Secondo il Gambero Rosso il #Grillo è "il bianco più interessante dell'attuale panorama del vino siciliano" oltre che l'ambasciatore perfetto dei vini dell'isola nel mondo. E noi non possiamo che confermarlo, avendo all'attivo ben 5 declinazioni diverse di questo vitigno poliedrico, compresa quella più storica e tradizionale, la versione in stile ossidativo di ispirazione pre-british. Leggete l'articolo integrale, che racconta degli 8 migliori vini premiati con i #TreBicchieri, e del nostro #Ziller47, il "papà" di tutti i vini a base Grillo prodotti in azienda. #gorghitondi #vinipernatura #vinosiciliano
Post di Tenuta Gorghi Tondi
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C'è la necessità di narrare il vino in modo nuovo? Sicuramente sì, lungo tutta la filiera, a partire da chi lo fa per passare poi ai suoi venditori, quindi ai clienti che lo distribuiscono e lo servono per giungere infine ai bevitori saggi. Ecco, su questi ultimi occorrerebbe farci una profonda riflessione. Perché li stiamo confondendo sempre più, non solo estremizzando le gradazioni alcoliche (da zero alcol a 15,5% vol per un vino da pasto), ma anche mediante stranezze di ogni genere in cui non di rado il difetto viene venduto per pregio. E quando non li confondiamo li annoiamo con un linguaggio ermetico, enfatico, poco allineato con la percezione dei nostri tempi. Quindi l'appuntamento del Consorzio di Tutela del Soave di lunedì 9 è decisamente importante. Se raggiungerà gli obiettivi lo vedremo a posteriori. Consorzio Tutela Vini Soave e Recioto di Soave Cristian Ridolfi Eugenio Brentari Massimo Giordani luca ferrua MARILDE MOTTA Monica Panzeri Erika Morati Claudio Di Dio Federica Ciconte Maria Chiara Locatelli Federica Piccoli claudio porchia Maria Vittoria Prospero Claudia Sepertino Federica Wilson Gian Paolo Braceschi #vino #sensory #consumi #comunicazione #qualità https://lnkd.in/eM_6hxM3
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Andare oltre i pregiudizi e le convenzioni tradizionali nel mondo del #vino. È questo l’obiettivo di Elemento Indigeno in occasione del lancio del suo nuovo catalogo “Wine Is“. L’azienda del gruppo Compagnia dei Caraibi, specializzata nella selezione e distribuzione di vini di nicchia, intende sottolineare l’importanza di liberarsi dal pregiudizio che spinge a scegliere basandosi su vitigni o denominazioni, spostando l’attenzione sulle storie e sui sogni di coloro che rendono possibile il vino nei calici. #vinoitaliano
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La fine dell’anno è il periodo in cui, classicamente, si stappano o si regalano i grandi vini, per un brindisi speciale, o per concedersi un “balocco enoico” da custodire in cantina, in attesa di berlo, o come investimento. E, in un quadro che resta complessivamente molto negativo, arrivano piccolissimi segnali positivi per il mercato dei fine wine monitorato da Liv-ex, che vede segnare un piccolo incremento, mese su mese (+0,1%) per la prima volta, da marzo 2024, il suo indice principale, il Liv-Ex 100 (di cui fanno parte, per l’Italia, il Barolo 2019 di Bartolo Mascarello, il Barolo Falletto Vigna le Rocche Riserva 2017 di Bruno Giacosa, il Barbaresco 2019 di Gaja, il Barolo Monfortino Riserva 2014 e 2015 di Giacomo Conterno, il Brunello di Montalcino Riserva 2016 di Biondi-Santi, il Masseto 2019 e 2020 e l’Ornellaia 2020 di Marchesi Frescobaldi, il Sassicaia 2018, 2019 e 2020 della Tenuta San Guido, il Solaia 2019 ed il Tignanello 2019 e 2020 di Marchesi Antinori, ed il Redigaffi 2020 di Tua Rita, ndr). Un piccolissimo segnale positivo, dunque, ma in un andamento complessivo negativissimo, visto che la performance dell’indice da inizio anno è del -7%, che “sale” al -9,2% nei 12 mesi, e al -20,6% in due anni. #winenews
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Per chi volesse saperne di più del Morellino di Scansano e di alcune novità che lo riguardano un mio approfondimento per Vitae di Associazione Italiana Sommelier .. Attenzione: da leggere anche sotto l’ombrellone 😊 #wine #vino
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Sono convinto che se un territorio vinicolo ha un’identità, questa deve in qualche modo trasparire in maniera trasversale in tutti i vini che ne provengono, a prescindere dalle varietà di uve coltivate e dai sistemi di vinificazione. Però per individuarla gli strumenti di analisi organolettica convenzionali, a mio avviso, non funzionano. Bisogna invece concentrarsi sulle percezioni tattili. Ho espresso questa teoria di recente durante una degustazione dei vini dei Vignaioli Valle Di Mezzane e ne ho trovato ulteriore conferma durante una recente visita a uno di loro. Ne parlo nell'articolo qui sotto.
