Perché l’antimicrobico-resistenza sembra sfuggire all’attenzione generale? I sistemi sanitari sono sotto pressione in tutto il mondo, e la prevenzione spesso non è in cima alla lista delle priorità. Serve invece avere la capacità di guardare avanti, più in là, come per il cambiamento climatico, investendo oggi per il futuro. Il nostro CEO Emma Walmsley ne ha parlato di recente a Bloomberg TV, con Ara Darzi, Chair di Fleming Initiative. Più dettagli al link https://lnkd.in/duupyxyc
Post di GSK Italia
Altri post rilevanti
-
Tra tutti gli effetti dannosi dei cambiamenti climatici, credo che la carenza di cibo prevista sia la più grave di tutte e rischia di peggiorare una situazione già allarmante "Il mondo ha le risorse per sfamare tutti dunque nessuno dovrebbe soffrire la fame nel ventunesimo secolo, ma il cambiamento climatico, con ondate di calore estreme, innalzamento del livello dei mari, inondazioni e siccità devastano i raccolti e causano livelli acuti di insicurezza alimentare. Per questo, lo scorso anno, 783 milioni di persone, ovvero oltre il 9% della popolazione mondiale, hanno sofferto di fame cronica e più di 333 milioni di persone hanno affrontato livelli acuti di insicurezza alimentare, con un aumento di quasi 200 milioni di persone rispetto ai livelli pre-Covid". E' quanto ha denunciato il vice capo dei diritti umani delle Nazioni Unite, Nada Al-Nashif secondo cui "la triplice crisi planetaria del cambiamento climatico, dell'inquinamento e della perdita di biodiversità", continua a generare massicce violazioni dei diritti umani in tutto il mondo. #climatechange #climatecrisis #cambiamenticlimatici #cibo https://lnkd.in/d4eCvWCu
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
🎙️Emergenza climatica: CIDA al Ministero del Lavoro. Questa mattina si è tenuto un incontro per discutere della crisi climatica, con la presenza del sottosegretario Claudio Durigon e del Vicecapo di Gabinetto Luca Sabatini. Per CIDA ha preso parte la Direttrice, Teresa Lavanga. Nel corso del suo intervento, la Direttrice CIDA ha sottolineato che i cambiamenti climatici devono essere affrontati con azioni strutturali e programmate. Il #ClimateChange ogni anno è la causa di perdite di vite umane, economiche e aumenta la vulnerabilità delle infrastrutture, come gli ospedali. Sarà quindi essenziale stabilire criteri regolatori condivisi e una gestione integrata delle emergenze, con protocolli aziendali e contrattazione decentrata. Inoltre, è stata ribadita la necessità di semplificare l’accesso agli ammortizzatori sociali, rendendoli strutturali. Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Federmanager MANAGERITALIA FEDERAZIONE CIMO-FESMED FIDIA - Federazione Italiana Dirigenti Imprese Assicuratrici ANP associazione nazionale dirigenti scolastici e alte professionalità della scuola Stefano Cuzzilla Mario Mantovani Quici Guido Antonello Giannelli Alberto Castelli
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Le conseguenze del cambiamento climatico preoccupano gli italiani anche quando si tratta di #salute e di insorgenza dei piccoli disturbi. A rivelarlo, la ricerca di Human Highway per ASSOSALUTE, presentata e commentata ieri dalla Dott.ssa Giovanna Hotellier dell’istituto di ricerca e dal Dott. Claudio Cricelli, Presidente Emerito SIMG – Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie, all’evento stampa “Cambiamenti Climatici: quali gli effetti sulla salute?”. Secondo l’#indagine, il 78,5% degli italiani dichiara di aver sentito e/o di essersi interrogato sulla relazione tra salute e cambiamento climatico e degli effetti che gli agenti atmosferici possono avere sul benessere delle persone. Quasi 1 italiano su 2 (47%), poi, è convinto che, allo stato attuale, il cambiamento climatico abbia già delle gravi conseguenze sulla salute di tutti, non solo dei soggetti vulnerabili. Ad essere più in allarme, le donne (l’84,2% vs il 64,4% degli uomini). “Sono molte” - ha spiegato il Dott. Cricelli - “le trasformazioni a cui si sta assistendo e che portano ad avere conseguenze sulla salute: la fioritura delle piante, ad esempio, o la stagionalità dei pollini, con conseguenze sul calendario delle allergie, o, ancora, su quella delle epidemie. A volte, i picchi si verificano in periodi anticipati, come accaduto quest'anno con l'influenza, a dicembre anziché gennaio/febbraio”. Quali i disturbi e i rimedi più diffusi in questo contesto? Leggi il comunicato stampa a questo link 👇🏻 https://lnkd.in/eEPJdNDw #AssosaluteComunica #climatechange
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
