comprensione reciproca, della solidarietà e dell’aiuto tra pari, nel valore della responsabilità personale e dell’auto-determinazione, che chi ha vissuto un’esperienza di disagio psichico e ha imparato a fronteggiarla sia portatore di un sapere in grado di supportare chi è in difficoltà, che l’autostima sia molto importante per il percorso individuale di recovery. Cosa fa La Rete degli esperti in supporto tra pari promuove modelli di cittadinanza attiva dei soggetti fragili, azioni di inclusione sociale e di superamento dello stigma nei confronti del disagio psichico, si adopera per il riconoscimento del profilo professionale degli ESP. Grazie a finanziamenti regionali dà impulso a varie iniziative (workshop, convegni, pubblicazioni) e ha avviato corsi di formazione per Orientatore rivolti agli utenti dei servizi di salute mentale dell’Emilia Romagna. La qualifica regionale di Orientatore al momento è quella individuata per inquadrare professionalmente la figura dell’ESP ed accedere a concrete opportunità di lavoro, in attesa e nella speranza che si arrivi ad un riconoscimento specifico del ruolo di ESP. Contatti: reteregionaleesp@gmail.com Documenti: - Mi-Manifesto, il documento della Rete regionale ESP/FS dell’Emilia Romagna (https://lnkd.in/dCJsRf2V) - Mappatura Esp 2022_dato regionale (https://lnkd.in/dh5dR6j7) - Mappatura Esp 2022_dato x provincia (https://lnkd.in/dxC4g4YR)
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
🎙️ “Crescere Nonostante”: nel 2025 al via le azioni operative Il progetto “Crescere Nonostante”, capofila CEIS A.R.T.E., entra nel 2025 nella sua fase operativa, dopo i primi mesi dedicati alla sensibilizzazione e alle attività metodologiche. Nel 2024 sono stati organizzati incontri nei territori di #Modena e #Bologna, nelle #carceri e con gli #operatori e #operatrici, per presentare le linee guida e sensibilizzare le istituzioni e le associazioni sui temi trattati. Ora, il progetto si concretizza con una serie di iniziative sul campo. “Il 2025 – spiega Davide Nora, responsabile CEIS per il progetto – vedrà 📚 otto giornate di #formazione, organizzate dal Centro, destinate agli operatori delle carceri e agli altri professionisti coinvolti. Questi appuntamenti, equamente suddivisi, si terranno alla Casa Circondariale Sant’Anna di Modena e alla Dozza di Bologna, e affronteranno tematiche cruciali come la genitorialità in carcere, la gestione dei conflitti, l’intercultura e la prevenzione del consumo di sostanze. 🎨 Un elemento distintivo sarà anche l’avvio imminente, a cura del CEIS, di un #laboratorio di #arte - #terapia alla Casa Circondariale Sant’Anna, che arricchirà ulteriormente l’offerta formativa e il trattamento educativo. 👧 👦 Il filo conduttore di tutte le iniziative sarà come rispondere in modo efficace ai bisogni dei minori che vivono la difficile condizione di avere un genitore detenuto. È evidente come la presa in carico di questi bambini e bambine non possa prescindere dal supporto delle associazioni, che si pongono come alleati delle istituzioni nel garantire opportunità di socializzazione e crescita. Per questo motivo, il progetto proseguirà anche con un’accelerazione delle attività di confronto e collaborazione con i territori per individuare possibili casi da prendere in carico”. Leggi l'articolo completo -> https://lnkd.in/dHZ4smXt
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
È TEMPO DI CAMBIARE Il Narconon Alfiere rappresenta un punto di riferimento importante nella lotta alle tossicodipendenze in Italia. Fondato su un approccio educativo e riabilitativo, questo centro si distingue per un metodo che mira a eliminare la dipendenza senza ricorrere a sostanze sostitutive, puntando su un recupero totale dell’individuo. Il Narconon Alfiere nasce dalla volontà di offrire un’alternativa concreta alla tossicodipendenza. Sin dalla sua istituzione, trent'anni or sono, il centro si è ispirato ai principi di L. Ron Hubbard, proponendo un percorso che combina disintossicazione naturale e