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Il Barolo è la rockstar dei vini italiani, conosciuto in tutto il mondo e ricercato sulle migliori tavole. Ma cosa c’entra con i fondi comuni, soprattutto quelli tematici? Nel cuore dell'Ottocento il Barolo ha fatto la sua comparsa, grazie alla determinazione di Camillo Benso di Cavour e all’aiuto all'enologo francese Alexandre-Pierre Odart. Per merito loro, i processi di produzione sono migliorati, dando vita al "Re dei vini", che da allora ha iniziato la sua ascesa verso il successo, conquistando i palati più raffinati in tutto il mondo. Il Barolo ha un carattere tutto suo: è complesso, avvolgente e può durare una vita intera. Tutto questo grazie al Nebbiolo, l'uva che si esprime al meglio proprio nelle Langhe. Ma per fare un vero capolavoro, serve un Nebbiolo in gamba, capace di dare al vino alcol, morbidezza, acidità, tannini e quel mix di aromi che ti fa venire l'acquolina in bocca. Il vero trucco sta nell’insieme del territorio e dei processi di produzione collaudati nel tempo, quelli che chiamiamo "cru". Questi vini sono il top del top, con caratteristiche uniche che vengono sia dall'uva, sia dal clima, sia dal luogo dove crescono, sia dalla maestria dei produttori. I grandi Baroli possono raggiungere picchi di eccellenza che ti lasciano a bocca aperta, ma mantenerli costantemente ai vertici è davvero difficile, perché il clima gioca un ruolo cruciale. Solo le annate migliori danno vita, infatti, ai Baroli riserva singola vigna, come ad esempio i Cannubi, i Cerequio o i Bussia, che sono davvero il top dei top. E qui arriviamo ai fondi tematici: investono su specifici temi o settori per cavalcare le tendenze e sfruttare le opportunità a lungo termine. Gestirli richiede una conoscenza approfondita dei titoli o settori coinvolti, esperienza pluriennale e un buon rapporto con le aziende. L'obiettivo? Generare rendimenti unici ma spesso con una buona dose di alti e bassi, proprio come il Barolo, che sa regalare momenti di pura magia, anche se la sua costanza nel tempo non è sempre garantita.