La percezione del rischio climatico aumenta e aumenta più in fretta nelle parti più povere del pianeta e tra le fasce meno abbienti. Questo articolo mi ha fatto riflettere su due punti importanti: 1) il cambiamento climatico ha impatti veri, già oggi, su una grande fetta della popolazione mondiale. Non è una fissasione di pochi giovani attivisti viziati dei paesi occidentali, come spesso la comunicazione giornalistica sembra volerci far credere. 2) il cambiamento climatico non è democratico, colpisce chi già sta peggio. Colpisce maggiormente chi vive in zone soggette a fenomeni estremi e colpisce maggiormente chi non ha i mezzi per fronteggiarli. Colpisce molto meno chi vive comodamente nelle città più avanzate e chi, di fronte alle temperature medie in aumento, può al limite provare il fastidio di doversi spostare più di frequente nella casa di villeggiatura o tenere il condizionatore acceso più a lungo. E io faccio parte di questa seconda categoria, sia chiaro. Il problema è che è proprio alla classe di popolazione più agiata, dei paesi meno impattati dal cambiamento climatico (cioè tutti noi che leggiamo questo articolo) che si chiede di implementare in fretta soluzioni per arginarlo. Ma capisco che, per quanto sia alta la nostra sensibilità al tema, non possiamo sentirne l'urgenza, la priorità assoluta che possono provare un ragazzo nato nel Sahel, un padre di famiglia di Haiti, una madre in Madagascar, o un pescatore di Mumbai. Forse dovrebbero essere loro i membri del CDA a cui dover rendere conto ogni mese su cosa stiamo facendo per risolvere l'emergenza. https://lnkd.in/dZMaQikK https://lnkd.in/dZMaQikK
Quattro persone su cinque chiedono misure più incisive contro la crisi climatica
internazionale.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Giornalista Tv | Economia, finanza, intelligenza artificiale, geopolitica a Mediaset | In onda a Studio Aperto e TgCom24 | Moderatrice di eventi e speaker
CRISI CLIMATICA LETALE La #crisiclimatica potrebbe causare 14,5 milioni di morti entro il 2050. Lo sostiene un'analisi del #WorldEconomicForum, secondo cui i disastri naturali, aggravati dal clima, potrebbero portare anche a perdite economiche per 12,5 trilioni di dollari. Sono inoltre segnalati costi aggiuntivi per il sistema sanitario pari a oltre mille milioni di dollari. Il report aggiunge che la crisi climatica aggraverà le #disuguaglianzesanitarie globali, lasciando i più vulnerabili maggiormente a rischio. Dettagli: https://lnkd.in/d4s7-pwd
Crisi climatica, si rischiano 14 milioni di morti entro il 2050
tgcom24.mediaset.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
📝La crisi idrica tra pace e prosperità Secondo il report “Water for prosperity and peace” pubblicato nelle scorse settimane da United Nations e UNESCO, le infrastrutture idriche sono tra le vittime della guerra. Oltre 2 miliardi di persone non hanno accesso all'acqua potabile e 3,5 miliardi fanno a meno di servizi igienico-sanitari. Il Rapporto afferma che tuttavia l’acqua non è un catalizzatore di conflitti: quando scoppiano le guerre, l’acqua ne diventa vittima, insieme alle popolazioni. Per questo, gli attacchi nei confronti di infrastrutture idrauliche civili costituiscono una violazione dei diritti internazionali. Non ci può essere futuro di pace e prosperità senza una corretta gestione della risorsa idrica. Se da un lato il progresso in una di queste dimensioni può avere ripercussioni positive sulle altre, allo stesso tempo, povertà, disuguaglianza, tensioni sociali e conflitti possono amplificare l’insicurezza idrica. 🎯Target distanti Nessuno dei target del Goal 6 – Acqua pulita e servizi igienico-sanitari – dell’#Agenda2030 è sulla buona strada per essere raggiunto. Circa la metà della popolazione mondiale sperimenta una condizione di grave scarsità d’acqua per almeno una parte dell’anno e un quarto della popolazione mondiale si trova ad affrontare livelli estremamente elevati di stress idrico. L’agricoltura, rappresenta circa il 70% dei prelievi di acqua dolce, seguita dall'industria e dagli usi domestici. Queste ultime due componenti sono i principali motori dell’aumento della domanda di acqua. 💧Tecnologie e investimenti Il documento conclude identificando una serie di settori su cui intervenire: la governance dell’acqua, per prevedere un’azione collettiva e multilivello in grado di superare le tensioni e correggere le ingiustizie relative all’accesso alla risorsa idrica, la scienza e la tecnologia, lo sviluppo delle competenze e i finanziamenti. I sistemi di risorse idriche non possono essere progettati e gestiti in modo efficace senza che siano reperibili dati e informazioni adeguati riguardanti la disponibilità, la quantità, la qualità e la domanda. Per questo serve implementare la gestione dell’acqua con strumenti di telerilevamento, sensori specifici e intelligenza artificiale che permettano di rilevare e analizzare grandi quantità di dati. In parallelo, serve investire nelle competenze, perché nonostante siano stati compiuti importanti progressi nell’adozione di nuove tecnologie, il divario tra la gravità dei problemi idrici e la base di conoscenze e competenze disponibili per risolverli si sta ampliando in molti luoghi. In ultimo, è necessario utilizzare meglio le fonti di finanziamento esistenti e mobilitare nuovi capitali, compreso un maggiore sostegno internazionale ai Paesi in via di sviluppo. Cosa ne pensi? Faccelo sapere nei commenti. Segui la pagina NETO oppure visitate il sito www.goingneto.it per sapere come rendere la sostenibilità un fattore di successo.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
