🆕 È online “Storie di Mamme”: la nostra nuova rubrica dedicata alle #mamme che vogliono raccontare la propria storia di vita e lavoro, aprendo un confronto su come le aziende possano oggi supportare le famiglie e promuovere strumenti di sostegno a chi rientra sul posto di lavoro dopo la #maternità e durante la #genitorialità. ⚖️ Viviamo una nuova epoca del mondo del lavoro: aziende ed enti iniziano a ripensare ai processi lavorativi e organizzativi, calibrando obiettivi e tempistiche in modo per migliorare il bilanciamento tra vita privata e professionale. Un cambio di prospettiva per valorizzare il lavoro di ciascuno e al tempo stesso le performances aziendali, in conformità con linee guida UNI #PdR125 volte a supportare le organizzazioni nel promuovere la #paritàdigenere. 💌 Con #StoriediMamme vogliamo dedicare uno spazio a tutte le mamme che vorranno raccontarci la loro esperienza, naturalmente in forma del tutto anonima. La rubrica, rivolta a tutte le madri e lavoratrici dipendenti, darà modo di rappresentare, attraverso il vissuto di quante più mamme possibili, la difficoltà di conciliare la vita familiare con quella lavorativa. Se hai anche tu una storia da raccontare clicca qui e compila il form dedicato 👇
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Prendersi cura delle #bambine e dei #bambini significa prendersi cura anche dei #genitori. lo abbiamo sempre fatto coinvolgendo nei nostri progetti tutti i settori della famosa "comunità educante": il sanitario, l'educativo, il culturale il sociale. Ma parliamo un attimo del commerciale: cosa possono fare le aziende per sostenere le competenze genitoriali? Quale ruolo possono svolgere nella promozione della genitorialità responsiva? Ne parliamo il 5 dicembre alle 15.30!
Giovedì 5 dicembre alle 15:30 un webinar per parlare di #genitorialità in #azienda. Iscriviti al webinar qui -> https://lnkd.in/d2f83hMG. Le imprese possono avere un ruolo importante nella promozione della genitorialità responsiva, per il sostegno alla #natalità e per costruire le basi di una buona crescita per le bambine e i bambini. Infatti, prendersi cura delle bambine e dei bambini significa occuparsi anche dei loro #genitori. Proprio nel periodo più critico dei primi mesi di vita del bambino o della bambina, che per molte persone si delinea come una “terra di nessuno” perché non si accede ai servizi educativi o ad altri servizi di supporto (se ci sono), non si torna alle reti di relazioni abituali, comprese quelle lavorative, conciliando i vari ruoli; lo stress e la solitudine che si generano sono elevatissimi. Le aziende possono fare qualcosa: semplici azioni che guardano in modo intenzionale a supportare i genitori insieme a ciò che già fanno per il momento del rientro al lavoro. Ne parliamo il 5 dicembre con Angela Giusti (Istituto Superiore di Sanità), Maddalena Cannito (Università degli Studi di Torino), Alessia Evangelisti (Development, Coaching&Smart Working Manager Gruppo Hera), Betty Pagnin (Founder di BuddyJob , Equity partner di OneDay Group) e Rinaldo Pietro Platti (CEO Prolink) e Monica Castagnetti (Pedagogista, CSB). L'evento si inserisce nell'ambito del progetto europeo 4e-Parent Project.