ricostruzione personale. L’obiettivo è sempre stato quello di aiutare le persone a riprendere il controllo della propria vita, superando non solo la dipendenza fisica, ma anche i traumi e i fattori psicologici che la alimentano. Oggi, il Narconon Alfiere opera attivamente attraverso programmi personalizzati che includono supporto psicologico, educazione e reintegrazione sociale. La disintossicazione viene accompagnata da esercizi pratici e corsi mirati a migliorare la comunicazione, la responsabilità personale e la capacità di affrontare le sfide della vita senza ricorrere a droghe. Inoltre, il centro si impegna in campagne di sensibilizzazione sul territorio per prevenire l’uso di sostanze tra i giovani. Guardando al futuro, il Narconon Alfiere mira a potenziare le sue attività, ampliando l’accesso ai suoi servizi e rafforzando le collaborazioni con scuole e istituzioni locali. L’obiettivo è creare una rete di supporto ancora più capillare, che possa raggiungere le fasce più vulnerabili della popolazione. La prevenzione rimane una priorità, insieme alla promozione di una cultura della consapevolezza e del benessere. Il Narconon Alfiere si conferma così un pilastro nella battaglia contro la tossicodipendenza in Italia, offrendo speranza e soluzioni durature. https://lnkd.in/dcwzwbFQ Numero verde 800 170 997
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Non è facile essere bambini nel sud Italia e la #Puglia è una delle Regioni che presenta i maggiori rischi. È quanto emerge dall’Indice regionale sul #maltrattamento e la cura all’#infanzia in Italia, realizzato da CESVI e presentato questa mattina a Bari: al centro dell’incontro la situazione della Regione Puglia, con interventi che, a partire dall’analisi dei bisogni del territorio, hanno evidenziato la necessità di potenziare i servizi a tutela dell’infanzia, attraverso un modello integrato che prevenga e contrasti il fenomeno del maltrattamento sui minori. 🟠 Nel corso dell’evento, organizzato in collaborazione con la Fondazione Giovanni Paolo II e il Garante dei diritti del minore della Regione Puglia, ospitato nella Sala Consiliare della Regione Puglia, è stata presentata l’edizione 2024 dell’Indice Regionale, all’interno della cornice del progetto “TenerAmente verso un’infanzia felice”. 📚 La ricerca “Dalle criticità della rete alle raccomandazioni per un modello integrato”, commissionata all’Università di Bari, ha inoltre confermato questa tendenza: la Puglia, pur risultando tra le realtà italiane in cui i minori sono sottoposti a maggiori rischi, è contemporaneamente una delle Regioni dove sono evidenti gli sforzi in termini di creazione di reti interistituzionali che mettono in collegamento i servizi di protezione e tutela per migliorarne l’efficacia. 💬 Stefano Piziali, Direttore Generale CESVI: «La ricerca risente del quadro dei dati raccolti in una fase post pandemica. Il rapporto tiene in considerazione due indicatori: fattori di rischio e presenza di servizi sul territorio. Se teniamo conto dei fattori di rischio, la Puglia affronta una situazione critica, ma se guardiamo la risposta dei servizi si colloca a metà classifica e non risulta distante da Regioni come Lombardia e Lazio» 🏡 CESVI opera nella Regione Puglia dal 2018, in stretta sinergia con la rete territoriale, realizzando progetti a supporto della genitorialità e dei minori. In particolare interviene con il Programma Case del Sorriso nell’ambito del quale ha aperto una struttura dedicata a minori e famiglie nel 2022. ➡️ Leggi di più: https://lnkd.in/dafiDnMZ.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
oggi una bella occasione per confrontarsi con attori del terzo settore e le istituzioni regionali affrontando i fattori alla radice del maltrattamento e le politiche prr affrontarlo CESVI