La battuta nella foto in basso, del biologo Guy McPherson, comunica efficacemente l'idiozia umana mossa unicamente dall'avidità. E' rivolta soprattutto ai Paesi più ricchi, abitati dal 10% della popolazione, che però emettono oltre la metà delle emissioni di CO2 prodotte ogni anno. I cui effetti (siccità, inondazioni e tempeste, innalzamento dei livelli dei mari ... ) non sono identici ovunque. Secondo la Banca mondiale infatti, sui soli Paesi emergenti verrà a pesare dal 75% all’80% il costo dei danni provocati dal riscaldamento globale. Ma gli effetti sono visibili ovunque. Nessuno può dirsi al sicuro. L'umanità ha sin qui vinto molte sfide. Adottando comportamenti virtuosi, ognuno può fare la sua parte. Ci aspettiamo che lo sforzo maggiore venga posto dai Paesi che maggiormente sono responsabili di questa situazione
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
☀️ La siccità è un tema che ci riguarda, sempre da più vicino. Secondo i dati dell’Osservatorio europeo sulla siccità sono il 16,1% dei territori europei a essere minacciati da siccità grave e l’1,2% è, invece, già in stato di allarme. 🔎 In Italia, sono numerose le regioni del centro-sud a trovarsi in situazioni di importante sofferenza idrica e la diminuzione del livello dei fiumi sta interessando anche le regioni del nord. 🏭 Le aziende hanno un ruolo cruciale nell’identificare soluzioni a lungo termine per ridurre il loro impatto ambientale e introdurre politiche e procedure per contrastare il cambiamento climatico. 👉 Ne parleremo alla 12^ edizione del Salone della CSR. Scopri i primi eventi in programma: https://lnkd.in/dpzu4KUw
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Cosa si può fare affinché l’acqua💧diventi uno strumento di pace 🏳️🌈? Scoprilo nel manifesto programmatico del Laboratorio REF Ricerche 🔍 #WorldWaterDay #AcquaperlaPace #LaboratorioREFRicerche
Affrontare la crisi idrica💧e promuovere la pace mondiale🌈 sono sfide complesse che richiedono uno sforzo coordinato su scala globale. Per affrontare la crisi idrica, è fondamentale implementare politiche e pratiche di gestione sostenibile🌿 delle risorse idriche che favoriscano l'efficienza e la sostenibilità nell'utilizzo di questo prezioso bene. Va incoraggiato l'uso responsabile dell'acqua in ambito industriale, comunitario e domestico🚿 e l'investimento in tecnologie di riciclo dell'acqua per ridurre gli sprechi. È altrettanto importante sensibilizzare le persone 👨👨👦👦 sull'importanza della conservazione e della gestione sostenibile delle risorse idriche attraverso programmi educativi mirati. Lo sviluppo e l'implementazione di tecnologie innovative per l'estrazione, la purificazione e la distribuzione dell'acqua possono rivoluzionare il modo in cui affrontiamo la crisi idrica. Anche la cooperazione internazionale🌎 è essenziale per gestire congiuntamente le risorse idriche transfrontaliere e prevenire potenziali conflitti legati all'accesso all'acqua. #WorldWaterDay #AcquaPerLaPace #LaboratorioREFRicerche
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
La crisi climatica attuale, come riconosciuto dall'IPCC e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, pone gravi minacce alla salute globale, incrementando le patologie legate a eventi climatici estremi e modificando i parametri epidemiologici di malattie come la malaria. In questo scenario, l'urgenza di decarbonizzare è palese e ineludibile. Nel 2023, l'Italia ha sperimentato più di un evento climatico estremo al giorno, evidenziando un incremento rispetto all'anno precedente. Questi eventi hanno un impatto devastante e portano con sé un considerevole danno economico. Nunzio Di Somma ha portato il nostro contributo all'interno del panel "L'Impronta climatica delle strutture ospedaliere e sanitarie" affrontando temi quali: l'efficienza energetica, l'uso sostenibile delle risorse, l'integrazione delle energie rinnovabili e la digitalizzazione nel settore sanitario, mettendo in luce come ospedali energeticamente efficienti e attenti all'ambiente possano ridurre l'impatto sul clima. #CrisiClimatica #DecarbonizzazioneUrgente #ImpattoClimatico #SanitàSostenibile #EventiClimatici #SettoreSanitario #EfficienzaEnergetica #Sanità
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
31.436 follower