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L’Italia non è un Paese per genitori, un'attenta analisi che traccia lo stato di enorme preoccupazione in cui si trovano i genitori italiani. Grazie a Barbara Franco autrice e ideatrice di QUID+che ha messo a punto una sorta di termometro per misurare il “ben-essere” di madri e padri oggi. Sono assolutamente in sintonia con Franco e riscontro i dati del report sia nel confronto con la startup Sportello Mamme per la quale gestisco la comunicazione sia nel confronto con le associazioni di genitori, associazioni culturali dedicate alla famiglia con cui collaboro. Maggiori sostegni economici, la difficoltà di accesso agli asili nido, eventuali premialità possibili per un miglior work life balance. Queste le richieste che le consulenti di Sportello Mamme si trovano a gestire ogni giorno. Un altro dato interessante emerso dal report è che alcuni genitori lamentano uno stato di confusione dovuto a un overload di informazioni, frequentemente in contraddizione tra loro, che spesso disorienta mettendo in difficoltà chi deve prendere una decisione. Anche in questo caso, Sportello Mamme certifica, se possibile, questo stato di confusione Le moltissime mail di mamme e papà che riceve ogni giorno sono anche richieste di aiuto e verifica su notizie riguardanti bonus, premialità , provenienti dal web, che pensano possano essere fruibili. Molto spesso la spiegazione è lacunosa, se non addirittura inesistente. Consiglio vivamente la lettura del report “Le sfide della genitorialità”. #genitori #famiglia #caregiver #lavoro #benessere #genitorialità
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🌟 Cosa stanno facendo gli studi legali per sostenere le famiglie e la genitorialità? In un articolo su Il Sole 24 Ore di oggi, Alessandro De Palma racconta come in OOAA abbiamo abbracciato questa sfida. 💼 Su stimolo dei giovani papà dello studio, abbiamo immaginato che la vera parità di genere ci sarà quando una mamma potrà rientrare pienamente nel mondo del lavoro senza ostacoli e quando il papà potrà prendersi il tempo necessario per stare con la famiglia. Condividere la genitorialità sin dai primissimi giorni aiuta tutti: i padri, i figli e le figlie, le madri. Questa prospettiva ha guidato la nostra decisione di implementare politiche che supportino attivamente i neo-papà, riconoscendo il loro ruolo essenziale nella vita familiare e professionale. 👶 Attraverso queste iniziative, vogliamo garantire che i neo-papà si sentano sostenuti nel bilanciare le proprie responsabilità lavorative con il loro ruolo di genitori. Questo non solo contribuisce a migliorare la qualità della vita dei nostri dipendenti, ma anche a promuovere una cultura di studio basata sull'empatia, sulla collaborazione e sul rispetto reciproco. Siamo convinti che investire nelle politiche a favore dei neo-papà non solo sia un passo nella giusta direzione per promuovere la diversità e l'inclusione, ma anche un investimento nel benessere delle nostre famiglie e della nostra comunità di studio nel suo complesso. 🔗 Leggi l’articolo a questo link: https://lnkd.in/d-XmYNy3 #sostegnoallefamiglie #equilibriolavorofamiglia #genitorialita #ooaa
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In vista della #FestaDellaMamma, abbiamo intervistato Susanna Passamonti e Roberto Mazzola per parlare di genitorialità e lavoro in #BirraPeroni. Lo scorso anno abbiamo introdotto una nuova #ParentalPolicy per permettere a neonate e neonati di trascorrere quanto più tempo possibile con entrambi i genitori e, allo stesso tempo, supportare i neo-genitori nel riequilibrare i carichi familiari, così da avere un giusto tempo per sé stessi, il proprio lavoro e la cura della famiglia. Con questa nuova policy vogliamo contribuire a scardinare lo #stereotipo che vuole le mamme come le persone a cui è assegnata la maggior parte della cura dei figli, con gli impatti che questo ancora ha sulle loro vite personali e/o sugli eventuali percorsi di carriera in quanto #madri lavoratrici. Allo stesso tempo, vogliamo allontanarci dal preconcetto che vede gli uomini socialmente disincentivati dallo svolgere a pieno il ruolo di #padri. Guarda l’intervista 👇 e scopri di più sulla nostra parental policy 👉 https://lnkd.in/dHS-bPad
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💫 𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐯𝐮𝐨𝐥 𝐝𝐢𝐫𝐞 𝐰𝐞𝐥𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐚𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐚𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚? In un momento in cui sempre più donne lasciano il lavoro entro il primo anno di vita del bambino, il ruolo delle imprese diventa cruciale. È tempo di abbracciare un modello di welfare aziendale incentrato sull'ascolto e sulla valorizzazione della cura: valori chiave per noi di Parentsmile. Grazie a tutte le aziende che hanno scelto di offrire un valido e concreto strumento di sostegno alla genitorialità, e a coloro che hanno deciso di prendersi cura di sé e delle proprie famiglie con Parentsmile. 🙏🏻 ↪ Vuoi scoprire come la tua azienda può diventare motore e sostegno della genitorialità? Prenota una call con me al link nel primo commento
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#SIBLING e GIOVANI #CAREGIVER - UN BREVE #QUESTIONARIO In Italia secondo la stima dell’Istat sono caregiver circa 400mila #giovani tra i 15 e i 24 anni, con un carico medio di cura stimato dall’associazione Young Care Italia di 23 ore settimanali. Quando il carico diventa eccessivo si possono generare delle problematiche psicologiche, come l’ansia, la depressione o, più in generale, la difficoltà nel riconoscere i propri bisogni e le proprie emozioni. Pertanto, si verificano casi di #abbandonoscolastico. Inoltre, questi giovani puntano su carriere più semplici e meno soddisfacenti: non è un caso che molti decidano di sublimare la propria esperienza scegliendo professioni orientate alla cura. La #povertàeducativa intesa come la “privazione della possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni di bambini, bambine e adolescenti” può generare un caso correlato, quello dei #NEET, giovani che non lavorano e non cercano un’occupazione La difficoltà nel riconoscere i propri bisogni e le proprie emozioni è tipica di quei bambini e ragazzi che “non vengono visti”, a cui non viene chiesto “chi sei? Come stai? Cosa ti piace? Come ti immagini da grande?”. Anche per questo, per permettere a queste bambini e bambini di uscire dall’#invisibilità abbiamo preparato un breve questionario anonimo di 3 minuti che ha lo scopo di verificare la consapevolezza che nella nostra società c’è riguardo ai Sibling e ai giovani Caregiver. Vogliamo creare una #comunità che unita, ognuno con le proprie specificità e professionalità, sostenga ed aiuti ad uscire dall’ invisibilità queste bambine e questi bambini. Per questo vi chiediamo di #diffondere il più possibile questo questionario in modo che sia più ricca la #ricerca e più condivisa la #consapevolezza.