Non è facile essere bambini nel sud Italia e la #Puglia è una delle Regioni che presenta i maggiori rischi. È quanto emerge dall’Indice regionale sul #maltrattamento e la cura all’#infanzia in Italia, realizzato da CESVI e presentato questa mattina a Bari: al centro dell’incontro la situazione della Regione Puglia, con interventi che, a partire dall’analisi dei bisogni del territorio, hanno evidenziato la necessità di potenziare i servizi a tutela dell’infanzia, attraverso un modello integrato che prevenga e contrasti il fenomeno del maltrattamento sui minori. 🟠 Nel corso dell’evento, organizzato in collaborazione con la Fondazione Giovanni Paolo II e il Garante dei diritti del minore della Regione Puglia, ospitato nella Sala Consiliare della Regione Puglia, è stata presentata l’edizione 2024 dell’Indice Regionale, all’interno della cornice del progetto “TenerAmente verso un’infanzia felice”. 📚 La ricerca “Dalle criticità della rete alle raccomandazioni per un modello integrato”, commissionata all’Università di Bari, ha inoltre confermato questa tendenza: la Puglia, pur risultando tra le realtà italiane in cui i minori sono sottoposti a maggiori rischi, è contemporaneamente una delle Regioni dove sono evidenti gli sforzi in termini di creazione di reti interistituzionali che mettono in collegamento i servizi di protezione e tutela per migliorarne l’efficacia. 💬 Stefano Piziali, Direttore Generale CESVI: «La ricerca risente del quadro dei dati raccolti in una fase post pandemica. Il rapporto tiene in considerazione due indicatori: fattori di rischio e presenza di servizi sul territorio. Se teniamo conto dei fattori di rischio, la Puglia affronta una situazione critica, ma se guardiamo la risposta dei servizi si colloca a metà classifica e non risulta distante da Regioni come Lombardia e Lazio» 🏡 CESVI opera nella Regione Puglia dal 2018, in stretta sinergia con la rete territoriale, realizzando progetti a supporto della genitorialità e dei minori. In particolare interviene con il Programma Case del Sorriso nell’ambito del quale ha aperto una struttura dedicata a minori e famiglie nel 2022. ➡️ Leggi di più: https://lnkd.in/dafiDnMZ.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
La solitudine come soluzione che le famiglie danno alle loro fragilità, comoda per tutti ma drammatica. Il fatto che non possiamo scegliere i dolori della nostra vita, ma possiamo scegliere come raccontarli. Le metafore dell'arredare il tunnel e dell'imbuto all'incontrario. Un dialogo con Andrea Prandin sui fondamentali dell'educativa domiciliare, ossia del «praticare speranza». #lavorosociale #educatori
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
🟠 L’Indice regionale di CESVI sul #maltrattamento e la cura all’infanzia in Italia, redatto dalle ricercatrici di GIOVANNA BADALASSI e Federica Gentile, è stato presentato a Roma, alla presenza del Direttore Generale Stefano Piziali, del Viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci, del Consigliere del Ministro dell’Università, della Ricerca e dell’Alta formazione artistica, Alessandra Gallone, della Presidente del Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso dell’Infanzia (CISMAI), MARIANNA GIORDANO. 🇮🇹 L’Indice regionale, in questa sesta edizione, disegna punti di forza e di debolezza delle Regioni italiane rispetto ai fattori di rischio e ai servizi. Ne emerge, ancora una volta, un’Italia spaccata dove il Nord è generalmente più virtuoso del Mezzogiorno. Il focus di questa edizione, dal titolo "Le parole sono importanti", è dedicato al ruolo del linguaggio nel maltrattamento e nella cura all’infanzia. 🗣️ «Il maltrattamento all’infanzia è un grave problema sociale, che ha conseguenze negative sulla salute fisica e mentale di chi viene maltrattato sia nel breve sia nel lungo periodo, ma anche su tutta la comunità», dichiara Stefano Piziali, «Attraverso il Programma #CasedelSorriso un’attenzione specifica viene data al linguaggio. A partire dalla parola è possibile gettare le basi per una vita più degna per bambini e bambine a rischio». ➡️ Scarica la versione integrale dell’Indice o il Summary sul nostro sito: https://lnkd.in/d_Gkb_cd
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-