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È uno dei territori più blasonati e prestigiosi del mondo del vino, patria di uno dei più grandi rossi italiani, l’Amarone, vino unico per le sue caratteristiche grazie al metodo dell’appassimento (in lizza per il riconoscimento Unesco) che lo fa apprezzare sempre più ai consumatori del mondo, e, ovviamente, dalla critica internazionale (con l’Amarone della Valpolicella Classico 2015 di Bertani premiato come “Vino dell’Anno” 2024 da James Suckling, uno dei critici enoici più influenti al mondo). Ma la Valpolicella è questo ed anche altro, un territorio che abbraccia anche vini come Ripasso, Recioto e Valpolicella, muovendo intorno al comparto enoico un giro d’affari stimato superiore ai 600 milioni di euro (di cui oltre la metà arrivano dalle performance dell’Amarone), conquistando, da lunga data, i mercati anglosassoni e Nord europei in primis, ma non solo, e, da ultimo, quelli dell’estremo Oriente. #Amarone #AppassimentoUnesco #Appassimento #Valpolicella #Valpolicellawines #italinwine
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I Super Tuscans, nati negli anni '70, hanno rivoluzionato il vino italiano sfidando le rigide normative DOC e DOCG per puntare sulla qualità e uno stile internazionale. Icone come Sassicaia, Tignanello e Ornellaia sono divenute simboli di innovazione e successo globale, conquistando mercati come Stati Uniti e Asia. Il Sassicaia, il primo vero Super Tuscan, introdotto nel 1968 con Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, ha dimostrato che l'Italia poteva competere a livello mondiale, inaugurando una nuova era per Bolgheri e per la Toscana. Questi vini, spesso classificati come IGT, si distinguono per l’uso di vitigni internazionali, ma il loro valore risiede nella qualità e nel prestigio che incarnano. Mentre i Super Tuscans storici superano i 100 euro a bottiglia, oggi sono disponibili versioni più accessibili, a partire dai 30 euro, pensate per attrarre un pubblico più ampio. Negli Stati Uniti, la passione per i Super Tuscans persiste, seppur ridimensionata da una crescente curiosità verso vitigni meno noti. In Italia, invece, devono confrontarsi con la forte richiesta di vini territoriali come il Brunello di Montalcino, spingendo molte cantine a proporre opzioni più economiche. Anche in Asia, nonostante il fascino immutato dei Super Tuscans, si nota un crescente interesse per altre regioni italiane come Barolo ed Etna. Oggi, i Super Tuscans evolvono, abbracciando un'identità più toscana e uno stile orientato all'eleganza. Secondo esperti come Gabriele Gorelli MW, si sta passando dalla potenza all’equilibrio. La loro unicità rimane intatta, ma il panorama globale del vino è sempre più diversificato e competitivo. 👉 Leggi l'articolo completo: https://lnkd.in/dDRw2VN5
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Il mio nuovo articolo su interessanti vini toscani
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Sempre più prezioso il cru #FattoriadeiBarbi Il nostro #BrunellodiMontalcinoVignadelFiore2019 è un vino gemma per la guida #Vitae2025 di #AIS Associazione Italiana Sommelier, premiato tra i protagonisti assoluti della produzione vinicola nazionale. La gemma identifica i vini #QuattroViti che hanno ottenuto le performance migliori, meritando i punteggi medi più elevati, rappresentando le eccellenze meritevoli di un punteggio pari o superiore a 94, ottenuto considerando anche i decimi di punto. Il #BrunelloVignadelFiore viene prodotto esclusivamente dalle viti dell’appezzamento da cui prende il nome, poco più di cinque ettari e mezzo di vigna per 300 Hl di vino all’anno: di questi, nelle vendemmie che lo rendono possibile per qualità, solo il terzo migliore viene usato per produrre questo Brunello. E' la vigna più a sud di tutta l’azienda e una delle più antiche: la sua speciale esposizione e la composizione del suolo conferiscono a questo Brunello eleganza, finezza di profumi e complessità al palato. Grande la capacità di invecchiamento, ma, per la sua armonia e piacevolezza, può essere goduto fin dai primi anni di bottiglia. L’invecchiamento è di 4 anni di cui in botti di piccola e media capacità per almeno 2 anni con successivo passaggio in botti a capacità superiore, l’affinamento in bottiglia è di almeno 4 mesi. Il #BrunellodiMontalcinoVignadelFiore2019 si presenta di colore rosso rubino brillante, dal profumo di frutta matura, confettura di fragole e amarena, anice stellato, rabarbaro, polvere di caffè, liquirizia e dal gusto caldo e avvolgente, sorso ampio e lungo, tannini ben integrati, complesso e fragrante. Lunga persistenza. . https://lnkd.in/eJet62Vf
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