Viene qui esposta un’ampia riflessione sul caso di Ettore Majorana e Rolando Pelizza: il primo, noto fisico scomparso nel 1938; il secondo, inventore di un congegno capace di trasformazioni della materia prodigiose. Questo breve saggio non intende però offrire una sistematica ricostruzione delle vicende dei due scienziati, bensì articolate considerazioni e conclusioni sulla deriva manipolatrice della scienza contemporanea nonché sulla concezione di energia che tale deriva ha favorito. Al contempo, sempre sulla base delle traversie di Majorana e Pelizza, lo scritto si concentra sui pericoli insiti in determinate sperimentazioni da un punto di osservazione molto particolare, ovvero quello dei trattati medico-alchemici del Basso Medioevo, con particolare riferimento alla scuola lulliana. La presente trilogia non mira in ogni caso ad accendere facili entusiasmi circa presunte 'affinità' tra scienza medievale e moderna. Tali 'affinità' sono infatti non solo improbabili, ma sono state immaginate e propalate dai molti autori desiderosi di attirare la curiosità dei lettori più ingenui. D'altronde, l’arbitrarietà dell’impostazione scientifica contemporanea ha finito per cancellare spesso la complessità e la ricchezza della visione scientifica medievale. Una visione che l'arroganza moderna ha in ogni modo piegato ai suoi scopi divulgativi fino a falsarne l’intima natura. https://lnkd.in/dkbpSSZM
Post di Gianfranco Strazzanti
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Viene qui esposta un’ampia riflessione sul caso di Ettore Majorana e Rolando Pelizza: il primo, noto fisico scomparso nel 1938; il secondo, inventore di un congegno capace di trasformazioni della materia prodigiose. Questo breve saggio non intende però offrire una sistematica ricostruzione delle vicende dei due scienziati, bensì articolate considerazioni e conclusioni sulla deriva manipolatrice della scienza contemporanea nonché sulla concezione di energia che tale deriva ha favorito. Al contempo, sempre sulla base delle traversie di Majorana e Pelizza, lo scritto si concentra sui pericoli insiti in determinate sperimentazioni da un punto di osservazione molto particolare, ovvero quello dei trattati medico-alchemici del Basso Medioevo, con particolare riferimento alla scuola lulliana. La presente trilogia non mira in ogni caso ad accendere facili entusiasmi circa presunte 'affinità' tra scienza medievale e moderna. Tali 'affinità' sono infatti non solo improbabili, ma sono state immaginate e propalate dai molti autori desiderosi di attirare la curiosità dei lettori più ingenui. D'altronde, l’arbitrarietà dell’impostazione scientifica contemporanea ha finito per cancellare spesso la complessità e la ricchezza della visione scientifica medievale. Una visione che l'arroganza moderna ha in ogni modo piegato ai suoi scopi divulgativi fino a falsarne l’intima natura. https://lnkd.in/dkbpSSZM
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Viene qui esposta un’ampia riflessione sul caso di Ettore Majorana e Rolando Pelizza: il primo, noto fisico scomparso nel 1938; il secondo, inventore di un congegno capace di trasformazioni della materia prodigiose. Questo breve saggio non intende però offrire una sistematica ricostruzione delle vicende dei due scienziati, bensì articolate considerazioni e conclusioni sulla deriva manipolatrice della scienza contemporanea nonché sulla concezione di energia che tale deriva ha favorito. Al contempo, sempre sulla base delle traversie di Majorana e Pelizza, lo scritto si concentra sui pericoli insiti in determinate sperimentazioni da un punto di osservazione molto particolare, ovvero quello dei trattati medico-alchemici del Basso Medioevo, con particolare riferimento alla scuola lulliana. La presente trilogia non mira in ogni caso ad accendere facili entusiasmi circa presunte 'affinità' tra scienza medievale e moderna. Tali 'affinità' sono infatti non solo improbabili, ma sono state immaginate e propalate dai molti autori desiderosi di attirare la curiosità dei lettori più ingenui. D'altronde, l’arbitrarietà dell’impostazione scientifica contemporanea ha finito per cancellare spesso la complessità e la ricchezza della visione scientifica medievale. Una visione che l'arroganza moderna ha in ogni modo piegato ai suoi scopi divulgativi fino a falsarne l’intima natura. https://lnkd.in/dkbpSSZM
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Viene qui esposta un’ampia riflessione sul caso di Ettore Majorana e Rolando Pelizza: il primo, noto fisico scomparso nel 1938; il secondo, inventore di un congegno capace di trasformazioni della materia prodigiose. Questo saggio in tre parti non intende offrire una sistematica ricostruzione delle vicende dei due scienziati, bensì articolate considerazioni e conclusioni sulla deriva manipolatrice della scienza contemporanea nonché sulla concezione di energia che tale deriva ha favorito. Al contempo, sempre sulla base delle traversie di Majorana e Pelizza, lo scritto si concentra sui pericoli insiti in determinate sperimentazioni da un punto di osservazione molto particolare, ovvero quello dei trattati medico-alchemici del Basso Medioevo, con particolare riferimento alla scuola lulliana. La presente trilogia non mira in ogni caso ad accendere facili entusiasmi circa presunte 'affinità' tra scienza medievale e moderna. Tali 'affinità' sono infatti non solo improbabili, ma sono state immaginate e propalate dai molti autori desiderosi di attirare la curiosità dei lettori più ingenui. D'altronde, l’arbitrarietà dell’impostazione scientifica contemporanea ha finito per cancellare spesso la complessità e la ricchezza della visione scientifica medievale. Una visione che l'arroganza moderna ha in ogni modo piegato ai suoi scopi divulgativi fino a falsarne l’intima natura. https://lnkd.in/dkbpSSZM