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Quando parlano di genitori e figli, i media parlano di impatto dei figli sul benessere psicologico dei genitori, di difficoltà di conciliazione vita-lavoro, di difficoltà economiche. La parola lavoro, negli articoli dedicati alla genitorialità, compare più frequentemente non solo di coppia e di amore, ma pure di padre. Sono dati che fanno riflettere. Qual è il racconto che facciamo di cosa sia essere madre e padre? Il mondo dell’informazione come ne parla? E qual è l’impatto di questo storytelling sull’immaginario che i più giovani ne hanno e quindi, forse, anche sulle loro scelte future di diventare o non diventare padri e madri? Per il numero di novembre di VITA, “Perché non vogliamo figli”, abbiamo passato in rassegna gli articoli pubblicati sui quotidiani nazionali e sui primi 150 siti web di rilievo nazionale tra il 1° gennaio 2024 e il 30 settembre 2024, per intercettare quelli esplicitamente dedicati alla genitorialità e all’avere figli. L’analisi è stata condotta per VITA da Alessandra Poli, media intelligence analyst e Francesco Bruno, media intelligence manager di Volocom. Leggi l'articolo di Sara De Carli 👉 https://lnkd.in/dPKyRm4Z Abbonati per leggere il magazine e accedere a tutti i contenuti esclusivi, vai su vita.it/abbonati
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👨👧👦 COME STA CAMBIANDO IL RUOLO DEL PAPÀ? 👨👧👦 Negli ultimi anni, il ruolo dei padri ha subito una trasformazione significativa. I papà di oggi desiderano essere parte attiva nella vita dei propri figli/e, non limitandosi alle sole attività di svago, ma condividendo tutte le responsabilità con l'altro genitore. 👉 Con questo cambiamento sociale, il bilanciamento tra tempo dedicato al lavoro e quello riservato alla cura dei figli/e è diventato una priorità anche per i padri. Le sfide che le donne hanno da sempre affrontato nel conciliare il ruolo di madre con quello di lavoratrice iniziano a riguardare anche gli uomini, sebbene in forme diverse. 👉 Nonostante i padri delle nuove generazioni abbiano compiuto grandi passi avanti rispetto al passato nella ridefinizione della paternità, permangono ostacoli significativi. Il sistema attuale, infatti, rende ancora difficile distaccarsi dai modelli tradizionali, con orari di lavoro poco compatibili con la vita familiare e una costante pressione sociale verso il successo professionale. Su questo tema, vi segnaliamo un interessante articolo diAnnalisa Minello, pubblicato su inGenere.it: https://lnkd.in/eqBga8Wi. 📣 📣 📣 Per approfondire ulteriormente l’argomento, vi ricordiamo l'appuntamento del 13/09 con il Caffè condotto dall'Avv. Nora Jardini Croci Torti e Monica Garbani, intitolato "Il ruolo del papà tra congedi e carico mentale.": https://lnkd.in/eZmFuUeV
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🎉 [1 Maggio] "Mamma, anche io voglio venire a lavoro con te e Andres", mi ha detto Davide la scorsa settimana. 🌟 Questa richiesta mi ha fatto riflettere su come bilanciare il piacere e la responsabilità di lavorare con il tempo da dedicare ai propri piccoli. 🤔 👨👩👦👦 Trovare ogni giorno il giusto equilibrio tra vita lavorativa e familiare è una sfida continua, specialmente con pochi aiuti esterni e il voler dedicare sempre un tempo di qualità. 🚀 Per questo motivo, l' ENPAP ha deciso di fare un ulteriore passo in avanti a supporto dei colleghi genitori. Sabato 27 aprile, mentre ero a Roma con il piccolo Andres, abbiamo approvato in CIG un nuovo tipo di assistenza per psicologi con figli under 14, pensata per aiutare la conciliazione tra vita professionale e familiare. 