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'Ettore Majorana e Rolando Pelizza' disponibile in una nuova versione in pdf. Viene qui esposta un’ampia riflessione sul caso di Ettore Majorana e Rolando Pelizza: il primo, noto fisico scomparso nel 1938; il secondo, inventore di un congegno capace di trasformazioni della materia prodigiose. Questo breve saggio non intende però offrire una sistematica ricostruzione delle vicende dei due scienziati, bensì articolate considerazioni e conclusioni sulla deriva manipolatrice della scienza contemporanea nonché sulla concezione di energia che tale deriva ha favorito. Al contempo, sempre sulla base delle traversie di Majorana e Pelizza, lo scritto si concentra sui pericoli insiti in determinate sperimentazioni da un punto di osservazione molto particolare, ovvero quello dei trattati medico-alchemici del Basso Medioevo, con particolare riferimento alla scuola lulliana. La presente trilogia non mira in ogni caso ad accendere facili entusiasmi circa presunte 'affinità' tra scienza medievale e moderna. Tali 'affinità' sono infatti non solo improbabili, ma sono state immaginate e propalate dai molti autori desiderosi di attirare la curiosità dei lettori più ingenui. D'altronde, l’arbitrarietà dell’impostazione scientifica contemporanea ha finito per cancellare spesso la complessità e la ricchezza della visione scientifica medievale. Una visione che l'arroganza moderna ha in ogni modo piegato ai suoi scopi divulgativi fino a falsarne l’intima natura. https://lnkd.in/dkbpSSZM
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Esploriamo le diverse posizioni cognitive riguardo la scientificità della scienza, evidenziando la difficoltà storica di definire un criterio univoco per distinguere la scienza dalla non-scienza e l'impatto di questa incertezza sulla società contemporanea.
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La figura dello scienziato irrazionale, eslege, estremo, nelle sue più svariate declinazioni, depositario di una conoscenza all’apparenza superiore, altra, comunicata con un linguaggio di sovente incomprensibile per il pubblico comune e perciò misterioso, ha costituito per secoli un topos letterario di grande diffusione. Il volume, a cura di Silvia Zangrandi, Daniela Bombara ed Ellen Patat, indaga le molteplici declinazioni di questo personaggio complesso, sfaccettato e contraddittorio, sino ad ora mai fatto oggetto di un’analisi sistematica ed estesa per l’area italiana. La riflessione su tale produzione non solo segue il fil rouge della nostra tradizione culturale, ma contribuisce a ridefinire l’immagine opacizzata e problematica del sapere scientifico nella società contemporanea. #Pàtron #editoriauniversitaria #scienzaeletteratura #scienza #criticaletteraria #ricerca #letteratura https://lnkd.in/dkBuzQhx
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Una breve panoramica delle prove scientifiche dell’esistenza di Dio, che gettano una luce nuova, e forse decisiva, sulla questione. Recensione del nuovo libro di Michel-Yes Bolloré e Olivier Bonnassies
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È difficile descrivere cosa significhi fare comunicazione e pubblicità. È un processo profondo, richiede creatività, ascolto e la capacità di saper guardare oltre i comportamenti sociali. Analizza i bisogni delle persone, toccando le loro emozioni e gli angoli più nascosti dell’anima. Così ci insegna la storia. La storia di un mondo che pochi sanno raccontare. Grazie Professore.
Addio a Fausto Colombo, professore amato e grande studioso. Direttore del Dipartimento di Scienze delle Comunicazioni e dello Spettacolo e del master in Comunicazione, marketing digitale e pubblicità interattiva, con la sua passione per i media e la cultura popolare ha segnato più di una generazione. Fondatore del centro di ricerca OssCom e prorettore dell’Università Cattolica, ha unito ricerca e divulgazione con opere come Ecologia dei media e Una storia in comune. Un esempio di impegno e dedizione che continuerà a ispirare. Il nostro ricordo è su #SecondoTempo ALMED Università Cattolica del Sacro Cuore https://lnkd.in/dkZMCS9N
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È online il Supplemento del Giornale di Fisica "La scienza degli strumenti: riflessioni e studi" a cura di L. De Frenza, R. Mantovani, G. Truffa Lo studio della strumentazione scientifica ha subito un'evoluzione epistemologica significativa dagli anni Ottanta del XX secolo, sviluppando approcci multidisciplinari che coinvolgono storia della scienza, arte, economia dei beni culturali e giurisprudenza. Questa nuova visione riconcettualizza gli strumenti storici, non più considerati solo ausili materiali, ma come complessi dispositivi culturali con significati storico-sociali stratificati. Il fascicolo presenta alcuni "case studies" su strumenti e collezioni scientifiche, riconosce il loro valore culturale e la loro importanza nel contesto educativo contemporaneo, discute di restauro, conservazione e valorizzazione del patrimonio scientifico italiano accennando alle sfide attuali nella sua tutela e trasmissione alle generazioni future. https://lnkd.in/d7ZtCYwK
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Esami di Fisica 1 e Fisica 2, passaggi fondamentali nella mia formazione e crescita.
Vittorio Silvestrini, a 89 anni, lascia questa terra. L'idea geniale - incredibile - di Città della Scienza. I libri di Fisica I e Fisica 2 su cui hanno studiato decine di migliaia di ingegneri. Me compreso. Decine di libri, non solo nell'area della fisica, scritti con competenza e garbo. Il garbo di un uomo gentile.
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