💡 **Novità:** Un contributo economico fino a 1.000 euro per i membri con i requisiti necessari. Potrà essere utilizzato per coprire spese come baby-sitter extra, centri estivi, attività per i bambini, e molto altro. 👩👧👦 Fino ad oggi, abbiamo implementato 13 forme di assistenza, coprendo periodi di riduzione o sospensione dell'attività lavorativa dovuti a maternità o malattia, che influenzano il reddito e le opportunità professionali. 📈 Stiamo anche supportando periodi di avvio o riqualificazione della carriera, promuovendo lo sviluppo di competenze e l'acquisizione di risorse professionali. 🤝 Il nuovo programma è un segno del nostro impegno verso i professionisti, che spesso sacrificano reddito e carriera per la cura responsabile dei loro figli, un onere che ricade prevalentemente su donne e famiglie monogenitoriali. 📅 Restate sintonizzati per gli aggiornamenti post-approvazione ministeriale, quando il Consiglio di Amministrazione definirà il bando per accedere a queste risorse. 👉 Inoltre (piccolo spoiler) con AltraPsicologia Emilia-Romagna presto avvieremo degli incontri dedicati. Seguici su Psicologi Emilia-Romagna AP #GiornataDeiLavoratori #psicologi #psicologhe #famigliaelavoro #ENPAP #AltraPsicologia
🔴 Una nuova forma di assistenza a favore di psicologhe e psicologi con figli under 14, come sostegno alla conciliazione tra vita professionale e vita familiare! 🖐🏼 Sabato 27 aprile il Consiglio di Indirizzo Generale #ENPAP, a maggioranza #AltraPsicologia, ha approvato l’introduzione di una ulteriore forma di assistenza, pensata per offrire un aiuto concreto alle/gli iscritte/i con figli in età prescolare e scolare. Si tratta di un contributo economico fino a 1000 euro che gli iscritti e le iscritte con i requisiti necessari potranno utilizzare per le diverse necessità familiari: ore extra di baby-sitter, centri estivi, attività ludico-motorie... Realizziamo così un altro punto del programma di AltraPsicologia in ENPAP, nonostante alcune componenti politiche abbiano deciso di non sostenere questa misura che va a beneficio di una parte considerevole della comunità professionale. Su 77 mila iscritt3 attivi al 31 dicembre 2023, sono stati individuati circa 7.700 iscritt3 che potenzialmente potrebbero rientrare nei criteri individuati dal regolamento per fascia di reddito, età anagrafica e nella condizione di genitore, sulla base delle richieste del contributo maternità richiesto negli ultimi 13 anni. Le forme di assistenza che già offriamo alle colleghe e ai colleghi sono ormai arrivate a tredici e coprono principalmente periodi di riduzione o di completa sospensione dell’attività lavorativa, a seguito di eventi lieti come la maternità o dolorosi come la malattia. Eventi che in ogni caso limitano la possibilità di svolgere la propria professione e di conseguenza penalizzano il reddito. Altre forme di assistenza sono pensate per sostenere il periodo di avvio o di riqualificazione della carriera, favorendo l’acquisizione e l’ampliamento delle competenze o l’acquisto di uno studio. Il tassello che abbiamo voluto aggiungere è il nostro modo per stare accanto alle libere professioniste e professionisti che spesso devono fare rinunce in termini di reddito e carriera professionale per occuparsi responsabilmente dei propri figli. Onere che ricade soprattutto sulle donne, sulle famiglie monogenitoriali o senza altri supporti parentali. 👉🏼 Adesso occorre attendere i tempi tecnici di autorizzazione ministeriale. A quel punto il Consiglio di Amministrazione definirà il bando e sarà possibile accedere a questa ulteriore forma di assistenza per gli #psicologi e le #psicologhe.
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